pubblicazione di
“The Divine Life Society”
P.O. SHIVANANDANAGAR – 249 192
Distretto Tehri-Garhwall, U.P., Himalaya, India
PREMESSA
CAPITOLO OTTAVO
1. Il progresso spirituale si misura in base al grado di apertura mentale, disinteresse, dinamismo e
servizio dedicato agli altri, che l’aspirante mostra nella vita pratica.
2. Solo un santo raggiunge la vera soddisfazione e contentezza.
3. Conflitto e diversità sono il risultato di una comprensione illusoria.
4. Non sono gli oggetti in sé che ti legano, quanto piuttosto i desideri. Perciò distruggi i
desideri.
5. Quando dico “io esisto?”. Quando so’ di esistere. L’esistenza senza la consapevolezza, o
coscienza, è senza senso ed assurda. Perciò, Sat è anche Chit. Esistenza è anche pura Coscienza.
6. Più c’è servizio, più c’è purificazione. Più c’è purificazione, più c’è espansione. Più c’è
espansione, più c’è illuminazione. Più c’è illuminazione, più vicina è la salvezza.
7. Nelle varie attività, cerca di essere calmo. Nelle responsabilità, cerca di essere distaccato.
Tra gli impegni che ti incalzano, cerca di essere in solitudine nel tuo cuore. Nei conflitti di
emozioni, cerca di essere tranquillo.
8. Impara a soffrire di più e a provare meno piaceri. Poiché, nella sofferenza, vi è maggiore
purificazione e nel piacere più schiavitù.
9. La mente conscia contiene le impressioni del Prarabdha Karma, il subconscio quelle dell’Agami
Karma e l’inconscio contiene il Sanchitta, ovvero l’insieme delle impressioni di innumerevoli
crescite.
10. La mente conscia opera nello stato di veglia, il subconscio durante i sogni e l’inconscio nello
stato di sonno profondo.
11. Mio è il combustibile grazie al quale brucia il fuoco dell’ignoranza. Non rifornirlo più di
combustibile, e il fuoco si estinguerà.
12. Non prendertela con Dio e con il destino per tutti i tuoi difetti e fallimenti. Ma fai uno
sforzo sincero di essere il bene e fare il bene.
13. I Karma non possono essere distrutti, devono essere esauriti. Ma, tu puoi cambiare il tuo punto
di vista attraverso la saggezza, distaccando la mente dai loro effetti, positivi o negativi che
siano.
14. Saggezza divina, devozione a Dio, compassione universale, servizio spirituale e purezza
interiore – questi sono i cinque raggi che emana uno Jnani.
15. Vivere con la consapevolezza del Signore dentro di sé, percepire la sua presenza nella natura,
sentirlo in tutti gli esseri è veramente la vita divina.
16. Senza servizio e amore non si può sognare Advaita, la realizzazione dell’unità, persino dopo
innumerevoli nascite.
17. Il pensiero diventa parola. Il pensiero diventa azione
18. Coltiva pensieri nobili, divini. Pronuncerai parole nobili e divine e compirai azioni nobili e
divine.
19. Impara a vedere Dio dappertutto. Questo è il vero cibo degli occhi.
20. Puoi vedere meglio, sentire meglio, gustare meglio, pensare meglio, se coltivi pensieri sublimi
e divini.
21. Identificarsi con Atman è Svadharma. Identificarsi con il corpo, la mente e i sensi è
Paradharma, ovvero estraneo alla propria natura essenziale.
22. Rinuncia significa nudità mentale, e non semplicemente cambiare gli abiti fisici.
23. Finché sei pervaso delle idee di me e mio, non puoi sperare in alcun progresso spirituale.
24. Non sei una creatura di tempo nell’universo materiale, ma piuttosto una scintilla divina.
Asserisci questo e va’ senza paura.
25. Umiltà e imparzialità sono i due occhi dell’aspirante. Senza di essi, l’aspirante è cieco,
benché possegga ogni altra cosa.
26. I templi sono le ombre della Realtà. Gli idoli sono i riflessi della Realtà.
27. Lo stato di uno Jnani, o Jivanmukt;, è al di là di ogni descrizione. In tutti i suoi particolari
esterni egli è un uomo, ma, dentro di sé, è un Superuomo, un Dio in abiti umani.
28. La legge del Signore è l’Amore. La lingua del Signore è il Silenzio.
29. Generosità è dare più di quello che si ha; avidità è prendere più di ciò di cui si ha bisogno.
30. Cercare la felicità assoluta negli oggetti sensuali è come correre verso un miraggio per calmare
la sete.
31. Scegliamo le nostre gioie e dolori molto tempo prima di sperimentarli effettivamente.
32. Ingannato dalla triplice natura dei Guna (modi della natura), l’uomo è incapace di scorgere
l’unica essenza che si cela in tutti gli esseri.
33. Maya è quel potere di Dio che inganna l’uomo facendogli vedere la molteplicità, quando c’è
l’unità; molti, quando c’è Uno; nomi e forme, quando c’è pura coscienza.
34. Quando l’acqua scorre, lava via il fango; così, anche quando l’acqua della Bhakti scorre, il
fango dell’ignoranza viene lavato via.
35. I pensieri creano desideri. I desideri ti fanno agire con egoismo. Le azioni producono frutti, i
frutti delle azioni portano alla schiavitù. Pertanto, distruggi i pensieri e raggiungi la libertà.
36. Il dubbio è il miraggio e il Guru è l’oasi; ignora il miraggio e raggiungi l’oasi, per godere
della vera pace.
37. La mente rivolta all’interno diventa il sé, la mente rivolta all’esterno diventa il mondo.
38. Le persone generose godono dei frutti della loro ricchezza. Gli avari traggono dolore dalla loro
ricchezza.
39. Fa’ amicizia con l’umiltà. Così tutti saranno amici.
40. L’umiltà è l’ornamento dell’uomo altolocato e dignitoso
41. Laddove c’è auto negazione, la grazia del Signore inebria tutto l’essere di colui che la cerca.
42. Se ti accontenti di ciò che hai, potrai godere del regno della serenità.
43. Oro e argento sono le ricchezze del ricco arrogante. La pace è la ricchezza del povero timoroso
di Dio.
44. Non inebriarti con l’avidità, ma inebriati con l’elisir della devozione.
45. Coloro che cadono nella trappola dell’avidità soffrono di povertà dell’anima.
46. Rompi la catena del desiderio e liberati dal dolore.
47. La gioia della speranza è più grande di quella dell’effettivo conseguimento degli oggetti.
48. La fede induce a pregare. La preghiera purifica il cuore. Nel cuore purificato si riflette la
luce del Signore. Quando la luce brilla, il mortale diventa immortale.
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