Digiunare per riconnettersi alla coscienza cosmica. Prima Parte
Di Devana
La pratica del digiuno è descritta in tutti i testi di medicina, filosofia e mistica antica ed
effettuata in tutte le scuole di benessere naturale. Il digiuno non solo purifica il corpo ma calma
la mente e riequilibra e placa le emozioni. Durante il digiuno accadono diversi fatti degni di nota:
1 – ci si accorge che, passato il terzo giorno il corpo sta bene ed è vitale e pieno di energia (i
primi 3 giorni sono i più pesanti perché il corpo si deve disintossicare, quindi si può avere una
sensazione di nausea, vertigini, dolori alle ossa, sonno e giramenti di testa)
2 – l’umore è positivo poiché scoprire di poter vivere e lavorare di buona lena senza cibo
rappresenta un’iniezione di autostima e il raggiungimento di un traguardo di libertà dalla più forte
forma di dipendenza (quella da cibo, appunto)
3 – emergono emozioni e dinamiche di relazione che normalmente vengono represse, poiché diminuisce
il controllo esercitato sul proprio campo emotivo. Perciò si può utilizzare il periodo del digiuno
non soltanto per purificare corpo e mente ma anche per prendere atto e magari risolvere situazioni
emozionali vecchie e ormai pesanti di portarsi dietro.
Il digiuno è una pratica fisica, emozionale ma anche profondamente mistica, poiché per tutta la sua
durata vi è una forte e diretta connessione con la fonte dell’energia cosmica, la più pura e
nutriente, in quanto i corpi non vengono mai distolti da tale legame a causa delle interferenze
provocate dall’attività digestiva.
Chi scrive pratica periodicamente il digiuno (1 giorno a settimana e 3 giorni consecutivi al mese,
come suggerisce Paramhansa Yogananda, inoltre saltuariamente una settimana filata), unendolo a
lavaggi del colon (un giorno sì e uno no), a una doccia secca quotidiana con guanto di crine per
rimuovere le impurità che escono dalla pelle e alla rimozione mattutina della patina che si forma
sulla lingua.
Il Mahatma Gandhi, il più famoso digiunatore della storia dell’umanità, spiegava: “… detto le
seguenti regole per tutti coloro che desiderano digiunare per qualsiasi ragione:
1 – conserva la tua energia sia fisica che mentale fin dall’inizio
2 – non pensare al cibo mentre digiuni
3 – bevi acqua fredda fin che vuoi, con o senza bicarbonato di sodio o sale, ma ogni volta in
piccoli quantitativi
4 – lavati ogni giorno con una spugna calda
5 – fa regolarmente un cliestere durante il giorno: resterai sorpreso di scoprire quante impurità
espelle il tuo corpo
6 – dormi all’aria aperta (se possibile)
7 – fa un bagno di sole ogni mattina. Un bagno di sole e d’aria purifica almeno quanto uno d’acqua
8 – per qualsiasi motivo digiuni, durante questo tempo prezioso pensa al tuo Creatore e al tuo
rapporto con Lui e col resto della creazione. Farai scoperte che non avresti mai immaginato.
… Digiuna se sei stitico, se sei anemico, se hai un po’ di febbre, se hai fatto indigestione, se
hai mal di testa, se hai dolori reumatici, se sei irritato o arrabbiato, se sei depresso, se sei
eccessivamente allegro.
Mangia solo quando hai fame e quando ti sei guadagnato il pane col tuo lavoro. Molte malattie
possono essere curate con un giudizioso digiuno. Molti più malanni di quanti possiamo pensare sono
causati dall’uso di medicine. Coloro che hanno praticato il digiuno hanno quasi sempre sperimentato
un aumento di vitalità poiché il vero riposo del corpo e della mente è possibile soltanto durante un
digiuno.”
IL DIGIUNO PURIFICATORE E RIVITALIZZANTE SPIRITUALE
Giorgio Lombardi, nel suo “Le vie del benessere”, racconta:
“Il digiuno è una pratica antichissima. la periodica astensione volontaria dal cibo è comune a tutte
le civiltà: serviva come esercizio spirituale e mezzo di guarigione. Chiamato anche “dieta suprema”
è l’astensione volontaria da ogni cibo anche sotto forma di bevanda; quindi anche yogurt, succhi,
latti, brodi e centrifughe. L’unica bevanda concessa è l’acqua. Da non confondere con l’anoressia
poiché chi digiuna ama il cibo ma ha deciso di astenersene per un certo periodo.
