Dhyana Vahini

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Dhyana Vahini

di Sai Baba

Il sentiero della realizzazione é l’unico desiderio che si dovrebbe avere.
Non bisogna dedicare la propria vita a spregevoli desideri mondani.
Dedicatevi tutti al Signore, questa é genuina letizia; é l’acquisizione
della pace mentale, della gioia e del discernimento. A quel punto sará
possibile anche la visualizzazione del Signore.

I soli mezzi per ottenere tutto questo sono la memoria del nome di Dio e la
meditazione. Soltanto esse possono dare quel potere; in nessun altro luogo
potete avere quelle virtú, in nessun altro modo le avrete. La gioia, piú di
tutte, se ne siete dotati, vi dará accesso alle altre due. Nulla risulta
essere piú proficuo dell’accontentarsi…la persona che s’accontenta é in
grado di sperimentare l’ineffabile gloria divina. Una tale persona puó
penetrare negli intimi recessi del proprio spirito per ricavarne
beatitudine.

Non datevi pena per i piaceri fisici, non siate attaccati ad
un corpo che col tempo sparisce; servitene come di un attrezzo.

Consideratevi separati dal corpo distruttibile, formatosi a causa della
congiunzione dei cinque elementi. Abbiate di voi stessi la cognizione di
essere l’indistruttibile Âtma. Come la casa che abitate é separata da voi,
cosí é il corpo, che vi avvolge per un breve tempo, anch’esso separatamente
da voi. Il corpo é alla radice di tutto il dolore, di tutte le sventure, di
tutte le schiavitú. Capite bene questa cosa: soggiogate il corpo al vostro
volere, non piegatevi mai ad esso né assecondate mai i suoi capricci; siate
decisi nel controllarlo e mantenetelo sotto un controllo severo. Dovete
trattare il corpo con cura ed addestrarlo con estrema attenzione.

Le inclinazioni impure conducono l’uomo a vizi quali l’ardente desiderio di
guardare immagini (di film o foto) che stimolano e soddisfano i sentimenti
piú ignobili, di mangiar cibi carichi di qualitá ragiasiche , di assumere
bevande intossicanti che sono la rovina della personalitá. Tutto ció fa sí
che crescano l’ira, l’illusione, la cupidigia, la vanitá, l’inganno,la
lussuria, l’odio, l’invidia, e via di questo passo.

Tali tendenze impure possono essere di tre tipi: mondane, culturali o
intellettuali, e fisiche o corporali. Le inclinazioni di natura fisica fan
desiderare un fisico prestante, una corporatura vigorosa da capogiro, una
pelle liscia che non venga mai sfigurata dalle rughe ed una muscolatura di
grande plasticitá. Le inclinazioni culturali spingono a bramare con ogni
forza di esser conosciuti come impareggiabioli esperti in ogni campo per
sconfiggere qualunque rivale. Ed infine, le inclinazioni di natura mondana
sono caratterizzate dalla febbre per la gloria, per il potere, la posizione
autorevole, lo sfarzo e cosí via.

Tali desideri si possono tutti raggruppare sotto questo capo: sono tutti
impulsi, che vi incastrano alla ruota del samsâra e vi vincolano alla
Terra. L’albero gigantesco che ha nome “mente”ha due semi: le pulsioni e
l’energia vitale. Il seme diventa albero e l’albero produce il seme. Il
movimento dell’energia vitale é prodotto dalle pulsioni, e le pulsioni
operano in virtú dell’energia vitale.

Se una sola di queste pulsioni venisse distrutta, anche le altre
subirebbero la stessa sorte. Perció la prima trasformazione deve avvenire
nella mente, se si vuole che sia libera dal loro influsso, ossia
dall’Ignoranza. Quell’ignoranza non vive sola; ha una progenie, l’Egoismo,
un demone che, a sua volta, ha due figli, la Passione e le Pulsioni.
Passione e Pulsioni sono fra loro strettamente connesse. Tale la passione,
cosí la brama. Son sorelle.

