Date a Dio il primo posto nel vostro cuore

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Date a Dio il primo posto nel vostro cuore

di Yoganandaji

Tratto da:
L’eterna ricerca dell’uomo
di Yoganandaji

Date a Dio il primo posto nel vostro cuore

Dovunque è la vostra mente, là passerete il vostro tempo. Cosa accadrebbe se
Dio non vi avesse dato la facoltà di giocare, di leggere, o di lavorare? Non
potreste fare nulla. Perciò Egli deve venire prima di ogni altra cosa nella
vostra vita. Dio sa cosa avete nel cuore; dateGli il primo posto in esso.

L’unico modo per conquistare Dio è l’amore. Meditate su di Lui, poi pregate
fervidamente: “Signore, non posso vivere senza di Te. Tu sei il Potere
dietro la mia coscienza. Ti amo. RivelaTi a me!”. Quando rinuncerete al
sonno per meditare su di Lui, quando abbandonerete l’egoismo e piangerete
per le Sue sofferenze nei vostri fratelli, Egli verrà a voi. Quando
effettivamente vi sacrificherete per Lui, Egli verrà preso nella rete del
vostro amore. Nessun’altra cosa potrà catturarLo.

La conoscenza prepara la strada dell’amore. Non si può amare quello che non
si conosce. La conoscenza di Dio deve perciò precedere l’amore per Lui.
Questa conoscenza viene attraverso la pratica del Kriya Yoga (nota: Kriya
Yoga significa unione (yoga) con l’Infinito attraverso una certa azione o un
certo rito (kriya). In particolare, è una tecnica, attraverso la quale, la
divina unione può essere realizzata. Lahiri Mahasaya, Guru del Guru di
Paramahansa Yogananda, ebbe una parte importante nella rinascita in
quest’epoca dell’antica scienza del Kriya Yoga (Vedi il glossario e vedi
anche Autobiografia di uno yoghi, capitolo 26), la tecnica data da Lahiri
Mahasaya) Quando conoscerete Dio, Lo amerete; e quando Lo amerete, vi
abbandonerete completamente a Lui.

Non datevi tregua, finchè la vostra devozione per Dio e la vostra
consapevolezza di Lui non saranno complete; non lasciatevi prendere dal
sonno, quando invece dovreste meditare. Non anteponete nient’altro a Dio. Il
Suo amore è il più grande che esista. Finchè darete la preferenza ad altre
cose, Egli aspetterà. Ma il vostro indugio potrebbe essere eccessivo, e
grande, perciò, la vostra sofferenza. Non rimandate. Siate certi, nella
sincerità della vostra coscienza, di aver fatto lo sforzo per comunicare con
Lui. Non fermatevi, non arrendetevi finchè non avrete potuto vederLo con i
vostri occhi, o sentirLo nel vostro cuore. Nascita, gioco, matrimonio,
figli, vecchiaia… e la vita è finita. Questo non è vivere! Io ho scoperto
che la vita è assai più profonda e meravigliosa di così! Quando si conosce
Dio, non c’è più tristezza. Tutti quelli che avete amato e perduti nella
morte sono di nuovo con voi nella Vita Eterna. Voi non saprete chi
considerare “vostro”, perchè tutti vi appartengono a voi.

La bellezza di Dio è immensa. Godere dei fiori per la loro grazia è bene, ma
è molto meglio vedere dietro la loro purezza e la loro bellezza il volto di
Dio. Lasciarsi trasportare dalla musica, per se stessa, è tutt’altra cosa
che udire in essa la Voce creativa di Dio. Benchè Dio sia immanente nelle
bellezze finite del creato, è saggezza realizzare il proprio eterno sè al di
là della forma e di ogni finitezza.

Voi sapete quanto io ami i giardini dei nostri ashram (nota 11: un’ ashram è
un eremitaggio spirituale, spesso un monastero. L’Ashram di Mount Washington
è il Centro Internazionale della Self Realisation Fellowship situato sul
Mount Washington a Los angeles. L’ashram di Encinitas, California, è un ramo
della Self Realisation Fellowship) di Mount Washington e di Encinitas. Non
mi stanco mai della loro bellezza. Ma, il Signore mi ha dato recentemente
un’esperienza illuminante. In una visione interiore osservavo della gente
seduta in giro, che parlava. Una di queste persone propose una certa
attività, ma un’altra disse: “No, Paramahansa ci ha insegnato che questo non
si deve fare”. Improvvisamente realizzai che questa era una visione di anni
futuri, quando io non sarei stato più qui, in questo corpo. Per un attimo
rimasi scosso, poi ritornai alla coscienza normale.

Non ha scopo attaccarsi ad alcuna cosa in questo mondo. Tante cose vengono e
vanno nel dramma cosmico di Dio. Io vedo aeroporti distrutti, vedo il mare
pieno di morti, e molte altre cose a venire. Attraverso la percezione del
mio cuore vedo il mondo in cui io non ci sarò più. Questa libertà, alla
fine, viene data da Dio ad ogni anima.

Un grande santo disse: “Non m’importa dove io mi trovi, o Signore, ma non
punirmi con la dimenticanza di Te”. Non c’è punizione maggiore. Gesù disse:
“E’ meglio per te entrare monco nella vita” (nota 12: Marco, 9,24.
Significa: privato di tutti i desideri e delle abitudini che impediscono
all’uomo di pensare a Dio). Ogni sofferenza può essere annullata dal
contatto di Dio.

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