E’ ufficiale, si impara dormendo

pubblicato in: AltroBlog 0
E’ ufficiale, si impara dormendo

13 gennaio 2014

Il sonno aiuta a “svuotare” il cervello dalle informazioni inutili

Le ore di sonno ci permettono ogni giorno di apprendere nuove cose e fare una cernita di esperienze
che diventeranno ricordi. Grazie al riposo, il cervello elimina le informazioni superflue e
consolida la memoria di quelle salienti. Questo il risultato di anni di studio di due scienziati
italiani che lavorano alla University of Wisconsin School of Medicine, Chiara Cirelli e Guido
Tononi. La ricerca è stata pubblicata su Neuron.

Essenziale per la salute del cervello – Il sonno, quindi, serve per tenere in equilibrio il
cervello, in particolare le sinapsi, ovvero i ponti di comunicazione tra neuroni. Tononi scrive
nell’articolo pubblicato sulla rivista scientifica: “Il sonno è il prezzo che il cervello deve
pagare per l’apprendimento e la memoria. Durante la veglia, l’apprendimento rafforza le connessioni
sinaptiche in tutto il cervello, aumentando il dispendio di energia e saturando il cervello di nuove
informazioni”.

Il sonno permette al cervello di eliminare le informazioni superflue (smart forgetting – dimenticare
in maniera intelligente) e di integrare il materiale appena appreso con i ricordi già consolidati,
in modo che il cervello possa ricominciare il giorno dopo fresco e “ripulito”.

da tgcom24.mediaset.it

Il sonno ripulisce il cervello e lo rende più efficiente

Secondo una ricerca condotta da Chiara Cirelli e Guido Tononi, della University of Wisconsin School
of Medicine il sonno sarebbe utile al cervello per eliminare le informazioni superflue.

Si chiama smart forgetting l’operazione grazie alla quale di notte il cervello seleziona le
informazioni più importanti della giornata e le integra con le altre informazioni stabili e
importanti. In questo modo le sinapsi sono pronte per affrontare il giorno seguente.

Questa ipotesi è stata chiamata SHY-Ipotesi dell’Omeostasi delle Sinapsi: durante il sonno il
cervello, indebolisce le connessioni che in questo modo possono recuperare.

“Il sonno – spiega Tononi – è il prezzo che il cervello deve pagare per l’apprendimento e la
memoria. Durante la veglia, l’apprendimento rafforza le connessioni sinaptiche in tutto il cervello,
aumentando il dispendio di energia e saturando il cervello di nuove informazioni”.

Coloro che perdono ore di sonno soffrono per questa mancata rigenerazione e una ricerca ha
fotografato il cervello che, privato di sonno, si addormenta mentre è sveglio creando
deconcentrazione e distrazione.

da gaianews.it

approfondimento:
www.amadeux.net/sublimen/dossier/sonno_e_sogni.html

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *