Curarsi con le essenze floreali del dr. Bach 3f

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Curarsi con le essenze floreali del dr. Bach 3f

“Curarsi con le essenze floreali (I rimedi del dr. Bach)”

Selezione di testi sull’argomento

a cura del Dr. Mario Rizzi

– Terza parte e fine –

Bambini: serve per quelli che dopo aver ricevuto un’osservazione si
rabbuiano e restano tristi per diverse ore. Un bambino normale (ed
anche l’adulto) dovrebbe vivere minuto per minuto e non rimuginare su
ciò che è passato e non c’è più (sgridata compresa).

Suggerimenti: eliminare i pensieri indesiderati attraverso la
visualizzazione, per esempio: sciogliendoli nell’acqua, bruciandoli
nel fuoco, coprendoli di neve, facendoli trasportar via da una treno,
ecc.. Praticare esercizi di respirazione e di Yoga, che armonizzano il
sistema energetico.

Differenze sostanziali tra la sensazione mentale provata da Hornbeam,
Scleranthus e White Chestnut:

Hornbeam ha la testa pesante, a volte si sente mentalmente
sovraccarico; la sensazione di inerzia prevale. Scleranthus passa con
i pensieri da una possibilità all’altra, come una cavalletta, e
prevale l’indecisione. White Chestnut ha la mente sovreccitata; i
pensieri girano senza sosta e non riesce a controllarli.

36. Wild Oat – Avena selvatica – Bromus ramosus

Parole chiave: insoddisfazione; incertezza su cosa fare nella vita.

La persona che ha bisogno di Wild Oat si sente profondamente
irrealizzata ed insoddisfatta, è incerta e, pur essendo valida, non
riesce a trovare la sua posizione nella vita. A volte è frustrata per
ambizioni del passato che non si sono realizzate. Può avere problemi
di natura sessuale. Spesso tende a mangiare troppo.

Frase classica: “Vorrei fare qualcosa nella vita ma non so cosa”.

Aiuta a vedere più chiaramente la propria strada ed a capire quale sia
la vera vocazione. Dona la capacità di fare molte cose, a volte anche
a svolgere più attività contemporaneamente e con successo.

Bambini: quelli che necessitano Wild Oat fanno raramente parte di una
compagnia ben precisa. Fanno parte di tutto, ma mai fino in fondo. A
volte, uno stato tardivo può essere causato da genitori dominanti, che
hanno tolto al bambino ogni capacità decisionale, indebolendo
l’evoluzione della sua personalità.

Suggerimenti: imparare a vivere più in profondità che in superficie;
allora ci si renderà conto che la vita non è più noio­sa, come temono,
ma che propone invece esperienze molteplici ed insperate.

Differenze sostanziali tra Scleranthus e Wild Oat:

Scleranthus va in crisi tra due scelte alternative.

Wild Oat ha tante possibilità ma non riesce a scegliere.

37. Wild Rose – Rosa canina – Rosa canina Parole chiave: rassegnazione; apatia.

La persona che ha bisogno di Wild Rose è rassegnata, apatica, e tende
più a vegetare che non a vivere perché non ha alcun interesse. E’
triste, spesso crede di avere ereditato delle influenze negative. E’
cronicamente annoiata, indifferente ed interiormente vuota. Non si
lamenta del suo stato perché lo considera normale. Tende a parlare con
voce monotona ed opaca.

Frase classica: “Basta, non mi interessa più niente di niente”.

Aiuta a ritrovare interesse per la vita ed a navigare lungo le sue
correnti con gioia, anziché con noia e monotonia. Aiuta ad affrontare
la quotidianità senza la sensazione paralizzante della routine ed a
trovare qualcosa di interessante in ogni giornata.

Bambini: è utile per quelli che si annoiano e non sanno mai decidersi
a quale gioco giocare.

Suggerimenti: rendersi conto che bisogna decisamente e consapevolmente
cambiare i propri programmi mentali negativi e paralizzanti.
Psicoterapia con lavoro simbolico. Praticare Hobby fisici, in cui
bisogna reagire in modo flessibile ed improvvisare. Leggere il volume
“Guarisci il tuo corpo” (vedere la Bibliografia).

Differenze sostanziali tra Clematis e Wild Rose:

Clematis sogna ad occhi aperti e vive in un mondo a parte, sempre
occupato a fuggire dalla realtà. Wild Rose è rassegnato ed apatico,
non si preoccupa di quello che potrebbe succedergli.

38. Willow – Salice giallo – Salix vitellina Parole chiave: amarezza;
risentimento; rancore.

La persona che ha bisogno di Willow soffre di risentimento ed amarezza
a causa delle dure prove che ha incontrato nella vita; prove che pensa
di non aver meritato, è capace di chiedere molto, senza mai dare.
Rimugina in continuazione la sua vita, cerca la colpa dei suoi mali in
coloro che la circondano e finisce per autocompiangersi e lamentarsi.
Quando le cose vanno male, non riesce a vederne il lato positivo, né a
dimenticare, perdonare, e tanto meno a vedere la sua parte di colpa e
di responsabilità.

