Curarsi con le essenze floreali (I rimedi del dr. Bach) 1

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Curarsi con le essenze floreali (I rimedi del dr. Bach) 1

I RIMEDI DEL DOTT. BACH

Selezione di testi sull’argomento

a cura del Dr. Mario Rizzi

– Prima parte –

Tra i miei rimedi troverete quelli che sono più adatti alle condizioni
del momento: quelli per chi è afflitto da un’eterna incertezza e non
sa mai cosa vuole, quelli per chi soffre di solitudine, quelli per chi
è troppo sensibile, quelli per chi è depresso ecc. È senza grandi
sforzi che si impara a trovare il rimedio o i rimedi di cui il
paziente ha bisogno per guarire.

Non occorre alcuna conoscenza scientifica per poter usare i
concentrati dei fiori… Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da
questo dono di Dio deve mantenerli nella loro originaria purezza,
immuni da ogni teoria e considerazione scientifica, poiché nella
natura tutto è semplice.

Il più bel regalo che puoi fare agli altri è quello di essere felice e
speranzoso, in questo modo li fai uscire dal loro sconforto.

(Edward Bach)

PRESENTAZIONE

Claude Bernard diceva:

“IL TERRENO E’ TUTTO, IL MICROBO E’ NULLA”.

Dunque un buon terreno non lascia spazio alla malattia; è quindi il
terreno che conta, non l’aggressore. Questo buon terreno bisogna però
averlo. Per averlo e mantenerlo bisognerà affidarsi alla PREVENZIONE.
Significa ricordare che ad ogni passo nella conoscenza bisogna farne
tre nella consapevolezza; la sola che può suggerirci l’equilibrio
delle forze essenziali quale prevenzione dell’infelicità di cui la
malattia non è che il nome e la forma.

Le nostre cellule sono 60 trilioni, il ricambio è di circa 30 milioni
al secondo il che prevede 1 miliardo e 800 milioni al minuto. Di
queste il 20%, cioè 360 milioni al minuto, sono geneticamente alterate
e perciò eventuali generatrici di quelle malattie che nascono dai
codici genetici deformati.

Le malattie attaccano solo le cellule danneggiate, non quelle sane ed
è per questo che prevenire le malattie vuol dire mantenere le nostre
cellule in quello stato di buona salute rappresentato da uno stato di
benessere Psicofisico.

Con il nostro intervento emozionale possiamo produrre disequilibri ben
oltre il predetto 20%. In tanti anni di lavoro non mi è mai capitato
di vedere persone che avessero materializzato patologie degenerative
senza avere prima buttato via, a livello emozionale, la loro vita.

La disarmonia, chiamata “malattia”, secondo Bach nasce dal rapporto
conflittuale tra l’Anima e la personalità. L’Anima è la parte divina
che costituisce la vera essenza dell’uomo e gli indica il giusto
cammino verso Dio, cioè la strada dell’Amore. La personalità
costituisce la maschera dell’uomo che altera la giusta visione del
cammino evolutivo, facendo­gli perdere di vista l’Unità della
Creazione nell’Amore di Dio.

Ogni azione contro l’Amore crea disarmonia, “…ogni azione contro noi
stessi o contro un altro, colpisce il Tutto e come l’imperfezione di
una parte si riflette sull’insieme, così ciascuna delle sue parti
deve, in definitiva, diventare perfetta. Vediamo così che sono
possibili due errori fondamentali: dissociazione tra la nostra Anima e
la nostra personalità e il fare un torto agli altri, perchè ciò è un
peccato contro l’Unità. Ciascuno di essi provoca il conflitto che
conduce poi alla malattia.” (E. Bach, Guarire con i fiori – 1° parte:
Guarisci te stesso – 2° parte: I dodici guaritori ed altri rimedi),
Edizioni IPSA, pag.19)

E più avanti: “La malattia in sé è benefica perché ha lo scopo di
ricondurre la personalità alla volontà Divina dell’Anima. Essa può
dunque essere, a volte, prevenuta ed evitata. Pertanto, se noi
potessimo prendere coscienza degli errori commessi e correggerli con
mezzi psico-spirituali, non vi sarebbe più bisogno della severa
lezione della sofferenza. La Potenza divina ci dà ogni opportunità per
cambiare condotta prima che, come ultime risorse, ci siano inflitti
dolore e sofferenza… La comprensione e la correzione dei nostri
errori abbrevieranno la nostra malattia e ci renderanno la salute”
(op. cit., pag.19).

Per restare sani dobbiamo allora cercare di mantenere l’armonia sui
quattro livelli fisico-emozionale-mentale-spirituale. E’ facile
constatare come tre livelli su quattro vadano ascritti ai piani
sottili dell’uomo, e come il loro riequilibrio sia importante per
riportare quell’armonia mentale che permetterà a sua volta la salute
corporea. Un aiuto fondamentale per questa realizzazione lo possiamo
attingere dagli “ESTRATTI FLOREALI DEL DOTT. BACH”.

Che cosa sono

Sono estratti realizzati con fiori di piante spontanee, non coltivate,
raccolte allo stato selvatico ed in determinati luoghi non contaminati
dall’uomo. Infatti le piante, se coltivate, perdono ogni loro
proprietà terapeutica.

La preparazione degli Estratti Floreali

I fiori vengono posizionati in una coppa di vetro piena di acqua di
fonte finché la superficie ne sia completamente coperta. La coppa deve
restare al sole finché l’essenza dei fiori non si è trasmessa
all’acqua; questa, così impregnata, viene versata in un flaconcino con
aggiunta di alcool.

Alcuni fiori di piante a fioritura precoce, quando il sole non ha
ancora raggiunto la sua massima intensità, vengono preparati con il
metodo della bollitura. Bolliti e successivamente filtrati più volte,
vengono anch’essi trasferiti in flaconcini con alcool. Gli Estratti
Floreali, date le speciali modalità di preparazione, mantengono
inalterato il potere energetico della pianta in sé e possono essere
considerati come “rimedi energetici a base naturale”.

