Dualità
Non si devono contrapporre dimensione materiale e spirituale, dobbiamo invece distinguerle. Una
volta operata questa distinzione, si deve porre il mondo materiale al servizio del progetto
spirituale poiché tale è la sua funzione.
La dinamica di unarmonica interazione è esattamente quella che si deve affermare alla nostra
coscienza.
Fratello sole, sorella luna, fratello mare, sorella pioggia, sorella acqua sì casta e pura: quando
le persone amano non esiste contrapposizione, quando cè la visione del collegamento tra il creato e
il Creatore possiamo innalzare un inno di lode agli oggetti della percezione, in apprezzamento
dellopera dellArtista supremo.
La dicotomia nasce quando noi intendiamo sfruttare la natura, piegandola al nostro desiderio per
sottometterla e danneggiarla. Quando simpone questa concezione dualistica, di separazione e
frattura tra soggetto e oggetto, tra creatura e creato, tra uomo e natura, comincia la competizione:
Voglio estrarre loro; voglio estrarre il petrolio; voglio ricavare frutti subito; voglio ottenere
da una mucca il doppio del latte che può produrre, per cui la metto in un luogo ristretto, la faccio
ingrassare e le somministro antibiotici. Quando si afferma questatteggiamento, non si vede più il
creato come unopera darte e tutto diventa competizione.
La competizione è creata dallego ed è incompatibile con la visione spirituale che ci vede tutti
collegati: Creatore, creato e creature.
Impariamo ad essere grati ed esprimere amore verso la natura tutti i giorni, perché il creato
rimanda al Creatore, e allAmore per Lui che risiede in noi.
Matsyavatara das (Marco Ferrini)
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