Frase classica: “Se mia moglie fosse con me non sarei ammalato”.

Aiuta a risollevarsi dall’automortificazione e
dall’autocompiangimento, per adottare un atteggiamento più ottimista e
responsabile.

Bambini: è utile per quelli scontrosi, che covano astio o gelosia ed
hanno voglia di litigare.

Suggerimenti: ricordare che dove c’è molta ombra c’è anche molta luce.
Imparare ad accorgersi ed ad accettare la propria amarezza e la
propria negatività. Chi si sente una vittima, prima o poi diventerà
vittima. Studiare la legge di Causa e d’Effetto (vedere la
Bibliografia). Cercare delle occupazioni in cui sia richiesta
responsabilità, e che comportino amore ed accettazione, ad esempio il
lavoro con bambini e cercare la vicinanza di persone allegre.

Differenze sostanziali tra Willow e Holly:

Willow ritiene che la vita, qualcosa o qualcuno lo abbiano trattato
male senza che lui lo meritasse. Holly è chiaramente invidioso e
geloso.

Differenza delle emozioni negative vissute da Willow ed Holly:

Willow è passivo, le sue sensazioni negative sono dirette verso
l’interno e provocano amarezza e la sensazione di essere vittima. La
rabbia cova sotto la superficie.

Holly è più attivo, più aperto. Riesce ad esteriorizzare la propria
rabbia, il proprio odio e la propria sfiducia.

LA CLASSIFICAZIONE PER TIPO DI INTERVENTO

La seguente classificazione, in cui si vengono a creare dei gruppi di
rimedi, è assai utile quando si utilizzano apparecchiature
elettroniche o altri mezzi di diagnosi quali il test cinesiologico o
la radiestesia. Per ulteriori informazioni si rimanda il lettore al
capitolo “I testi in medicina funzionale”.

1) Rimedi per chi è scoraggiato o disperato:

Crab Apple, Elm, Larch, Oak, Pine, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut, Willow.

2) Rimedi per chi ha poco interesse nelle circostanze attuali:

Clematis, Chestnut Bud, Honeysuckle, Mustard, Olive, White Chestnut, Wild Rose.

3) Rimedi per chi si preoccupa troppo degli altri: Beech, Chicory,
Rock Water, Vervein, Vine.

4) Rimedi per l’incertezza e l’insicurezza:

Cerato, Gentian, Gorse, Hornbeam, Scleranthus, Wild Oat

5) Rimedi per chi è troppo influenzabile e sensibile: Agrimony,
Centaury, Holly, Walnut.

6) Rimedi per chi ha paura

Aspen, Cherry plum, Mimulus, Red Chestnut, Rock Rose

7) Rimedi per chi soffre di solitudine: Heather, Impatiens, Water Violet.

IL RESCUE REMEDY

Il Rescue Remedy è una combinazione consigliata da Bach per i casi in
cui una persona è stata traumatizzata da una emergenza fisica
(incidente, ecc.) oppure emozionale (morte di un congiunto, cattiva
notizia, ecc.).

Comprende:

– Star of Bethlehem, per lo shock;

– Rock Rose, per la paura molto intensa ed il panico;

– Impatiens, per la tensione fisica e mentale, per chi non riesce a
rilassarsi ed è agitato e irritabile;

– Cherry Plum, per chi ha perso il controllo delle proprie emozioni,
per chi grida o è in preda a una crisi isterica;

– Clematis, per lo stordimento, uno stato che spesso precede lo svenimento.

Il Rescue Remedy aiuta nei casi d’emergenza, quando un evento
traumatico può essere causa di panico, shock o stordimento. Ha un
effetto calmante anche in quelle situazioni che per alcuni possono
risultare traumatiche, come un viaggio in aereo, una seduta dal
dentista, un esame o un colloquio di lavoro importante. Va comunque
precisato che questo rimedio, pur essendo assai utile, non può
ovviamente sostituirsi alle cure mediche, ma contribuisce ad alleviare
l’angoscia, accelerando la guarigione o il ristabilimento
dell’equilibrio. Si può prendere per via orale o applicare
esternamente, se necessario (su punture d’insetti, lividi, distorsioni
ecc.), ed è disponibile nelle seguenti confezioni:

– Essenza Floreale (importato dalla Guna S.p.a.).

– Pomata (importata dalla Gune S.p.a.).

– Estratto Floreale Composto 01 (rimedio in gocce giù pronte per
l’uso, prodotto dalla Iride S.r.l.). – Rimedio Psicosomatico 01, in
Accordo di Potenza (prodotto dalla Iride S.r.l.).

Utilizzi vari:

Quando si è psichicamente confusi, per esempio: dopo un dissesto
familiare, dopo aver ricevuto una lettera spiacevole o per i bambini
che hanno assistito ad un film brutale.