Come intervengono nel processo terapeutico

Gli Estratti Floreali ed i Rimedi Psicosomatici Dinamizzati rivestono
una particolare importanza per le terapie che intervengono a livello
mentale ed emozionale. Siccome almeno l’80% delle malattie attuali
vengono classificate come “psicosomatiche” apparirà assai chiara
l’importanza di questi rimedi che, restituendo l’equilibrio
mentale-emozionale, sono in grado di produrre, seppur indirettamente,
anche la guarigione dei sintomi fisici.

Disse in proposito il Dott, Bach: “Tra i miei rimedi troverete quelli
che sono più adatti alle condizioni del momento: quelli per chi è
afflitto da un’eterna incertezza e non sa mai cosa vuole, quelli per
chi soffre di solitudine, quelli per chi è troppo sensibile, quelli
per chi è depresso ecc. E’ senza grandi sforzi che si impara a trovare
il rimedio o i rimedi di cui il paziente ha bisogno per guarire”. Ed
ancora: “Non occorre alcuna conoscenza scientifica per poter usare gli
estratti dei fiori… Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da
questo dono di Dio deve mantenerli nella loro originaria purezza,
immuni da ogni teoria e considerazione scientifica, poiché nella
natura tutto è semplice”.

I presupposti terapeutici

Per prima cosa cercheremo di chiarire che cosa sia in realtà il corpo
umano, come sia composto e come si conservi in salute e in malattia.
Il corpo umano è composto da miliardi di cellule di diverse varietà.
Ogni singola cellula è un circuito elettrico in se stessa ed oscilla
ad una specifica frequenza.

George Lakhovsky nel suo libro Secret of Life (Il Segreto della Vita)
afferma: “l nucleo delle cellule consiste di filamenti tubolari e di
cromosomi fatti di materiale isolante e riempito con un fluido
conduttore che contiene tutti i sali minerali che si trovano
nell’acqua di mare. Questi filamenti sono dei piccoli circuiti
oscillanti dotati di capacità e di induzione, i quali sono in grado di
oscillare a frequenze specifiche. Queste cellule ricevono la loro
frequenza di risonanza dall’etere nel quale sono presenti tutte le
diverse frequenze”.

Secondo Lakhovsky si può dire che la malattia è il risultato dello
squilibrio oscillatorio causato da una mancanza o da un eccesso di
vibrazione. Per poter mantenere la salute delle cellule e, di
conseguenza, dell’essere umano, bisogna mantenere un livello
d’oscillazione ottimale delle cellule del corpo. Quando questo livello
viene a mancare la cosa migliore da fare è quella di introdurre un
medicamento naturale che porti con sé una modalità vibratoria adatta
per ottenere la correzione cercata. A questo proposito si possono
utilizzare delle sostanze naturali o “potenziate” come lo sono quelle
che costituiscono i farmaci omeopatici (vedere il capitolo Elementi di
Omeopatia).

Come funzionano questi farmaci sul corpo umano? Quando vengono
somministrati per bocca ad una persona è come se introducessimo nel
sistema un piccolo trasmettitore. Questo trasmettitore emette una
serie di frequenze dalle quali ogni singola cellula coglie la propria
frequenza di risonanza, ritornando al suo livello ottimale di
oscillazione. Nei casi cronici è più facile che molti gruppi di
cellule siano stati colpiti e che ci sia un campo di frequenze più
vasto, al quale sia necessario fornire la frequenza di risonanza
adatta per ciascuna singola cellula ammalata. In questo caso vengono
prescritti più rimedi al fine di ottenere l’effetto desiderato.

L’azione elettiva degli estratti floreali

Il complesso dei 38 estratti floreali copre tutte le condizioni
negative del carattere e rappresenta un insieme in sé completo che ha
già dimostrato la propria efficacia in 50 anni di applicazione.

Questi estratti intervengono per consentire un’autoarmonizzazione
della personalità umana e conferiscono la possibilità di ridurre, ed
eventualmente eliminare, gli stati d’animo negativi (insicurezza,
gelosia, timidezza, paura, ecc.) originati da una debolezza
caratteriale. Consentono uno sviluppo armonico della personalità
migliorando la resistenza ai disturbi psichici ed a quelli
psicosomatici; quindi anche a livello di importanti modificazioni di
problematiche patologiche organiche.

INTRODUZIONE ALL’OPERA DEL DOTT. BACH

Il Dott. Bach, anche se poco conosciuto, si può certamente considerare
uno dei più illuminati medici del nostro secolo. Egli ha infatti
superato il suo rapporto con la malattia, così come gli era stato
insegnato nei lunghi anni di studio, per arrivare a delle concezioni
altamente innovative. Le seguenti parole ben illustrano quanto ampie
fossero le sue vedute: “La maggior ragione dei fallimenti dell’odierna
medicina è dovuta al fatto che essa tratta gli effetti e non le cause
che li hanno prodotti. Per molti secoli il materialismo ha mascherato
la vera natura delle malattie dando a quest’ultime la possibilità di
dilagare al punto in cui, tristemente, siamo arrivati ai nostri giorni
– e più avanti – una parte di malanni non potrà mai essere sradicata
dal presente approccio materialistico perché la loro origine non è
materiale. Ciò che noi chiamiamo malattia non è che un ultimo
risultato che appare nel corpo; un risultato dovuto all’azione
profonda di forze che se non vengono rimosse avranno modo di ritornare
allo scoperto anche se apparentemente la cura fisica ha eliminato i
disturbi lamentati”.

Il Dott. Bach, basandosi sul suo intuito e la notevole sensibilità, è
riuscito ad elaborare un sistema terapeutico basato sulle essenze di
alcuni fiori selvatici. Egli sperimentava su se stesso l’effetto dei
fiori, ed essendo molto sensibile, è riuscito a catalogarne 38 creando
così un insieme in grado di fronteggiare qualsiasi stato d’animo
negativo. Questo sistema terapeutico non si indirizza infatti alla
malattia ma all’individuo malato, prendendone in considerazione i
tratti caratteriali. Per il Dott. Bach due persone sottoposte allo
stesso trauma presenteranno in seguito effetti diversi. La cura,
pertanto, viene diretta non tanto agli effetti che si manifestano sul
corpo ma al carattere del malato che, reagendo in un certo modo, ha
creato gli effetti in oggetto.

