Conversate interiormente con Dio
Brani da:
SOLTANTO AMORE
(di Daya Mata, Presidente della Self Realization Fellowship)
Casa Editrice Astrolabio
Roma
*Sorvegliate i vostri pensieri e le vostre azioni*
(28 gennaio 1962)
Dopo aver meditato assieme a noi, Guruji ci diceva spesso:
“Rimanete calmi, interiorizzati. Anche dopo la meditazione, fate che la
mente riposi costantemente, o il piu’ spesso possibile, nel pensiero di
Dio”.
Da questo pensiero attingiamo la forza, la saggezza, il grande amore di cui
le nostre anime sono affamate. In questo mondo mutevole, ancoratevi
mentalmente all’unica cosa immutabile: Dio.
Quando finalmente si conosce la propria vera natura, interiormente si
diventa simili ad un oceano spumeggiante di gioia. E si e’ cosi’ desiderosi
di trattenere quella gioia che per paura di perderla, si evita accuratamente
di manifestarla troppo.
Siate sempre gentili e pieni di amore. Evitate i pensieri meschini, le
piccinerie. Se gli altri sono sgarbati con voi, cercate di conquistarli con
l’amore. Se non ci riuscite, affidate il problema a Dio e dimenticatelo.
Questo e’ il modo di vivere.
Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di manifestare l’amore divino. Non e’
nostro compito preoccuparci se gli altri manifestino o meno questo amore; se
basiamo il nostro comportamento su quello degli altri, non riusciremo mai a
superare il piccolo se’. Noi dobbiamo cercare di rimanere in uno stato di
coscienza piu’ elevato. Se tenete sempre presente questo nobile ideale e se
vi concentrate sul vostro impegno personale non avrete tempo di pensare a
quello che fanno gli altri, se seguano o meno questo ideale, o se stiano
facendo la loro parte. Dovreste preoccuparvi soltanto delle vostre azioni e
del vostro stato di coscienza, cioe’ se in effetti state interiormente
correndo ai piedi del divino Amato.
* Modelli di vita spirituale*
(gennaio 1961)
Come potete sapere se state progredendo spiritualmente? Lo sapete
perche’ dentro di voi c’e’ sempre un profondo desiderio di Dio. Perche’
quando meditate, riuscite a controllare la mente focalizzando l’attenzione
sul oggetto della meditazione. Perche’ percepite un grande oceano di pace in
voi e nell’universo che vi circonda. Perche’ mentre vivete la vostra vita di
ogni giorno, avete il desiderio costante di fare del bene e di fare cio’ che
e’ giusto e poiche’ nella mente c’e’ sempre il pensiero:
“Signore benedicimi, guidami, aiutami a conoscere la Tua volonta’. Aiutami a
trovare il Tuo amore”.
In un certo senso trovare Dio e’ molto semplice: e’ un modo di vivere.
Alzatevi la mattina con un solo pensiero: Dio.
Svolgete le attivita’ dell’intera giornata sforzandovi al massimo di evitare
l’ira, l’egoismo, il risentimento, la critica, sapendo benissimo che in
tutte le esperienze il vostro unico punto di riferimento e’ Dio. Egli e’ il
vostro sostegno, e’ la vostra difesa, e’ la vostra forza, e’ il vostro
amore. Cercate di far piacere a Lui – prima, dopo e sempre – e cosi’, di far
piacere al Guru e al vostro prossimo. La sera, come ultima cosa, meditate
profondamente.
Tante volte, quando i nostri corpi erano affaticati, Guruji ci guardava
e diceva:
“Non importa; vi fa bene lavorare molto per Dio. Ma questa non deve essere
una scusa per non meditare la sera. Riducete il sonno. E se avete soltanto
quindici minuti per meditare, fate che quegli i quindici minuti siano
importanti. Fate uno sforzo continuo per distaccare la vostra coscienza dal
mondo e tuffatevi nel grande oceano interiore della presenza di Dio”.
