Facile guida alla meditazione – 1

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Facile guida alla meditazione – 1

di ROY EUGENE DAVIS

(parte prima)

IO SALUTO IL SUPREMO MAESTRO, LA VERITA’,
LA CUI NATURA E’ LA BEATITUDINE;
CHE DONA LA PIU’ GRANDE FELICITA’;
CHE E’ PURA SAGGEZZA;
CHE E’ OLTRE TUTTE LE QUALITA’ E INFINITA COME IL CIELO;
CHE E’ OLTRE LE PAROLE;
CHE E’ UNA ED ETERNA;
PURA E PERMANENTE;
CHE E’ OLTRE OGNI CAMBIAMENTO E FENOMENO E CHE
E’ LA SILENZIOSA TESTIMONE DI TUTTI I NOSTRI PENSIERI ED EMOZIONI.
IO SALUTO LA VERITA’, IL SUPREMO MAESTRO.

-Antico inno vedico –

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Prefazione:

Ho conosciuto gli insegnamenti di Roy E. Davis, per la prima volta, nel
1996. Egli è molto conciso e sintetico nella sua espressione letteraria, ma
allo stesso tempo è completo ed esauriente nella sua trattazione.

Davis è un discepolo diretto di Paramahansa Yogananda la cui “Autobiografia
di uno Yogi” è da decenni un best-seller. Divenne discepolo di Yogananda nel
1949 e nel 1951 fu da lui iniziato alla pratica del Kriya Yoga.

Tra i discepoli diretti del grande Maestro, ancora viventi, egli è uno dei
pochissimi da lui direttamente autorizzati ad impartire ad altri la Sacra
Iniziazione.

Questo libretto contiene tutte le indicazioni essenziali per una corretta
pratica della meditazione Yoga; poterlo tradurre e presentare ai seri
ricercatori spirituali italiani è stato per me un piacere, oltre che un
onore.

Il traduttore: Furio

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Contenuti:

Introduzione

Meditazione come pratica fondamentale a beneficio personale per un’autentica
crescita spirituale

Sperimentare il processo naturale: come meditare efficientemente

Routine di meditazione e tecniche da utilizzare per risultati soddisfacenti

Risvegliarsi attraverso stadi progressivi di crescita spirituale

Indicazioni sullo stile di vita da seguire per supportare i nostri scopi e
progetti

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INTRODUZIONE

Il periodo storico che l’umanità sta attraversando è caratterizzato da
rapidi cambiamenti nell’ambiente esterno, mentre le indicazioni di un’
accelerata crescita intellettuale e di un risveglio spirituale sono
osservabili in maniera sempre più crescente nelle trasformazioni che
avvengono nell’ordine sociale. Il fatto di trovarsi a confronto con gli
effetti di potenti cause evolutive, è ovvio a chiunque sia sufficientemente
percettivo ad esaminare l’evidenza. Io guardo alla scena mondiale con un
permanente senso di meraviglia, e sono serenamente ottimista circa le nostre
future possibilità vicine e lontane. Spero che anche voi stiate guardando
alla vita che man mano si rivela davanti a voi con un cuore grato e con fare
positivo.

A causa di queste circostanze rivelanti, e al crescente interesse verso
argomenti connessi al facilitare, sia stati espansi di coscienza che il
miglioramento delle abilità funzionali, le informazioni presenti in questa
edizione di “Una facile guida alla meditazione” saranno – spero – utili a
molti lettori. Il primo libro con questo titolo fu pubblicato nel 1978 e fu
distribuito in molte edizioni e paesi. Ora, con lo scopo di rendere il
messaggio ancora più estensivamente disponibile, il testo è stato nuovamente
riscritto, il formato è stato concepito in modo da essere di facile
utilizzo, e il prezzo di vendita è nelle possibilità di chiunque abbia un
sincero interesse nell’argomento.(1)

Dopo aver letto questo libro e aver messo in pratica alcune delle routine
raccomandate, Vi prego di considerare la possibilità di condividere alcune
copie dello stesso con persone che a Vostro giudizio hanno interesse a
migliorare la propria vita. Avere un armonioso rapporto con la presenza e il
potere che produce e dà vita al regno della natura, e, che – in sostanza –
determina soddisfacenti risultati per tutti gli sforzi che abbiano un
valore, è certamente la condizione più favorevole per ognuno di noi.