Un po’ di storia

Nel 1930, il Dott. Bach, aveva raggiunto come medico una certa
celebrità, era infatti membro del Reale Collegio dei Chirurghi e del
Reale Collegio dei Medici di Londra. Ma tutto questo non lo appagava
abbastanza perché la sua indole di ricercatore preferiva lo studio
delle erbe e delle piante con interesse particolare a quelle che
crescono allo stato naturale. Convinto delle grandi proprietà
terapeutiche presenti in questi vegetali abbandonò allora ll suo
lavoro che conduceva in modo professionale ed iniziò a lavorare
gratuitamente, vivendo grazie all’aiuto di amici e pazienti
riconoscenti. Con questo cambio di attività inizia il periodo in cui
ha potuto dedicarsi alla sua passione facendo lunghe camminate nei
parchi, toccando i fiori con la mano, oppure mettendoseli in bocca per
sperimentarne l’effetto personalmente. I rimedi del Dott. Bach sono in
grado di curare praticamente gli stati negativi che si presentano
nell’animo umano.

DIAGNOSI E PRESCRIZIONE

Il paziente non va mai considerato come un “caso” bensì come una parte
di noi stessi perché appartenente all’umanità; un sofferente può
realmente aprirsi solo in un’atmosfera di assoluta fiducia. Il
paziente deve essere aiutato a prendersi la responsabilità della
propria vita ed a collaborare per quei cambiamenti, dieta o
comportamento, necessario supporto a qualsiasi forma di terapia. A
questo scopo egli deve disporre, con il Vostro aiuto, di tutte le
informazioni necessarie.

Nelle schede operative, relative agli estratti floreali, sono posti
anche dei suggerimenti (letture, ecc.) che, qualora necessario,
potranno aiutare il Terapeuta a dirigere il Paziente verso quegli
atteggiamenti di vita che lo aiuteranno nel cammino verso la
guarigione.

Si può dare un rimedio floreale a qualcuno senza informarlo?

E’ possibile, e con successo, curare una persona senza informarla.
L’unico modo per farlo, comunque, consiste nel diluire i rimedi nel
succo di frutta o in qualche bevanda alcoolica, perché nell’acqua o
nel latte sarebbero facilmente individuabili. Se i rimedi del Dott.
Bach fossero pericolosi o avessero effetti collaterali dannosi,
sarebbe certamente inaccettabile dal punto di vista etico-morale
somministrarli senza informarne l’interessato. Dato che, invece,
possono essere di grande aiuto, una decisione del genere equivale ad
offrire un dono amorevole. Tutti, comunque, sarebbero felici di
sapere, in un secondo tempo, come hanno risolto i loro problemi.

L’autoprescrizione

Quando si prescrive per se stessi è utile notare come si reagisce in
determinate circostanze. Osservate le vostre reazioni quando siete
stanchi o vi trovate in una situazione stressante, quando dovete
prendere una decisione importante o anche quando il tempo è grigio e
deprimente. Quando siamo stanchi ed irritabili e ci arrabbiamo con
chiunque ci sta intorno, abbiamo bisogno di Impatients. Se siamo
depressi e ci sembra di non vedere nemmeno il più tenue raggio di
luce, abbiamo bisogno di Gentian o di Mustard.

Talvolta possiamo ridere o cantare per mascherare la nostra
scontentezza o per sembrare meno stanchi; questa condizione necessita
di Agrimony. Se cadiamo a capofitto nell’autocommiserazione,
necessitiamo di Chicory per farci coraggio. Quando ci sembra di avere
perso interesse in qualsiasi cosa e di non fare attenzione a chi ci
parla viene indicata Clematis. Se, d’altra parte, sentiamo che la vita
ci tratta male e che abbiamo troppe cose da fare, è Willow il rimedio
che fa al caso nostro.

Se siamo indifferenti e padroni della situazione quando prende fuoco
il fornello, apparteniamo al tipo Vine. Se abbiamo paura di qualcosa
abbiamo bisogno di Mimulus e se ci prende il terrore, di Rock Rose. Se
abbiamo l’aria di chi è esitante ed indeciso viene chiaramente
indicato Scleranthus. Se invece prendiamo decisioni impulsive abbiamo
bisogno di Impatiens. Se temiamo che la nostra decisione non sia
quella buona, prenderemo Mimulus. Se il nostro impulso ci spinge a
chiedere l’opinione di tutti abbiamo sicuramente bisogno di Cerato e
possibilmente anche di uno specialista.

Se avete difficoltà ad individuare i rimedi adatti, prendete nota di
tutti quelli di cui vi pare di aver bisogno e poi ponetevi le stesse
domande che porreste ad un’altra persona se voleste aiutarla: “Perché
ho paura?”, “Che tipo di ansia provo?”, “Per cosa mi preoccupo?”.
Queste sono delle domande molto importanti: sono le risposte, infatti,
che vi consentiranno di individuare il rimedio o i rimedi necessari.
Può darsi, per esempio, che abbiate l’impressione di non avere fiducia
in voi stessi (Larch), ma che la ragione profonda dipenda solo dal
fatto che vi manca coraggio, in questo caso Mimulus farà al caso
vostro.

Se vorreste essere più sicuri su cosa fare nella vita, Wild Oat,
Scleranthus o Cerato, potrebbero fare al caso vostro: leggete
attentamente la descrizione di ciascuno di essi e scegliete quella che
più si avvicina alla vostra situazione. Altri potrebbero desiderare di
essere più comprensivi nei confronti del prossimo e delle sue
disgrazie (Beech) o di essere in grado di ascoltare con maggior
attenzione, Heather va bene per loro.

A volte, se non sempre, è assai difficile essere onesti con se stessi.
Potreste allora chiedere ad un amico, che vi è molto vicino, come vi
vede e quali tratti caratteriali sarebbero da “ritoccare” o
addirittura eliminare; pensa che siate troppo esi­tanti, troppo
impazienti, troppo nervosi, troppo prepotenti, troppo facilmente
manipolabili?