Trovare Dio e’ facile quando abbiamo un unico scopo, unica meta: Dio
soltanto.
Trovare Dio e’ molto difficile quando permettiamo alla mente di distrarsi e
di perdersi in cose insignificanti. Dovete sapere quello che volete, e poi
perseguirlo con tutto il vostro essere. Se volete Dio dovete ardere dal
desiderio di raggiungerlo. Se il vostro corpo vi ostacola o fa resistenza,
disciplinatelo. Durante la meditazione, ordinate al corpo di sedere dritto
ed immobile; osservate il respiro e non lasciate che la mente si abbandoni
al sonno. Quando meditate la mente deve essere simile ad un filo carico di
elettricita’, e l’attenzione deve essere simile ad un fuoco ardente.
Se mi chiedete come si raggiunge questo stato, vi diro’ che c’e’ un modo
semplicissimo: coltivate un rapporto personale con Dio parlando
continuamente con Lui. La mente e’ sempre rivolta a qualcosa, al piacere o
al dolore, alle idee che attirano la nostra attenzione o alle persone.
Concentrate invece la mente su Dio. Siate innamorati di Lui giorno e notte.
Se non riuscite a sentire questo amore, pregate incessantemente per
riceverlo. Che stato meraviglioso e’ l’essere innamorati di Dio! E` simile
ad un fiume di gioia, silenzioso, dolce, che scorre ininterrottamente nella
coscienza e ricongiunge il vostro essere al grande oceano della presenza di
Dio dentro di voi, fuori di voi e in ogni luogo.
*Il segreto di una vita felice*
(18 dicembre 1962)
Il mondo interiore e’ l’unica vera vita di uscita dalle nostre
tribolazioni. Piu’ si rimane nella divina coscienza del mondo interiore
nella meditazione, piu’ si desidera restarvi. E` facile capire perche’ i
grandi yogi si immergono in quello stato meditativo per ore, giorni o mesi
consecutivi. Interiorizzandosi profondamente, ci si rende conto che soltanto
allora si vive davvero, soltanto allora si e’ in contatto con la realt.. Non
si prova alcun desiderio di lasciare quel paradiso interiore, di scendere da
quel piano di coscienza. L’unico motivo che ci spinge a farlo e’ compiere i
doveri che Dio ci ha affidati nel mondo.
Il Signore non si aspetta che fuggiamo nella foresta per cercarlo in
solitudine. Dobbiamo trovare quella solitudine dentro di noi. Allora, quando
riportiamo la nostra coscienza dallo stato meditativo alla consapevolezza
del mondo, rimaniamo su un piano piu’ elevato e possiamo adempiere meglio la
volonta’ di Dio. Il modo per trovare la pace in questo mondo consiste
nell’essere distaccati dai frutti delle azioni. E compiere tutti i nostri
doveri con il piu’ profondo impegno, con l’attenzione piu’ viva, con
maggiore zelo, cercandone i risultati non per noi stessi, ma solamente per
compiere la volonta’ di Dio.
Gurudeva mi disse una volta:
“Il segreto di una vita felice e’ semplicemente questo, ripeti sempre dentro
di te:
‘Signore, Signore, sia fatta non la mia, ma la Tua volonta’. Tu sei
l’Artefice, non io'”.
Se ci si sforza di vivere questo pensiero, col tempo si raggiunge uno stato
di distacco, di grande liberta’ interiore. Si nutre un solo desiderio:
“Signore, voglio fare soltanto la Tua volonta’. Qualunque essa sia, saro’
soddisfatto perche’ non c’e’ nulla in questo mondo che io voglia per me
stesso. Mi sforzo soltanto di fare il lavoro che mi hai affidato,
esclusivamente per farti piacere”.