Quando qualcosa è imminente: una visita dal dentista, il termine
fissato per la separazione, un colloquio di lavoro, gli esami di
guida, un’operazione chirurgica.

Quando si è preso un forte spavento, per esempio: dopo una brutta
caduta, il morso di un cane, la puntura di un insetto.

Quando si è costretti a lavorare in un’atmosfera stressante, per
esempio: in una macelleria, in un padiglione di pronto soccorso, in
una casa d’aste.

L’assunzione del Rescue Remedy non deve però diventare un’abitudine.
Il rimedio serve per piccole o grandi situazioni d’emergenza, non per
equilibrare un modo di vita disarmonico ed irragionevole.

Utilizzo come pronto soccorso:

In caso di malattie improvvise o di incidenti, alcune gocce del Rescue
Remedy sono assai utili per la “vittime” e per coloro che la stanno
assistendo. Per un malato è infatti rassicurante sentire che le
persone intorno a lui sono calme, fiduciose e libere da ansie e paure.
Il processo di guarigione viene così sostenuto.

Come rimedio di “pronto soccorso” il Rescue Remedy viene preparato in
una concentrazione due volte più forte rispetto alle altre essenze: 4
gocce del flaconcino originale in una boccetta d’acqua da 30 ml.

Il dosaggio è individuabile, a seconda del caso e della situazione.
Nei casi acuti: 4 gocce direttamente dai flaconcini originali in una
tazza d’acqua da somministrare a sorsi, sino a che lo stato di shock
diminuisce. Poi, somministrarne un sorso ogni 15-30 minuti.

In caso di perdita della conoscenza si stillano tra le labbra le gocce
diluite, oppure si sgocciolano sulle labbra, le gengive, le tempie, la
fontanella, dietro le orecchie o sulle giunture delle mani. Se
l’emergenza dovesse continuare si somministreranno quattro volte al
giorno quattro gocce diluite come sopra. Se non vi fosse nessuna
possibilità di diluire le gocce si possono utilizzare prendendole
direttamente dai flaconcini originali.

Il pronto soccorso può essere effettuato anche esternamente sotto
forma di impacchi, cataplasmi, compresse e simili nella proporzione di
6 gocce del flaconcino originale per 1/2 litro di acqua circa. Lo si
può porre direttamente dietro le orecchie, sul collo, ecc..

Per piccole lesioni come scottature, slogature ed improvvise eruzioni
cutanee il pronto soccorso può essere fatto utilizzando la pomata
Rescue Cream.

CORRELAZIONE TRA ESSENZE FLOREALI ED EMOZIONI

– Aggressività (Vine)

– Arroganza (Beech)

– Autocompassione (Chicory)

– Choc (Star of Bethlehem)

– Collera (Holly)

– Critica eccessiva (Beech)

– Depressione da cause sconosciute (Mustard)

– Disperazione (Gorse) se intensa (Cherry Plum, Sweet Chestnut)

– Dubbi, Scetticismo (Gentian)

– Egocentrismo (Heater)

– Entusiasmo (Vervain)

– Gelosia (Willow)

– Fuga dalla realtà; sogni ad occhi aperti (Clematis)

– Frustrazione (Vervain)

– Nostalgia del passato (Honeysuckle)

– Intolleranza (Beech)

– Impazienza (Impatiens)

– Invidia (Holly)

– Paura per cause conosciute (Mimulus)

– Paura per cause sconosciute (Aspen)

– Paura di perdere il controllo (Cherry Plum)

– Possessività (Chicory)

– Rabbia evidente (Holly) – Rabbia nascosta (Willow)

– Rigidità (Rock Water)

– Rimpianto (Honeysuckle)

– Risentimento, Rancore (Willow)

– Scoraggiamento facile (Gentian)

– Scoraggiamento momentaneo (Elm)

– Senso di sporcizia interiore od esteriore (Crab Apple)

– Sfiducia in se stessi (Larch)

– Stanchezza da monotonia (Hornbeam)

– Servilismo (Centaury)

– Superficialità (Chestnut Bud)

– Terrore, Panico (Rock Rose)

– Timidezza (Mimulus)

– Tormento interiorre (Agrimony, White Chestnut)

– Tristezza (Mustard)

LE ESSENZE FLOREALI DEL DOTT. BACHCENTER

Importati dalla Guna S.r.l., via Vanvitelli, 6 – Milano
Telefono: 02/70101906

Il Dr. Bach Center in Inghilterra produce:

* 38 ESSENZE FLOREALI DI BACH: la cui descrizione si trova nelle
pagine precedenti.

* RESCUE REMEDY: per emergenze (incidenti, traumi, ecc.). Se ne veda
la descrizione dettagliata nel capitolo “Il Rescue Remedy”.

