Cromoterapia: I colori del benessere, Parte III

pubblicato in: AltroBlog 0

Cromoterapia: I colori del benessere, Parte III

di Antonella Lucato auraweb.it

IL BLU

E’ il colore della pace, della serenità emotiva, dell’armonia, della riflessione.

Siete affaticati, stressati, in lotta con il mondo? Il consiglio è di aggiungere tocchi di blu e
azzurro: toni che distendono, rilassano, ridanno pace e portano ad aprirsi. Il blu è un colore ricco
di sfumature, che influenzano in modo diverso le nostre emozioni.

La profondità di riflessione, la tendenza alla meditazione si tramutano in spensieratezza e serenità
quando il blu si avvicina all’azzurro chiaro.

Il turchese è l’ideale per ritrovare la calma dopo un lavoro mentale faticoso o prolungato. i toni
chiari favoriscono spensieratezza, serenità ed estroversione. Chi sceglie i toni più scuri mostra
una tendenza all’introspezione e alla meditazione che può portare sino alla malinconia.

Chi invece rifiuta il blu in qualsiasi sfumatura vuole evitare il contatto con emozioni o
problematiche profonde.

Il blu è il colore delle infinite distese del cielo e del mare, rappresenta il perpetuarsi dei
valori immutabili della vita. Blu, colore del cielo notturno e del mare tranquillo, ci evoca una
sensazione di quiete, di calma, di passività.

Il blu è il colore più “profondo”. pensiamo al cielo: lo sguardo lo attraversa e si perde
nell’infinito, senza incontrare alcun ostacolo. Kandinsky scrive ” Nel blu troviamo il dono della
profondità. Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito”.

Il blu corrisponde simbolicamente all’acqua calma, alla femminilità. Sta ad indicare la sensibilità
rilassata, l’empatia, l’esperienza estetica, l’acutezza meditativa.

IL “TIPO – BLU”

Il tipo-blu privilegia gli aspetti interiori, è riflessivo, capace di una grande profondità di
pensiero, predilige l’attività intellettiva a scapito di quella operativa.

Se è sorretto dalla sua vitalità, sa dare il giusto spazio anche agli aspetti concreti della vita,
proprio come il blu del cielo notturno si trasforma in azzurro se fecondato dalla luce del sole.

Se si perde nell’esplorazione delle profondità, rischia di tagliare i ponti con il mondo, di tendere
all’isolamento, alla depressione, proprio come il blu si incupisce e si trasforma in nero, che è
anche il colore della depressione.

Il blu è strettamente legato agli aspetti trascendenti, spirituali dell’esistenza. Infatti insieme
al bianco e all’oro, è il colore più legato alla divinità (azzurro, per esempio, è il manto della
Vergine Maria).

Era anche ritenuto un colore con proprietà magiche: moltissime pietre azzurre erano considerate in
grado di richiamare le virtù e la protezione benefica. Tutte le gemme di colore azzurro-blu hanno in
comune la proprietà di elevare spiritualmente, vincere i sentimenti negativi, quali l’invidia ola
gelosia, e stimolare il senso della giustizia e della comprensione.

Lo zaffiro, per esempio, svolge un’azione benefica sul carattere, così come l’acquamarina è
considerata una pietra capace di rafforzare il carattere ed è consigliata a tutti coloro che non
riescono ad esprimere pensieri e sentimenti perché invita all’autostima.

Prediligere questo colore significa privilegiare gli aspetti più “elevati”, le funzioni “alte” del
corpo: la mente e la psiche, come se per il tipo-blu contasse più il nutrimento della mente rispetto
a quello del corpo.

Chi indossa il blu o lo sceglie con costanza denota il desiderio di un ambiente calmo e ordinato,
libero da fastidi e disturbi. Insieme alle grandi capacità riflessive, associa una spiccata dose di
sensibilità e tenerezza, che lo portano spesso a sentirsi coinvolto emotivamente dai problemi
altrui.

