Elementi di Motivazione alla Vita 1

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Elementi di Motivazione alla Vita 1

di Marcello Bonazzola

Prima parte

PREFAZIONE

di Marcello Bonazzola

Premessa indispensabile prefazione è l’assunto che: non puoi
collaborare a distribuire un sogno “vestito” da Idea, se non metti in
conto di assumerti la responsabilità che, naturalmente, ogni
“condivisione” comporta.

Un po’ come dire: quando contribuisci a mettere al mondo un figlio, la
prima cosa che devi tenere presente è non di vivere per metterlo in
discussione ma per stargli vicino, pronto a dargli una mano
fintantoché non abbia imparato a “volare” da solo e… al meglio.

E se non vuole volare ma stare attaccato a terra e correrci sopra “al
meglio” delle sue scelte?

Benissimo. L’importante è tenere sempre presente che la vita dell’uomo
sulla Terra, in una scala di riferimento che quantifichi in
ventiquattro ore l’età del pianeta, viene conseguentemente definita in
un minuto.

Tanto è “vecchio” l’homo sapiens.

Altra cosa da tenere presente è che “questo sapere” comporta il
“capire” quali siano le potenzialità di questo “sestilionesimo di
secondo” che potrebbe, attraverso le proprie azioni, “anche ” far
sparire “mamma ventiquattrore ” che gli ha consentito di esistere.
Oltre che se stesso, si intende.

E sono per l’ennesima volta ricaduto in quell’ermetismo simbolico a
tasso di comunicazione molto vicino collo zero che, da parecchio a
questa parte, mi qualifica e mi caratterizza.

Per ovviare ad altri incidenti di percorso veniamo al dunque: in
questo manuale trovate quello che può servirvi per organizzare al
meglio il vostro viaggio attraverso le paludi della moderna concezione
del benessere. Nella mia ipotesi di prefazione invece, l’unica cosa
che potete trovare è la speranza per la riconciliazione con i miliardi
di sestilionesimi di secondo che pullulano sulla superficie di “mamma
ventiquattrore”. E mai, Utopia fu più necessaria. O, forse, no.
Ma, fate voi. che per fortuna cambia ben poco.

(Marcello Bonazzola)

LA RICERCA

Sono sicuro che ognuno di noi ha svolto un’indagine per trovare, su
questo mondo, sicurezza, felicità e realizzazione, ma credo che la
maggior parte ha cercato in luoghi sbagliati

Molti si sono dedicati alla studio per trovare, molto spesso, soltanto
stagnante idealismo, altri hanno abbracciato il materialismo, per
scoprire nella sua abbondanza, null’altro che arida futilità.

Con noncurante abbandono molti si sono dati alla distruzione
individuale soltanto per trovare una esistenza priva di significato,
altri ancora hanno riposto la loro vita, il loro credo, in altri
individui, in altre istituzioni per giungere alla mera scoperta che
sono solo catene di schiavitù.

Dove quindi una persona può trovare il suo posto per vivere?

Da questa ricerca ha avuto origine la storia complessa della razza
umana. Migliaia di persone vivono oggi sulla faccia della terra
all’ombra dell’insoddisfazione.
Cos’è che fa si che i nostri giovani, sulla soglia della grandezza,
voltino le spalle al futuro e indietreggino verso l’abisso della “non
realizzazione?”.

Una delle risposte è la paura, paura di se stessi, paura dei propri
simili e paura del domani. La sostanza della paura è l’ignoranza.

Con la sua istruzione e il suo mondo sofisticato, l’uomo vive ancora
nell’ignoranza e nella paura; in senso stretto si può dire che con la
conoscenza noi possiamo dominare le nostre paure.

Nell’assenza della conoscenza la paura regna sovrana.

Vi sono parecchie cose importanti che si possono ricavare da questa
affermazione:

– La conoscenza elimina la paura.
– Se la conoscenza c’è, è richiesto poco coraggio.
– Se manca la conoscenza ci vuole molto coraggio.
L’uomo ha la capacità di recepire la conoscenza come pure la paura.
La paura non richiede sforzo alcuno, la conoscenza sì.

La ovvia conseguenza è che il prezzo da pagare per la libertà
interiore è lo sforzo richiesto per guadagnare la conoscenza, ma per
fare questo deve superare la sua pigrizia mentale.

L’uomo è dotato di un corpo e di una mente.

Come il corpo per fortificarsi ha bisogno di cibo e di esercizio, così
la mente richiede molto lavoro, perché nella realtà non si ottiene
nessun risultato senza un costante impegno; tutto nella vita ha un
prezzo.

Prendiamo pertanto il coraggio per mano e guardiamoci dentro per
vedere se c’è qualcosa che non va anche in noi.

Ma come?

Possiamo iniziare questa ricerca attraverso l’analisi dei principi qui esposti.

I principi contenuti in questo libro non sono di mia creazione, ma
sono della creazione, esistevano già quando l’uomo cominciò a
camminare sulla terra e continueranno ad esistere finché gli uomini
vivranno.

Nessuna legislazione creata dall’uomo li potrà mai alterare o vietare.

Il compito che io sento è solo quello di distribuirli il più
possibile, come ho fatto in questi ultimi 27 anni dove, tramite
Seminari e Conferenze, ho avuto la possibilità di trasmettere questo
messaggio ad oltre quindicimila persone, di tutte le età e di tutte le
professioni.

Questo è un compito che, sono sicuro, condividerete anche voi, dopo
che avrete letto questo libro, come del resto hanno fatto migliaia di
persone che hanno frequentato i miei corsi.

Se desiderate un successo di qualsiasi genere, provate a capire e
mettere in pratica questi concetti che rispondono alla realtà.

Perciò se voi capirete completamente e metterete in pratica i principi
contenuti in questo libro, la vostra vita potrà cambiare quasi
immediatamente.

Ognuno di noi ha le capacità di scegliere, e nessuno di noi può
evitare la scelta, rifiutandosi di pensare, i più si rendono
consapevoli di operare comunque la loro scelta, affidandosi però
unicamente al caso.

Una mia grande convinzione, oltre ad essere cosciente della validità
dei principi qui esposti, è che io sono stato, sono e sarò sempre
responsabile della mia vita.
I fallimenti che ho avuto sono da attribuirsi esclusivamente a me
stesso e non agli altri, io ho sempre scelto, anche quando mi sono
rifiutato di scegliere: ho in quel caso “scelto di non scegliere”.

Tutti noi abbiamo più volte sentito parlare di un modo di “pensare
positivo”, è naturalmente una cosa meravigliosa, ma il pensiero
disgiunto all’azione è come un sole che non brilla mai.

Non facciamoci ingannare dall’idea che tutto ciò di cui abbiamo
bisogno per raggiungere lo scopo sia soltanto avere un pensiero
positivo, i nostri pensieri positivi dobbiamo prenderli e tradurli
immediatamente in azioni.

L’azione è un catalizzatore che fa di un pensiero positivo una realtà
permanente.

Noi abbiamo a disposizione un mezzo potente, “la mente”, tanto potente
che gli esperti la definiscono ” il miracolo della mente umana”.

La mente è come un campo fertile e la sua dimensione è data dai limiti
della nostra immaginazione.

La mente, come il campo, farà crescere qualsiasi cosa noi piantiamo.

Un seme piantato e appropriatamente nutrito con linfe e calore,
frutterà altri semi dello stesso tipo.

Sarà richiesto certamente del lavoro per nutrirlo e curarlo.

L’aspetto meraviglioso di questa considerazione mette in evidenza un
fatto della massima importanza, noi abbiamo la scelta di quel che
piantiamo nelle nostri menti e di conseguenza di quel che raccogliamo.

Se piantiamo semi cattivi, otterremo risultati cattivi.

Da adulti, scoprendo forse per la prima volta l’immenso potere di
questo grande e fertile “campo mente” che abbiamo ricevuto fin da
bambini in eredità naturale, dobbiamo anche renderci conto che,
probabilmente, questo campo è stato inconsapevolmente usato come “zona
rifiuti”.

Abbiamo permesso che molte persone (e magari anche noi stessi),
abbiamo gettato sopra il nostro campo ogni tipo di cose, forse poche
di buone e tante di cattive, in questi casi la gramigna cresce alta e
ad essa si mescolano i detriti e i cardi della superstizione, della
presunzione, del perbenismo e dell’ignoranza.

Mezze nascoste nell’oscurità crescono deboli e quasi stecchite, poche
pianticelle capaci di offrire cibo.

Guardando dall’alto questo campo fertile e accorgendoci ora che
durante gli anni inconsci e spensierati della nostra vita passata noi
lo abbiamo ingombrato indiscriminatamente, dobbiamo renderci conto che
se in questo campo vogliamo ancora piantare qualche cosa di positivo
per noi, il terreno deve essere ripulito e il suolo ricondizionato.

Sarà richiesto molto lavoro per sgombrare il nostro appezzamento di
terreno e proprio come un contadino, una volta effettuata la semina,
dobbiamo stare in guardia per tenere lontani i predatori, perché se
vogliamo mietere dobbiamo coltivare.

Lavoriamo dunque per bonificare questo campo un poco per giorno,
curando con amore ciò che stiamo coltivando.

Man mano che noi procederemo resteremo sbalorditi di accorgerci che
stiamo diventando “ricchi” oltre ogni speranza, perché la nostra
“mente-campo” è senza limiti, si estende fin dove la nostra
immaginazione riesce a vedere, ed è a perdita d’occhio.

Il raccolto sarà grande quanto noi stessi e i frutti saranno positivi
o negativi a seconda dei semi che noi abbiamo piantato.

Se ci abbandoniamo alla pigrizia, la gramigna e il cardo reclameranno
la terra e noi moriremo di fame pur con l’abbondanza davanti a noi.

Senza mai perdere di vista i dati di fatto, dobbiamo imparare a non
misurarci in relazione al passato, ne consegue ovviamente che il
passato di una persona non è affatto la misura del nostro futuro.

Il futuro sarà come noi vogliamo che sia, né più né meno.

Un altro argomento indispensabile per la crescita dell’ uomo, è l’onestà.

Prima di poter mettere in pratica il principio dell’onestà è
necessario conoscere e ammettere , senza meraviglia, il fatto che
probabilmente anche noi siamo stati disonesti in qualche occasione, e
magari proprio con noi stessi.

Se non riusciamo prima ad essere onesti con noi stessi, come possiamo
essere onesti con gli altri?

Se noi cerchiamo di vivere secondo la filosofia del “medico stregone”
che usa i principi dell’ignoranza e del misticismo, non facciamo altro
che prendere in giro noi stessi e, così facendo, certamente non ci
comportiamo da onesti.

Dobbiamo avere il coraggio di cercare la verità per giungere a quella
conoscenza che è la nostra salvezza.

Fintantoché un individuo non riuscirà a scoprire i principi basilari e
universali stabiliti dalla creazione, egli vivrà in schiavitù.

Fintantoché gli uomini non baseranno le loro relazioni umane sul
principio della conoscenza, essi non comunicheranno bene e di
conseguenza non vivranno in pace.
Fintantoché gli uomini non accetteranno il fatto di essere uomini e
non “Dei”, essi non potranno conoscersi a fondo.

Fintantoché gli uomini non impareranno a rispettare gli altri uomini e
a comprendere e rispettare anche le loro esigenze umane, l’uomo vivrà
nella paura dell’oscurità e brancolerà nell’acqua poco profonda
dell’incomprensione e dell’ignoranza distruttrice.

Amare e rispettare se stessi e gli altri, è amare e rispettare la vita
e le sue creazioni.

Se in questa terra non ci piace qualcosa, abbiamo la possibilità di
lottare per cambiarla.

La maggior parte degli uomini si rivolgo invece ai loro Dei per
risolvere i loro problemi.

La preghiera suona in genere così:

“Ho mio Dio, dammi il denaro che mi serve, dammi la salute, la
serenità, la felicità, dammi questo, dammi quello, dammi……,
dammi….., dammi…..”.

Se voi siete delle persone che pregano, come lo sono io e credete in
questo valore, penso che il modo migliore per farlo sia questo:

Signore, dammi il coraggio di affrontare i miei problemi e la
consapevolezza di essere in grado di risolverli.

Fammi capire che un giorno diventerò uomo e saprò affrontare la
verità, qualunque essa sia; che l’avidità non sarà il mio credo; che
un giorno imparerò ad avere fiducia in me stesso e smetterò di
incolpare gli altri delle mie debolezze e dei miei errori.

Dammi il coraggio di sollevare il capo dalla sabbia in modo da
affrontare la vita e darle ciò che essa esige da me.

Aprimi gli occhi e fammi comprendere che non dovrò essere custodito da
mio fratello e che non sarò il suo custode.

Aiutami a sfuggire l’illusione di nobili azioni da usare nel tentativo
di ingannare sia gli altri che me stesso.

Fammi capire che io sono per Te più grande di esse.

Insegnami che io sono il Principio e la Fine, che per mio mezzo tutto
è possibile; che io sono la Vita e la Luce; che la scelta spetta a me
soltanto; che non devo pretendere che Tu, mio Dio, faccia queste cose
per me; che io debbo farle da solo e che sarò giudicato in base alle
mie azioni; che quando comprenderò a pieno la verità, essa mi renderà
libero dalla paura di ieri, di oggi e di tutti i domani; che la verità
mi consentirà di essere mondo da ogni falso orgoglio, dall’avidità,
dalla gelosia e dall’invidia.

Signore, tu mi hai fatto aquila ed io spezzerò i ceppi della paura e
dell’ignoranza che hanno tenute legate le mie ali.

Con la libertà data dalla verità mi librerò al di sopra delle montagne
e delle nuvole e vedrò le meraviglie della terra e la grande ricchezza
e la felicità che hai messo a disposizione dell’uomo; mi ispirerò
all’immensità dell’universo per vivere nella sua meravigliosa
grandezza e nella sua gloria, e così facendo mi renderò degno di me e
del mio posto nel mondo.

Liberami ed io lavorerò per liberarmi dal fardello dei dogmi mistici e
dalle formule sociali originate dalla paura, dall’avidità e
dall’ignoranza.

Cercherò e troverò la luce della verità.

Busserò e le porte della conoscenza mi saranno aperte.

Ho chiesto, ed essendo pronto a pagarne il prezzo, mi sarà dato.

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