* RESCUE CREAM: pomata per le lesioni cutanee superficiali,
bruciature, contusioni, punture di insetti, esantemi, ferite, ematomi,
distorsioni, contratture, emorroidi, ecc..

Le 38 Essenze Floreali ed il Rescue Remedy sono poste in commercio in
flaconcini da 10 ml. Di seguito presentiamo il procedimento suggerito
dal Dott. Bach per preparare il rimedio da assumere partendo dai
suddetti flaconcini.

Prendete una bottiglietta da 30 ml. con relativo contagocce (si
trovano in farmacia o erboristeria) e sterilizzatela bollendola per
almeno 5 minuti (in zone con acqua molto calcarea conviene aggiungere
un po’ d’aceto). Mettete nella bottiglietta due gocce del rimedio
scelto (o rimedi, massimo 4) e quindi riempitela a 3/4 con acqua pura
(di fonte naturale non gassata, o acqua bollita e lasciata
raffreddare). A questo punto aggiungete almeno due cucchiaini di
brandy o qualcosa di analogo per la conservazione dell’acqua. Tenete
la bottiglietta in frigorifero e prima di riutilizzarla è necessario
sterilizzarla nuovamente.

Questo procedimento vale per tutti i rimedi tranne che per il Rescue
Remedy (del quale sono necessarie quattro gocce). Fate attenzione a
non toccare con le mani il contagocce del flaconcino originale.
Applicate alla bottiglietta una etichetta autoadesiva con scritto
sopra il nome o i nomi del rimedio, la data del giorno in cui lo avete
preparato ed il nome della persona a cui è destinato. A questo punto
il rimedio è pronto per l’uso e va mantenuto in frigorifero.

In linea di massima si consigliano non più di quattro rimedi per
volta. Se questo non sembra fattibile, fate una cura di 15 giorni con
quattro gocce di Rescue Remedy e due gocce di Olive o Hornbeam.

Posologia: 4 gocce 4 volte al giorno

La dose potrà essere presa prima o dopo i pasti, ma il metodo migliore
è quello di prenderne una appena alzati, una prima di coricarsi, e
altre due durante la giornata. In casi di emergenza si può assumere la
soluzione ogni 5 minuti. La dose va tenuta in bocca per qualche
secondo, alzandola con la lingua contro il palato. Fate attenzione a
non toccare il contagocce con le labbra o con le mani per preservare
la purezza del rimedio stesso. Come vedremo più avanti questo
procedimento non è completamente affidabile perché il rimedio tende a
deteriorarsi. Questo accade perché la batteriogenesi ambientale lo può
aggredire a causa della continua apertura della bottiglietta.

NOTE: qualche Terapeuta prescrive 2 gocce del rimedio originale (4 per
il Rescue Remedy) diluite in un bicchiere di bevanda da sorseggiare
nell’arco della giornata.

COMBINAZIONE DELLE ESSENZE FLOREALI

I seguenti rimedi si preparano mescolando opportunamente le essenze
floreali originali del Dott. Bach. La modalità di preparazione è
identica a quella vista più sopra soltanto che, in questo caso, si
mettono più essenze nella stessa bottiglietta.

* COMBINAZIONE PER ESAMI O INCONTRI IMPORTANTI Comprende: Chestnut
Bud, Clematis, Elm, Gentian e Larch.

Serve per affrontare, oltre agli esami, colloqui di lavoro, concorsi,
conferenze, incontri importanti, ecc.. Si utilizza iniziando una
settimana prima del giorno dell’esame con il consueto dosaggio di 4
gocce 4 volte al giorno, passando a 4 gocce ogni 10-15 minuti nell’ora
precedente l’esame.

* COMBINAZIONE PER IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Comprende: Honeysuckle per la nostalgia della propria casa, Mimulus
per la paura delle novità, Olive per il consumo di forze, Walnut per
il mutamento. Si usa come il composto per gli Esami (vedi sopra).

* COMBINAZIONE PER IL MAL DI MARE, D’AUTO, D’AEREO

Comprende: Rescue Remedy e Scleranthus. Si può usare a partire dal
giorno precedente il viaggio con le solite 4 somministrazioni
quotidiane, aumentando secondo la necessità l’assunzione durante il
viaggio.

* COMBINAZIONE PER L’ONICOFAGIA (vizio di rosicchiarsi le unghie)

Comprende: Agrimony per la tortura interiore, Pine per il senso di
colpa, Vine per il forte impiego della volontà. Si usa per
somministrazioni prolungate, 4 gocce 4 volte al giorno.

I RIMEDI FLOREALI DEL LABORATORIO OMEOPATICO IRIDE 2000
Via Matteotti, 2 – Volta Mantovana (MN)

Telefono: 0376/801721 – 801741 (fax in manuale)

GLI ESTRATTI FLOREALI GIÀ PRONTI PER L’USO

Per evitare che l’utilizzo di un contagocce asportabile crei delle
sospensioni indesiderabili di microbatteri, il Laboratorio Omeopatico
Iride 2000, partendo dalle Essenze del Dott. Bach, produce i rimedi
già pronti per l’uso e confezionati in bottigliette di 30 ml, con
contagocce inserito e sigillato. Sono disponibili:

* 38 Estratti Floreali già pronti per essere assunti.

* Estratto Floreale Composto 01 (Rescue remedy): per emergenze
(incidenti, traumi, ecc.). Se ne veda la descrizione dettagliata nel
capitolo “Il Rescue Remedy”.

Confezione: gocce in flacone di vetro da 30 ml. Contagocce inserito e sigillato.

Posologia per uno o più rimedi: 4 gocce 4 volte al giorno di ogni
rimedio, ultima somministrazione circa 1 ora prima di coricarsi.

La dose potrà essere presa prima o dopo i pasti, ma il metodo migliore
è quello di prenderne una appena alzati, una un’ora prima di
coricarsi, e altre due durante la giornata. In casi di emergenza si
può assumere la soluzione ogni 5 minuti. La dose va tenuta in bocca
per qualche secondo. È bene stare attenti a non toccare il contagocce
con le labbra o con le mani per preservare la purezza del rimedio
stesso.

I RIMEDI PSICOSOMATICI IN ACCORDO DI POTENZA

La “dinamizzazione” (vedere il capitolo Elementi di Omeopatia) era
probabilmente nell’animo del Dott. Bach ed è possibile ritenere che
non sia stata compiuta per cause dovute alla decisione di ricercare
quanti più rimedi fosse possibile realizzare nell’arco della sua
esistenza. Comunque, una ormai lunga sperimentazione autorizza il
suggerimento di Rimedi Dinamizzati in alternativa e/o sussidio dei
Rimedi Floreali diluiti. La clinica sperimentale è stata gratificata
da notevoli remissioni patologiche (non solo a livello emozionale)
esenti da indesiderate problematiche.

Il Laboratorio Omeopatico Iride2000, partendo dalle 38 Essenze
Floreali del Dott. Bach, produce i seguenti rimedi in accordo di
potenza, confezionati in scatolette di 4 tubi monodose:

* 38 RIMEDI PSICOSOMATICI

(si veda la descrizione delle 38 Essenza Floreali)

* RIMEDIO PSICOSOMATICO 01: Rescue remedy: per emergenze (incidenti,
traumi, ecc.). Se ne veda la descrizione dettagliata nel capitolo “Il
Rescue Remedy”.

* RIMEDIO PSICOSOMATICO 02: Composto per esami (rimedio adatto per
prepararsi agli esami, colloqui di lavoro, concorsi, conferenze,
rappresentazioni teatrali, incontri importanti, ecc.) Comprende:

– Clematis, per lo stato sognante e distratto

– Gentian, per i dubbi e lo scoraggiamento

– White Chestnut, per aiutare la concentrazione

– Larch, per la paura di sbagliare

– Elm, per la mancanza momentanea di sicurezza

Posologia per un rimedio dinamizzato

Casi normali: 1 tubo monodose alla settimana per 4 settimane.

Casi seri: 2 tubi monodose alla settimana per 4
settimane.

Casi gravi: 3 tubi monodose alla settimana per 4 settimane.

Posologia minima: 4 dosi per rimedio.

Note: per una azione sostenuta il Rimedio Psicosomatico 02 (Composto
per esami) può essere assunto in ragione di due tubi monodose alla
settimana almeno per un mese prima degli esami e per tutta la durata
degli esami stessi.

Avvertenze: nel caso che il problema rilevato dal Terapeuta fosse
dovuto a traumi o situazioni emozionali affossate dal Paziente
nell’inconscio e quindi lo stesso non ne avesse la consapevolezza, per
evitare restimolazioni che si materializzerebbero in un non
auspicabile aggravamento, sarà bene procedere come segue:

A. Trattamento per un mese con i Rimedi in gocce già pronti per
essere assunti.

B. Successivo mese con Rimedi Psicosomatici in Accordo di potenze.

C. Terminare con un ulteriore mese di terapia mediante la
somministrazione di Rimedi Psicosomatici in Accordo di potenza.

Per ulteriori informazioni riferirsi al catalogo Iride 2000.

I TEST IN MEDICINA FUNZIONALE

La moderna tecnologia elettronica mette a disposizione dei Medici e
Terapeuti dei sofisticati strumenti in grado di determinare la
validità di un rimedio nei confronti di un dato paziente.

Questi strumenti prendono lo spunto dal fatto che sul corpo umano vi
sono dei punti in cui la corrente scorre con più facilità; questi
punti sono gli stessi utilizzati dall’agopuntore per la sua terapia.
Prendendo come riferimento uno di questi punti viene misurata la
microcorrente che scorre nel corpo del paziente in presenza dei vari
rimedi trovando in questo modo quello più adatto.

Per poter utilizzare questi strumenti (Vega Test, Mora Test e
similari) è necessario un flaconcino sigillato del rimedio da
esaminare. Per questo motivo, in parallelo ad ogni suo prodotto, la
Iride 2000 produce la corrispondente fiala utilizzabile con gli
strumenti descritti. Pertanto si definisce “fiala test” un flaconcino
sigillato che contiene un campione di un prodotto e serve al Terapeuta
per gli eventuali test in medicina funzionale; test che si possono
fare utilizzando strumenti elettronici oppure avvalendosi del test
cinesiologico o di un esame radiestesico.

INDIVIDUAZIONE VELOCE DEL RIMEDIO ADATTO

È’ disponibile la seguente serie di fiale utili per fare un test
relativo ai sette gruppi di rimedi visti nel capitoletto
“Classificazione per tipo di intervento”; test assai utile per una
veloce individuazione del quadro psicologico.

La fiala n° 1 individua: Depressione, Disperazione, Scoraggiamento

La fiala n° 2 individua: Disinteresse per il presente

La fiala n° 3 individua: Eccessiva cura per il benessere altrui

La fiala n° 4 individua: Insicurezza, Incertezza

La fiala n° 5 individua: Ipersensibilità, Influenzabilità

La fiala n° 6 individua: Paura

La fiala n° 7 individua: Solitudine

FIALE TEST PER GLI “ESTRATTI FLOREALI IN GOCCE PRONTI PER L’USO” È a
disposizione una scatola con 51 fiale:

– 39 fiale relative ai Rimedi in gocce. – 7 fiale per individuazione veloce.

– 4 fiale per validità e tollerabilità della terapia.

– 1 fiala come filtro globale.

FIALE TEST PER I “RIMEDI PSICOSOMATICI IN ACCORDO DI POTENZA” È a
disposizione una scatola con 52 fiale:

– 40 fiale relative ai Rimedi Psicosomatici. – 7 fiale per
individuazione veloce.

– 4 fiale per validità e tollerabilità della terapia.

– 1 fiala come filtro globale.

ELEMENTI DI OMEOPATIA

“L’omeopatia si basa unicamente sull’esperienza. Essa non vuole essere
giudicata che dai fatti.”

– Hahnemann –

L’omeopatia si basa sull’aforisma ippocratico “similia similibus
curantur” che significa che una cosa è curata da una a lei similare.
Il termine “omeopatico” deriva infatti dalle parole greche “omoios”
(simile) e “patos” (malattia).

La scoperta dell’omeopatia viene attribuita a Samuele Hahnemann
(1755-1843) però essa ha delle origine assai remote che si possono far
risalire, come base dottrinaria/scientifica, alla scuola italiana
dell’antica Magna Grecia. Già alcuni secoli prima di Cristo la scuola
di Crotone aveva infatti abbandonato la linea di pensiero mitologico
scientifico per iniziare uno studio sistematico dell’uomo che portò ai
concetti di uomo armonico (uomo sano) ed uomo disarmonico (uomo
ma­lato). Secondo tale scuola l’uomo sano è un complesso di organi
armonicamente funzionanti, dove nulla tende a prevalere o ad essere
sopraffatto nelle sue funzioni. L’ammalato è invece la manifestazione
di una disarmonia creatasi da una o più funzioni che tendono a
prevalere a scapito di altre.

Samuele Hahnemann fu un brillante medico della scuola ufficiale. Dopo
aver sofferto tante delusioni, a causa della medicina imparata
all’università, si presentò un giorno alle persone che lo attendevano
in attesa di un consulto dicendo una frase divenuta memorabile: “Amici
miei non so alleviare le vostre sofferenze, non so guarirvi. Non
voglio approfittare del vostro denaro, tornate dunque alle vostre
case”. Questa indiscutibile onestà gli fece perdere i clienti ed il
lavoro a corte. Per poter mantenere la numerosa prole dovette
ricominciare a fare il traduttore come aveva già fatto in gioventù per
mantenersi gli studi. Fu proprio a causa di questo lavoro che ebbe
modo di conoscere un’opera che trattava delle proprietà febbrigene
della china.

Per Hahnemann il fatto che una sostanza come la china fosse in grado
di creare una situazione di febbre, così come la generano alcune
malattie, fu una scoperta che lo rienpì di entusiasmo e curiosità. Si
mise perciò a sperimentare la china sul suo stesso organismo ed estese
poi le sue esperienze ad altre droghe, arrivando così a stabilire la
validità del “similia similibus curantur”; validità che confermò con
le seguenti parole: “si utilizzi nella malattia da guarire quel
farmaco in grado di suscitare artificialmente una malattia
possibilmente simile”.

