Coscienza nell’Universo
Un nuovo studio esamina come la coscienza nellUniverso sia invariante di scala e implichi un orizzonte degli eventi del cervello umano
20 dicembre 2017
Un documento pubblicato di recente nel Journal of NeuroQuantology, presenta un modello unitario che
ridefinisce la fisica della coscienza e della dinamica di informazione che avviene tra i livelli
fondamentali dellUniverso e i sistemi viventi. Si stanno facendo passi avanti nello studio della
fisica della coscienza e delle dinamiche dellinformazione in generale, attraverso la scoperta dei
principi olografici e frattali della natura. Per esempio, in una organizzazione frattale il grado di
complessità di un sistema è invariante di scala o non varia con qualsiasi traslazione di
magnitudine. Questo significa che si può fare uno zoom e ingrandire o rimpicciolire allinfinito,
ma si osserverà sempre lo stesso livello di complessità, ripetizioni di stessi schemi allinfinito.
Questo ha implicazioni per la scienza della coscienza e si assume spesso che la coscienza emerga in
un sistema, una volta che esso raggiunge un significativo limite di complessità e integrazione.
Tuttavia, se la complessità è invariante di scala, non sarebbe possibile che gli stessi processi
dellinformazione che generano coscienza in un dominio osservabile, avvengano anche nelle scale delle dimensioni più piccole?
Lo studio recente esamina levidenza di una natura invariante di scala della coscienza in cui la
geometria toroidale, come il toroide doppio, può modellare la coscienza in tutti i livelli frattali
dellUniverso e si manifesta nel sistema cognitivo umano come spazio olografico nel cervello, ovvero
un orizzonte degli eventi del cervello. Gli autori del documento, il Dr.Meijer, professore emerito
allUniversità di Groningen e il Dr.Geesink, biofisico che ha sviluppato nuove tecnologie di
schermatura elettromagnetica e ha guidato progetti sulle nanotecnologie, si sono occupati di lavori
rivoluzionari nella ricerca della biofisica e stanno rispondendo ad alcune delle domande più
resistenti nella biologia e in altri campi scientifici. Da una meta-analisi di più di 500
pubblicazioni biomediche che collegano la radiazione elettromagnetica e linterazione con il sistema
biologico, Geesink e Meijer identificano un nuovo e specifico modello di frequenze EM coerenti che
possiedono bio-risonanze statisticamente significative. Con lidentificazione di specifici domini di
frequenza EM che mostrano effetti significativi nel sistema inter e intracellulare, i ricercatori
sono riusciti a connettere i loro dati con risonanze di nucleotidi in soluzione acquosa conosciute,
ma anche di proteine ed enzimi e vibrazioni indotte dal suono in bio-polimeri e membrane cellulari.
La ricerca descrive in dettaglio linterazione di luce e suono nel sistema biologico, il come le
onde fotoniche, fononiche e solitoniche siano necessarie per mantenere e dirigere coerenza ed ordine
nel sistema inter e intracellulare, per lo sviluppo e il processamento di informazione. Le
oscillazioni solitoniche nelle bio-molecole possono risultare in coerenza quantistica, detta
condensazione di Fröhlich, che, come spiegano Meijer e Geesink, può creare organizzazioni
ondulatorie quantistiche che guidano le biomolecole e le cellule in modo simile alla struttura
dellonda pilota nella meccanica di Bohm. Questo mostra come il sistema vivente e i processi
dellinformazione sottostanti alla coscienza, siano basati su un livello molto più fondamentale e intrinseco dellUniverso.
Documento scientifico: neuroquantology.com
Il nostro cervello non è un organo di processamento dellinformazione indipendente: esso agisce
come parte centrale del nostro sistema nervoso e scambia informazione continuamente con lorganismo
e il cosmo. In questo studio il cervello è visto come integrato in un campo olografico e strutturato
che interagisce con strutture sensibili delle cellule del corpo. Per poter spiegare risposte
ultra-rapide anticipate del cervello e loperatività efficace del sistema neurale meta-stabile, si
propone un campo ricettivo mentale che comunica col cervello. Il nostro sistema nervoso è visto come
una rete composta da multi-cavità, che interagisce col suddetto dominio meta-cognitivo. Esso
integra, tra altri, schemi discreti di frequenze proprie (eigenfrequencies) di onde
fotoniche/solitoniche, aggiornando costantemente uno spazio di memoria simmetrico nel tempo
dellindividuo. La sua organizzazione toroidale permette laccoppiamento di energia gravitazionale,
oscura e di punto zero (ZPE), così come di energia del campo magnetico terrestre e trasmette
informazione nel tessuto cerebrale, che è quindi necessario nel processamento di informazione conscia e sub-conscia.
Proponiamo che tale campo ricettivo, interagendo con il sistema nervoso, generi lauto-coscienza e
operi da una quarta dimensione spaziale (ipersfera). La sua struttura funzionale è adeguatamente
definita dalla geometria del toroide, visto come unita basilare (operatore) dello spazio-tempo.
Questultimo è strumentale nel raccogliere lo schema di frequenze solitoniche che fornisce un
algoritmo per i processi coerenti della vita. Si postula che la coscienza nellintero Universo
emerga attraverso accoppiamento invariante di scala e toroidale, di vari campi di energia, che
possono includere correzione derrore quantistica. Nel cervello della specie umana, questo prende la
forma del proposto spazio di lavoro olografico, che raccoglie informazione attiva in un orizzonte
degli eventi cerebrale, rappresentando un modello interno ed integrale del sè. Questo spazio
superiore è equipaggiato per convertire onde coerenti di energia in onde stazionarie/attrattive che
guidano lambiente corticale in una coordinazione superiore di riflessione ed azione e sincronicità
di rete, come richiesto dagli stati di coscienza. In relazione al suo carattere invariante di scala,
troviamo supporto per una matrice di informazione universale, descritta a fondo precedentemente,
come ordine implicato e in uno spettro di teorie della fisica corrente. La presenza di uno spazio di
lavoro ricettivo di campi e risonante, associato con, ma non riducibile a, il nostro cervello, può
fornire una interpretazione per stati di coscienza transpersonali ampiamente riportati, ma poco
compresi e alla origine algoritmica della vita. Esso punta anche ad una connessione profonda
dellumanità con il cosmo e ad una nostra superiore responsabilità per il futuro del pianeta. Dirk K.F. Meijer, Hans J H Geesink
https://resonance.is/wp-content/uploads/USMN.pdf
https://www.neuroquantology.com/index.php/journal/article/view/1079
resonance.is
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