E’ proprio vero che occorra mangiare per vivere?

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E’ proprio vero che occorra mangiare per vivere?

autore sconosciuto

E’ proprio vero che occorra mangiare per vivere? Per la stragrande
maggioranza degli umani è così, ma c’è qualcuno che ha smentito questa
massima, ha sfidato questa necessità, spesso involontariamente:

la beata Alphais di Cudot (Francia, 1200) viveva solo di eucarestia

Sant’Antonio di Padova mangiava ogni due o tre giorni un tozzo di pane
con un pizzico di sale e beveva acqua

la beata Helen Enselmini (Padova, 1200) clarissa, consacrata dallo
stesso S. Francesco, visse per mesi della sola eucarestia

santa Caterina da Siena (1350) visse per anni della sola eucarestia,
pur conducendo una vita molto attiva, come insegnante. Spontanea nel
digiuno, tentò ripetutamente di mangiare, ma dovette desistere, perché
si sentiva male appena mangiava

la beata Elisabeth Achler, detta “the good” (Waldsee, Germania, 1400)
viveva senza mangiare

santa Lydwina di Schiedam (Olanda, 1400) visse di sola eucarestia per
i suoi ultimi 19 anni

san Nicola di Flue, detto “fratello Klaus” (cantone Unterwalden,
Svizzera, 1450) visse per 19 anni di sola eucarestia

santa Mary Ann de Paredes (Quito, Ecuador, 1600) mangiava solo
un’oncia di pane secco al giorno

anche del conte di Saint Germain (1700) si dice che non mangiasse

la mistica Maria Domenica Lazzeri (Capriana [TN] 1815-1848) visse per
14 anni senza mangiare, né bere

anche il nostro amato contemporaneo S. Pio da Pietrelcina mangiava in
maniera simbolica: un cucchiaio di minestra, o riso, o una forchettata
di spaghetti, una volta al giorno

Louise Lateu, belga (1850) fu un’altra mistica che visse di sola
eucarestia dal 1871 alla sua morte: 1883.

Maestri e yogi, menzionati dai ricercatori e viaggiatori, che hanno
vissuto mangiando poco o niente; Sai Baba mangiava pochissimo una sola
volta al giorno e diceva che chi mangia una volta è uno yogi, chi
mangia due volte è una persona normale, chi mangia tre volte al giorno
è malato. Il famoso yogi Paramahansa Yogananda, nella sua
autobiografia, … ci riferisce che anche Babaji non mangiava

recentemente (2011) è venuto alle cronache giornalistiche lo yogi
Pralhad Jani del Gujarat (India) che vive da 74 anni senza mangiare né
bere; si è sottoposto ad esami in ospedale ed i medici non hanno
saputo spiegare la situazione. Lui dice di usare una tecnica yogica,
trasmessagli da una divinità, quando aveva solo otto anni.

Teresa Neumann, mistica bavarese (1900) era una contadina, che
svolgeva il lavoro dei campi, senza mangiare né bere per 37 anni. Non
aveva ricercato tale situazione, che la metteva anzi in imbarazzo, ma
il suo stomaco rifiutava il cibo, salvo un’ostia della comunione al
giorno. Fu esaminata da medici e sacerdoti e visitata anche da
Yogananda, che ne parla nella sua autobiografia.

La Baviera sembra una fonte prolifica di tali esperienze, infatti ho
scoperto altre due donne “digiunatrici” in quella regione tedesca:
Maria Furtner, di Frasdorf, che visse senza cibo per 52 anni, bevendo
solo acqua sorgiva; Anna Nassi, di Deutenhofen, che digiunò per 6
anni, anch’essa bevendo solo acqua.

Giri Bala fu una yogini bengalese (n. 1868), menzionata da Yogananda
nella stessa autobiografia. Non mangiava né beveva dall’età di 14
anni, seguendo una tecnica di krya yoga, che include la ripetizione di
un mantra e degli esercizi respiratori complessi. Tale tecnica le era
stata insegnata, su sua esplicita richiesta, da un guru disincarnato,
con cui ella comunicava. Fu studiata attentamente dal maharaja del
Burdwan.

Devrhaha Baba fu un santo indiano, che lasciò il corpo nel 1989, dopo
aver vissuto circa 250 anni; uno yogi che viveva nudo su una
piattaforma arborea, presso il fiume sacro Yamuna a Mathura; non
mangiava mai, ma attingeva acqua dal fiume. Noto a molti, veniva
visitato anche da personaggi illustri, come i Gandhi madre e figlio

Potremmo pensare che questi sono santi, esseri eccezionali, che
compiono miracoli non accessibili ai normali esseri umani. Forse erano
seguaci di un ideale ascetico, indicato dal vangelo, in cui si legge:
“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca
di Dio” (Mt 4,4). Lo stesso Gesù digiunò per 40 giorni e solo alla
fine ebbe fame. Se tanti santi sono pervenuti spontaneamente a questo
stadio, non sarà esso uno stato prossimo futuro dell’evoluzione umana?

