Dio dal punto di vista della Teoria del Tutto

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Dio dal punto di vista della Teoria del Tutto

di Fran De Aquino

Partendo dalla teoria relativistica della Gravità Quantistica [1] è stato sviluppato un set di 25
documenti. Questi formano la teoria del Tutto (TOE) [2]. Il più importante aspetto della TOE si
riferisce a Dio, definito come Coscienza Suprema. Questa coscienza gigante non solo sarebbe la più
grande di tutte le coscienze nell’Universo, ma anche il substrato di tutto ciò che esiste e,
ovviamente, tutto ciò che esiste sarebbe interamente in essa contenuto, compreso tutto lo spazio
tempo. Pertanto, se la coscienza a cui ci riferiamo contiene tutto lo spazio, il suo volume è
necessariamente infinito, di conseguenza, possiede un massa psichica infinita. Ciò significa che
contiene tutta la massa psichica esistente e, quindi, qualsiasi altra coscienza che esiste sarà in
essa contenuta. Quindi, possiamo concludere che sia la Coscienza Suprema e che non ne esista altra
uguale: è unica. Dal momento che la Coscienza Suprema contiene anche tutto il tempo, passato,
presente e futuro, per Essa il tempo non fluisce come fluisce per noi.

In questo quadro, quando si parla della Creazione dell’Universo, l’uso del verbo “creare” significa
che “qualcosa” che non c’era è “divenuto esistente”, quindi si presuppone il concetto di flusso del
tempo.
Per la Coscienza Suprema, tuttavia, l’stante della creazione è mescolato con tutti i tempi, di
conseguenza, non esiste un “prima” o “dopo” la Creazione e, quindi, la seguente domanda non è
giustificabile: “Cosa faceva la Coscienza Suprema prima della Creazione?”. D’altra parte, si può
anche dedurre, da quanto precede, che l’esistenza della Coscienza Suprema non abbia alcun limite
definito (inizio e fine), cosa che le conferisce la caratteristica unica di increata ed eterna. Dal
momento che la Coscienza Suprema contiene tutte le coscienze, ci si aspetta che contenga tutte le
conoscenze. Pertanto, è anche onnisciente.

Di conseguenza, sa come formulare immagini mentali ben definite con masse psichiche sufficienti per
materializzare il suo contenuto (mediante il collasso della funzione d’onda). In questo modo, può
materializzare tutto ciò che desidera (onnipotenza). Tutte queste caratteristiche della Coscienza
Suprema (infinita, unica , increata, eterna, onnipresente, onnisciente e onnipotente) coincidono con
quelle tradizionalmente attribuite a Dio dalla maggior parte delle religioni. L’opzione della
Coscienza Suprema del materializzare l’Universo primordiale in un volume critico indica la la
conoscenza di ciò che sarebbe successo nell’Universo a partire da quella condizione iniziale.
Pertanto, sapeva come l’universo si sarebbe comportato secondo le leggi già esistenti. Di
conseguenza, le leggi non sono state create per l’Universo e, di conseguenza, non sono “Le Leggi di
Natura “o” leggi poste sulla Natura da Dio”, come scritto da Cartesio. Esse esistevano già come
parte intrinseca della Coscienza Suprema; Tommaso d’Aquino aveva un chiara comprensione di questo.
Parla della Legge Eterna “… che esiste nella mente di Dio e governa l’intero Universo”. La
Coscienza Suprema aveva tutta libertà di scegliere le condizioni iniziali dell’Universo, ma ha
optato per la concentrazione in un volume critico in modo che l’evoluzione dell’Universo fosse
proceduta nella forma più conveniente per lo scopo che aveva in mente e in accordo con le leggi
insite nella sua stessa natura. Questo ragionamento poi risponde alla famosa domanda di Einstein:
“Qual’è il livello di scelta che Dio avrebbe avuto nel costruire l’Universo?”. Apparentemente,
Newton fu il primo a notare l’opzione Divina. Nel suo libro Optiks, ci dà una visione perfetta di
come ha immaginato la creazione dell’Universo: “Sembra possibile per me che Dio, all’inizio, abbia
dato forma alla materia in solide particelle compatte […] nel modo migliore possibile per
contribuire allo scopo che Egli aveva in mente…”.

Con quale scopo la Suprema Coscienza ha creato l’Universo? Rispondere a questa domanda sembra
difficile. Tuttavia, se si ammette Il desiderio primordiale di procreare della Coscienza Suprema,
cioè di generare coscienze individuali da sè stessa in modo che queste ultime possano evolversi e
manifestare i suoi stessi attributi creativi, allora possiamo dedurre che, affinché possano
evolvere, tali coscienze necessitino di un universo, e questa potrebbe essere la ragione principale
per la sua creazione. Dunque, l’origine dell’Universo sarebbe in relazione con la generazione di
dette coscienze e, di conseguenza, la materializzazione dell’Universo primordiale deve aver avuto
luogo nella stessa epoca in cui la Coscienza Suprema ha deciso di creare le postulate coscienze, che
da ora chiamerò Coscienze Primordiali. Per essere state direttamente individualizzate dalla
Coscienza Suprema, le coscienze primordiali hanno certamente contenute in sé, anche se in uno stato
latente, tutte le possibilità della Coscienza Suprema, tra cui il germe della volontà indipendente,
che consente punti di partenza originali da stabilire. Tuttavia, nonostante la somiglianza con la
Coscienza Suprema, le coscienze primordiali non potevano avere la comprensione di sè stesse. Questa
auto-comprensione nasce con lo stato mentale creativo che tali coscienze possono raggiungere solo
attraverso l’evoluzione.

Così, nel primo periodo evolutivo, le coscienze primordiali devono essere rimaste in stato di
incoscienza totale, essendo l’inizio di un pellegrinaggio evolutivo da incoscienza a supercoscienza.
Per analogia con i corpi materiali, i cui spettri di emissione sono, come sappiamo, identici a
quelli di assorbimento, anche i corpi psichici devono assorbire all’interno dello spettro in cui
emettono. In particolare, nel caso di coscienza umana, i loro pensieri li fanno diventare emettitori
di radiazione psichica in uno specifico spettro di frequenza e, di conseguenza, ricevitori nello
stesso spettro. Così, quando un coscienza umana, dai suoi pensieri, è ricettiva di un certo
pensiero, detta radiazione sarà assorbita dalla coscienza (assorbimento di risonanza). Entro queste
circostanze, la radiazione assorbita deve stimolare – attraverso il Principio di Risonanza, – detta
coscienza ad emettere nello stesso spettro, proprio come avviene con la materia. Tuttavia, affinché
tale emissione si verifichi in una coscienza umana, deve essere preceduta dalla individuazione dei
pensieri identici a quelli che hanno originato la radiazione assorbita, perché ovviamente solo
pensieri identici potranno riprodurre, quando collassano, lo spettro delle radiazioni psichiche
“virtuali” assorbite. Questi pensieri indotti – come i pensieri delle stesse coscienze – devono
rimanere individualizzati per un periodo di tempo (durata del pensiero), dopo il quale la sua
funzione d’onda collasserà, producendo così la radiazione psichica “virtuale” nello stesso spettro
delle frequenze assorbite. La Coscienza Suprema, così come le altre coscienze, ha un proprio
spettro di assorbimento determinato dai suoi pensieri – che costituiscono lo standard di un pensiero
di buona qualità. Ovvero, sono pensieri di risonanza nella Coscienza Suprema. Così, solo pensieri di
questo tipo, prodotti nelle coscienze umane, possono indurre l’individualizzazione di pensieri
simili nella Coscienza Suprema. Quindi, la Coscienza Suprema è immune al male che contiene (a causa
delle Coscienze Umane). Per lo stesso motivo, non può essere maligna come pensava Einstein (“I have
second thoughts. Maybe God is malicious.” Said to Vladimir Bergmann, as quoted in Einstein in
America (1985)).

In questo contesto, un sistema di giudizio è stabilito in cui il bene e il male sono valori
psichici, con la loro origine nel pensiero libero. Il buono è legato a buona qualità dei pensieri,
che sono i pensieri risonanti nella Suprema Coscienza. Il male, a sua volta, è legato a pensieri di
cattiva qualità, non risonanti nella Suprema Coscienza. Di conseguenza, la morale derivante risulta
dalla Legge stessa, intrinseca nella Coscienza Suprema e, di conseguenza, questa morale psichica
deve essere la morale fondamentale. Quindi l’etica fondamentale non è biologica né situata
nell’azione aggressiva, come pensava Nietzsche. Essa è psichica e situata nei pensieri di buona
qualità. Essa ha un fondamento teologico e in essa la creazione dell’Universo da un Dio preesistente
è di natura essenziale, opposta, per esempio, all’ “Etica geometrica” di Spinoza, che ha eliminato
le idee della Creazione dell’Universo da un Dio preesistente, principale fondamento della teologia e
filosofia cristiana. Tuttavia, è molto vicina all’etica di Aristotele, nella misura in cui, da essa,
ci rendiamo conto che siamo ciò che ripetutamente facciamo (pensiamo), e che l’eccellenza non è un
atto, ma un’abitudine (Etica, II, 4). Secondo Aristotele: ‘”la bontà di un uomo è un lavoro
dell’anima verso l’eccellenza in una vita completa: … non è un giorno o un breve periodo che rende
un uomo fortunato e contento. “(Ibid, I, 7)

Referimenti

[1] De Aquino, F. (2010) Mathematical Foundations of the Relativistic Theory of Quantum Gravity,
Pacific Journal of Science and Technology, 11(1), pp.173-232.
[2] De Aquino, F. (Nov 2012) TOE – Theory of Everything, vixra.org/abs/1210.0119
Fran De Aquino
Maranhao State University, Physics Department, S.Luis/MA, Brazil.
Copyright © 2012 by Fran De Aquino. All Rights Reserved.

Tratto da God in the viewpoint of the Theory of Everything frandeaquino.org

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