Facile guida alla meditazione – 4

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Facile guida alla meditazione – 4

di ROY EUGENE DAVIS

parte quarta

CAPITOLO QUATTRO

RISVEGLIARSI ATTRAVERSO STADI
PROGRESSIVI DI CRESCITA SPIRITUALE

Mentre siamo sul percorso spirituale il nostro viaggio interiore è dal
nostro livello attuale di comprensione fino alla piena illuminazione, per
completare la nostra conoscenza e sperimentare noi stessi come unità
individualizzate di coscienza universale. Man mano che la crescita
spirituale progredisce, i miglioramenti nelle nostre circostanze personali
si sviluppano naturalmente perché gli stati di coscienza interiore si
manifestano sempre in maniera proporzionale nelle condizioni esterne (4).
Percepiamo le cose più chiaramente, le nostre abilità funzionali danno
risultati migliori, siamo più in salute e più aperti alla vita. Tutto questo
è “come” possiamo essere in grado di sapere se la nostra crescita spirituale
è genuina o autentica.

Il processo di risveglio è lento, gradualmente progressivo, o veloce,
secondo l’attenzione che rivolgiamo ad esso. Coinvolgimenti casuali nel
processo producono risultati minimi. Buone intenzioni, ma sforzi mal
focalizzati, producono risultati corrispondenti. La totale dedikzione alle
giuste pratiche produce risultati superiori.

Ci sono sette grandi categorie – o stadi – di percezione e sperimentazione
dell’anima. Conoscendo il nostro stato attuale di evoluzione in relazione ai
livelli più alti raggiungibili e sapendo come preparare noi stessi per l’
ulteriore risveglio, possiamo facilitare una progressiva crescita
spirituale. Se sappiamo cosa dobbiamo fare per ottenere i cambiamenti
desiderati – e lo facciamo – possiamo sperimentare un’accelerazione della
nostra evoluzione spirituale e risvegliarci ad una completa conoscenza di
noi stessi che risulterà in una libertà nel tempo e nello spazio durante il
nostro attuale soggiorno sulla terra. Siamo liberi, o liberati, quando
illusioni ed errate percezioni sono assenti dal nostro campo di
consapevolezza.

Le sette grandi categorie – o livelli – di sviluppo dell’anima sono:

1. Relativamente incosciente: In questa condizione una persona è conscia di
se stessa, con una consapevolezza annebbiata. Una valida conoscenza della
propria natura spirituale e di realtà più elevate è virtualmente
inesistente.Si è fortemente identificati con mente e corpo, con una tendenza
istintiva ad essere primariamente motivati al soddisfare bisogni fisici ed
emotivi. L’attaccamento alle credenze ed alle vie tradizionali di fare le
cose è solitamente evidente. Una persona in questo stato può essere
rispettabile e buona, ma l’atteggiamento mentale è solitamente provinciale e
tende ad essere contratto. Se c’è un interesse verso cose spirituali, si
tende ad essere soddisfatti con un’affiliazione religiosa tradizionale e con
un sistema di credenze prestabilito. Se queste persone meditassero
correttamente con un atteggiamento di apertura mentale, la crescita
spirituale potrebbe gradualmente avvenire.

2. Subcosciente: E’ la coscienza di se stessi con atteggiamenti e
comportamenti principalmente influenzati da umori, capricci, abitudini,
desideri e pensieri confusi dalle illusioni. Il discernimento intellettuale
è limitato. L’immaginazione crea eccessivo interesse. L’immaturità emotiva è
comune, così come lo sono le errate percezioni delle cose. Le tendenze verso
comportamenti autodistruttivi che creano assuefazioni possono complicare la
propria vita. Se interessata in cose spirituali, una persona di questo tipo
può essere attirata da sistemi filosofici e pratiche religiose nuove,
esotiche, diverse, bizzarre o poco pratiche. Agitazione e perversità mentale
(La tendenza a processare informazioni – anche valide – per scopi egoistici)
possono essere presenti. I meditanti a questo livello dovrebbero evitare di
dirigere la loro attenzione verso bisogni egocentrici, fenomeni mentali e
varie percezioni transitorie che possono svilupparsi. A essi si consiglia di
aderire allo scopo della pratica della meditazione, che è di risvegliarsi a
stati supercoscienti. Essi hanno bisogno di mantenere uno stile di vita che
permetta loro di stabilirsi in comportamenti e relazioni che li tengano
ancorati ad un corso della vita pratico e motivato.

