Dharma: un percorso verso la conoscenza

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Dharma: un percorso verso la conoscenza

Che cos’è il Dharma? Questa parola affascinante e misteriosa racchiude numerosi significati e può
orientarci verso la conoscenza.

Poche parole comprendono un campo semantico così ampio come il Dharma. Tuttavia, ognuno dei suoi
significati confluisce verso un unico cammino. Il percorso che orienta verso ciò che è reale, che dà
senso alla nostra vita.

Il Dharma ci spinge a comportarci in maniera adeguata, seguendo le leggi della natura e del nostro
destino. La società moderna sembra avere riscoperto la sua spiritualità e l’interesse verso il mondo
filosofico.

Da qualche anno a questa parte, la società sta vivendo un risveglio dell’interesse verso la
spiritualità. Tuttavia, questa presa di coscienza a volte è offuscata da convinzioni errate o
malintese. È il caso del pensiero new age, per esempio, che spesso ha tergiversato l’essenza dei
concetti della saggezza orientale. In un sforzo ostinato per adattarci al vasto mondo spirituale in
cui il Dharma rappresenta suo apogeo, abbiamo perso di vista il cammino principale.

Per fare un esempio: spesso ci si riferisce al Dharma come a una visione positiva del Karma. Come se
questi concetti fossero opposti o complementari. Un’altra idea errata consiste nel credere che il
Dharma faccia riferimento a un insieme di dogmi religiosi. Secondo questa visione, si tratterebbe di
regole che dovrebbero portare alla trascendenza della nostra spiritualità.

In realtà, il Dharma descrive il comportamento naturale delle cose e di tutti gli elementi che
compongono l’universo, compreso l’essere umano.

“Il Dharma è la disciplina di vivere la verità. Non si tratta di conoscere o leggere la verità,
commentarla o discuterla. Questa non è né la sua logica né il suo ragionamento.”
-Yogi Bhajan-

Che cos’è il Dharma?

Fare ciò che piace e rende felici, svolgere qualsiasi attività con passione senza ricevere niente in
cambio. Ma anche essere coscienti della ripercussione sugli altri di tutto quello che facciamo:
questo è il Dharma. Questa definizione essenziale ci riporta, in qualche modo, al termine flow,
coniato da Mihaly Csikszentmihalyi negli anni ’90. Entrambi fanno riferimento a un concetto molto
simile: creare una vita che abbia un significato.

Questa dottrina cerca soprattutto di trasmettere i principi su cui si basa l’autentica armonia della
vita. Si tratta di aspetti che è necessario coltivare giorno per giorno, e comprendono:

Artha: trovare l’obiettivo, il proposito della vita. Scoprire cosa ci appassiona e apporta
motivazione.
Dharma: vivere un’esistenza basata sulla moralità, con la consapevolezza di fare la cosa corretta.
Kama: trarre piacere dalle azioni che realizziamo.
Moksha: raggiungere la liberazione.

Quando i britannici colonizzarono l’India e cercarono di capirne le tradizioni, ebbero notevoli
difficoltà ad assumere il significato del Dharma. Lo sbaglio fondamentale consisteva nel credere che
fosse una religione. Ma non presero in considerazione un aspetto importante: la religione è solo
degli uomini. Il Dharma, in cambio, definisce la verità, ciò che già esiste.

È l’essenza di ogni pianta, la ragione d’essere delle stelle, dei raggi di luce, di ogni elettrone e
frammento della Terra. Tutti possediamo una verità interna, un percorso personale e una natura che
ci caratterizza.

“Il Dharma dovrebbe essere bello e naturale. Se ovunque guardiamo la natura è sveglia, allora anche
l’essere umano può esserlo. Il risveglio non dovrà essere una lotta.”
-Buddha-

Il senso e il proposito dell’esistenza

Nelle religioni dharmiche esiste un termine per definire le persone che non agiscono correttamente e
arrecano danni agli altri. Coloro che invece di accettarsi fingono di essere ciò che non sono
vengono denominati gli Adharma. L’Adharma rappresenta la negazione dell’armonia, un attentato alla
natura, una rottura con le leggi del destino.

Si tratta di uno dei concetti del Rigveda, il più antico testo indiano in sanscrito. Qui è raccolta
una serie di inni che aiutano a capire meglio il significato del Dharma.

D’altra parte, chi invece agisce in equilibrio con il proprio essere, capisce e pratica il Dharma
verrà ricompensato dall’ordine cosmico. Quindi, riceverà in dono la felicità, una specie di estasi
mistica in cui sentirsi pienamente realizzati.

Negli antichi testi vedici viene descritto il metodo usato da Buddha per permettere all’essere umano
di raggiungere l’equilibrio. Per diffondere gli insegnamenti del Dharma, Buddha fece girare una
splendida ruota dorata. Il contatto con questi insegnamenti e la presa di coscienza permettono di
raggiungere l’illuminazione. È finalmente possibile vedere la verità che ognuno di noi possiede al
suo interno.

La ruota del Dharma, o Dharmacakra, è il simbolo più antico usato da gran parte delle filosofie
orientali (buddismo, induismo e giainismo). Il suo movimento segue le nostre condizioni personali,
le nostre necessità e caratteristiche karmiche. Per molti, sapere ascoltare la voce del Dharma non è
facile. Trovare la nostra verità individuale e conoscere il nostro vero proposito in questo mondo
può richiedere la vita intera.

anonimo

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