In questo modo potreste conoscere alcune vostre caratteristiche di cui
non eravate consapevoli. Fatelo comunque soltanto se riuscite ad
essere umili a sufficienza. Chiedete la verità, non siate suscettibili
e fate tesoro di quello che vi viene

detto. Ricordate sempre che ognuno di noi è, in effetti, “tre
individui in uno”: quello che uno pensa di essere, quello che gli
altri pensano di lui e… quello che veramente è.

CARATTERISTICHE DEI 38 RIMEDI

Segue ora la descrizione dei 38 rimedi che, per facilità di
consultazione, sono riportati in ordine alfabetico secondo l’originale
denominazione inglese, cui seguono quella in italiano ed in latino.

***

1. Agrimony – Agrimonia – Agrimonia eupatoria

Parole chiave: tormento interiore mascherato con allegria; paura della
solitudine; non sopporta i litigi.

La persona che ha bisogno di Agrimony soffre dentro di sé pur
proponendo agli altri una immagine sorridente. Minimizza i suoi
problemi e cerca di essere sempre occupata (lavori, svaghi, visite,
impegni, ecc.) per non doverci pensare. A volte si rifugia nell’alcol
pur di sfuggire alle sue sofferenze.

Frase classica: “No, no, non ti preoccupare, sto benissimo”.

Aiuta a non sfuggire ai propri problemi ed a prendersene la
responsabilità in quanto tutto ciò che ci accade ci compete. Agrimony
si è affermato anche come coadiuvante nelle terapie dell’alcolismo. E’
utile quando ci si trova in difficoltà per rilassarsi interiormente,
per sdrammatizzare i propri problemi ed a parlarne, se necessario, con
altri.

Bambini: aiuta quelli che durante lo sviluppo attraversano periodi di
solitudine e di tristezza a comunicare meglio e di più.

Suggerimenti: accettare i conflitti in maniera consapevole,
eventualmente analizzarli per iscritto al fine di risolverli sulla
carta o scoprire i veri motivi che ne sono alla base. Leggere “L’uso
cosciente delle energie” (vedere la Bibliografia).

***

2. Aspen – Pioppo – Populus tremula Parola chiave: paura ed
apprensione di origine sconosciuta.

La persona che ha bisogno di Aspen ha paura ma non sa precisare di
cosa, sta in apprensione per il futuro ed è pessimista. Può soffrire
di incubi, di sonnambulismo e di manie di persecuzione. Fantastica sui
possibili pericoli e generalmente non sopporta il buio, la gente, e
tante altre cose.

Frasi classiche: “Ho paura che mi hanno abbiano fatto una “fattura”
(malocchio)”. “Ho paura ma non so di cosa”. “Non riesco a dormire,
sento delle presenze…”.

Aiuta a trovare quella sicurezza che nasce dalla consapevolezza del
fatto che il mondo fisico è una realtà transitoria e il nostro
spirito, invece, è sempre e comunque sano, forte, indistruttibile ed
inattaccabile.

Bambini: adatto ai bambini che hanno subito maltrattamenti oppure che
hanno paura di restare da soli, di dormire al buio, dell'”uomo nero”,
dei ladri, ecc.

Suggerimenti: eliminare le carni macellate. Praticare degli hobby
manuali: ad esempio ceramica, cucina, giardinaggio. Evitare tutto ciò
che può stimolare l’immaginazione, ad esempio: alcol, bagni di sole,
racconti di guerra, film dell’orrore, ecc.. Leggere con calma e
devozione il Salmo 23. Ai bambini far immaginare il loro Angelo
custode che li abbraccia e li protegge con le sue ali dorate.

Differenze sostanziali tra Aspen, Mimulus e Rock Rose:

Aspen ha delle paure vaghe ed indefinibili di cui non parla
(malocchio, fantasmi, voci, presagi, sensazioni, ecc.). Mimulus prova
ansie esagerate per cose che agli altri non fanno paura, oppure è
agitato o nervoso perché deve affrontare situazioni impegnative.

Rock Rose ha giustamente paura in quanto la situazione in cui si trova
presenta dei pericoli reali (incidenti, ecc.).

***

3. Beech – Faggio – Fagus sylvatica Parole chiave: intollerante,
ipercritico, arrogante.

La persona che ha bisogno di Beech è rigida nel corpo e nella mente.
Vede immediatamente gli errori altrui e non li sopporta. E’ arrogante,
intollerante e non riesce ad immedesimarsi negli altri; anche se si
mostra calma con gli altri non lo è per niente dentro di sé. Può anche
soffrire di disturbi gastrointestinali.

Frase classica: “Lo vedi che non sei capace di far niente di buono”.

Aiuta ad essere più gentili e tolleranti verso se stessi, per esserlo
poi verso gli altri. Aiuta anche a mettersi nei panni degli altri per
comprenderli e, se necessario, perdonarli.

Suggerimenti: cercare un compenso fisico alla rigidità interiore
(gioco, ballo, yoga, ecc.). Fare uno sforzo per trovare le qualità,
immancabili, in coloro che ci circondano. Ricordare che dietro l’ombra
più nera si cela la luce più fulgida.

Differenze sostanziali tra Beech ed Impatiens:

Beech è incapace di comprendeere gli altri e le loro abitudini:
giudica infatti secondo le proprie idee. Non trova mai nulla di
lodevole negli altri e riesce a vedere solo il peggio.

Impatients è assai veloce nell’agire e nel pensare e diventa
impaziente ed irritabile con chi è più lento. Comunque si calma
facilmente.

***

4. Centaury – Centaurea – Centaurium umbellatum Parole chiave:
sottomissione; servilismo.

La persona che ha bisogno di Centaury non ha volontà e dice
rassegnato: “Quando mi chiedono qualcosa non so proprio dire no”. “Non
ce la faccio più… devo fare questo per Graziella, quest’altro per
mio marito, lavare i panni di Andrea, ecc.”. A volte arriva allo
sfinimento per l’eccessivo lavoro e tende a disprezzarsi per la sua
debolezza.