3. Cosciente di se stesso: Lo stato nel quale una persona ha un forte senso
di auto identità e autodeterminazione. A questo livello una persona è
solitamente discernente a livello intellettuale, funzionale, in grado di
provvedere alle necessità della vita e di raggiungere i propri scopi senza
troppe difficoltà. Se l’attenzione è principalmente diretta all’esterno è
possibile (per queste persone) avere successo nel mondo. Impulsi egocentrici
possono far sì che una persona creda di poter essere completamente in grado
di controllare il proprio destino. Potere, controllo e l’acquisizione sia di
cose materiali sia di status possono essere impulsi dominanti. Se una
persona di questo tipo è interessata in cose spirituali, l’inclinazione
principale può essere nei termini di ” Cosa ci guadagno ? ” invece di ” Qual
è la ragione della vita ? ” A questo livello si possono comprendere
facilmente i principi mentali, fisici e metafisici di causazione – come
raggiungere scopi o creare circostanze – ma le motivazioni possono non
essere sagge. C’è una differenza tra conoscenza e saggezza: Conoscenza è
informazione; saggezza è sapere come usarla. La meditazione può essere
praticata principalmente per gli effetti migliorativi alla vita mentre l’
aspirazione a più alte realizzazioni può essere di modesta intensità. I
meditanti a questo livello dovrebbero anche ragionare in termini di
servizio. Essi si dovrebbero chiedere: ” Come posso utilizzare i miei
talenti e le mie abilità nel modo migliore per il mio più alto bene e per il
più alto bene degli altri e del mondo intero ? “

4. Supercosciente: Grado di consapevolezza dell’anima che permette ad una
persona di comprendere che l’io non è solamente fisico e mentale e che la
consapevolezza include di più della materia grossolana. A questo livello si
è perseveranti negli ideali di ulteriore risveglio e di rapida crescita
spirituale. I poteri intellettuali sono più affidabili perché meno illusioni
ed errate percezioni annebbiano i processi mentali. Le abilità intuitive
sono più pronunciate. A questo livello, si può pregare per avere un rapporto
con un vero guru ( insegnante spirituale illuminato ), o per il
dissolvimento di ogni rimanente senso di ego, in modo che stati più espansi
di coscienza possano essere sperimentati. Una persona a questo livello è un
discepolo ideale, che impara velocemente e mette in pratica efficientemente
quello che ha imparato. Durante la meditazione, l’aspirazione principale di
queste persone è di sperimentare stati di coscienza sottili e raffinati e di
risvegliarsi a realtà più elevate.

5. Cosmicamente cosciente: A causa di influenze supercoscienti che agiscono
sulla mente e sul fisico durante le circostanze di tutti i giorni, il campo
mentale è purificato e il corpo è raffinato in modo che stati espansi di
coscienza siano la normalità. La percezione del fatto che un essere, una
vita, un potere e una sostanza espressiva esiste, dona consapevolezza di
unità e completezza. Negli stadi preliminari si può sperimentare un senso di
doppia coscienza, ossia percezione di fenomeni relativi unitamente alla
conoscenza di realtà trascendentali. Quando si è stabili nella coscienza
cosmica, la realizzazione dell’onnipresenza, onnipotenza e onniscienza della
coscienza universale persiste. La pratica della meditazione è spontanea e l’
attenzione è liberamente fluente verso livelli trascendentali. La vita è
vissuta senza egoismo con il pieno supporto delle influenze della natura. I
desideri sono soddisfatti senza sforzo così come i bisogni. Pensieri
limitanti di ogni tipo, inclusi quelli della morte e della non esistenza
sono assenti.

