Cosa fare per non perseverare nell’errore?
di Marco Ferrini
Non ci costringe nessuno a tenerci i nostri difetti, eppure ci obbligano i nostri condizionamenti inconsci! Questi ultimi sono l’esito di esperienze negative che abbiamo accumulato senza opportune elaborazioni. Esse esercitano una forza di coazione a ripetere talmente potente che ci porta a commettere gli stessi errori già commessi.
Ma noi vogliamo rimanere nell’errore o desideriamo correggerci? Intendiamo restare nel divenire delle personalità fittizie o riscoprire la nostra natura autentica? La meditazione è uno degli strumenti più efficaci a nostra disposizione, se davvero desideriamo correggerci e migliorarci.
Attraverso una pratica intensa e costante di meditazione e visualizzazione, possiamo sciogliere quei nodi inconsci che ci legano a comportamenti indesiderati e indesiderabili, gravidi di penose conseguenze. Come quando, per esempio, inganniamo noi stessi mentendo e ingannando altri, o quando mutiliamo la nostra sensibilità cedendo alla collera, che è uno degli analgesici più potenti della coscienza, diventando confusi, ottusi, incapaci di resistere alle provocazioni.
La meditazione e la visualizzazione permettono di raddrizzare le storture della personalità e di imparare a trasformare e nobilitare i nostri pensieri, emozioni, convinzioni profonde, sentimenti, il nostro carattere e infine il nostro destino. Così, con un impegno a volte faticoso ma anche gioioso e salvifico, potremo gradualmente imparare ad esprimere tutto quel bene che abbiamo nel profondo e che rappresenta lo scopo e il valore stesso della nostra esistenza.
approfondimenti:
www.amadeux.net/sublimen/dossier/visualizzazione-meditativa-psicodinamica.html
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