Cosa succede quando meditiamo

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Cosa succede quando meditiamo

da: Meditazione per tutti

di Franca Silvani

Edizioni Gruppo Futura

Il nostro cervello può lavorare a diverse frequenze, cioè secondo onde più o meno ampie e rapide. La
frequenza della sua attività di veglia, cioè quella per noi più normale, quando siamo svegli,
pienamente coscienti e stiamo svolgendo qualche normale attività, si chiama Beta. A questo livello
percepiamo attraverso i sensi fisici. Le onde cerebrali prevalenti sono piccole, brevi, ravvicinate,
mal sincronizzate, denotano piena attività a tutti i livelli. E’ lo stato della coscienza e
conoscenza oggettiva, il nostro cervello lavora ad una frequenza vibratoria di 20 cicli al secondo,
è ricettivo alle stimolazioni provenienti dal mondo fisico, le seleziona, cataloga, elabora e
applica.

Con il rilassamento il ritmo della nostra attività cerebrale rallenta, le onde cerebrali diventano
più distanti, ampie, lente e meglio formate. A volte possono avere anche punte di frequenze diverse,
dovute ad alternanze di livello causate da un andamento di abbandono e di resistenza al sonno. Sono
le onde cosiddette Alfa, che hanno una frequenza tra 8 e 13 cicli al secondo. A questo livello la
coscienza è vigile, ma l’attività fisica e la percezione degli stimoli estemi è ridotta al minimo,
il corpo è rilassato. Siamo ancora in contatto con il mondo che ci circonda, ma la nostra attenzione
è altrove. A questo livello basta un rumore o uno stimolo di qualsiasi tipo, perché la persona apra
gli occhi e torni al livello Beta. E’ lo stato che proviamo nel dormiveglia e al risveglio, possono
apparire delle immagini legate a situazioni precedenti o future. Possiamo trovarci spontaneamente a
questo livello immaginativo anche mentre stiamo facendo qualche attività meccanica, automatica, che
non richiede tutta la nostra “attenzione”, quindi in quei momenti una parte del nostro cervello si
sposta altrove. In queste situazioni ci capita di “fantasticare” ricevendo comunicazioni e
intuizioni.

Un rilassamento ancora più profondo porta il nostro cervello al livello Theta, con una frequenza di
5-6 cicli al secondo. Le onde cerebrali sono più lente e ampie. Il cosciente sta perdendo
importanza, l’inconscio si sta impadronendo della situazione e domina i processi biologici, il
subconscio sta aprendo la porta di comunicazione con il conscio. E’ il livello del sonno profondo e
del sogno. Siamo in un’altra dimensione, dove è attiva una coscienza diversa che usa organi di
percezione diversi. E, se ci pensate bene, è uno stato reale quanto quello di veglia. Attraverso il
sogno svolgiamo una vita molto intensa, anche se ne ricordiamo poco, senza limiti spazio-temporali,
in cui continua la nostra istruzione e fonnazione, che in certi casi chiamiamo “ispirazione”. Presso
i popoli antichi il sogno era un potente mezzo di terapia e di conoscenza. Lo si usa anche ai giorni
nostri, ma con valenze diverse.

Aumentando ancora di più il rilassamento si arriva alle onde Delta, che hanno una frequenza di 3-4
cicli al secondo, sono molto più lente, Il cosciente è inibito, l’inconscio mantiene le attività
vitali dell’organismo al minimo e il subconscio si è aperto totalmente. E’ il livello del sonno
senza sogno, dove la conoscenza è considerata di tipo intuitivo. Questo stato di coscienza, con le
sue “intuizioni” superiori, viene anche chiamato “estasi”. Questa condizione si produce perché le
cellule hanno una memoria che le induce a ridurre l’attività cosciente mano a mano che si attivano
gli altri corpi mentali: inconscio e subconscio.

Con le tecniche di Meditazione possiamo raggiungere questi livelli volontariamente, da soli o con
una guida, che è preferibile avere vicino soprattutto per i livelli più profondi.

Ogni essere umano, qualunque sia il suo livello evolutivo, nel sonno e nel sogno può entrare
spontaneamente in contatto con dimensioni superiori e ricevere ispirazioni o intuizioni. Ogni uomo
con la Meditazione può favorire questo contatto, fino a riuscire a controllarlo volontariamente.
Alcuni uomini hanno doti particolari per cui entrano in contatto spontaneamente con queste
dimensioni anche durante il normale stato di veglia, per esempio gli artisti, i creativi di ogni
genere.

L’intuizione arriva quando si è in contatto con il progetto divino e si conoscono le cose senza
poter dire come e perché le sappiamo, ma le sappiamo. A volte, specialmente quando incominciarno a
rendercene conto, ci è difficile accettarla, ma dobbiamo imparare ad affidarci sempre di più
all’intuizione, perché è la forma di dialogo più diretta con il divino.

La Meditazione ci aiuta a mettere ordine nei nostri dubbi e nelle nostre resistenze.

Approfondimento sul sito www.sublimen.com

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