di B. Alan Wallace
La devozione, lo studio e la meditazione possono tutti essere vuoti
rituali; che questi atti votivi, o qualunque altra pratica siano
realmente Dharma (“Legge cosmica”, “Legge Naturale”, oppure “il modo
in cui le cose sono”, ma pure “nel Buddhismo, Dharmaindica gli
insegnamenti del Buddha”) dipende solo dalla motivazione con cui si
compiono. I nostri iniziali tentativi di pratica spirituale tendono ad
essere molto influenzati da quel che gli altri pensano.
Desideriamo superare le distorsioni mentali e coltivare sane qualità
come la bontà, la comprensione, la consapevolezza e la concentrazione;
ma quando ci impegniamo nelle pratiche finalizzate a sviluppare queste
qualità, all’inizio ci sembrano solo esercitazioni mentali. Il Dharma
sembra separato, una cosa adottata da fuori. Ma se andiamo più in
profondità nella pratica, questo senso di separazione comincia a
svanire e la mente si trasforma nello stesso Dharma che cerchiamo di
coltivare.
(Saggezza buddista – “Dipende solo dalla motivazione” – B. Alan
Wallace – copyleft perle.risveglio.net)
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Commento:
“Affinché la meditazione sia davvero proficua, la motivazione – con
cui ci si accosta alla propria interiorità e per cui si tenta di
cogliere il silenzio del momento presente, dell’attimo senza tempo,
dell’adesso – è fondamentale per una sua buona riuscita. Quindi,
innanzitutto, dovremmo chiederci quali siano i nostri reali moventi e
solo dopo incamminarci lungo il non-sentiero che ci condurrà … qui e
ora.”
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