Diventa un astronauta dello spazio interiore – Osho

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Diventa un astronauta dello spazio interiore

da: ll Libro Arancione di Osho
Edizioni Mediterranee

“Diventa un astronauta dello spazio interiore”

Spesso, in meditazione profonda, ti capiterà all’improvviso di
sentire che la forza di gravità sia scomparsa e ora nulla ti frena
più, da questo momento puoi decidete se volare o no. Ora dipende solo
da te, se lo vuoi puoi vo­lare alto nel cielo: tutto il cielo ti
appartiene. Ma, quando riapri gli occhi, all’improvviso ricompare il
corpo, la terra è lì, la forza di gravità è tornata. Mentre meditavi
ad occhi chiusi ti sei scordato del corpo, sei passato in una
di­mensione diversa: la dimensione della grazia.

Gioiscine, lasciale spazio, perché se inizi a pensare che è follia,
scomparirà e questa interruzione disturberà la tua meditazione.
Gioiscine come fosse un sogno in cui stai volando. Chiudi gli occhi.
Mentre mediti va’ dove più ti piace, sali sempre più in alto verso il
cielo, e presto po­trai provare molte altre cose. E non aver timore.
E’ un’avventura meravigliosa, più grande ancora dell’andare sulla
luna: diventare un astronauta dello spazio interiore è l’avventura
più straordinaria che ci sia.

Bbagwan ha suggerito questa bellissima meditazione a chi è turbato da
sensazioni di instabilità fisica o dall’impressione di volare.

Siedi sul letto e per cinque o dieci minuti visualizza a occhi
chiusi… senti come il tuo corpo diventa sempre più grande, e più
grande e più grande ancora. Rendilo il più grande possibile, finché
arriva quasi a toccare le pare­ti della stanza.

A un certo punto avrai l’impressione di non poter più muovere le mani,
ti è difficile… la testa tocca il soffitto. Per i primi due o tre
giorni limitati a questo; poi inizia ad espanderti fuori dalla stanza.
Riempi tutta la casa e sentirai che la stanza è dentro di te. Quindi
espanditi oltre la casa: riempi tutto il quartiere, percepiscilo
dentro di te. Infine riempi tutto il cielo, e percepisci il sole e la
luna e le stelle che viaggiano dentro di te.

Continua per dieci, dodici giorni. Col tempo, lentamen­te, riempi
tutto il cielo. Il giorno in cui avrai colmato tutto il cielo, inizia
il procedimento inverso. Per altri due giorni diventa piccolo. Nel
processo inverso, siedi e immagina che stai diventando molto piccolo.
Segui il percorso opposto- Il tuo corpo non è grande come sembra, è
alto non più di trenta centimetri. Sei solo un giocattolino, ti
sentirai cosi: se riesci a immaginarti di grandezza smisu­rata, puoi
immaginarti infinitamente piccolo. E puoi diventare ancora pi0ù
piccolo, così piccolo che potresti stare sul palmo della mano. E poi
ancora più piccolo… e piú pic­colo ancora. E nel giro di dodici
giorni arrivi al punto di essere invisibile: sei diventato un atomo
cosi inftnitesima­le che è impossibile scoprire dove sei.

Renditi grande quanto l’intero universo e, quindi, renditi piccolo
quanto un atomo invisibile: dodici giorni per la prima parte del
viaggio e dodici giorni per l’altra. E. non ti puoi neppure immaginare
quanto ti sentirai bene, felice e centrato.

La meditazione ti può dare intuizioni straor­dinarie perché è la cosa
piú inutile che esista al mondo. Semplicemente non fai niente,
semplicemente entri nel silenzio. E’ molto meglio del sonno, perché
nel sonno sei inconscio, e qualsiasi cosa accada avviene
inconsciamente. Ti puoi ritrovare in paradiso, ma non ne sei
cosciente. Nella meditazione procedi co­scientemente, per cui acquisti
consapevolezza del sentiero: come spostarsi dal mondo este­riore delle
cose utili all’inutilità del mondo interiore. E quando conosci il
sentiero, puoi raggiungere il tuo mondo interiore in ogni momento.