“Râga” significa attaccamento o attrazione, ed é per mezzo
dell’attaccamento che l’uomo prova i sentimentidi “io” e “mio”; sentimenti
che provocano dei desideri, i quali generano preoccupazione. Perció, per
rimuovere l’Egoismo, occorre annientare la Passione e le Pulsioni. Ció
significa che l’Ignoranza deve andarsene, poiché solo in quel modo si
riesce ad uccidere il senso dell’Ego. Come distruggere l’ignoranza e
sviluppare la Conoscenza suprema? La risposta é: per mezzo della
meditazione. La conquista dell’Ignoranza, del sentimento di “io” e “mio”,
della Passione e delle Pulsioni porta con sé la Liberazione dell’anima.

Il meditante considera importante la realizzazione della beatitudine
atmica, ma la promozione del benessere nel mondo é ugualmente un
obiettivo importante e, per raggiungerlo, egli deve sottoporre a controllo
le tendenze fisiche, verbali e mentali, comunemente note come i dieci
peccati: tre fisici, quattro verbali e tre mentali. Le tendenze fisiche
sono l’arrecare danno alla vita, la lussuria
ed il furto. I peccati della parola sono il falso allarme, il riferire cose
crudeli, il parlare per invidia e il mentire. Le inclinazioni della mente
sono l’aviditá, l’invidia ed il rifiuto di Dio.

Chi é intento a seguire la meditazione deve prestare ogni cura affinché
questi dieci nemici non gli si accostino. Essi devono essere completamente
evitati. Il meditante ha bisogno di inclinazioni che gli servano a
progredire e non giá a trascinarlo indietro.

Per realizzare il Sé é indispensabile avere un buon carattere; vale a dire
che bisogna sradicare tutte le inclinazioni cattive. Come un esercito si
deprime e si arrende allorché il suo comandante cade, cosí l’esercito delle
qualitá negative deporrá le sue armi non appena viene distrutto l’egoismo, o
il senso dell’io. Le cattive qualitá provengono tutte dal regno dell’ira;
per cui, se si rade al suolo quella regione, i soldati non avranno mai piú
la possibilitá di insorgere. E quando nemmeno un singolo uomo puó eseguire
i suoi ordini, chi potrá trattenere il Comandante Ego? Perció, occorre
concentrare ogni sforzo sulla distruzione del regno dell’ira, in modo che
nessun comandante possa osare sguinzagliare i suoi cani da guerra. Ciascun
aspirante conservi sempre la pace nella regione della sua mente.

Distruggere le alterazioni e le agitazioni della mente é la
condicio-sine-qua-non per entrare in udienza dal Sovrano. La Sua sala delle
udienze ha otto porte, attraverso le quali bisogna passare per incontrarLo:

Yama (buona condotta, restrizioni)
Niyama (obblighi da adempiere)
Âsana (posizioni)
Prânâyâma (controllo del respiro)
Pratyâhâra (controllo dei sensi)
Dhâranâ (concentrazione)
Dhyâna (meditazione, o contemplazione ininterrotta)
Samâdhi (meditazione senza autoconsapevolezza).

– La condotta morale va coltivata. –

L’obiettivo della disciplina spirituale é rimuovere la causa, il desiderio,
le pulsioni, o attaccamenti, l’attesa spasmodica di un profitto. Il
discepolo che comprende ció chiaramente non deve cedere a scoraggiamenti,
sconforto, sentimenti di sconfitta o dubbi di sorta, ma dev’essere paziente
e sopportare gli eventi con fortezza. L’aspirante deve, quindi, sviluppare
dentro di sé entusiasmo, fede, vitalitá, gioia; tenendo costantemente
davanti a sé l’enorme risultato del suo sforzo, deve audacemente scartare
tutte le tentazioni, le quali, non essendo altro che fiacche e di breve
durata, con un pó di pazienza possono venir superate. Se l’aspirante non é
vigile e paziente, tutto il successo che ha ottenuto fino ad allora, in un
momento di abbassamento del livello di guardia si dissolverá completamente.