Il farmaco omeopatico è, in quanto al suo contenuto, assai peculiare.
Hahnemann stesso si era ben presto reso conto che non era possibile
somministrare certe droghe allo stato naturale perchè, anche se in
dose minime, potevano creare delle serie intossicazioni all’organismo.
Egli sperimentò a lungo diluendo le varie sostanze onde creare dei
farmaci che non fossero dannosi e scoprì che una sostanza molto
diluita accresce il suo effetto terapeutico. Questa scoperta fu di
grande importanza perchè permise di creare dei farmaci così diluiti
che il microscopio non era più in grado di scoprire la sostanza
contenuta, malgrado gli effetti della medesima venissero accusati
dalle persone che la utilizzava. Il processo descritto è tuttora
utilizzato dalla moderna farmacopea omeopatica che è in grado di
creare dei medicinali ad altissima diluizione, dando così al medico la
possibilità di utilizzare delle sostanze che altrimenti sarebbero dei
potenti veleni.

L’antica scuola Galenica e quella moderna di Hahnemann hanno posto le
basi per le due grandi famiglie di medicamenti oggi disponibili:
quelli allopatici e quelli omeopatici. La medicina odierna mette a
disposizione rimedi di entrambe le categorie, quelli allopatici che
tendono a combattere la malattia stessa e quelli omeopatici che si
basano sul principio di aiutare l’organismo a combattere la malattia.
Generalmente i medicinali usati dai medici tradizionali sono
allopatici, si vedano, al proposito, le sostanze antifebbrifughe
somministrate per ridurre la febbre, il sedativo per calmare
l’agitazione, l’antiacido riduttore dell’acidità, l’analgesico per
placare il dolore e così via.

Probabilmente gli unici medicinali “ufficiali” che si basano su un
principio omeopatico sono i vaccini perché sono costituiti da una
minima dose di una sostanza che, qualora presa in forte dose, sarebbe
in grado di produrre gli effetti che il farmaco vuole debellare.

La malattia vista dall’omeopatia

La malattia, dal punto di vista omeopatico, è una salutare
eliminazione di determinate tossine che hanno avuto modo di
accumularsi nell’organismo. Tale processo dovrebbe essere aiutato e
sorvegliato dal medico che, secondo l’indicazione ippocratica “primum
non nocere”, non dovrebbe mai usare delle sostanze in grado di
ostacolare l’organismo in questo lavoro di purificazione.

L’omeopatia considera gran parte dei farmaci allopatici come degli
agenti in grado di bloccare od ostacolare i processi descritti, è
perciò facile comprendere come essi siano in grado di eliminare i
sintomi di una malattia. Purtroppo questi medicamenti eliminano i
disturbi ma non le cause profonde dei medesimi. Ciò crea i presupposti
per delle crisi ancora

peggiori perchè ai veleni non eliminati possono, nel tempo,
aggiungersi altre tossine fintanto che l’organismo, per difendersi,
andrà soggetto ad una nuova crisi di purificazione o, in altre parole,
ad un’altra malattia.

Il medico omeopatico, sempre attenendosi alle direzioni ippocratiche,
osserva la costituzione del paziente e ne indaga il passato ai fini di
prevederne il futuro. Questo è il modo migliore per aiutare un
individuo a liberarsi dalle eventuali negatività, siano esse
ereditarie, acquisite dall’ambiente, o frutto di disordini dovuti ad
una vita non equilibrata. I medicinali che egli prescrive sono sempre
intesi ad aiutare l’organismo, rinforzandolo quando necessario, o
mettendolo in grado di meglio gestire le sue risorse durante i
processi comunemente definiti come malattie.

L’omeopatia è pertanto una medicina a misura d’uomo. Resta però inteso
che ad essa non si può delegare la nostra salute in modo completo. La
correzione della dieta, un pensiero purificato dall’odio, paure,
risentimenti e rancori, un tenore di vita armonico e tranquillo, ed un
buon rapporto verso tutti gli abitanti dell’universo sono comunque gli
elementi necessari su cui una cura durevole, e completa, deve
appoggiare le sue fondamenta.

La diluizione e la dinamizzazione omeopatica

La dinamizzazione omeopatica, detta anche potentizzazione, è la
possibilità di far emergere nuove proprietà da una sostanza
medicamentosa diluendola e sottoponendola ad una serie di scuotimenti
(succussioni). Hahnemann chiamò questo scuotere la sostanza
“dinamizzazione” e scrisse in proposito: “le dinamizzazioni
omeopatiche sono realmente un risvegliare nei corpi naturali delle
proprietà medicamentose celate finché essi sono nello stato grezzo”.
E’ notevole come il processo di dinamizzazione abbia un certo
carattere universale rispetto ad altre procedure più specifiche, può
infatti essere usato con sostanze prese da tutti i regni della natura.

Le sostanze solide vengono raschiate o triturate mescolandole con una
certa quantità di lattosio come diluente inerte, le altre vengono
diluite utilizzando acqua o alcool. La soluzione ottenuta viene poi
agitata vigorosamente al fine di liberarne l’energia dinamica
racchiusa negli atomi.