Chi usa il blu come segnale cerca l’appagamento, la soddisfazione, la pace, la calma nel campo
dell’affettività. Chi è malato o esaurito, ad esempio, va inconsapevolmente alla ricerca di questo
colore per ricaricarsi (in questo senso, tutti i colori possono essere scelti come espressione delle
proprie caratteristiche emotive, oppure, al contrario, possono esprimere il desiderio di raggiungere
le qualità psichiche legate al colore stesso).

Chi evita il blu, invece, spesso evita le problematiche più profondamente legate ai suoi vissuti
emotivi e rimane perciò “in superficie”. Oppure questa “fuga” dal blu si può interpretare come un
tentativo di celare nel proprio intimo l’insoddisfazione affettiva, l’insofferenza verso certi
legami e il desiderio di tagliarli. E si associa ad un comportamento irrequieto o incostante.

Se siamo tesi, in preda all’ansia o al nervosismo, troveremo giovamento vestendoci di blu,
utilizzando luci di questo colore e mangiando “cibi-blu” come mirtilli, prugne, susine o uva nera.

ESERCIZIO: RIGENERARSI CON “LA CASCATA”

Rilassatevi, chiudete gli occhi e concentrate l’attenzione sul vostro respiro. Inspirate lentamente
ed espirate. Lasciate andare tutte le tensioni, gli schemi negativi e le tossine dal vostro corpo.

Immaginate una cascata di acqua limpida e zampillante, che percorre tutto il vostro corpo per
ripulirlo e rigenerarlo. Immaginate la cascata che inizia a sgorgare dalla testa e lentamente scende
sul viso, sul collo, sulle spalle, sulle braccia e lungo il torace.

Sentitela scendere, pulire e rigenerare il vostro corpo. Trascina via tutte le tossine, le tensioni,
i pensieri negativi, le preoccupazioni. Scende lungo i fianchi, l’addome, le gambe. L’acqua, il
sole, l’aria, le piante e tutta la natura che vi circonda vi dona benessere.

Fate tre respiri profondi e ripetete mentalmente “Sono rigenerato, rinvigorito nel mio corpo e nella
mia mente”.

Guardate quindi di che colore è l’acqua fuoriuscita dai vostri piedi. Il colore dell’acqua della
cascata che avete visualizzato nel vostro corpo, e che esce dai vostri piedi, vi indicherà in che
misura siete intervenuti sul vostro corpo e sui vostri pensieri.

Se avete visualizzato l’acqua di un colore marroncino significa che siete riusciti ad eliminare una
buona parte di tensioni e di tossine.

La colorazione grigia o azzurrina indica, invece, che la cascata sul vostro corpo ha eliminato
schemi di pensiero negativi.

La colorazione rosso-bruna indica, infine, la presenza nel vostro organismo di stati infiammati

E’ utile ripetere l’esercizio fino a quando l’acqua che visualizzate fuoriuscire dai piedi non
risulta il più chiara possibile.

IL GIALLO

Il giallo, colore della luminosità e dell’ottimismo. E’ caldo e aperto.

Momenti di malinconia? Con il giallo l’anima si risolleva. Simile com’è alla luce del sole, fa
scattare le molle dell’ottimismo e della vitalità, apre alla speranza. Perciò lo sceglie
istintivamente chi vuole liberarsi da pesi, fastidi e restrizioni.

Una nota di giallo non dovrebbe mancare negli ambienti di chi soffre di depressione o di chi si
chiude in sé, perché stimola l’estroversione e la capacità di comunicare.

Giallo è un colore anche per chi fa sport, stimola infatti l’aumento del tono muscolare. Il giallo è
movimento e vita, esprime, come la luce di notte, chiarezza e sicurezza nel pericolo richiama
chiarezza e bellezza di sentimenti. Sarà scelto da persone dinamiche, estroverse, disponibili e
aperte a ciò che il futuro può riservare loro.

Il giallo è il colore della luce e dell’allegria, della gioia di vivere, della creatività artistica,
ad un’espansione e ad un ritmico crescendo, simile come immagine al dardeggiare del sole.