Durante i miei anni di giovinezza ponderavo sul significato della vita e
aspiravo a conoscerlo chiaramente. Verso la fine del mio diciottesimo anno
di età fui fortunato ad incontrare il mio guru Paramahansa Yogananda a Los
Angeles – California, e ad essere da lui accettato come discepolo per
ricevere istruzione. Ora, mentre sto scrivendo queste parole, sono passati
45 anni da quel giorno, ognuno dei quali ha concesso incalcolabili
opportunità per una continua crescita spirituale e per mettere in pratica il
servizio.

Ho viaggiato per tutto il mondo per condividere queste informazioni e ho
scoperto che, dietro gli scenari del tessuto sociale e delle influenze
culturali, tutti i popoli sono, al cuore, la stessa cosa: l’una, divina
essenza, è la realtà di tutti noi.

Tutto ciò che raccomando in queste pagine, lo faccio o l’ho già fatto. I
principi di base, le pratiche e le indicazioni sono universali. Io non le ho
originate. Esse non sono mie, né appartengono a qualcuno in particolare.
Qualcuna delle intuizioni qui condivise e le spiegazioni di come vedo il
nostro rapporto con l’infinito, sono mie, perché io, come chiunque altro,
vedo dalla mia prospettiva personale. Portati al cuore qualsiasi cosa abbia
un senso per te. Utilizza le tue capacità mentali per determinare il
significato di qualunque cosa non ti sia immediatamente chiara. Utilizza le
tue abilità intuitive per vedere oltre le parole e i concetti fino alla
verità – ciò che è reale. Fare questo è l’unico approccio per capire i
processi della vita che soddisferanno il cuore – la tua natura spirituale.

Se sei un principiante nella meditazione, le indicazioni nei primi capitoli
saranno sufficienti per permetterti di praticare con beneficio. Se sei un
meditante con più esperienza, rivedi la tua pratica, e accertati che tu stia
praticando correttamente, quindi, utilizza le varie tecniche e procedure per
migliorare le tue capacità meditative.

Anche se non sarai ispirato quando ti siederai per la prima volta a
meditare, rimani seduto e fermo ugualmente e aspetta nel silenzio. Con il
tempo, il tuo innato bisogno dall’anima di avere una consapevolezza
ristabilita nella chiarezza perfetta, implementerà il processo meditativo e
dirigerà le sue azioni fino ad una conclusione coronata da successo.

Il pianeta terra è il posto dove attualmente abbiamo residenza, ma non è la
nostra dimora permanente. Da dove veniamo? Perché siamo qui? Che cosa
dobbiamo fare mentre siamo qui? Che cosa sarà di noi quando lasceremo questo
mondo? Come possiamo risvegliarci ad una più alta comprensione e vivere con
uno scopo? Queste sono domande che ci dobbiamo porre fino a che non
conosceremo le vere risposte. Io prego che la totalità della vita ti sia
conosciuta, che tutti i tuoi bisogni siano soddisfatti e che il tuo destino
si completi.

Roy Eugene Davis
Lakemont, Georgia

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CAPITOLO UNO

LA MEDITAZIONE COME PRATICA FONDAMENTALE PER BENEFICIO PERSONALE E AUTENTICA
CRESCITA SPIRITUALE

La meditazione, correttamente praticata, è il semplice processo di
distogliere l’attenzione dalle condizioni e dalle circostanze che, quando
sono conosciute e creano eccessiva identificazione nelle stesse, frammentano
e annebbiano le nostre percezioni. Meditare, mentre rimaniamo in allerta e
in osservazione, ci permette di sperimentare facilmente puri (chiari)
livelli di consapevolezza o stati di coscienza. Fare questo a cadenza
regolare ci da frequenti opportunità per un riposo fisiologico e
psicologico, e, nello stesso tempo, libera l’attenzione sia per esplorare
stati di coscienza più raffinati che per sperimentare, senza sforzo,
spontanee rivelazioni di innate qualità spirituali.

Ricordati, mentre leggi questo libro e procedi con la pratica della
meditazione, che il segreto di un’esperienza meditativa di successo è di
rilassarti nel processo, permettendo che correzioni costruttive di stati
mentali e stati di coscienza avvengano naturalmente. Per questa ragione è
raccomandato che l’ansia, nonché ogni inclinazione tu possa avere ad
esercitare uno sforzo per raggiungere qualcosa, debba essere evitata durante
la meditazione. L’ansia sul risultato di uno sforzo indica un’attitudine di
bisogno e ci mantiene troppo centrati su noi stessi. Un senso di sforzo
personale o un uso eccessivo di forza di volontà per raggiungere uno scopo o
per far succedere qualcosa, nasce dalla coscienza di noi stessi che deve
essere abbandonata, per fare sì che stati più raffinati di consapevolezza
possano essere percepiti e sperimentati.

In ogni momento, sia che tu stia meditando o sia coinvolto nelle faccende e
relazioni personali di tutti i giorni, è utile essere interiormente
consapevoli del fatto che tu sei un essere spirituale immortale
temporaneamente relazionato alla condizione umana. Mentre sei in questo
mondo, ti esprimi come un essere composto di spirito mente e corpo, con la
tua natura spirituale stabilmente superiore alla mente e al corpo fisico.

Hai bisogno di sapere di essere un essere spirituale, così puoi fare cose
utili per permettere alle tue innate qualità di svilupparsi ed esprimersi.
Le persone che sono consciamente identificate con le loro caratteristiche
personali, con il corpo fisico o con le circostanze oggettive, a volte
dimenticano la loro natura essenziale di esseri spirituali; quindi, se si
sforzano di facilitare la loro crescita spirituale, essi possono tendere a
pensare in termini di cercare di trasformare la loro condizionata natura
umana in una natura spirituale. La verità è che la condizione umana non
diventa spirituale; quando le condizioni sono ideali, la nostra natura
spirituale si risveglia e fiorisce, permettendoci di comprendere chiaramente
che non stiamo facendo altro che utilizzare mente e corpo, mentre la realtà
di noi stessi – la nostra natura spirituale – rimane sempre quella che è.
Nel punto più profondo di noi stessi siamo unità individualizzate ( benché
non indipendenti ) dell’onnipresente coscienza di Dio. Persino una
comprensione intellettuale parziale di questo fatto principale della vita
può permetterci di avere una percezione matura e più chiara di noi stessi e
del nostro mondo, e ci dona la libertà di fare scelte razionali e
intraprendere azioni utili.

Mentre lo scopo principale della pratica della meditazione è di facilitare
il risveglio della coscienza spirituale, i benefici secondari che
contribuiscono al nostro benessere e al miglioramento delle nostre funzioni
sono molteplici:

Le trasformazioni mentali e i processi di ragionamento diventano più
organizzati, quale risultato della calma meditativa e dell’influenza di
stati raffinati di coscienza

Il sistema immunitario del corpo si fortifica e le funzioni fisiologiche
sono incoraggiate ad essere più equilibrate ed efficienti.

I processi di invecchiamento biologico sono rallentati. Coloro che meditano
da lungo tempo e si trovano in età avanzata, sono mentalmente e fisicamente
più giovani di quanto la loro età effettiva possa indicare.

I sintomi dello stress sono ridotti. Il sistema nervoso è rinfrescato e
rivitalizzato, permettendo così alla consapevolezza di essere più facilmente
assimilata attraverso di esso.

Le energie rigenerative sono risvegliate. Queste, dirette dall’innata
intelligenza, rivitalizzano il corpo, danno potere alla mente e portano
influenze curative e corroboranti.

Le facoltà intellettive sono migliorate, causando così la dispersione delle
illusioni e delle errate percezioni. L’intuizione si risveglia,
permettendoci di conoscere direttamente qualsiasi cosa desideriamo sapere e
di sperimentare un vivo senso di infallibile guida interiore.

L’apprezzamento per il vivere è migliorato

La creatività è stimolata

Le innate qualità spirituali si risvegliano, permettendoci di essere più
intuitivi e funzionalmente abili.

Una rapida e più soddisfacente crescita spirituale è coltivata, perché il
corpo, la mente e la consapevolezza sono vantaggiosamente influenzate da
raffinati stati supercoscienti.

La crescita spirituale è autentica quando può essere convalidata dalle sue
ovvie, vantaggiose influenze e quando possiamo facilmente dimostrare una più
alta comprensione e abilità funzionali illimitate. Come le caratteristiche
definite e la vitalità di una pianta vivente possono essere conosciute
esaminando le caratteristiche e la qualità dei frutti che produce, così i
nostri stati di coscienza e i livelli di più alta comprensione possono
essere determinati da come viviamo le nostre vite e dalle circostanze
personali che prevalgono. Cosa facciamo e cosa sperimentiamo ha una diretta
correlazione con i nostri stati abituali di coscienza e stati mentali. Più
siamo spiritualmente consapevoli più armoniose e soddisfacenti sono le
nostre vite.

Io non sto suggerendo di misurare la crescita spirituale con standard
materiali; solo quando siamo spiritualmente consapevoli, dovremmo
spontaneamente dimostrare una vitalità che acquisisca potere dall’anima e
migliorate abilità funzionali. Dovremmo avere meno illusioni (radicate
credenze errate) ed errate percezioni, ed essere in grado di relazionarci al
mondo con maggiore abilità. Non può essere detto di noi, in maniera
veritiera, che siamo spiritualmente svegli se continuiamo ad esibire
caratteristiche comuni a stati annebbiati di coscienza, deficienze in
abilità intellettive, disordini della personalità, frustrazione quasi
costante dei desideri e altri tipi di limitazioni. Possiamo “amare Dio” e
sentirci fedeli al desiderio di crescita spirituale – e , forse, presumere
di essere abbastanza santi – ma, se i risultati non terminano nelle
circostanze costruttive di tutti i giorni, faremmo meglio ad ammettere di
avere dei problemi che devono essere risolti. In questo caso, non saremo
realmente completi fino a che non lo avremo fatto.

Se tu sei principalmente interessato allo sperimentare i benefici
migliorativi alla vita della meditazione, procedi con dedizione; la crescita
spirituale arriverà. Se invece sei più attirato dalla crescita spirituale,
accetta anche i benefici secondari man mano che arrivano. Fare questo può
solo rendere la vita migliore e più godibile.

La meditazione regolare ha valore per chiunque sia capace di apprenderla e
aderire alle routine di pratica raccomandate. Persone con problemi emotivi o
disturbi mentali non dovrebbero cercare di meditare fino a che non abbiano
raggiunto un grado funzionale di benessere. Perché la pratica sia efficace,
il meditante deve essere in grado di rimanere in allerta e attento durante
il processo e (allo stesso tempo) concentrato e discernente in modo che le
distrazioni possano essere evitate.

Se hai un’affiliazione religiosa e questa è per te soddisfacente, non hai
bisogno di cambiarla per praticare la meditazione. La pratica ti permetterà
di essere più centrato nell’anima e più cosciente di Dio. Attraverso la
progressiva crescita spirituale, la tua comprensione sulla tua relazione con
lui migliorerà. Sarai più intuitivo: più capace intellettualmente e
intuitivamente di discernere la differenza tra ciò che è vero e ciò che non
lo è.

La nostra routine di pratica spirituale quotidiana, per quanto utile,
rappresenta solo una porzione del tempo che dobbiamo vivere e dobbiamo
cercare di vivere bene le nostre vite. Così come viviamo ogni singolo
momento, è tanto importante quanto il tempo e l’attenzione che diamo ai
nostri interludi di contemplazione soggettiva.

E’ nel teatro delle circostanze e relazioni di tutti i giorni che c’è data
ampia opportunità di dimostrare quello che sappiamo, e provare a noi stessi
la profondità e la chiarezza della nostra comprensione. Se non stiamo
vivendo bene – ossia liberamente e produttivamente – non stiamo crescendo
spiritualmente. Come sperimentiamo, la vita è in diretto rapporto alla
nostra condizione interiore, vale a dire alla nostra salute psicologica,
alla nostra maturità, alla nostra comprensione sullo scopo della vita e a
cosa siamo disposti a fare per vivere le nostre vite con successo. Per
questo motivo non dovremmo dedicarci alla nostra routine di pratica
spirituale o essere inclini ad indulgere nel lavoro interiore al punto di
negarci il privilegio (e anche il dovere a volte) di partecipare a
significative attività e relazioni. Sessioni pianificate di contemplazione
soggettiva devono essere equilibrate con attività importanti. In questo modo
completiamo noi stessi e raggiungiamo lo scopo della vita

da lista Sadhana >> it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

Ringrazio Furio www.angelfire.com/ per il seguente testo di Roy
Eugene Davis, da lui tradotto e dalla nostra Aury corretto, che incominciamo
a postarvi, per la sua ricchezza di contenuti e spiritualità

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