Esperienze mistiche: le 5 tecniche di A. Huxley

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Esperienze mistiche: le 5 tecniche di A. Huxley

Aldous Huxley, autore del famoso romanzo di fantascienza Il mondo nuovo era un uomo curioso e
inquieto. Affascinato dai cosiddetti “stati alterati della coscienza” o esperienze mistiche, ce ne
parla nei suoi libri.

Lo scrittore britannico era fortemente attratto dai temi spirituali, tanto da diventare quasi in un
mistico. Nel 1953 lesse un saggio sull’uso della mescalina come trattamento della schizofrenia.
Sotto la supervisione del Dottor Humphry Osmond decise, quindi, di provare la mescalina e altri
farmaci psichedelici per avere accesso alle esperienze mistiche.

La carne non è mai completamente opaca; l’anima si mostra attraverso le pareti del suo ricettacolo.
-Aldous Huxley-

Da queste esperienze derivano due saggi brevi molto interessanti, Le porte della percezione e
Paradiso e Inferno. Vi sono descritte le sue esperienze mistiche e le tecniche utilizzate per
raggiungerle.

Le tecniche di A. Huxley per accedere alle esperienze mistiche

1. Il digiuno

Il digiuno è un ricorso classico. Ad esempio, sono molte le religioni che raccomandano e praticano
il digiuno come mezzo per vivere un’esperienza mistica. La privazione del cibo scatena un effetto a
catena nel nostro corpo, che finisce per modificare anche l’attività cerebrale.

Le religioni parlano solitamente di digiuno come mezzo per purificare il corpo e lo spirito. Huxley
sottolinea che è anche un modo per vivere esperienze trascendentali. Quando il corpo smette di
assumere alimenti per un certo periodo di tempo, è comune che emergano visioni e stati emotivi
speciali, in cui spesso la felicità si fonde con la tristezza.

2. Pietre preziose e cristalli

In alcune religioni e filosofie si parla di visioni per mezzo di pietre preziose o cristalli. L’oro,
le pietre preziose, il loro luccichio, sono immagini ricorrenti nelle esperienze mistiche.

Secondo Huxley, questo effetto è dovuto al fatto che i gioielli e i cristalli emanano luce. Sono
lucidi o trasparenti. La loro contemplazione attenta e silenziosa, sostiene lo scrittore,
favorirebbe le esperienze mistiche. Aiuterebbero, soprattutto, l’emergere di immagini rivelatrici
del proprio Io.

3. Buio e confinamento

Aldous Huxley affermava che la permanenza in un luogo dove non vi siano stimoli sensoriali dopo un
certo tempo provoca esperienze mistiche. Si comincia a “vedere” e “ascoltare” cose a cui non si ha
accesso nel normale stato di coscienza. Questa pratica è molto comune nel buddismo.

Questa affermazione trova conferma nella scienza. Trascorrere volontariamente molto tempo al buio
stimola la secrezione di una grande quantità di ormoni cerebrali e l’attivazione di diversi
neurotrasmettitori. Dopo circa tre settimane, il cervello produce DMT, una molecola presente nelle
droghe psichedeliche.

4. Contemplazione di opere d’arte

Un modo per trasportare la mente a un “altro mondo” è la contemplazione concentrata delle opere
d’arte, in particolare dipinti, sculture o architettura a tema religioso. Huxley sosteneva che in
molti casi, sono esse stesse frutto di esperienze mistiche e quindi facilitano l’ascesa a nuovi
stati di coscienza.

Lo scrittore ha stilato una lista degli artisti dotati di maggiore potenza trasportatrice: Andrea
del Castagno, Caravaggio, Goya, Rembrandt, Georges de la Tour, William Blake e Beato Angelico.
Particolare rilevanza occupa l’arte zen o la poesia e musica sufi.

5. Fuochi d’artificio, spettacoli coreografici, processioni pompose

I fuochi d’artificio non sono stati creati semplicemente come spettacolo di intrattenimento.
All’inizio erano considerati un’esperienza magica, in grado di trasportare e provocare grandi
effetti in chi li contemplava. Osservarli attentamente e disegnare con essi figure nel cielo può
diventare, in alcuni casi, un’esperienza mistica.

Lo stesso avviene con le processioni solenni, quelle in cui si mostrano culture evocative, seta,
velluti e oggetti insoliti o sfarzosi. Il contatto con queste immagini induce visioni rivelatrici
che possono manifestarsi immediatamente o in seguito, durante il sonno.

Le esperienze mistiche vanno ben oltre il campo della psicologia. Per essere precisi, rientrano più
che altro nella cosiddetta “spiritualità”. Fenomeni già studiati dalla scienza, ma che ne superano
ancora la sua portata.

da lista mente

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