DHAMMAPADA
IL LIBRO PIÙ AMATO
DAL CANONE BUDDISTA
(Parte quinta)
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XII Te stesso
157 Se ti ami, osservati.
Veglia durante una parte della notte.
158 Prima di mostrare il cammino ad altri
consolidalo in te,
se vuoi evitare la sofferenza.
159 Pratica ciò che predichi.
Prima di cercare di correggere gli altri
fa una cosa più difficile:
correggi te stesso.
160 Tu sei il tuo solo maestro.
Chi altro può guidarti?
Diventa padrone di te stesso
e scopri il tuo maestro interno.
161 L’inconsapevole è spezzato dal male
che lui stesso fa,
come una pietra è spezzata da un diamante.
162 E’ soffocato dal male che lui stesso fa
come un albero è soffocato da un rampicante.
Da sé si riduce in uno stato
che solo il suo peggior nemico
potrebbe augurargli.
163 E’ difficile
fare ciò che ci è veramente d’aiuto.
E’ facile fare del male,
fare ciò che ci nuoce.
164 L’inconsapevole si fa beffe della saggezza,
deride coloro che seguono
la via della consapevolezza
e si perde in false dottrine.
Il frutto delle sue azioni
è la sua rovina,
come avviene per la canna di khattaka,
che muore dopo aver fruttificato.
165 Facendo del male,
tu stesso ti corrompi.
Ma facendo del bene,
tu stesso ti purifichi.
Tu sei la fonte
di ogni purezza e di ogni impurità.
Nessuno può purificare un’altra persona.
166 Non trascurare il tuo compito
per intraprenderne un altro,
per quanto grande possa essere.
Scopri il tuo compito
e dedicati a esso con tutto il cuore.
XIII Il mondo
167 Non perderti nell’inconsapevolezza,
nelle false dottrine,
nelle abitudini del mondo.
168 Svegliati, sii consapevole.
Segui gioiosamente la via della virtù
in questa vita e oltre.
169 Non seguire la via dell’errore.
Segui gioiosamente la via della virtù
in questa vita e oltre.
170 Questo mondo è una bolla di schiuma,
un miraggio.
Coglilo nella sua realtà
e renditi invisibile alla morte.
171 Questo mondo è un carro regale
dipinto a vivaci colori.
L’inconsapevole vi si perde.
Ma il saggio resta distaccato.
172 Quando una persona
si risveglia alla consapevolezza,
essa illumina il mondo
come la luna che emerge da dietro le nubi.
173 Quando una persona
lascia l’errore per la virtù,
essa illumina il mondo
come la luna che emerge da dietro le nubi.
174 Il mondo è cieco,
ben pochi hanno occhi per vedere.
Ben pochi sono gli uccelli
che sfuggono alla rete e spiccano il volo.
175 Come i cigni si innalzano
e volano verso il sole,
sorretti da una forza invisibile,
così i saggi spiccano il volo da questo mondo,
lasciandosi alle spalle il desiderio e l’illusione.
176 Se credi che questo sia l’unico mondo,
se ti fai beffe della verità
e violi la legge eterna,
non c’è errore che tu non possa commettere.
177 Un avaro non entrerà mai
nel regno dei cieli.
La generosità non è importante
per l’inconsapevole.
Ma il saggio trova la sua gioia nel condividere.
178 Meglio del possesso del mondo intero,
meglio del paradiso,
meglio del dominio su tutti i mondi
è compiere il primo passo
sulla via del risveglio.
XIV Il risvegliato
179 L’invincibile, colui che si è risvegliato,
infinita consapevolezza
che non lascia tracce,
da quali parole può essere descritto?
180 La rete velenosa del desiderio
non ha più potere su di lui.
181 Si è ridestato.
É libero, consapevole,
immerso nella luce
e nella pace gioiosa della meditazione.
Anche gli dei lo invidiano.
182 Difficile è ottenere di nascere
come essere umano,
più difficile vivere umanamente,
ancora più difficile incontrare il dharma
ed estremamente difficile risvegliarsi.
