Così guariremo meglio
di Maha-Purusha Dasa (Maurizio Mariani)
L’obbiettivo della medicina del futuro è aiutare l’organismo a potenziare le proprie difese, per
combattere da solo le malattie.
Il nostro sistema immunitario è dotato di molte armi difensive, gli anticorpi, che attaccano virus,
batteri e parassiti.
La parola d’ordine è – sempre meno medicinali aggressivi, sempre più sostanze che aiutino il corpo a
potenziare le sue naturali difese immunitarie.
Farmaci intelligenti capaci di captare i segnali dell’organismo per attivarsi soltanto in caso di
necessità .
Progressi nelle terapie che mirano a risolvere le malattie ereditarie correggendo il gene difettoso
che le provoca. Strategie innovative per curare le patologie cardiovascolari, attualmente la prima
causa di morte nel mondo occidentale, utilizzando geni che ordinano la produzione di nuovi vasi
sanguigni. Vaccini terapeutici contro il cancro per potenziare le difese immunitarie e distruggere
le cellule moleste. Una cura risolutiva contro il virus dell’AIDS che ogni anno contagia sei milioni
di persone. La ricerca in campo farmacologico non mira a produrre molecole sempre più potenti. La
grande rivoluzione dei prossimi anni riguarderà le strategie di somministrazione dei farmaci, a
ridurre la loro incapacità di raggiungere determinate aree nel nostro organismo, in concentrazioni
sufficienti per avere effetti.
In generale il sogno dei ricercatori è riuscire ad indirizzare un determinato farmaco, e alle
quantità esattamente volute, nell’organo bersaglio, essi dicono che si può riscaldare la zona
bersaglio provocando una dilatazione dei vasi sanguigni ed aumentare l’affluenza del sangue. Ma si
può ricorrere anche ad altre procedure per influenzare il percorso della sostanza, per esempio alla
generazione di campi magnetici in corrispondenza di un organo.
Una cosa è chiara, il concetto stesso di farmaco si sta espandendo fino ad includere non soltanto il
composto chimico attivo, ma anche il complesso dei veicoli che lo devono portare a destinazione.
Insomma ci avviciniamo sempre di più a qualcosa che potremmo definire un farmaco intelligente.
Per arrivare a questo risultato l’uomo non fa altro che ispirarsi alla natura. Nei mammiferi per
esempio le cellule del pancreas sono capaci di percepire i livelli di zucchero nel sangue, valutare
se essi siano troppo elevati o troppo bassi e reagire, regolando il rilascio di insulina.
Questo secondo la rivista scientifica NEWTON sarà quindi il metodo di curarsi nel futuro, medicine
sempre più leggere ma in grado di avanzare velocemente nella barriera del corpo umano, medicine
sempre più assimilate e meno rifiutate dall’organismo, medicine intelligenti tanto da capire quando
c’è necessità di agire o di attendere il momento opportuno.
I dottori, quando non disponevano dei prodotti delle grandi industrie chimiche e farmaceutiche,
sfruttavano al massimo le risorse del mondo minerale e vegetale, e la capacità di reazione alla
malattia, da parte di un corpo umano ben nutrito e poco intossicato.
In India l’Ayurveda, o scienza della vita, non si occupa solo della malattia e delle loro cure, ma
della vita in generale al fine di averne una migliore qualità e una maggiore longevità.
La terapia ayurvedica consiste soprattutto nell’armonia con se stessi e con il proprio ambiente.
Solo così la cura a base di ricette può agire efficacemente. Si tratta di un manuale di prevenzione,
autodiagnosi e terapia a base di erbe, di semplici applicazioni e di sicura efficacia poiché
indirizzata alla cura dell’intero organismo e non solo alla malattia. L’Ayurveda offre la
prospettiva di rendere le persone consapevoli del proprio stato di salute e del fatto che una minima
cura da parte loro, potrebbe evitare dei seri problemi.
Attingendo all’antica saggezza essa ci insegna l’uso di misure preventive e della medicina dolce.