Gli attaccamenti del mondo hanno breve durata. La gente é nata molte volte
prima ed ha chiuso varie esistenze amando e amata con sentimenti di
attaccamento ad altri. Ma dove sono andate a finire tutte quelle persone?
Qualcuno si preoccupa piú delle persone che un tempo, nelle vite
precedenti, amó?

Si ricorda almeno di loro, di tanto in tanto? No. Anche allora c’era lo
stesso amore, lo stesso attaccamento, ma é caduto nell’oblio.Cosí pure,
quando si lascia questo mondo, l’amore che si é provato in questo mondo e
la gioia, il dolore, la felicitá sperimentati insieme a quel sentimento
d’amore verranno dimenticati.

Non é giusto respingere il Signore, che é in relazione con voi
dall’eternitá, per farsi traviare da un mondo con cui avete un rapporto da
appena due giorni… il vostro vero parente é Dio! Egli non vi abbandonerá
mai. Considerato il numero di vite per le quali siete passati, dovete aver
avuto un’infinitá di madri e di padri, di mogli e di mariti, figli e
figlie, amici e nemici. Dove sono oggi? Quei parenti si ricordano forse
della vostra parentela? Per loro voi non siete nessuno ed essi non sono
nessuno per voi. Ma, sia voi che loro, avete entrambi il Signore in comune,
quale Parente fisso. Egli, da una vita all’altra bada a voi. Quale sventura
maggiore puó capitare che dimenticare questo vostro Padre?

– Il momento della morte –

Da una parte, i sensi indeboliti e scarichi che si rifiutano di funzionare,
i parenti, la moglie, i figli, i congiunti, tutti si affollano intorno;
dall’altra, non ci sono proroghe a quel viaggio.
Chi puó sapere come e quando arriverá quella chiamata?
Prima che quel momento giunga, siate sempre preparati col pensiero rivolto
a Dio.

– Lotta contro le tendenze naturali –

Le tendenze naturali che non sono desiderabili e che vanno evitate sono:
presunzione, malizia, testardaggine, concupiscenza, lussuria, aviditá,
falsi pudori, paure, spirito vendicativo,avversioni etc. Finché si é preda
di questi difetti non ci si puó abbandonare a Dio. Bisogna prima estirparli
completamente… Gli aspiranti dovranno nuotare controcorrente, cioé
praticare la disciplina che va sotto il nome di “vyatireka pravâha gati”.

L’andare contro corrente é il sistema per raggiungere la fonte, mentre il
farsi trasportare dalla corrente equivale ad allontanarsene sempre di piú.
solo quando le inclinazioni negative sono state sopraffatte é possibile
raggiungere la Fonte.

Dovete coltivare buone qualitá e, al fine di sviluppare una vita di virtú,
dovete prediligere la compagnia di persone buone. Vostri compagni da cui
ricavate il massimo bene sono coloro che conversano del Signore e fanno di
Lui, della veritá, del servizio al prossimo e dell’amore che considera
tutti come pari, argomento di discussione.

A coloro che non parlano mai del Signore o non ne sono neppure consci, che
sono intenti a moltiplicare e a rinsaldare i legami del ciclo esistenziale
di vita e morte, che predicano e praticano la menzogna, l’ingiustizia e
l’oppressione e vi consigliano di fuorviare dal cammino della rettitudine,
non riservate un trattamento di amicizia, ma statevene lontani a qualunque
costo.

Non distraetevi inseguendo piaceri temporanei.

Per un vero aspirante non é di alcun vantaggioassociarsi a persone che
passano il tempo fra gli affari del mondo. Se non riusciste ad assicurarvi
amici del tipo di cui ho appena parlato, rimanete soli, non state con
nessuno, non perdete niente per questo. Quanto alla compagnia degli
immorali, non pensateci nemmeno.Se vi é possibile, quando ne aveste
l’occasione, consigliate loro il giusto, ma senza dar loro ragione.

In realtá non dovreste ospitare neanche tra i vostri pensieri il desiderio
di stare nei luoghi dove essi sono presenti. Se seguirete queste
indicazioni, vi sará facile pregare e meditare con i rapidi risultati che
ne seguiranno.

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