Corteccia prefrontale: interessante area cerebrale

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Corteccia prefrontale: interessante area cerebrale

La corteccia prefrontale è il riflesso più sofisticato della nostra evoluzione. È stata l’ultima
area corticale a svilupparsi, mostrando un completo progresso filogenetico e ontogenetico. Possiamo
individuarla facilmente perché è quella zona ruvida e spiegazzata, situata nell’area più vicina al
viso, nella quale sono contenuti i processi mentali e cognitivi più complessi.

Uno degli scopi della neuropsicologia è capire la sofisticata relazione tra il cervello e il
comportamento. La corteccia prefrontale è una delle aree più interessanti e decisive per comprendere
il nostro pensiero astratto e la nostra autocoscienza. È, per così dire, quella struttura che ci
rende davvero umani.

La corteccia prefrontale è quella regione del cervello associata alla pianificazione di
comportamenti cognitivamente complessi e all’espressione della personalità.

Gli scienziati chiamano tutti i compiti sofisticati svolti dalla corteccia prefrontale “funzioni
esecutive”. Ciò si deve a un motivo ben preciso: si tratta dello spazio privilegiato del cervello
che ci permette di distinguere il bene dal male, in cui possiamo valutare il nostro ambiente e
persino stabilire il controllo sul nostro modo di pensare.

Corteccia prefrontale: l’ultima area cerebrale sviluppatasi

Alcuni genitori lamentano la difficoltà dei loro figli adolescenti nel capire certe cose, la
mancanza di controllo nel contenere la loro impulsività, il non ragionare abbastanza prima di agire.
Ci lamentiamo quasi senza sapere che, in effetti, la corteccia prefrontale non si sviluppa
completamente fino a 20 o 25 anni.

Nonostante l’aspetto “quasi” adulto dei figli adolescenti, va ricordato che il loro cervello è
ancora immaturo. Bisogna sapere, infatti, che il cervello umano matura dalla nuca alla fronte e che
la corteccia prefrontale è l’ultima area a stabilizzarsi, a sviluppare le capacità più sofisticate e
preziose della nostra specie.

Questo non significa che i bambini e gli adolescenti non sono in grado di prendere decisioni finché
non superano i vent’anni. Lo fanno, e a volte anche in modo corretto. Tuttavia, lo sviluppo di
queste abilità più complesse si stabilisce anno dopo anno, e che con maggiori stimoli, sfide,
supporti e opportunità l’evoluzione di queste abilità cognitive sarà più che ottimale.

In seguito a ciò, dobbiamo essere più comprensivi con loro. Dopotutto ciò di cui hanno bisogno è
tempo, pazienza, comprensione e buoni consigli.

Parti della corteccia prefrontale

La corteccia prefrontale è quel centro di controllo sofisticato e allo stesso tempo tremendamente
complesso connesso con più aree cerebrali. Strutture come l’ippocampo, il talamo e il resto dei lobi
condividono con esso percorsi diretti, canali in cui l’informazione va e viene in modo quasi
incessante.

Vediamo ora in quali parti si divide la corteccia prefrontale:

La corteccia orbitofrontale, correlata ai nostri comportamenti sociali e al nostro processo
decisionale.
La corteccia dorsolaterale, un’area essenziale nell’essere umano. Grazie a essa pianifichiamo,
creiamo obiettivi, memorizziamo, riflettiamo… I neuroscienziati si spingono anche a dire che qui si
trova la nostra consapevolezza.
La corteccia ventromediale è legata alla percezione ed espressione delle emozioni.

Quali sono le funzioni della corteccia prefrontale?

Alcuni anni fa gli scienziati del Università del Missouri hanno spiegato il motivo per cui la nostra
corteccia prefrontale è così grande rispetto a quelle di altre specie con cui condividiamo il
pianeta. Ciò si deve a un processo di pressione demografica. In altre parole, con l’aumentare della
popolazione, è andato migliorando il modo in cui ci relazioniamo e comunichiamo tra noi.

Questa esperienza sociale, cognitiva ed emotiva ha plasmato una corteccia prefrontale più evoluta.
Vediamo ora quali funzioni ha di solito questa parte speciale del nostro cervello.

Coordinare e regolare il comportamento sociale.
Aiutarci a controllare gli impulsi e gestire le emozioni.
Permette lo svolgimento dei processi relativi alla personalità (essere più timidi, più audaci, più
aperti alle esperienze…).
È sede della motivazione, della speranza e dell’impulso per raggiungere un obiettivo.
Ci consente di concentrarci, organizzare informazioni complesse e pianificare.
È sede della memoria di lavoro, quell’insieme di capacità cognitive con cui conserviamo le
informazioni mentre sperimentiamo o facciamo qualcosa.

Data l’importanza di tutte queste funzioni, possiamo immaginare le ripercussioni di una lesione alla
corteccia prefrontale. Le persone che hanno sofferto traumi, che presentano un deterioramento
neuronale o problemi di sviluppo in quest’area, non riescono a controllare in modo ottimale il loro
comportamento, presentano difficoltà a pianificare, a decidere, a creare…

Presentano anche un pensiero lineare e un comportamento spesso antisociale. Sono situazioni molto
delicate e complesse che ci mostrano, ancora una volta, la grande rilevanza, per gli esseri umani e
il loro comportamento sociale, di questa area corticale.

da lista mente

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