Cos’è una “escort” e qual è la differenza rispetto a una prostituta?

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Cos’è una “escort” e qual è la differenza rispetto a una prostituta?

Al di là degli stigmi e delle supposizioni, presentiamo le principali differenze tra i due ruoli e
se queste siano dovute alla percezione sociale o ai diversi servizi.

Anche se a prima vista i termini “escort” e prostitute possono sembrare sinonimi, in realtà ci sono
diverse sfumature importanti che fanno la differenza. Ma in realtà è solo una questione di status o
c’è qualcosa di più profondo dietro entrambi i concetti?

Ti aiutiamo a fare chiarezza su questo argomento che suscita grande interesse, ma che raramente
viene affrontato in maniera chiara. Accade che ci siano aspetti legati alla percezione sociale,
oltre al servizio in quanto tale, che accentuano le distinzioni tra i due ruoli.

Cos’è una “escort”?

Nel 20° secolo, il termine “escort” cominciò ad essere usato per descrivere persone che offrivano
servizi di compagnia, non necessariamente di natura sessuale. Questo uso si espanse e venne
associato a un tipo di professione che unisce l’accompagnamento sociale, con un’apparenza di
esclusività e raffinatezza.

A differenza di quanto solitamente legato alla prostituzione, le “accompagnatrici” , o dame di
compagnia, sono donne assunte da persone ad alto reddito per essere accompagnatrici in eventi
sociali, cene eleganti o viaggi, dove l’accento è posto sulla conversazione e sull’esperienza
condivisa.

L’aspetto sessuale, anche se può essere presente, non è sempre prioritario, il che aggiunge un’aria
di mistero a questo ruolo. Le persone che lo esercitano si muovono in ambienti più discreti e
lussuosi, e la loro presenza è percepita come quella di un compagno di alto livello; per la sua
bellezza fisica, intelletto e personalità.

Anche se siamo soliti associare la parola “escort” alle donne, è possibile che anche gli uomini
svolgano questo lavoro. I gigolò, come vengono comunemente chiamati, svolgono funzioni simili.

Cos’è una prostituta?

Secondo la Reale Accademia Spagnola, una prostituta è una persona che ha rapporti sessuali in cambio
di denaro. In sostanza, differisce dalle “escort” nel focus, poiché è legata alla transazione
sessuale, con meno enfasi sulla compagnia o sull’interazione sociale. Nonostante quanto sia comune
questo mestiere, rimane un argomento tabù che genera controversie.

Secondo il 4° Rapporto Mondiale sullo Sfruttamento Sessuale pubblicato dalla Fondazione Scelles,
circa 30 milioni di persone nel mondo sono coinvolte nella prostituzione, in maggioranza donne e
bambini. Molti di questi individui vivono in situazioni di estrema vulnerabilità o sono vittime
della tratta di esseri umani.

L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine stima che, in Europa, circa 140.000 donne
siano intrappolate in questa spirale di sfruttamento e abuso sessuale. E una prostituta su sette nel
continente è stata ridotta in schiavitù a causa della tratta di esseri umani.

In paesi come la Spagna, la prostituzione non è regolamentata. Ciò significa che, pur non essendo
illegale, non è tutelato da leggi che garantiscano il diritto al lavoro o la sicurezza di chi lo
esercita. Tale mancanza di regolamentazione aggiunge un ulteriore livello di vulnerabilità e
stigmatizzazione sociale.

Principali differenze tra prostituirsi ed essere una “escort”

Sebbene entrambi i termini possano sembrare simili e condividere caratteristiche, sono le percezioni
sociali, l’ambiente in cui operano e il marketing a creare le differenze più significative. E, molte
volte, la linea che separa una persona che esercita la prostituzione da una “escort ” non è tanto
nel servizio che offre, ma nel modo in cui la società percepisce e classifica questi due ruoli.

Il primo viene giudicato in base alle circostanze e ai bisogni, mentre il secondo è associato a uno
stile di vita più glamour o esclusivo. Andiamo nel dettaglio delle distinzioni.

1. Escort: il servizio offerto

Cominciamo con l’approccio del servizio. Le “escort” offrono solitamente un accompagnamento sociale
di lusso, discreto e prolungato: cene, eventi, viaggi e incontri che non sempre prevedono
un’immediata componente sessuale. C’è valore aggiunto nella conversazione e nella presentazione.

D’altra parte, la prostituzione è più diretta, focalizzata sulla fornitura di servizi sessuali,
senza la componente di sostegno sociale. Qui l’interazione sociale è minima o inesistente e il tempo
trascorso insieme è più breve.

2. Costo e convenienza

Il prezzo è un altro fattore che differenzia una “escort” dalle prostitute. I servizi delle dame (o
dei signori) da compagnia sono più costosi, a causa dell’esclusività e della discrezione che
comportano, che limita l’accesso a una nicchia più piccola.

Al contrario, la prostituzione tende ad essere più conveniente in termini economici, il che la rende
più comune; ma comporta anche un maggiore stigma sociale.

3. Percezione sociale e classismo

La società tende a vedere le “escort” come figure più sofisticate, legate ad uno stile di vita
esclusivo; mentre le prostitute sono predisposte ad essere associate alla marginalità e ai bisogni
che derivano dalla povertà e dalla mancanza di opportunità.

Spesso chi sceglie il termine “escort” cerca di evitare lo stigma legato alla prostituzione, che
evidenzia come il classismo e la percezione del lusso o della necessità condizionino il giudizio
sociale.

4. Consenso e autonomia

Coloro che lavorano come escort, in molti casi, hanno un maggiore controllo sui termini del loro
lavoro, compreso chi accettano come cliente, il tipo di servizi che offrono e le condizioni in cui
operano. Ciò può includere la possibilità di rifiutare richieste che non sono in linea con le tue
preferenze o limiti personali.

All’estremo opposto, le persone che si prostituiscono potrebbero avere meno potere di stabilire o
negoziare queste condizioni. Soprattutto se operano in contesti di maggiore vulnerabilità o bisogno.
In molti casi, la mancanza di regolamentazione o di tutela legale può portare a situazioni in cui il
consenso è compromesso, a causa della pressione economica o dell’influenza di terzi.

5. Livello di discrezione e privacy

In genere, l’ambiente di lavoro dei signori e dei signori d’azienda è molto più riservato: la
privacy del cliente è una priorità. Il servizio viene negoziato in modo più formale e prevede
accordi preliminari dettagliati per garantire la riservatezza.

Al contrario, la prostituzione sembra più visibile e in molti casi viene svolta in ambienti pubblici
o con una minore tutela della privacy, il che può aumentare lo stigma associato a tale attività.

Entrambi i ruoli meritano rispetto e dignità

In fin dei conti, la differenza tra una “escort” e una prostituta non dovrebbe essere motivo di
giudizio o di stigmatizzazione. Entrambi i ruoli, anche se percepiti in modi diversi dalla società,
sono lavori che, come tutti gli altri, meritano rispetto e dignità.

È fondamentale ricordare che dietro ogni titolo ed etichetta ci sono persone con le proprie storie,
sfide e decisioni. Invece di perpetuare il classismo e l’emarginazione, dobbiamo promuovere una
comprensione più profonda ed empatica delle lavoratrici del sesso, riconoscendo il loro diritto a
lavorare in condizioni sicure e prive di pregiudizi.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità,
l’affidabilità, l’attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata
affidabile e di precisione accademica o scientifica.

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