Chi sceglie questo colore generalmente ha un’energia che come veri e propri raggi di sole, colpisce
con tutta la sua forza vitalizzante obiettivi precisi. Sono persone in continuo movimento, sostenuti
da una straordinaria forza interiore che li spinge a raggiungere sempre nuovi stati di benessere e
di felicità.

Il giallo è anche il colore dell’invidia, intesa nella sua accezione positiva, un moto dell’anima
importante per riconoscere e conquistare atteggiamenti e modi di essere che ancora non ci
appartengono.

Invidiare qualcosa o qualcuno significa, in primo luogo, rendersi conto di ciò che ancora non si è,
prendere consapevolezza in qualche modo dei propri limiti per ampiarli e superarli in un secondo
tempo, dopo aver individuato gli strumenti per raggiungere l’oggetto della nostra invidia.

IL “TIPO – GIALLO”

L’individuo-giallo è colui che, prima e meglio degli altri, si proietta all’esterno, in avanti,
verso ciò che si deve ancora sviluppare, come un raggio di luce, tende ad indirizzarsi direttamente
verso l’obiettivo. Ha anche una grande capacità intuitiva che gli consente di scegliere e
selezionare rapidamente “a fiuto” ciò che è meglio per lui in quel momento.

Così come nell’immaginario collettivo il giallo ricorda il sole, anche presso i popoli antichi
questo colore rappresentava la luce solare che si concretizza nel metallo più prezioso: l’oro. Il
giallo-oro, infatti, rappresentava la potenza dei principi e degli imperatori e testimoniava
l’origine divina del loro potere.

Sul piano emotivo, il giallo può rivelare un bisogno di lasciare alle spalle periodi tristi o bui ed
esprime il desiderio di vivacità e di gioia, spesse volte per compensare momenti tristi e bui.

Il giallo è il simbolo della lucidità di coscienza e dell’estroversione, ma può esprimere anche una
ricerca di cambiamento e può dare quindi una sensazione di provvisorietà e mutevolezza.

Quando questo colore è pesantemente accentuato, nell’ambiente e nel vestiario, può esprimere un
forte desiderio di sfuggire alle difficoltà esistenti trovando una via d’uscita che dia sollievo.
Gli abiti di questo colore, in ogni caso, favoriscono le relazioni ed i contatti emotivi.

E quando invece si rifiuta questo colore? Quando nessuna delle sue sfumature compare per lungo tempo
attorno o addosso a noi? Con molta probabilità, si sta affrontando un periodo di calo energetico o
di paura di fronte al cambiamento. L’assenza temporanea di questo colore può infatti nascondere un
momento di stasi, di delusione, di apatia.

Chi lo sfugge, o a priori non lo usa, può tradire il tentativo di proteggersi da ulteriori delusioni
legate a speranze disilluse o a cambiamenti tanto attesi ma non realizzati o andati in fumo.

Il giallo ha anche un rapporto strettissimo con la terra. Il giallo ocra richiama, infatti, il
simbolismo della terra, grande madre, da cui tutto ha origine.

ESERCIZIO: IL CHICCO DI GRANO

Trovate una posizione comoda e socchiudete gli occhi, quindi respirate profondamente, lentamente.

Immaginate un chicco di grano che sta per germogliare e che non incontra nessun ostacolo, neanche
quello di dover sollevare la terra per uscire. Sentitelo svilupparsi direttamente verso la luce. E’
grande, veloce ma fragile e pronto a spezzarsi alla prima brezza.

Poi, immaginate un chicco di grano che è ostacolato dall’involucro che lo avvolge. Dopo averlo
forato, deve aprirsi un cammino sotto terra, spingere un sasso e aggirarlo. All’esterno deve fare i
conti con le intemperie, l’ombra di un albero o altro.

Immaginate di essere questo chicco di grano, sentitelo mentre spinge e, grazie agli ostacoli
sentitelo diventare più forte sempre più forte.

Espirare e riaprire gli occhi. Vi accorgerete che questo esercizio vi aiuterà a trovare la forza per
superare gli ostacoli che si presentano nella vostra vita.

Copyright © 2000 Antonella Lucato

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *