Espressioni usate nel Buddismo

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Espressioni usate nel Buddismo

Cos’é il Vajrayana o Via di Diamante?

La Via di Diamante (in Tibetano Dorje Thekpa) e’ spesso descritta come la corona dei gioielli
dell’insegnamento del Budda. La sua meta e’ ottenere lo stato non-dualistico del Grande Sigillo,
dove ogni evento e’ autentico perche’ esprime il potenziale illimitato della mente.

Lavorando dal livello della causa ed effetto e della intuizione, allo scopo di trasformare tutte le
esperienze in auto-liberazione e purezza naturale, la Via di Diamante impiega metodi di totale
identificazione con l’illuminazione per ottenere i risultati piu’ veloci. Gli studenti possono
ricevere dal Budda gli insegnamenti della Via di Diamante quando lo vedono non come un dio, una
persona o una forza esterna, ma hanno fiducia che egli e’ come lo specchio della propria stessa
mente. Risvegliando le qualita’ degli esseri attraverso il suo potere e la sua intuizione, egli
impiega innumerevoli mezzi abili per svilupparle pienamente.

In essenza, questo “terzo livello” o “livello assoluto” consiste in tre approcci chiamati “Via dei
Metodi”, “Via dell’Intuizione” e “Guru Yoga”. Utilizzandoli, la mente puo’ riconoscere sé stessa
attraverso la sua energia, la sua consapevolezza o il suo potere di identificazione.

Se il proprio insegnante e’ affidabile, Il Guru Yoga – il metodo oggi piu’ praticato in Occidente –
contiene il piu’ ampio approccio all’illuminazione. Questa puo’ avvenire anche attraverso le vie dei
metodi e dell’intuizione. Anche se non tutti ritengono queste vie appropriate, nella vita quotidiana
la mente viene meglio riconosciuta attraverso l’identificazione con un Lama compassionevole che e’
al di la’ della paura. Se si puo’ confidare nello spazio della mente dell’insegnante fino ad aver
sviluppato tutte le proprie qualita’ innate, ci sara’ una crescita stupefacente.

Cos’è l’illuminazione?

Se guardiamo a ciò che il Budda scopri’ 2550 anni fa circa la mente, scopriremo che egli comprese la
sua natura di chiara luce. La mente non e’ mai nata e non puo’ morire.

Anche se corpi, pensieri e sensazioni appaiono, cambiano e scompaiono di nuovo, la mente stessa,
essendo spazio aperto, chiaro, illimitato, non puo’ in alcun modo essere ferita o danneggiata. Cosi’
quando il Budda ottenne la liberazione, capì di non essere più il bersaglio di tutte le situazioni.

Egli non era quel corpo che poteva essere sofferente, non era quei pensieri e sensazioni che
potevano cambiare e scomparire – invece egli era luminosa consapevolezza. Questo lo condusse
all’illuminazione, alla comprensione che non c’e’ separazione tra spazio ed energia, in alcun tempo
o luogo. Egli conobbe e diventò consapevole di ogni cosa. Senti’ la piu’ grande gioia ed espresse il
piu’ grande amore che e’ il senso di tutte le cose; che fa si’ che ogni atomo sia tenuto insieme e
vibri, e che ogni cosa accada nel mondo.

Qual’è il significato dell’insegnante?

Il noto ed ammirato concetto occidentale di ottenere l’illuminazione “da soli” e’ poco considerato
di fronte al successo veloce di una pratica intensa con un insegnante o un gruppo. Anche se per le
persone di oggi, che sono padrone delle loro vite, sia più affascinante l’idea di arrivare
all’illuminazione da soli, le trappole sono davvero tante.

Conoscere la natura della mente e’ molto piu’ complicato che studiare i fenomeni esterni e in
agguato ci sono sempre i nemici nascosti dell’orgoglio e dell’avversione che fanno deragliare la
propria crescita.

Il piu’ alto livello dell’insegnamento non puo’ essere propriamente capito o mantenuto senza un
insegnante. Se manca quella comunicazione che neutralizza l’orgoglio, il sentimentalismo e la
superficialita’, si puo’ diventare solitari o incapaci nella propria vita quotidiana. Il Lama
impiega metodi per sviluppare il potenziale dei suoi studenti, permettendogli di spingersi
attraverso gli strati del comportamento abituale. E’ il lavoro del Lama che rende gli studenti
indipendenti, compassionevoli e forti.

Al livello più alto il Lama fa si’ che gli studenti entrino senza paura nella stanza degli specchi
della propria mente. Quando scoprono che loro stessi sono di quella stessa natura, non rimane altro
da trovare.

Come funziona la rinascita?

Capirlo e’ importante per comprendere che la mente non e’ prodotta ma trasformata dal cervello – che
e’ impermanente. La sua corrente di informazioni e’ tenuta insieme dall’illusione di un “Sé” e passa
da una esistenza condizionata all’altra, accumulando esperienze che maturano nella vita successiva.
Lo spazio come natura della mente non puo’ morire o essere nato, Cio’ che realmente rinasce e’
questo costante flusso cangiante come un fiume.

Essere in un Se’ permanente e’ un malinteso di fondo che continua dopo la morte e che dara’ i suoi
risultati nelle nostre prossime rinascite condizionate.

Il nostro corpo e la nostra mente sperimentano una serie di costanti cambiamenti sensoriali e di
impressioni subconsce, l’una sostituita dalla seguente, dove nulla di permanente – nel nostro corpo,
nelle nostre sensazioni o pensieri – puo’ essere trovato. Al momento della morte, questo flusso e’
tagliato fuori dall’ esperienza sensoriale del corpo. In seguito le tendenze piu’ forti della mente
matureranno e si connetteranno con il prossimo corpo, fisico o mentale.

Perche’ i Buddisti lavorano con la loro mente?

Perche’ la mente sperimenta ogni cosa e rimane molto soggettiva fino alla liberazione. E’ possibile
diventare capaci di beneficiare gli esseri e sperimentare la felicita’ senza tempo. Le persone
decidono attraverso le proprie azioni in che modo vedere il mondo, attraverso occhiali rosa o neri.
Questo spiega perche’ ci siano cosi’ tante diverse versioni quando dei testimoni descrivono un
incidente. Gli studenti buddhisti liberano se stessi, cosi’ possono scegliere il proprio umore.
Proprio come un uomo con molte cravatte che al mattino decide quale cravatta ispirera’ gli altri.

Alla fine diventa chiaro che il fatto che la mente possa essere consapevole e’ piu’ importante di
cio’ di cui è consapevole. Si comprende che le figure nello specchio sono meno importanti della sua
capacità di rifletterle.

Cos’è il Karma?

Da un punto di vista buddhista il Karma non significa “fato” o “destino” ma dovrebbe essere tradotto
come “azione” o “causa ed effetto”.

Parlandone a grandi linee, il karma funziona cosi’: ogni attivita’ – positiva o negativa – lascia
delle impressioni nella mente. Dato che il contenuto della mente determina come il mondo viene
sperimentato, le impressioni negative indirizzeranno inevitabimente verso un dolore futuro. Questo
significa che i nostri pensieri, parole ed azioni pianteranno i semi della nostra esperienza futura.
E’ da questa comprensione che deriva la nostra capacità di essere padroni della nostra vita.

Utilizzata nel giusto modo la comprensione del Karma significa quindi liberta’. In ogni situazione
da’ agli esseri la liberta’ di decidere il proprio futuro. La Via di Diamante offre metodi
specialmente efficaci per rimuovere le impressioni di azioni dannose e negative dalla mente. Con
questi mezzi possiamo sbarazzarci di cio’ che potrebbe nel futuro maturare come stati e situazioni
di difficolta’. Attraverso la meditazione Buddista possiamo superare l’intero processo di causa ed
effetto. Tuttavia, se non scegliamo di lavorare con la mente, non avremo affatto alcun controllo e
semplicemente saremo vittime delle nostre stesse azioni.

Qual’è il significato simbolico dei principi maschili e femminili nella Via di Diamante?

Su un livello concettuale le donne sono associate alla saggezza. Gli uomini sono associati alla
compassione e se saggezza e compassione vanno insieme sorge la crescita interiore. L’aspetto
femminile esprime su differenti livelli i cinque tipi di saggezza di un Budda, chiamati : ‘Saggezza
simile ad uno specchio’, ‘Saggezza eguagliatrice’, ‘Saggezza discernitrice’, ‘Saggezza
realizzatrice’ e ‘Saggezza del Dharmadhatu.(o onnipervasiva o intuitiva).

Il lato maschile, dall’altro lato, esprime varie combinazioni delle quattro attivita’ di un Budda:
di pacificazione, di rafforzamento, di attrazione, di potente protezione attiva.

Nei Tantra della esperienza immediata, le donne e gli uomini sono essenzialmente spazio e gioia.
Spazio e gioia sono correlati ed inseparabili. Ecco perche’ i piu’ alti livelli del Tantra Buddista
sono rappresentati da forme di Budda in unione. La nostra meta e’ la perfezione di tutte le
possibilita’ interiori e segrete della mente. Quindi, donne e uomini dovrebbero usare il loro
rapporto per imparare l’uno dall’altro. Cosi’ le donne realizzeranno presto anche le qualita’
maschili quali la gioia ed energia e tra gli uomini si svilupperanno saggezza intuitiva e grande
spazio.

da www.buddhism.it/

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