Seduto su un autobus la tua presenza non è necessaria, sei
semplicemente seduto senza far niente; mentre viaggi in macchina, o in
treno, o su un aeroplano, non fai nulla, tutto viene fatto dagli
altri; tu puoi chiudere gli occhi e entrare dentro di te, nel regno
dell’inutilità. E all’improvviso tutto diventa silente, e
all’improvviso tutto è calmo; e all’improvviso ti trovi alla sorgente
della vita.

Ma sul mercato non ha alcun valore. Non puoi andare a venderla, non
puoi dire: Io posseggo tanta meditazione. Qualcuno la vuole comprare?
Nessuno sarà disposto a comprar­la. Non è una merce, è una cosa del
tutto inutile.

___

– primo passo: rilassati semplicemente su una poltrona, sistema ii
corpo in modo che sia assolutamente co­modo. Il secondo passo: chiudi
gli occhi. Terzo passo: rilassa il respiro. Rendilo il più naturale
possibile, A ogni espirazione ripeti: « uno ». Quando il respiro
fuoriesce ripeti: « uno »; inspira e non dire nulla. E con ogni
espirazione ripeti semplicemente: « Uno_ uno… uno ». E non
limitarti a dirlo, senti anche che l’intera esistenza è una, è
un’unità. Non devi dirlo, devi solo sentirlo, e dire « uno » ti
aiuterà moltissimo. Segui questa pratica per venti minuti al giorno.

Assicurati che nessuno ti disturbi mentre fai questa meditazione. Puoi
aprire gli occhi e guardare l’orologio, ma non caricare la soneria.
Qualsiasi cosa possa provocarti una scossa sarebbe dannosa, per cui
durante questa meditazione stacca il telefono e fai in modo che
nessuno bussi. In quei venti minuti devi essere assolutamente
rilassato. E se c’è troppo rumore intorno. usa tappi per orecchie.

Nemmeno ti immagini quanto ti renderà calmo, sereno e raccolto
ripetere « uno » a ogni esalazione. Praticalo durante il giorno, mai
di sera, altrimenti il tuo riposo verrà disturbato perché è un
esercizio così rilassante che ti fa passare completamente il sonno. Ti
sentirai rinfrescato. L’orario migliore è al mattino, o anche nel
pomeriggio; ma, mai di sera.

Solo la meditazione ti può aiutare in modo completo, perché non la
imponi all’attenzione di nessuno, è qualcosa che fai solo per te. Puoi
sentirti assolutamente libero. Non devi temere cosa ne penseranno gli
altri.

– Il sorriso interiore

Ogni volta che sei seduto e non hai niente da fare, ri­lassa
semplicemente la mandibola inferiore e tieni la bocca socchiusa.
Respira coro la bocca, ma non profondamente, lascia che sia il corpo a
respirare, con un respiro leggero che diventerà sempre più lieve. E
quando sentirai che il respiro è diventato leggerissimo, la bocca si è
schiusa e la mandibola è rilassata, sentirai il corpo rilassatissirno.

In quel momento inizia a percepire un sorriso, non sul volto, ma
all’interno di tutto il tuo essere… e Io sen­tirai davvero! Non è un
sorriso che affiora sulle labbra, é un sorriso esistenziale che si
diffonde solo all’interno.

Provaci e saprai di cosa si tratta… perché non può es­sere spiegato.
Non occorre sorridere con le labbra e con il volto, è come se tu
sorridessi dalla pancia: la pancia sorride. Ed è un sorriso, non una
risata, per cui è delicatissimo, è molto fragile e molto lieve, è
simile ad una piccola rosa che si schiude nella pancia e la cui
fragranza si diffonde in tutto il corpo.

Quando hai conosciuto l’essenza di questo sorriso, puoi essere felice
ventiquattro ore al giorno. E ogni volta che senti di avere smarrito
questa contentezza, basta chiudere gli occhi e cercare di nuovo quel
sorriso, e ricomparirà. E durante il giorno lo puoi ritrovare quando
vuoi: è sem­pre li.

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