183 L’insegnamento
di coloro che si sono risvegliati è:
evita il male,
fa il bene,
purifica la tua mente.
184 Alla fine del cammino, la liberazione.
Durante il cammino, coltiva la pazienza
che sa attraversare ogni sofferenza.
Non opprimere e non causare dolore ad alcuno.
185 Non ferire alcuno
con parole o con atti.
Vivi semplicemente,
mangia con moderazione,
coltiva la solitudine,
purifica la tua mente.
Questo è l’insegnamento dei Buddha.
186 Il desiderio di piacere non è saziato
neppure da una pioggia d’oro.
Il saggio sa che per ogni goccia di piacere
esso porta con sé un bagno di dolore.
187 Il desiderio di piacere non è saziato
neppure da tutte le gioie celesti.
Perciò il discepolo del Buddha
trova la sua gioia
solo nel bruciare ogni desiderio.
188 Spinti dalla paura, gli uomini cercano rifugio
negli eremi montani e nelle foreste,
presso sacri alberi e templi.
189 Ma nessuno di questi luoghi
è un rifugio sicuro.
Nessuno di essi
ti mette al riparo dalla sofferenza.
190 Prendi rifugio nel Buddha,
nella legge eterna,
nella comunità dei ricercatori.
Comprendi le quattro nobili verità:
191 la sofferenza,
l’origine della sofferenza,
la cessazione della sofferenza
e il nobile ottuplice cammino
che porta alla cessazione della sofferenza.
192 Questo è un rifugio sicuro.
Questo è un rifugio
che ti mette al riparo dalla sofferenza.
193 Rari sono coloro che si risvegliano.
Fortunata è la casa
dove nasce un Buddha.
194 Benedetta è la nascita del Buddha,
benedetto il suo insegnamento,
benedetta la comunità dei ricercatori,
benedetta la loro concordia e determinazione.
195 E benedetto è chi onora
il Buddha e i suoi discepoli,
chi onora colui che ha trasceso tutti i mali
e attraversato il fiume della sofferenza.
196 Incalcolabile è il merito di chi onora
colui che ha trasceso la paura
e raggiunto la liberazione.
XV La gioia
197 Vivi nella gioia, vivi nell’amore,
libero dall’odio
anche fra coloro che odiano.
198 Vivi nella gioia, vivi nella salute,
libero dalla malattia
anche fra coloro che sono malati.
199 Vivi nella gioia, vivi nella serenità,
libero dall’ansia
anche fra coloro che sono ansiosi.
200 Vivi nella gioia,
vivi senza possedere nulla,
nutrendoti di gioia
come gli dei risplendenti.
201 La vittoria si lascia dietro
una scia di odio,
perché il vinto soffre.
Abbandona ogni pensiero di vittoria e sconfitta
e vivi nella pace e nella gioia.
202 Non c’è fuoco come la passione,
non c’è malattia come l’odio,
non c’è dolore come l’esistere nella separazione,
non c’è gioia come la pace.
203 L’avidità è il massimo dei mali,
il desiderio è la massima sofferenza.
L’estinzione di ogni desiderio
è la gioia più alta.
204 La salute è il massimo bene,
la semplicità è la più grande ricchezza,
la fiducia è la miglior compagna,
il nirvana è la gioia più alta.
205 Assapora la dolcezza della meditazione
nella solitudine e nella pace.
Bevi il nettare del dharma
e liberati da ogni paura e attaccamento.
206 Gioioso è guardare il volto del Buddha,
gioioso è vivere in compagnia dei saggi.
Beato chi fugge la compagnia degli inconsapevoli.
207 Lungo e doloroso è viaggiare
in compagnia degli inconsapevoli,
come viaggiare con un nemico.
Gioioso è trovare nei saggi
la propria famiglia.
208 Perciò segui il cammino dei saggi,
dei risvegliati,
dei pazienti,
dei risplendenti,
di coloro che vivono nell’amore e nella virtù,
come la luna segue il cammino delle stelle.
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