Frase classica: “Te lo faccio io, no, non è vero che ho tante cose da fare”.

Aiuta a dire “sì” se lo si vuol fare oppure a dire “no” con ferma
cortesia. E’ utile per conquistare la fermezza, a volte necessaria,
senza tuttavia dover rinunciare alla gentilezza ed al rispetto degli
altri.

Bambini: utile a quelli che sono semplici, spontanei e docili al punto
che i compagni di scuola si approfittano di loro. Questi bambini sono
anche assai sensibili agli elogi ed ai rimproveri.

Suggerimenti: chiedersi perchè Tizio o Caio si rivolgono proprio a noi
se hanno bisogno di una data cosa ed il vero motivo perché noi la
dovremmo fare. Proteggersi spiritualmente immaginando di avere sopra
il plesso solare un cerchio di luce bianca con inscritta una croce.

***

5. Cerato – Piombaggine – Ceratostigma willmottiana Parole chiave:
sfiducia nel proprio giudizio; necessità di essere consigliati;
insicurezza.

La persona che ha bisogno di Cerato non si fida di se stessa e va
cercando il parere dell’esperto; parere che a volte la rende ancor più
indecisa. Comunque una volta presa una decisione agisce in accordo con
essa.

Frasi classiche: “Secondo te cosa devo fare?”. “Chissa se mi farebbe
meglio digiunare, mangiar poco o seguire la dieta macrobiotica?”.

Aiuta ad utilizzare le informazioni raccolte con lo studio e
l’esperienza al fine di giungere a delle sagge decisioni.

Caratteristiche: è consigliato a coloro che non hanno fiducia nelle
proprie capacità di giudizio: quando prendono una decisione, la
mettono subito in dubbio e, per sentirsi rassicurati, spesso chiedono
consigli agli altri. Purtroppo, però, possono lasciarsi influenzare
eccessivamente dalle idee altrui e prendere la decisione sbagliata.
Spesso si ritrovano a dire: “Lo sapevo! Avrei dovuto fare così e
così”; oppure a chiedere un parere ad ogni amico domandando in
continuazione: “Cosa devo fare? Cosa faresti se fossi nei miei panni?”
e poi, dopo aver ascoltato tutti, finiscono ancora per fare quello che
volevano!

Bambini: questo rimedio aiuta quelli che a scuola continuano a
correggere il lavoro che hanno fatto, anche se è giusto.

Suggerimenti: mettersi in contatto con la natura, sedersi tranquilli
ascoltando il proprio respiro; comprendere che la vera saggezza la si
trova nella propria esperienza.

Differenze sostanziali tra Cerato, Larch e Scleranthus.

Cerato sa di poter fare una cosa ma dubita delle sue scelte. Larch non
ha fiducia nella propria capacità di fare le cose. Scleranthus è in
difficoltà se posto tra due alternative.

***

6. Cherry Plum – Prunus cerasifera, Visciola – Prunus cerasifera
Parole chiave: disperazione; paura di perdere il controllo.

La persona che ha bisogno di Cherry Plum ha il terrore di fare
qualcosa che una persona normale non farebbe mai; può soffrire di
scoppi collera o di violenza improvvisi ed incontrollati. Può anche
essere soggetta a crisi isteriche.

Frase classica: “Ho paura che un giorno o l’altro perderò la testa e…”.

Aiuta ad ottenere il controllo di se stessi, incanalare bene le
proprie energie ed a essere spontanei. E’ adatto a coloro che a
seguito di un periodo di depressione pensano al suicidio oppure che
sono sull’orlo di un esaurimento nervoso e temono di impazzire. E’
anche indicato come cura di appoggio a psicotici, tossicodipendenti e
malati con il morbo di Parkinson.

Bambini: Cherry Plum si è dimostrato efficace per quelli che soffrono
di enuresi notturna perché sono troppo controllati durante il giorno.
E’ anche indicato per i bambini che hanno scoppi d’ira improvvisi ed
incontrollati, soprattutto per quelli che si buttano per terra,
battono la testa contro il muro, ecc.

Suggerimenti: cercar di trovare il coraggio di aprirsi e se necessario
“scattare” in modo consapevole e liberatorio. Introdurre nella propria
vita elementi di gioco e di spontaneità. Se possibile frequentare una
corso di attività espressiva. o bioenergetica. Proteggersi tracciando
con pollice, indice ed anulare destri la stella a cinque punte (il
pentagramma, con una punta in alto) su ogni chakra (centro energetico)
affermando per ognuno di essi “Io chiudo questa porta, nulla e nessuno
mi può disturbare”.

***

7. Chestnut Bud – Gemma di castagno – Aesculus hippocastanum Parole
chiave: non impara dall’esperienza; manca di osservazione;
superficialità.

La persona che ha bisogno di Chestnut Bud ha difficoltà a fare un
bilancio della situazione e ad usare le esperienze fatte per ottenere
migliori risultati in futuro. Anziché soffermarsi e riflettere ripete
gli stessi errori in continuazione. Può anche soffrire di malattia da
stress se non impara a gestire il suo tempo in un modo migliore.

Frase classica: “Sono anni che provo a bere il vino ed ogni volta sto male”.

Aiuta a sfruttare al meglio le esperienze quotidiane ed a vedere se
stessi ed i propri errori con gli occhi degli altri. E’ utile per
imparare a far tesoro degli errori commessi in passato ed a
comprendere che ogni nuova esperienza diventa un accrescimento della
personalità.

Bambini: serve per quelli che dimenticano sempre di portare la merenda
a scuola, nel dettato fanno sempre gli stessi errori ed i loro
risultati sono inferiori a quelli degli altri scolari. Essi vivono in
una loro realtà spazio-temporale completamente diversa da quella
dell’ambiente circostante.

Suggerimenti: ogni sera ripercorrere mentalmente la giornata trascorsa
ed analizzarla. Che errori ho fatto oggi? La prossima volta cosa posso
cambiare e come? Praticare hobby che scarichino e rilassino il sistema
nervoso, ad esempio ceramica, giardinaggio, ecc..