* La nostra storia d’amore con Dio*
(7 aprile 1955 )
Siate cosi’ forti interiormente, cosi’ completamente assorti nel
pensiero di Dio, nella piu’ completa fede in Lui, da non dare importanza a
nient’altro. Ne’ le offese, ne’ gli avvenimenti spiacevoli potranno allora
scuotervi. Sono semplicemente delle prove. Se il corpo soffre, e’ per farci
ricordare della Madre Divina e della nostra vera natura in Lei. Dalle prove
fisiche impariamo finalmente a pregare: “
Anche se questo corpo e’ tormentato dal dolore, anche se non so che cosa mi
succedera’, Madre, so di non essere il corpo, ma l’anima immortale che abita
in una forma mortale soltanto per poco tempo”.
E se la mente e’ tormentata dai dubbi e l’anima si sente inappagata, e’
soltanto per farci ricordare che dobbiamo rivolgerci alla Sorgente infinita
per avere la sicurezza e l’appagamento cui anelano i nostri cuori e l’amore
che nessun rapporto umano potra’ mai darci. Nessuno all’infuori di Dio puo’
soddisfare pienamente i desideri dello spirito umano.
E` da Dio che abbiamo avuto origine; e’ per Dio e soltanto per Lui che
dobbiamo vivere e lavorare sempre piu’ altruisticamente; ed e’ tra le
braccia del nostro amato Dio che torneremo un giorno. Pensate a questa
verita’ e tenetela sempre presente.
Non abbiate paura di nulla. Non abbiate paura dei disagi causati dal
corpo. Non abbiate paura di fare dei sacrifici e di abbandonarvi
completamente a Dio. Questa e’ una grande lezione che ciascun devoto deve
imparare. Perche’ avere tante premure per questo corpo temporaneo?
Affidatelo a Dio.
Ricordo benissimo i giorni in cui mi tiravo indietro, pensando troppo a
me stessa. Che straordinario senso di liberta’ si trova quando, oltrepassata
quella barriera, ci si rende conto che la Madre Divina ci sostiene in ogni
momento della vita, in ogni respiro, in ogni battito del nostro cuore. Se la
Madre Divina e’ con noi, chi o che cosa puo’ mai essere contro di noi?
In ciascuno di noi e’ presente la scintilla divina che e’ in tutti i
santi. Dio non ci ama una briciola di meno di quanto non ami loro. Allora
che cosa non va? Siamo noi. Non riusciamo a sentire l’amore di Dio, perche’
il nostro amore per Lui non e’ abbastanza profondo. Di chi e’ la colpa? Di
nuovo, soltanto nostra. Non dobbiamo rimproverare gli altri, ne’ le
circostanze, ne’ l’ambiente, ne’ la gente che ci sta attorno. Dobbiamo
meditare piu’ profondamente.
Quando vi svegliate la mattina, meditate. Se necessario, sferzate
mentalmente il corpo per farlo obbedire. Dopo tutto, il corpo resta con voi
solo per pochi anni, perche’ lo usiate come strumento della vostra anima
immortale, il vostro vero Se’
. E disciplinate anche la mente. Quando avrete dominato il corpo e la mente
scoprirete che e’ cosi’ semplice, cosi’ facile realizzare la presenza del
Divino!
Qualunque cosa stiate facendo, non c’e’ nulla che vi impedisca di
conversare interiormente con Dio. Mentre c’e’ ancora tempo, mentre c’e’
ancora vita, salute, opportunita’ e liberta’ di intrecciare questa divina
storia d’amore con Dio, non siate soddisfatti finche’ non sentite l’amore di
Dio sgorgare in voi ogni volta che pensate al Nome Divino.
“Verra’ per me quel giorno, Madre, quando solo nel pronunciare il tuo nome,
i miei occhi si riempiranno di lacrime?”
– quando Guruji cantava questi versi il mio cuore si struggeva: “Oh, Madre,
verra’ quel giorno anche per me?”
Soltanto questo amore e’ vero. Il nostro dovere piu’ grande nella vita
consiste nel trovare quell’amore e risvegliarlo nei Cuori degli uomini. E`
soltanto per questa ragione che la Self-Realization Fellowship esiste. Quali
devoti di questo sentiero, mantenete sempre vivo quell’ideale.
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