Scritto da: Carmen Di Muro
Psicologia Quantistica
Emozioni e sentimenti negativi: come depurarsi da questi veleni invisibili?
Mens sana in corpore sano: è questa la famosa massima latina, tratta da un verso di Giovenale, che
sin dallantichità ha posto laccento sulla stretta relazione esistente tra mente e corpo e che,
molto spesso, invece di facilitare la comprensione circa la stretta unione che risiede tra queste
due entità fondamentali, ci genera confusione. Un corpo sano e in salute, in cui vige un equilibrato
rapporto tra nutrizione e dinamismo fisico, aiuta la mente a dare il meglio di sé, ma è altrettanto
vero il contrario.
Prendersi cura soltanto della nostra componente fisica, non aiuta di certo a disintossicarla
completamente da pensieri disturbanti, ma a volte esacerba le convinzioni e laccanimento sulla
nostra fisicità che chiede a tutti i costi di emergere e di risplendere nel pieno benessere.
La nostra corsa sfrenata sul treno dellesistenza chiede però delle tappe, cè bisogno di fermarsi
ad una stazione intermedia per comprendere appieno dove si sta andando, o ancor meglio, come e in
che condizioni stiamo viaggiando. Per troppo tempo ci siamo alimentati disordinatamente, con cibi
veloci, alimenti che invece di fortificarci hanno reso il nostro organismo debole e non più in grado
di generare la forza necessaria per far fronte al duro stress psicofisico causato dallincedere
intenso. È ora della sosta, è tempo di rivedere ciò che è contenuto nei bagagli e di disfarsi di
pesi e dei cibi inutili.
Abbandonare lungo il percorso ciò che provoca ed arreca peso alla nostra andatura, concretamente
vuol dire liberarsi dal passato che ha determinato in modo invasivo il nostro modo di essere attuale
e la nostra infelicità. Significa guardare in sé stessi, spogliarsi di ciò che siamo stati e
recidere quei cordoni energetici con persone e con accadimenti dolorosi di cui conserviamo le
tracce, comprendendo che questi sottilmente sono agenti nocivi che stanno avvelenando la nostra
energia vitale, facendo in modo che il viaggio verso la meta diventi sempre più difficoltoso. Siamo
intossicati e sfibrati, dobbiamo cambiare rotta e rimettere in moto il ciclo verso la guarigione e
la depurazione interiore. La nostra anima urla a gran voce che cè bisogno di una dieta urgente, che
si sente appesantita e che necessita di riequilibrarsi per esprimersi appieno.
Nella corsa abbiamo sottovalutato i suoi segnali, labbiamo ignorata, credendo che la stanchezza,
come pure la tensione, fosse semplicemente dovuta allintenso impegno generato dalle faccende
quotidiane a cui per obbligo e per dovere dobbiamo rapportarci, non pensando alla cura e alla
sazietà del nostra parte più profonda che è malnutrita. Eppure si soffre, il malessere incalzante
sale e il nostro corpo e la nostra mente affaticata chiedono cibo, affinché possano rifocillarsi.
Cibo che diventa lunico accesso a noi sganciandoci da quei contesti e da quelle situazioni dolorose
che non vogliamo assumere come indici, segnali che qualcosa della nostra vita va cambiato ed
affrontato. Riempire la pancia, concretamente, significa concentrarsi sullimpegno gastrointestinale
del nostro corpo che impegnato nellattività di digestione, silenzia ed annulla tutte le realtà e i
pensieri scomodi che ci circondano e con cui non vogliamo fare i conti, ma che agiscono in noi
sottilmente rimanendo lì, pronti a ripresentarsi ancora più irruenti.
Senza rendercene conto ci siamo abbuffati voracemente di veleno energetico invisibile. Abbiamo
portato la nostra sfera mentale a chiedere aiuto, perché troppo rigonfia e sovraccaricata non riesce
a dare massima espressione a pensieri rigeneranti e puliti.
Nutrirci bio-psico-energeticamente significa iniziare a darci il permesso di assaporare il
benessere, consentendo non soltanto al nostro corpo di arrestarsi quando insorge il malessere, ma
anche permettergli di parlarci, di ascoltarlo circa i suoi reali bisogni. Esso è la fonte energetica
che irrora la nostra vita e come tale necessita del giusto nutrimento, non soltanto attraverso una
dieta sana ed equilibrata che possa permettere alle nostre componenti fisiologiche di funzionare in
sinergia, ma, e soprattutto attraverso una sana dieta spirituale, valutando il cibo interiore con
cui ci stiamo alimentando così da iniziare a depurarsi. Digiunare ed astenersi dal giudizio, dalla
dipendenza, dalla rabbia e dai pensieri negativi è ciò che precede la dieta fisica, in quanto
permette alle nostre componenti profonde di ripulirsi e riallinearsi, nonché alla nostra energia
vitale di tornare a rispendere nel pieno benessere.
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