Dormire male, mangiare peggio

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Dormire male, mangiare peggio

Avete mai passato una notte insonne e vi siete alzati al mattino con voglia di dolci? Non siete gli
unici. Secondo recenti ricerche, dormire poco peggiora la qualità della nostra dieta.

Sappiamo tutti quanto sia importante dormire bene. Godere di un riposo notturno profondo, continuo e
ristoratore permette di affrontare la giornata al 100% e con le facoltà cognitive al massimo.
D’altra parte, dormire male non spegne solo le energie, fa anche mangiare in modo impulsivo e
malsano.

È successo a molti di noi: se dormiamo a malapena due ore consecutive, al risveglio veniamo assaliti
dalla fame. Abbiamo una irresistibile voglia di consumare pasticceria industriale e qualsiasi dolce
che troviamo in cucina. Più zucchero, meglio è.

Le scelte alimentari poco sane in tempi di scarso riposo non sono legate al caso. Il cervello
risveglia il bisogno di consumare cibi con un carico di glucosio più alto. Lo fa per un motivo ben
preciso che analizziamo nelle righe che seguono.

La donna che mangia di notte rappresenta che dormire male fa mangiare peggio.

La privazione del sonno può influenzare l’appetito e le scelte alimentari.

Dormire male: la dieta cambia

I dati scientifici potrebbero sorprenderci: le persone con disturbi del sonno cronici corrono un
rischio maggiore di sovrappeso.

Se si dorme male, le abitudini alimentari variano al punto da provocare uno squilibrio ormonale. Gli
scienziati hanno constatato anche alterazioni dell’attività cognitiva.

Il legame tra cibo e sonno è chiaramente bidirezionale. Ciò che mangiamo può influire sulla nostra
igiene del sonno, così come cene abbondanti e molto speziate o bevande stimolanti si ripercuotono
sul sonno.

D’altra parte, ormai da qualche anno, la scienza ci avverte che uno scarso riposo può rendere povera
la nostra dieta.

Mancanza di sonno e calo della leptina

La leptina è un ormone responsabile della regolazione dell’assunzione di cibo tramite un segnale al
cervello che lo informa che abbiamo già ottenuto abbastanza energie.

In altre parole, grazie a questo ormone, riusciamo a sentirci sazi e a smettiamo di mangiare. Cosa
accadrebbe se questo ormone non fosse presente a livelli adeguati nel corpo?

Uno studio dell’Università della Prefettura di Kumamoto in Giappone indica che la mancanza di sonno
abbassa i livelli di leptina e aumenta quelli di grelina. Quest’ultimo ormone stimola la sensazione
di appetito.

Se si riposa male durante diverse settimane, il risultato è un aumento dell’appetito e un ritardo
nell’invio del segnale di sazietà. Il cervello ha bisogno di riposare per svolgere i suoi compiti di
pulizia e regolazione ormonale. Se dormiamo 3 o 5 ore, difficilmente riuscirà a completare un simile
lavoro.

È stato riscontrato che quando gli adolescenti dormono 6,5 ore a notte (anziché 9,5 ore), optano per
un consumo maggiore di zuccheri e carboidrati aggiunti.

I ragazzi dormono sempre peggio e questo ha un grave impatto sulla loro dieta.

Carboidrati e zucchero, per favore

Dormire male altera le preferenze alimentari. Per quale motivo il poco sonno provoca un maggiore
bisogno di consumare prodotti zuccherati?

Lo studio pubblicato sulla rivista Sleep e condotto dalla Dott.ssa Kara McRae Duraccio indica che
andare a letto tardi favorisce abitudini alimentari malsane nell’adolescente. Questi sente un
bisogno più intenso di consumare cibi con un carico glicemico più elevato.

Dormire poco fa sì che il cervello sperimenti un deficit di glucosio, motivo per cui ci spinge a
ottenerlo. Secondo il lavoro citato, basta dormire meno di 7 ore per abbandonare frutta e verdura e
assumere più carboidrati, dolci, ecc.

Dormire bene per proteggere il cervello e la dieta

La privazione del sonno o dormire meno di 8 ore ha chiare conseguenze sul cervello, ma non sempre
diamo importanza a questa realtà.

Le nuove tecnologie, per esempio, hanno ridotto le ore di sonno dei giovani. Alcune ricerche
spiegano come il sonno scarso altera l’attività della corteccia prefrontale.

Ciò si traduce in decisioni peggiori a causa della riflessione e maggiore impulsività. Ciò è anche
alla base di scelte alimentari meno sane. La gola vince su autocontrollo, raziocinio e forza di
volontà.

Dormire male equivale a una giornata in cui tutto andrà storto. Trattiamo il sonno con rispetto e
l’importanza che merita.

Miglioriamo le nostre abitudini di vita per assicurarci un sano riposo notturno. Solo così
permetteremo al cervello di svolgere i compiti notturni. Dopotutto, il sonno, come diceva Sofocle, è
l’unica medicina efficace per tutto.

Bibliografia

Greer SM, Goldstein AN, Walker MP. The impact of sleep deprivation on food desire in the human
brain. Nat Commun. 2013;4:2259. doi: 10.1038/ncomms3259. PMID: 23922121; PMCID: PMC3763921.

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Increases Sweet Taste Preference, Appetite and Food Intake in Healthy Young Adults: A Randomized
Crossover Trial. Behav Sci (Basel). 2020 Feb 1;10(2):47. doi: 10.3390/bs10020047. PMID: 32024073;
PMCID: PMC7071396.

Kara McRae Duraccio, Catharine Whitacre, Kendra N Krietsch, Nanhua Zhang, Suzanne Summer, Morgan
Price, Brian E Saelens, Dean W Beebe, Losing sleep by staying up late leads adolescents to consume
more carbohydrates and a higher glycemic load, Sleep, Volume 45, Issue 3, March 2022, zsab269,
doi.org/10.1093/sleep/zsab269

www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0079612319300408#
<www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0079612319300408> !

www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7071396/

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