“Mosè digiunò 40 giorni prima di ottenere le tavole della legge e pure i profeti Elia e Daniele
fecero lunghi digiuni: nel Vecchio e nel Nuovo testamento vi sono 74 riferimenti a questa pratica.
Nell’antica Grecia Pitagora si astenne dal cibo fino a 40 giorni di seguito; Socrate e Platone
facevano volentieri digiuni di dieci giorni. Il medico arabo Avicenna lo prescriveva per ogni
malattia come pure Ippocrate. Inoltre sono noti i digiuni del Mahatma Gandhi.
E’ bene arrivare al digiuno gradualmente per evitare che lo stomaco possa risentire troppo del
mancato riempimento: dapprima si salta una cena, poi si fa un digiuno di 24 ore poi 36, poi di 2
giorni. Per perdere peso è l’ideale: si possono perdere fino a 2 chili al giorno, 4 o 5 in un week
end.
Il digiuno è innocuo per la maggior parte delle persone anche se nella cultura occidentale si crede
che già il saltare un pasto possa costituire un pericolo. Invece il corpo si adatta facilmente e il
processo di nutrizione continua come se si consumasse ancora cibo. Quando si vuole riprendere a
mangiare bisogna farlo gradualmente in modo che lo stomaco possa riabituarsi a lavorare.
E’ bene cominciare con succhi di frutta o verdura in quantità modesta o con piccoli pasti a base di
un solo alimento possibilmente morbido. Tra i motivi per digiunare: …acuire i sensi e vivacizzare
la mente, ottenere autocontrollo e alzare l’autostima, ottenere rivelazioni spirituali.”
Gaetano Conforto, medico e scienziato quantico è un grande sostenitore del digiuno, che egli stesso
pratica ogni mese. Ecco cosa sostiene:
“Siamo tutti immersi in un oceano di informazioni quantistiche organizzate da una mente superiore
oltre che da noi stessi. Queste informazioni vanno a interagire con le particelle subatomiche dei
nostri organi dando un’influenza di equilibrio importante per il loro funzionamento.
La condizione ideale affinché ciò avvenga è che vengano annullate le informazioni della mente e dei
cibi, che inquinano questo collegamento cosmico diretto tra l’essere quantico (l’insieme quantico
strutturato di un organismo vivente) e la saggezza cosmica. Il digiuno (intesa anche l’eliminazione
dell’acqua che può interferire a causa delle informazioni energetiche che contiene) unito alla
preghiera, costituisce il miglior riequilibrante energetico informativo per un essere quantico, che
riceverà quindi direttamente dalla fonte le informazioni necessarie alla sua purificazione”.
Il ricercatore Joel Ducatillon, nel suo trattato “Acqua Diamante” sostiene che:
“In tutti i casi di malattia è bene fare come gli animali, cioè SMETTERE DI MANGIARE E VUOTARE
L’INTESTINO. Un cane quando si sente bloccato non mangia più e va nei campi a masticare erbe che gli
servono per vuotare le pattumiere nello stomaco e nell’intestino. Il modo migliore per guarire è
quello di digiunare per tutta la durata della crisi e poi mettersi a dieta per vedere che tipo di
eliminazione sta esprimendo il corpo, e avere fede che Dio è nei nostri atomi e nelle nostre cellule
perciò esse guariranno.
Una buona dieta è quella cruda biologica: legumi (ovvero cereali germinati), frutta e verdura cruda,
formaggio fresco molle e uova crude. Un ragazzo di 10 anni condannato a 3 mesi di vita per leucemia,
solo con la dieta cruda dopo 8 mesi tornò a giocare a calcio. Naturalmente fece tutte le sue crisi
di eliminazione, dalla febbre al mal di gola.
Le vere disintossicazioni si fanno senza nemmeno bere, anzi è più facile senza bere poiché il corpo
si disintossica più in fretta. Infatti la linfa, che ha il compito di andare a rintracciare le
tossine nel corpo e di portarle nel sangue venoso per essere purificate nei polmoni, nel fegato,
nella vescica, quando si muove in un corpo in cui il sangue è disidratato, circola più in fretta. La
falsa opinione che si debbano bere 2 litri di acqua al giorno è stata inventata quando nel 1976
c’erano problemi a vendere l’acqua minerale.”
IL DIGIUNO ETICO E AMBIENTALE
A mio avviso, l’unico modo per riequilibrare la distribuzione di risorse alimentari nel mondo è
imparare a fare delle rinunce per scopi etici: sapere qual è il prezzo per il sud del mondo ogni
volta che beviamo un caffè, mangiamo una bistecca, accendiamo una sigaretta.