***

8. Chicory – Cicoria – Cichorium intybus

Parole chiave: possessività; autocompassione; invadenza; carenza
affettiva; esige attenzione; tende a manipolare.

La persona che ha bisogno di Chicory è felice quando si sente
necessaria e può aiutare qualcuno, deve però stare attenta a non
soffocare gli altri con il troppo zelo. E’ manipolatrice, fa la
diplomatica per realizzare ciò che vuole e fa quasi tutto senza
pensare se agli altri la cosa faccia piacere oppure no.

Frase classica: “Ho fatto la torta che ti piace tanto… no, non può
essere che sei sazio dopo solo tre fette, mangiane ancora una, dai,
fallo per me che ti voglio tanto bene…”.

Aiuta a donare in modo altruistico ed a farlo soltanto se ciò che si
dona è gradito. Non ci si aspetta nulla in contraccambio e lo si fa
senza averne alcun vantaggio.

Bambini: molti bambini hanno bisogno di Chicory. Li si riconosce già
nella culla per il fatto che esigono sempre l’attenzione dei familiari
per sé e che reagiscono con pianti impazienti se li si lascia soli.
Quando crescono ed il pianto non serve più, ricorrono ad altri trucchi
passando dalla lusinga attraverso lo zelo sino alla malattia od a
piccole estorsioni del tipo “Faccio i miei compiti, ma solo se non
devo andare in palestra domani”. E’ utile anche per quelli
eccessivamente attaccati alle gonne della mamma, che vorrebbero per sé
un’attenzione costante e che diventano possessivi nei confronti dei
giocattoli e degli amici.

Suggerimenti: esercizi fisici tranquilli e di rilassamento; lasciarsi
massaggiare; praticare esercizi di respirazione che armonizzino il
cuore.

***

9. Clematis – Clematide – Clematis vitalba

Parole chiave: sogni ad occhi aperti; fantasie; incoscienza;
distrazione; poco interesse per il presente.

La persona che ha bisogno di Clematis è sempre assorta nei suoi
pensieri, tende ad essere confusa ed avere poca memoria per i
dettagli. Necessitano molto sonno, è disattenta, distratta e sogna ad
occhi aperti. Spesso è priva di vitalità, ha mani e piedi freddi e può
soffrire di disturbi visivi o auditivi.

Frase classica: “Appena avrò i soldi mi compererò una barca e girerò il mondo”.

Aiuta a dominare i propri pensieri ed a partecipare al mondo
circostante in modo vivo ed interessato. Motiva a diventare creativi
nella realtà fisica, per es. come scrittore, attore, grafico, ecc.
Aiuta anche nei casi in cui si è soggetti a svenimento o confusione
mentale.

Bambini: è indicato per quelli privi di interesse per ciò che accade
intorno a loro. Se li incontrate per la strada vi guardano fissamente
con uno sguardo lontano sognante, senza neanche riconoscervi.

Suggerimenti: hobby creativi, nei quali il potenziale creativo non
sfruttato “modella” la materia, per es. tessere, dipingere, modellare
la creta, e similari.

Differenze sostanziali tra Clematis e Wild Rose:

Clematis sogna a occhi aperti e vive in un mondo a parte, sempre
occupato a fuggire dalla realtà. Wild Rose è rassegnato ed apatico,
non si preoccupa di quello che potrebbe succedergli.

***

10. Crab Apple – Melo selvatico – Malus pumila Parola chiave: vergogna
per la sporcizia in genere, propria o degli altri, interiore o
esteriore.

La persona che ha bisogno di Crab Apple si sente “sporca” o
“inquinata” nel corpo o nella mente. Tende a perdersi nel dettaglio e
messa davanti agli alberi non vede più il bosco. E’ capace di farsi la
doccia sino a sei volte al giorno o usare uno spray per l’alito prima
di dare un bacio. Può provare repulsione per gli insetti, il sesso, le
malattie e le funzioni corporee (urinare, defecare, ecc.).

Frase classica: “Devo farmi la doccia almeno tre volte al giorno, mi
sento sempre sporco”.

Aiuta a vedere le cose nella giusta prospettiva ed a comprendere che
noi, a livello spirituale, non siamo mai né sporchi né inquinati. Con
altri fiori di Bach è utile per la cura delle impurità della pelle.
Serve anche per eliminare le conseguenze di forti terapie chimiche
(antibiotici, narcotici, ecc.) o i postumi di una forma catarrale.
Protegge i Terapeuti dalla influenze magnetiche dei pazienti.

Bambini: è utile per quelli che vogliono lavarsi spesso le mani o non
tollerano di indossare indumenti che hanno sporcato.

Suggerimenti: accettare il fatto che sebbene lo Spirito dell’uomo è
Luce Immortale il suo corpo è soltanto “un vaso di creta”, utile per
fare delle esperienze altrimenti impossibili.

Differenze sostanziali tra Crab Apple e Pine:

Crab Apple si sente impuro o sporco, ma non si assume la
responsabilità interiore di questo stato e vorrebbe abbandonarlo al
più presto. A volte si autocondanna.

Pine soffre di sensi di colpa non soltanto per i propri errori, ma
anche per quelli degli altri. Si sente senza valore ed è sempre pronto
a scusarsi per un nonnulla.

***

11. Elm – Olmo – Ulmus procera

Parole chiave: sfinimento momentaneo; senso di incapacità occasionale
per la troppa responsabilità.

La persona che ha bisogno di Elm, in un certo periodo della sua vita
(generalmente a causa di un forte stress o situazioni particolari), si
sente improvvisamente travolta dai suoi compiti ed ha la sensazione di
non potere fronteggiare le sue responsabilità.

Frase classica: “Da quando il mio collega è malato non ce la faccio più”.

Aiuta a vedere le difficoltà nelle loro giuste proporzioni ed a
comprendere che i problemi li crea l’uomo e pertanto non sono
immortali. Aiuta a comprendere che al momento giusto arriva sempre
l’aiuto necessario.