Per farsi una giusta immagine di ciò che avviene durante la
dinamizzazione possiamo immaginarci una cascata; vi noteremo una
sottile dispersione e nebulizzazione. Per brevi momenti l’acqua viene
come sollevata fuori dalle forze di gravità, diviene simile
all’elemento aeriforme, infatti si mescola all’aria finché non torna a
cadere. Nel processo di succussione abbiamo una situazione simile a
quella della cascata. Ogni particella della sostanza, o della
diluizione presa come partenza, viene in intimo contatto con ogni
parte della sostanza diluente creando così una nuova unità, un nuovo
livello che mette in evidenza, gradino dopo gradino, aspetti celati
della sostanza utilizzata.

Le diluizioni omeopatiche sono effettuate secondo una specifica
proporzione aritmetica. La prima diluizione decimale si ottiene
diluendo la sostanza primaria in 10 parti di solvente. La seconda
diluizione decimale si ottiene dalla prima, aggiungendo una goccia di
questa a 10 gocce di solvente. Ogni successiva diluizione si ottiene
allo stesso modo, ag­giungendo cioè una goccia della diluizione
precedente a 10 gocce di solvente e agitando vigorosamente.

Il rapporto fra i diversi gradini di diluizione può essere diverso,
quello più usato è il rapporto “decimale”, che abbiamo visto, indicato
con la lettera D dopo il nome del prodotto, ad esempio Sulfur D6
indica la 6° diluizione decimale. Un altro rapporto comunemente
utilizzato è quello centesimale, ovvero il rapporto 1:100, indicato
con la lettera C, ad esempio C4 indica la 4° diluizione centesimale. A
volte dopo la D o la C compare anche una H che significa “diluizione
fatta seguendo le istruzioni date da Hahnemann”.

Ricordiamo che più una sostanza è stata diluita e più forte è la sua
azione farmacologica. Con la 7° diluizione centesimale (C7) terminano
le “basse diluizioni” che possono essere somministrate con relativa
sicurezza anche da un principiante. Le diluizioni più alte dovrebbero
essere lasciate alla discrezione dei medici omeopatici di lunga
esperienza così che vengano prescritte quando ve ne sia reale bisogno.

BIBLIOGRAFIA

LE ESSENZE FLOREALI DEL DOTT. BACH

BACH, E, Guarire con i fiori.

Trad. ital. a cura di C. Mazza, Edizioni Ipsa, Palermo 1981.

Note: questo libro comprende i due volumi Guarisci te stesso e I 12
“guaritori” e altri rimedi.

LUCIANA A. MORASSO – A. RONCHI GOTTA, Curarsi con i fiori. Raffaello
Cortina Editore, Milano 1992.

M. MARGARETHA MUNLIEFF, Manuale di floriterapia. Edizioni Xenia, Milano 1991.

JUDY HOWARD – JOHN RAMSELL, Guarire con i fiori di Bach. Edizioni
Tecniche Nuove, Milano 1994.

PHILIP CHANCELLOR, I fiori di Bach. Armenia Editore Milano 1971.

SCHEFFER, M., Terapia con i fiori di Bach. Edizioni Ipsa, Palermo 1990.

Mappa dei fiori di Bach, Edizioni Red

MEDICINA OMEOPATICA

RUGGERO DUJANY, Manuale pratico di omeopatia. Edizioni di RED-Studio
Redazionale.

D. SHEPHERD, Piccolo manuale di pronto soccorso omeopatico Fratelli
Palombi Editori.

GINNASTICA TERAPEUTICA PER TUTTI

HANS GREISSING & ADRIANA ZILO, Zilgrei. Arnoldo Mondadori Editore
S.p.a., Milano.

MANUALI PER IL BENESSERE FISICO E MENTALE

RINALDO LAMPIS, L’uso cosciente delle energie. Edizioni Amrita.

HAY, LOUISE L., Guarisci il tuo corpo. Armenia Editore, Roma.

Tu stesso sei la tua malattia e la tua salute.

VITA UNIVERSALE, Casella Postale 16068, 20100, Milano.

WAYNE W. DYER, Le vostre zone erronee. Rizzoli Editore.

FILOSOFIA ESOTERICA, LEGGE DI CAUSA/EFFETTO, RINASCITA.

OMRAAM MIKHAEL AIVANHOV, L’uomo alla conquista del suo destino.
Edizioni Prosveta, F.B.U., Via della Resistenza, 11. 06060, Moiano
(Pg).

Reincarnazione.

Vita Universale, Casella Postale 16068, 20100, Milano.

MAX HEINDEL, I misteri rosacrociani.

A.R.C.O., via Edmondo De Amicis 6, San Benedetto di Lugana (VR)

GIUDITTA DEMBECH, Quinta dimensione. Edizioni l’Ariete.

THORWALD DETHLEFSEN, Il destino come scelta. Edizioni Mediterranee.

THORWALD DETHLEFSEN, Malattia e destino (il valore e il messaggio
della malattia). Edizioni Mediterranee.

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