Ayurveda è un termine sanskrito fondato da ayus (vita) e veda (conoscenza). Quindi l’ayurveda è la
scienza della vita e nello stesso tempo un sistema medico, cioè un metodo che applica la conoscenza
sullo stato di salute, sullo stato di malattia, sugli stati di equilibrio degli esseri viventi. Essa
pertanto presiede non soltanto al perfetto funzionamento dei nostri organi della nostra psiche e del
nostro spirito, ma anche sul rapporto di felice convivenza con tutte le creature. Per avere un corpo
sano ed equilibrato l’Ayurveda consiglia di mantenere una mente controllata ed equilibrata. Mens
sano in corpore sano. L’Ayurveda descrive tre cause delle malattie: la sporcizia, la cattiva
alimentazione e l’ansietà mentale. Quando si perde il controllo della mente si cade nel vizio di
fumare, del bere, nell’uso di droghe leggere e pesanti, si eccede nel mangiare cibi troppo dolci,
troppo piccanti, troppo grassi, e ciò comporterà un grande sforzo e indebolimento del sistema
digerente, circolatorio e respiratorio, e uno stato di trascuratezza della pulizia e dell’igiene del
corpo. In un campo così fertile nascono e prosperano molti tipi di malattie.
Perciò avere il controllo sui propri sensi è la migliore prevenzione a tutti i mali, fisici e
psichici. Tramite la pratica dello yoga, che conduce sulla via della realizzazione del sé e della
propria coscienza, si possono ottenere progressi molto soddisfacenti nel controllo dei propri
impulsi e sentimenti. L’apprendimento dello yoga avviene progressivamente attraverso numerosi
esercizi fisici e mentali. Lo yoga è un sistema di vita i cui benefici effetti si riflettono sul
corpo aiutandolo a tenersi sano e in buona efficienza. Non ci sono limitazioni particolari per
coloro che vogliono dedicarsi allo yoga, tutti possono praticarlo ed ottenere reali benefici. In
passato, la pratica dello yoga della respirazione pranayama e della meditazione erano parti
integranti della vita quotidiana degli Indiani, ora anche loro cominciano ad assumere atteggiamenti,
abitudini e ritmi tipici dei paesi occidentali, con il conseguente prolificare di tante malattie
moderne, che per essere contrastate impegnano ricercatori e scienziati in una grande battaglia a
colpi di molecole chimiche.
In questa età del ferro, Kali-yuga, ci sono così poche persone qualificate ad insegnare la medicina
ayurvedica e lo yoga, e l’ambiente circostante non rappresenta certo la migliore palestra per
praticarli. Pertanto dalla letteratura vedica giunge il consiglio di scegliere il metodo di yoga più
semplice e più adatto a persone che come noi hanno sempre poco tempo a disposizione, hanno poca
pazienza, e tante preoccupazioni. Il metodo autorizzato dalle scritture vediche, per l’età di Kali,
è la recitazione del maha-mantra, il santo nome di Krishna, che la potenza spirituale di purificare
la nostra mente e il nostro cuore.
Senza abbandonare la pratica della respirazione pranayama, dello yoga fisico e della meditazione che
sono ottimi per mantenere un corpo e una mente sani e controllati, nello stesso tempo ogni attività
può essere accompagnata dalla recitazione del mantra HARE KRISHNA.
Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Svami Prabhupada spiega che ora, ai giorni nostri, nessuno è capace
di seguire le severe regole dello yoga, quale abitare in un luogo sacro, fissare la mente sull’Anima
Suprema, dominare i desideri della mente e dei sensi, mantenere il celibato, vivere in solitudine e
così via. Il metodo da seguire deve essere dunque un altro, cioè la Coscienza di Krishna, che
comprende nove metodi del servizio devozionale. Il servizio di devozione può essere paragonato alla
cura efficace di una malattia, con una terapia appropriata. L’ascolto delle attività sublimi di
Krishna è la cura adatta alla mente squilibrata, e mangiare cibo offerto a Krishna è la dieta
adeguata.
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