Rinunciare, magari solo dimezzare, per dissociarsi da un sistema ingiusto e squilibrato e, con la
nostra rinuncia, contribuire alla restituzione delle terre ai loro legittimi proprietari affinchè
possano ricominciare a coltivare i loro alimenti.
Astenersi periodicamente dal cibo serve a sganciarsi dalla dipendenza emozionale da esso, rendendo
possibile in seguito una alimentazione più consapevole nel rispetto della Madre Terra e di tutte le
sue creature (anche a quattro zampe).
Secondo la ricercatrice australiana Jasmuheen, il vero modo per sconfiggere la fame nel mondo è
“Nutrirsi di luce” (questo è anche il titolo del suo libro più conosciuto). Nutrirsi di luce non
significa digiunare ma saper utilizzare questa nuova fonte di alimentazione e penetrare in un nuovo
modello energetico per cui la nostra vera sostanza è sostentata dalla luce cosmica.
Jasmuheen si astiene da cibo e acqua dal 1993. Utilizza energia fotonica in un processo simile a
quello della fotosintesi clorofilliana, immettendo direttamente nelle cellule la forza vitale
universale nota in oriente come CHI o PRANA. Questa splendida donna sostiene che possiamo imparare a
mangiare per il piacere del gusto e non per la necessità di riempire la pancia.
Il nostro sistema vitale funziona benissimo anche senza cibo e lo dimostra il fatto che chi si
sottopone a digiuno da 3 giorni a 3 settimane racconta di aver riscontrato come la sua performance
non si era per niente abbassata anzi al contrario e di come si sentiva forte, vitale, positivo e
sazio.
Mangiare per il piacere di farlo, senza sentirsi dipendenti dal cibo, significa poter imparare a
prendere un pasto o due alla settimana, potendo impiegare una considerevole parte del proprio
reddito e del proprio tempo in attività alternative e contribuendo a una migliore e più equa
distribuzione delle risorse nel pianeta.
Aggiunge Jasmuheen:
Vivere di luce era lo stato più perfetto dell’essere umano. L’uomo e la donna vivevano di
radiazione solare. L’energia si riceveva dai raggi solari e dall’aria e penetrava nel corpo
attraverso polmoni e pelle che provvedeva, poi, a espellere le scorie. Ma il cibo e le droghe
appesantirono i corpi e ostruirono l’ingresso allo Spirito. Quando lo stomaco lavora, la forza
vitale si accumula negli organi della digestione invece che nei 5 seni del capo. I polmoni non lo
stomaco sono gli organi vitali dell’essere umano. La linea della vita è la colonna vertebrale, non
il canale alimentare”.
La funzione fondamentale è il respiro. I nostri corpi hanno la capacità di trasformare i fotoni
della luce stellare e solare nelle sostanze di cui il corpo ha bisogno. Ciò si verifica allorché,
con la consapevolezza e la volontà, si produce il potere di alimentare la combustione interna del
corpo fisico direttamente attraverso gli elettroni dell’etere, senza una deviazione attraverso la
materia il cui elemento base è il carbonio. Questa capacità si produce in maniera proporzionale al
nostro livello evolutivo.
Il nostro sistema di credenze prevede che chi non mangia muore e fino a che le masse resteranno
imbrigliate in questa credenza si continuerà a morire di fame.L’anoressia porta alla morte perché è
basata su questo sistema di credenze. Niente più bambini affamati. Niente più povertà perché i
miliardi di dollari che si spendono per il cibo potrebbero essere indirizzati verso attività sociali
che creino uguaglianza.
Un pianeta unito per il bene di tutti dal momento che il vivere di luce si fonda su una rinascita
spirituale in cui l’uomo è telepatico, si nutre di sole e aria ed è immortale. L’alimentazione
pranica può recare aiuto per la fame nel mondo portando beneficio all’ambiente e un futuro più
sostenibile per il pianeta.
Intorno agli inizi degli anni ’30 del ‘900 scriveva Paramhansa Yogananda, mistico indiano
trapiantato in America:
Gli yogi e i santi raggiungono lo stato di grazia durante il digiuno. Perché? Carne e cibo pesante
impegnano la forza vitale a bruciare carbonio negli organi vitali; di conseguenza è difficile
disimpegnare dai sensi e dagli organi vitali l’attiva forza vitale e rivolgere l’attenzione al
divino senza ritardare la digestione e provocare l’opposizione degli organi vitali.