A riprova di ciò, negli ultimi decenni, forse grazie alle
trasformazioni in atto sulla Terra, fenomeni del genere si stanno
moltiplicando anche tra persone “normali”, alcune delle quali menziono
qui di seguito:

Caribala Dassi (indiana fine 1800) visse senza cibo né acqua per oltre 40 anni

Yang Mel (n. 1928, cinese) nel 1948 non mangiava né beveva da 9 anni

Ellen Greve, detta Jasmuheen (n. 1957), la più famosa digiunatrice
vivente, australiana, consulente informatica, ha avuto sette figli tra
suoi, del marito ed adottati, ma vive senza mangiare (o mangia
qualcosa solo per piacere, per meno di 300 calorie/giorno) dal 1993.
Lei, diversamente dai vari santi, ha studiato ed ottenuto quei
risultati, con la meditazione ed altre tecniche; scrive libri e tiene
conferenze sulla sua esperienza e sulle potenzialità umane. Ha
conosciuto una donna che ha partorito ed allattato senza mangiare. Nel
suo libro “Ambasciatori di luce” elenca una serie di digiunatori di
varie parti del mondo.

Manfred Werner è un chimico tedesco di Braunschweig, direttore di un
istituto per la ricerca sul cancro. Dal 2001 assume solo 1,5 lt di
liquidi al giorno: caffè, thè, succhi di frutta. Anch’egli studia e
scrive sulla sua situazione.

Jericho, o Genesis Sunfire, è un personal trainer inglese, che è
giunto al digiuno gradualmente, passando per il fruttarianesimo
(nutrirsi di sola frutta) ed il liquidarismo (bere solo alimenti
liquidi), ora lo pratica, bevendo solo acqua e lo insegna, mediante
seminari in varie parti del mondo.

Victor Truviano, argentino, ha un’esperienza analoga: non mangia né
beve dal 2004 ed insegna come fare, in un processo di 11 giorni.

Hira Ratan Manek (indiano, n.1937) durante gli ultimi anni ha vissuto
senza cibo solido, consumando liquidi come té, caffè, siero di latte
ed acqua. Ha anche effettuato digiuni con sola acqua sotto diretta
osservazione medica per 211, 411 e 130 giorni. E’ un altro entusiasta
divulgatore di questo approccio.

Sunyogi Umasankar (indiano, 1967) ha superato la necessità del cibo
grazie all’energia del sole

Akahi (Ricardo Salas) e sua moglie Camila Castillo sono una coppia
equadoriana, che vive senza mangiare ed ha avuto un bambino; i coniugi
tengono dei corsi di 8 giorni, mediante i quali si stimola l’emergere
di una coscienza del respiro.

Un altra coppia di digiunatori è composta dagli americani Evelyn Levy
e Steve, che non mangiano dal 1998

Il dr. Christopher Schneider (tedesco, n. 1962) non mangia dal 1998, o
meglio mangia qualcosa solo per il piacere del gusto e tiene dei corsi
sull’argomento

Henry Monfort (francese, n. 1953) non mangia dal 2002

Joachim Werdin (chimico polacco, n. 1963) ha sperimentato il digiuno
da Luglio 2001 a Marzo 2003 (abbandonato poi per motivi sociali) ed ha
scritto un bel libro gratuito sull’argomento (che lui chiama ” LSWF”
= “Life Style Without Food” [stile di vita senza cibo]). Il suo libro
offre molte informazioni e suggerimenti utili, nonché una lista di
altri digiunatori

Pasquy (Pasqua Piccoli, n. 1994) ragazza pugliese, già vegetariana e
poi fruttariana, non mangia dalla fine del 2010

Paolo Franceschetti mangia un solo pasto ogni due o tre giorni,
durante i quali beve succhi di frutta

Enzo Farina (n. 1949) mangia solo una volta al giorno (frutta, legumi
cotti a vapore, yoghurt) senza orari fissi; mangia solo quando ha fame
e digiuna un giorno a settimana, bevendo acqua e tisane. Una volta
digiunò per 5 giorni, bevendo solamente. Nonostante questa dieta, non
si ammala ed è robusto, tanto da battere uomini più giovani in
competizioni sportive.

Liste comprendenti anche altri digiunatori sono disponibili sul web

Tutti questi personaggi non hanno un fisico spettrale, né
giacciono in un letto in rianimazione, ma conducono una vita ed
un’attività normale. Molti di essi fanno parte di un movimento
chiamato “breatharianismo”: gente che, come si dice volgarmente:
“campa d’aria”. Secondo la Jasmuheen, solo in Oceania attorno alla
fine del 1900, c’erano almeno 200 breathariani (in italiano:
“respirariani”). Secondo Diego Mattarocci, ora (2012) sono più di 3000
le persone conosciute, che vivono di luce.

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