Bambini: Elm serve per rendere le madri pazienti, fiduciose e
tolleranti, ciò aiuta i bambini a crescere felici e vivaci, ma
obbedienti, e ad affrontare il mondo con fiducia

Suggerimenti: considerare che ognuno di noi ha degli obblighi anche
verso se stesso. Inserire intervalli di riposo nei programmi di
lavoro. Ricordarsi che non si possono fare traslochi con una “500”.

Differenze sostanziali tra Elm, Oak e Gorse:

Elm considera la propria attività come una vocazione e lo stato di
affaticamento è passeggero.

Oak considera il proprio lavoro come un dovere e lo stato di
affaticamento può essere cronico. Oak non si arrende mai. Gorse in
caso di difficoltà è capace di fermarsi e rassegnarsi.

12. Gentian – Genziana – Gentiana amarella

Parole chiave: dubbi; depressione per cause note; scoraggimento.

La persona che ha bisogno di Gentian è scettica, dubita di tutto
(anche di se stessa), è pessimista e si scoraggia facilmente. Se
migliora la situazione (malattia, affari o altro) basta un piccola
complicazione per scoraggiarla nuovamente.

Frase classica: “Basta, non ci credo più, è inutile riprovare”.

Aiuta a perseverare o a riprovare; contribuisce a disperdere il
pessimismo e ad affrontare le prove della vita con maggior ottimismo.
E’ molto efficace nello stato di malumore deprimente destato da un
avvenimento conosciuto, per esempio dopo la morte del partner o in
caso disoccupazione continuata. E’ pure utile per i figli che vengano
contesi tra due coniugi separati e per le persone anziane che vengono
allontanate negli ospizi.

Bambini: Gentian ha dato buoni risultati con i bambini divenuti
ansiosi e scoraggiati a causa di piccoli insuccessi scolastici e con
quelli contesi dai genitori divorziati.

Suggerimenti: occuparsi con le biografie di grandi personalità che
hanno lottato con problemi simili ai nostri e li hanno superati.
Leggere libri di Filosofia Esoterica (vedere la Bibliografia) per
comprendere il vero rapporto tra l’uomo e Dio.

Differenze sostanziali tra Gentian, Gorse, Mustard e Sweet Chestnut:

Gentian più che disperato è dubbioso e sfiduciato, basta un
contrattempo a renderlo depresso o dubitare di poter guarire. Gorse ha
perso ogni fiducia. Rifiuta le proposte di aiuto perché pensa che
niente e nessuno lo possano aiutare.

Mustard talvolta è triste, sta male e non riesce a comprendere cosa
gli stia accadendo.

Sweet Chestnut è disperato al massimo grado. Non riesce più a vedere
un futuro migliore. Prova, ed esprime, solo disperazione, angoscia e
solitudine.

13. Gorse – Ginestra – Ulex europoeus

Parole chiave: disperazione; rassegnazione.

La persona che ha bisogno di Gorse è completamente disperata. Ha la
sensazione che la sua situazione non possa più migliorare. E’
depressa, rassegnata, interiormente stanca e non ha più la forza di
riprovarci un’altra volta.

Frase classica: “E’ finita, non ho più alcuna speranza”

Aiuta a comprendere che tutto ciò che ci accade ci compete e che
l’unico fallimento consiste nel non tentare più. Bambini: Gorse può
aiutare i bambini a cui è morta una persona a loro cara o un animale a
cui erano molto affezionati.

Suggerimenti: leggere qualche libro per comprendere la Legge della
Rinascita e quella di Causa ed Effetto (vedere la Bibliografia).
Trascorrere le vacanze al sole.

Differenze sostanziali tra Gorse, Gentian, Mustard e Sweet Chestnut:

Gorse ha perso ogni fiducia. Rifiuta le proposte di aiuto perché pensa
che niente e nessuno lo possano aiutare.

Gentian più che disperato è dubbioso e sfiduciato, basta un
contrattempo a renderlo depresso o dubitare di poter guarire. Mustard
talvolta è triste, sta male e non riesce a comprendere cosa gli stia
accadendo.

Sweet Chestnut è disperato al massimo grado. Non riesce più a vedere
un futuro migliore. Prova, ed esprime, solo disperazione, angoscia e
solitudine.

Differenze sostanziali tra Gorse, Elm e Oak:

Gorse in caso di difficoltà è capace di fermarsi e rassegnarsi.

Elm considera la propria attività come una vocazione e lo stato di
affaticamento è passeggero.

Oak considera il proprio lavoro come un dovere e lo stato di
affaticamento può essere cronico. Oak non si arrende mai.

14. Heather – Erica – Calluna vulgaris Parole chiave: non sopporta la
solitudine; non ascolta; esiste solo lui.

La persona che ha bisogno di Heater pensa soltanto a se stessa ed ai
propri problemi. Se è un Heater estroverso irriterà l’ambiente
circostante con fiumi di parole perché non si preoccupa per niente né
della persona con cui parla, né per quanto tempo possa parlare.

Frase classica: “Ascoltami bene che ti spiego come sono andate le
cose: dopo aver fatto gli esami del sangue il dottore mi ha detto
che… quindi sono andato a… dopo mi sono fermato in…”.

Aiuta a diventare un buon ascoltatore e ad interessarsi dei fatti
altrui. Aiuta anche a vivere la propria vita in modo costruttivo
nell’interesse del prossimo.

Bambini: aiuta quelli che, nella fase in cui si forma la loro
personalità, pretendono attenzione completa e raccontano molto di se
stessi. La cosa peggiore per questi bambini è comunque quella di esser
lasciati soli o privi di affetto.

Suggerimenti: esercitarsi ad ascoltare gli altri ed a percepire i loro
problemi e le sofferenze a volte nascoste. Impegnarsi in problemi
sociali (aiuto del vicinato, volontariato, politica del comune e
similari).

15. Holly – Agrifoglio – Ilex aquifolium Parole chiave: odio; invidia;
sfiducia; gelosia; sospetto.

La persona che ha bisogno di Holly ha il cuore indurito, è gelosa,
diffidente e nutre sentimenti di odio e di invidia su tutti i piani.
Spesso si sente offesa o ferita.

