DIO UN OSTETRICO?!

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DIO UN OSTETRICO?!

Rivisitazione Dell’Antropomorfismo

di SATSVARUPA DASA GOSVAMI

La teoria dell’astronomo Carl Sagan su perché l’uomo crede in Dio (” The Amniotic Universe”,
Atlantic Monthly, Aprile 1979) è un’ipotesi piuttosto antiquata che presenta però nuove distorsioni.
Sagan dice che le nostre idee su Dio e sull’aldilà non sono altro che ricordi di situazioni da noi
vissute al momento della nascita, quando siamo usciti dal grembo della madre.
Prima di elaborare la sua teoria sulla nascita, Sagan ammette subito che l’antropoformismo (che
generalmente è interpretato con il fatto che Dio è un invenzione dell’uomo) è spesso solo “un
disperato tentativo razionale di evitare un incontro serio con il misticismo”. Egli sostiene anche
che non è plausibile l’idea che l’esperienza religiosa un mero “difetto di evoluzione delle
connessioni del cervello” con cui si viene in contatto durante stati di coscienza alterati come le
esperienze vicino alla morte e quelle causate dalle droghe.

La “nuova” teoria antropomorfica di Sagan è tuttavia estremamente debole e poco plausibile. Egli
dice di essersi rifatto alla teoria dello psicologo Stanislav Grof. Grof chiese ai pazienti che si
sottoponevano a terapie a base di LSD di ricordare la loro nascita. Poi divise questa esperienza
neonatale in quattro fasi: la calma e la soddisfazione iniziali, il dolore intenso nella fase di
contrazione dell’utero, il passaggio graduale verso la luce, e il sollievo finale, quando il neonato
arriva tra braccia affettuose. Basandosi sull’analisi di Grof, Sagan ci offre quindi la sua
interpretazione antropomorfica: il sollievo sperimentato dal neonato nel momento in cui esce
dall’utero e viene alla luce ha creato nell’uomo il concetto di regno di Dio e la prima figura che
incontrano gli occhi appena dischiusi, l’ostetrico, il ginecologo o il padre, forma nell’uomo il
concetto di Dio.

L’astronomo avrebbe quindi invalidato con abile mossa la conoscenza spirituale trasmessa da Krishna
, Buddha, Cristo, Maometto e da tutti gli altri grandi pensatori religiosi? Non esattamente. Il
tentativo di Sagan di darne una spiegazione puramente fisiologica può soddisfare le persone
predisposte all’ateismo, ma non lascia altrettanto soddisfatto l’osservatore un po’ più obiettivo.

Perché Sagan tenta di spiegare il più nobile impulso dell’uomo – l’amore per Dio – come semplice
ricordo della nascita? Sagan ammette una certa fragilità nella teoria: non riesce a collegare la
fede in Dio con la sua fede nella propria supremazia.

” Sarei felice se ci fosse vita dopo la morte… ma sono anche uno scienziato…”. A quanto pare
pensa, come scienziato, di avere il diritto di pretendere che l’Essere Supremo si faccia esaminare
al microscopio, come se una farfalla o un pianeta che apparissero da soli nelle lenti davanti alle
lenti.

Ovviamente Dio, la Persona Suprema, non può essere avvicinato con un metodo così terreno e
materialista. Così Sagan, anziché far ricorso agli usuali procedimenti trascendentali di approccio
con Dio, come insegnano i grandi pensatori religiosi, si inventa una spiegazione. Sagan non riesce
ad accettare che Dio esista realmente e cerca quindi un’alternativa, una ragione per cui tante
“buone e grandi persone” credono in Lui. E pensa di averla trovata nella teoria sulla nascita che
“per quanto ne sappia è l’unica alternativa, una ragione per cui tante “buone e grandi persone”
credono in Lui. E pensa di averla trovata nella sua teoria sulla nascita che “per quanto ne sappia è
l’unica alternativa”.

Krishna che enuncia la Bhagavad-gita sarebbe allora solo il ricordo di un ostetrico? Le preghiere di
Gesù Cristo a Dio Padre sarebbero solo un’involontaria espressione di ringraziamento alle tante
ostetriche che aiutano a partorire? O forse è proprio Sagan che si trova nell ‘illusione…
dimenticare Dio, cercare inutili “alternative”.

Le teorie antireligiose di questo tipo vengono commentate nelle antiche Scritture Vediche. Nella
Bhagavad-gita Sri Krishna afferma: “Non mi manifesto mai alle persone sciocche e poco intelligenti.
Per essi resto coperto dalla mia potenza illusoria e quindi il mondo soggetto all’illusione non
conosce Me , il non nato e l’infallibile… Gli sciocchi Mi deridono quando discendo nella forma
umana. Essi non conoscono la Mia natura trascendentale e il Mio supremo dominio su tutto ciò che
esiste”. Come può un comune essere umano fare una ricerca obiettiva sulla natura di Dio? Tutti noi
siamo limitati; abbiamo una imperfetta percezione sensoriale e la tendenza a commettere errori, ad
ingannare, ad essere soggetti all’illusione. Dato che l’esistenza dell’ Assoluto è al di là della
nostra visione materiale, per noi è impossibile comprenderLo fintanto che non seguiamo una delle vie
autorizzate di purificazione spirituale.

Quando l’ateo cerca di deridere il Supremo -dicendo che Egli non è altro che il padre o l’ostetrico
che accoglie il bimbo alla nascita- non è il Supremo che in realtà viene descritto (deriso e
rifiutato) bensì un’immagine del Supremo creata da uno speculatore mentale. La posizione
trascendentale di Dio, la Persona Suprema, non può essere percepita dalle anime condizionate che
sono abituate a giudicare qualsiasi cosa sulla base della propria visione materiale e che non
possono comprendere che il Supremo esiste nella Sua dimora personale, situata al di là di tale
visione. Anche se uno scienziato riuscisse a contare tutti gli atomi presenti nell’universo, non
sarebbe comunque in grado di comprendere Dio, la Persona Suprema. Anche se si cercasse per milioni
di anni di comprendere il Supremo mediante metodi basati sulla speculazione mentale oppure
viaggiando alla velocità della mente o del vento, la Verità Assoluta rimarrebbe comunque
inconcepibile perché il materialista non è in grado di calcolare la lunghezza e l’estensione
dell’esistenza illimitata di Dio, la Persona Suprema.

Dobbiamo avvicinare il Signore ponendo domande alle persone realizzate o cercando le risposte nelle
Scritture. Questo metodo devozionale, il bhakti yoga, ha i suoi standard scientifici, i suoi aspetti
teorici e pratici di percezione e solo se una persona li accetta può arrivare a realizzare la
propria relazione con il Supremo. Per quest’epoca per esempio le Scritture Vediche raccomandano
vivamente il canto del maha-mantra Hare Krishna . Se si decide di non accettare il metodo autentico
di comprensione di ciò che è spirituale non si potrà mai realizzare Dio. In ogni caso, che si arrivi
a comprenderLo o meno, Egli esiste ugualmente nella Sua potenza spirituale, al di là dei
dilettantismi dello psicoterapeuta o dell’astronomo.

E’ noto a molti che Carl Sagan crede nell’esistenza su altri pianeti di forme di vita superiori.
Egli termina l’esposizione della sua “teoria sulla nascita” preannunciando che “presto o tardi
(mediante i viaggi spaziali) troveremo altri esseri intelligenti”. Sagan crede che la maggior parte
delle creature che potremmo incontrare nello spazio siano più avanzate dell’uomo di quest’epoca. “In
un certo qual modo ci sembreranno degli dei”. Conclude poi dicendo che questi esseri superiori ci
daranno forse una conoscenza superiore di Dio e della scienza. Anche le Scritture Vediche affermano
che c’è una vita superiore sugli altri pianeti all’interno di questo universo materiale. Ad ogni
modo il fatto che Dio l’astronomo riconosca che la sua teoria sia una speculazione umana e che
potrebbe un giorno essere migliorata da una conoscenza ottenuta da esseri più elevati è in apparenza
un sintomo di modestia. Ma perché Sagan non è così modesto da capire che al di là dell’intelligenza
superiore presente negli esseri spaziali devono esistere stadi di intelligenza sempre più elevati e,
in definitiva, l’intelligenza dalla quale ogni altra intelligenza deriva? Questo principio
fondamentale – che Dio è la causa originale – è espresso in questo aforismo del Vedanta: “il Supremo
è ciò da cui ogni altra cosa emana”. Il piccolo frammento dell’universo che ci circonda è così
complesso e organizzato che ci obbliga a concludere che c’è una grande intelligenza, un grande
cervello al di là di esso. Possiamo fare tante ipotesi – “il big bang”, “lo stato stazionario”,
“l’oscillazione” – che possono spiegare meglio l’universo, ma a prescindere dal modo in cui tutto
ciò è avvenuto, è avvenuto e si evolve a causa di una volontà e di un’intelligenza Suprema.

Non è necessario attendere milioni di anni nella vana speranza che la conoscenza Suprema ci pervenga
tramite un incontro casuale con esseri superiori. Per migliaia di anni il Signore Supremo ha
trasmesso pietosamente agli esseri sofferenti di questo mondo materiale questa conoscenza Suprema e
ancora oggi questa trasmissione continua. Purtroppo, uno scienziato come Sagan è troppo occupato a
spremersi il cervello per declamare “alternative” a Dio – troppo occupato per essere un po’ più
umile e per provare ad ascoltare.

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