La frutta, avendo meno carbonio da bruciare, non necessita di molta forza vitale e non mette alla
prova il sistema nervoso, gli organi vitali, i reni e così via. Chi mangia carne ha continuamente la
coscienza spinta verso i sensi. Digiunate una volta la settimana prendendo solo succo d’arancia.
Ogni mese o 45 giorni digiunate per 3 giorni consecutivi prendendo solo succo d’arancia. Questo non
solo darà riposo al corpo ed eliminerà i veleni ma vi insegnerà come vivere sempre più di coscienza
cosmica e meno di cibo.
Durante il digiuno non soffermate la mente sulla mancanza di cibo ma piuttosto sentite che vi state
ricaricando di coscienza e di energia cosmica e state imparando che la vostra vita dipende
interamente da queste e che vi state liberando dall’abitudine di dipendere troppo dal cibo.
Il digiuno, dunque, consente al corpo di sperimentare una condizione di serena inattività. Spiega
ancora Yogananda che il digiuno è il modo migliore per annullare le funzioni corporee e connettersi,
in meditazione, con la reale fonte di nutrimento che è l’energia cosmica. L’uomo può essere come una
batteria a secco e vivere sempre più condensando l’energia cosmica in carne invece di ricevere
sempre la chimica atomica del cibo.
Quando si digiuna bisogna superare le resistenze psicologiche e la paura di dimagrire e bisogna
porre tutta l’attenzione sullo scopo spirituale per cui si sta digiunando, divenendo consapevoli di
vivere di coscienza cosmica.
Fin quando si sente dipendente dal cibo l’anima rimane legata alla terra. Ciò non significa che il
ricercatore spirituale debba smettere di mangiare o vivere sentendosi in colpa. Ma mangerà per
sostenere il proprio veicolo fisico nel rispetto suo e del pianeta e non per soddisfare esigenze
emozionali inespresse.
Mangiate il cibo giusto – dice ancora Yogananda – e quindi dimenticate che vivete di cibo. Pensate
che vivete sempre di energia e di coscienza cosmica. La mistica tedesca Teresa Neumann fu inviata
dal Disegno per dimostrare che il cibo futuro dell’umanità verrà dall’ossigeno, dalla luce del sole
e dall’energia eterica.
Concludo con un brano tratto da “Anime gemelle, anime compagne” di Saint-Germain:
Nella supercoscienza tutte le cose prenderanno energia direttamente dalle leghe elettro
dell’atmosfera… I dolori che noterete via via nel vostro corpo sono l’indicazione di una nuova
energia introdotta nel vostro sistema, alla quale non siete abituati. Questo indurrà un allineamento
dei vostri organi: alcuni si atrofizzeranno, altri si espanderanno come il vostro cuore.
Persino il sistema di distribuzione rispetto al cibo del vostro corpo è in transizione. Avrete una
certa quantità di indigestioni perché esso si sta abituando a non digerire alimenti aventi energia
più pesante in vista del fatto che nella supercoscienza non avrete più bisogno di cibo ma avrete
accesso liberamente e direttamente all’energia dalla vostra atmosfera e vi accederete ogni volta che
si verificherà un vuoto nel vostro sistema.
Trovo che questa prospettiva sia incoraggiante, stimolante e decisamente splendida. Rimanendo del
parere, tuttavia, che ogni tanto è bello riaccostarsi al cibo per il piacere di sentirne il sapore e
di vivere momenti di convivialità: naturalmente sto parlando di cibo ottenuto in maniera sana e
senza sofferenza per il pianeta o per le sue creature.
ALESSANDRA DEVANA D’ELIA
Devana è nata in Italia nel 1964. E’ laureata in bioeconomia e studiosa di archeologia esoterica e
di misteri connessi ai siti sacri del pianeta.
Da 20 anni si occupa di storia “alternativa” nonché di filosofie e scienze olistiche che riconducono
l’Essere Umano alla sua potenzialità divina.
Col suo nome anagrafico di Alessandra D’Elia ha pubblicato su questi argomenti articoli e libri, tra
cui “L’energia segreta dell’acqua” e “Feng Shui”, scritti con Gigi Capriolo.
Viaggia per il mondo documentando fotograficamente il passato e il futuro dell’umanità nascosti
nelle silenziose testimonianze dei megaliti.
PER INFORMAZIONI
Devana
tel. 347 – 58.39.887
e-mail: cdossi@libero.it
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