Frase classica: “Sono sicuro che ce l’ha con me”.

Aiuta a provare una profonda comprensione per il mondo dei sentimenti
umani, a fidarsi del prossimo ed a godere dei successi altrui. E’
indicato per coloro che succhiano l’energia vitale degli altri.

Bambini: è utile per quelli che sono soggetti alla rabbia, collera,
ira e malumori fortissimi, improvvisi, fino a venire alle mani.

Suggerimenti: fare esercizi Yoga che armonizzano lo spirito. Lavoro di
gruppo nelle forme più svariate. Innamorarsi. Leggere il volume
“Guarisci il tuo corpo” (vedere la Bibliografia).

Differenze sostanziali tra Holly e Willow:

Holly è chiaramente invidioso e geloso.

Willow ritiene che la vita, qualcosa o qualcuno lo abbiano trattato
male senza che lui lo meritasse.

Differenza delle emozioni negative vissute da Holly e Willow:

Holly è più attivo, più aperto. Riesce ad esteriorizzare la propria
rabbia, il proprio odio e la propria sfiducia.

Willow è passivo, le sue sensazioni negative sono dirette verso
l’interno e provocano amarezza e la sensazione di essere vittima. La
rabbia cova sotto la superficie.

16. Honeysuckle – Caprifoglio – Lonicera caprifolium

Parola chiave: nostalgia del passato.

La persona che ha bisogno di Honeysuckle ha una grande nostalgia delle
cose passate, non vive nel presente ma nei suoi ricordi. Non riesce ad
accettare la perdita di una persona amata (genitore, figlio, moglie,
marito, ecc.). Spesso rivive in modo drammatico le esperienze negative
del passato. A volte dorme male e può soffrire di incubi.

Frase classica: “Se solo potessi tornare ai bei momenti in cui andavo
a fare il bagno nel fiume con i miei amici…”

Aiuta a ricordare i bei momenti passati (ed a far tesoro delle
esperienze vissute) senza perdere di vista il presente perché il
momento in cui si vive veramente è proprio il “momento presente”.
Insieme a Star of Bethlehem (per lo shock) risulta utile a coloro che
hanno sofferto per un grave lutto e che hanno la mente affollata di
ricordi relativi alla persona che è venuta a mancare.

Bambini: è assai indicato per i bambini nelle colonie o in collegio
che hanno nostalgia della loro casa.

Suggerimenti: dare alla persona un incarico che la interessi, la tenga
occupata e la costringa a vivere nel presente (aerobica, canto, studio
di uno strumento musicale, ecc.).

Differenze sostanziali tra Honeysuckle, Walnut e Star of Bethlehem:

Honeysuckle soffre di nostalgia, vive proiettato nel passato e
rimpiange i bei giorni andati o le difficoltà ormai lontane. Walnut è
consigliato a chi non si adatta alle cose nuove (pubertà, matrimonio,
menopausa, orario, abitazione, ecc.). Star of Bethlehem è ancora sotto
shock a causa di un’esperienza traumatica recente o avvenuta tanto
tempo fa.

17. Hornbeam – Carpinus betulus – Carpinus betulus Parola chiave:
stanchezza psicosomatica.

La persona che ha bisogno di Hornbeam soffre di una stanchezza dovuta
più alla noia che al lavoro vero e proprio. Infatti la stanchezza
scompare non appena trova qualcosa che la interessa o si butta nelle
sue quotidiane attività. Teme di non farcela ma poi ce la farà.
Qualcuno ha definito questo stato “sindrome del lunedì”.

Frase classica: “E’ sempre la solita storia… non ce la faccio più!”

Aiuta a riacquistare una mente fresca e chiara e dà la sicurezza di
potercela fare anche se il compito appare superiore alle proprie
forze.

Bambini: può essere utile per coloro che non vogliono andare a scuola
perchè hanno paura di non capire la lezione o si annoiano perché non
trovano le materie interessanti.

Suggerimenti: fare qualcosa di diverso per uscire dalla routine.
Cambiare lavoro o attività; al ritorno del lavoro fare una doccia e
mettersi degli indumenti freschi. Seguire spontaneamente le idee
inaspettate.

Differenze sostanziali tra Hornbeam e Olive:

Hornbeam serve quando l’esaurimento è prevalentemente cerebrale o
perché la noia ha ucciso l’entusiasmo; la stanchezza è infatti più
psicologica che fisica in quanto dovuta al ripetersi della stessa
cosa.

Olive è consigliato a chi ha corpo e mente esausti, non vi è più
vitalità e la vita ha perso il suo sapore. Serve per tonificare
l’anima, lo spirito e il corpo.

Differenze sostanziali tra la sensazione mentale provata da Hornbeam,
Scleranthus e White Chestnut:

Hornbeam ha la testa pesante, a volte si sente mentalmente
sovraccarico; la sensazione di inerzia prevale. Scleranthus passa con
i pensieri da una possibilità all’altra, come una cavalletta, e
prevale l’indecisione. White Chestnut ha la mente sovreccitata; i
pensieri girano senza sosta e non riesce a controllarli.

18. Impatiens – Erba Balsamina – Impatiens glandulifera Parole chiave:
impazienza; irritabilità.

La persona che ha bisogno di Impatiens è veloce nell’azione e nel
pensiero, vuole che tutto sia fatto senza esitazione né ritardi. E’
impaziente e può avere delle reazioni eccessive. Lavora bene da sola e
quando cade ammalata ha premura di ristabilirsi. Può soffrire di
improvvise eruzioni cutanee o sfinimenti.

Aiuta a riacquistare il controllo di se stessi, a prendersi il tempo
necessario per adempiere ai propri impegni, a fare le cose che
piacciono (hobby, ecc.), ed anche riservare dei periodi di riposo
necessari per ritrovare la pace interiore.. Serve anche per calmare
l’agitazione provocata da un evento traumatico.

Frase classica: “Dammi qua che lo faccio io, altrimenti non lo finisci più”.

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