6. Cosciente in Dio: La realtà di Dio è conosciuta in quanto Dio ” è “,
ossia come unico essere espressivo, vita, potere e presenza dalla quale i
mondi e le anime si emanano. Così come avviene nei primi stadi di
avanzamento spirituale nella supercoscienza e nella coscienza cosmica, anche
il risveglio a questo livello è solitamente progressivo. Le intuizioni e le
percezioni donano conoscenza che è convalidata dall’esperienza. Questo
livello, è superiore persino a quanto la mente intellettualmente più
raffinata possa comprendere. La realtà delle cose è, solitamente, prima
appresa intuitivamente e successivamente sperimentata o realizzata
direttamente. Una persona a questo livello può esteriormente conformarsi a
ogni buon stile di vita e impegnarsi in azioni responsabili senza
sperimentare nessun velo o annebbiamento nella sua realizzazione. Durante i
primi stadi, quando la coscienza di Dio non è completa, si dovrebbe comunque
mantenere una routine regolare di pratiche spirituali con lo scopo di
rimuovere dal campo mentale le restanti illusioni e le errate percezioni.
Quando la coscienza di Dio è completa, l’anima è liberata dalle precedenti
restrizioni.

7. Illuminazione: La realizzazione senza errore (con conoscenza) della
totalità della coscienza: dal campo di pura esistenza-essere (ciò che è
assoluto, non modificato o puro), a Dio, alla mente cosmica o universale, al
campo primordiale della natura non manifesta e alle dimensioni causale,
astrale e materiale. Quando si è stabili a questo livello non vi sono altri
livelli da sperimentare o altre cose da sapere. Le anime completamente
illuminate, vivono nel mondo solamente per raggiungere scopi connessi con l’
evoluzione e per assistere le altre anime a raggiungere il loro più alto
bene.

Risvegliarsi attraverso stadi progressivi di crescita spirituale può essere
sperimentato durante la meditazione. Gli stadi attraverso i quali ci
muoviamo possono anche essere riconosciuti osservando noi stessi subire
cambiamenti psicologici costruttivi e dimostrando miglioramenti nelle
abilità funzionali. Possiamo notare che le nostre capacità di risolvere i
problemi diventano più pronunciate; le intuizioni ci permettono di sapere
quello che non sapevamo prima e che il nostro modo di vedere la vita è
sempre più universale e decisamente più soddisfacente. Mentre rivelanti
percezioni meditative sono soddisfacenti a livello soggettivo, i cambiamenti
in meglio della vita che sperimentiamo mentre siamo occupati in relazioni
oggettive convalidano il nostro progresso spirituale e rendono la vita
stessa più godibile.

Quando si medita, alcuni segni riconoscibili di consapevolezza
supercosciente sono: pace mentale, calma emotiva e un sicuro senso di essere
interiormente centrati mentre si è anche attivamente attenti nei riguardi di
quello che sta accadendo intorno a noi. Possiamo essere ancora consapevoli
di fluttuanti stati di umore e del cambiamento di processi mentali; ma,
siamo solamente spettatori senza il coinvolgimento che avevamo prima. In
questo stadio, il meditante può avere dubbi circa la validità dell’
esperienza avuta benché questa sia piacevole e gli effetti diano beneficio.
Con la ripetuta pratica della meditazione supercosciente i dubbi svaniscono
e si sviluppano stati di coscienza più espansi.

Ogni percezione mentale lascia un’impressione o memoria. Le impressioni
mentali che sono causate dagli stimoli dell’ambiente e dai nostri propri
pensieri, umori e desideri non sempre hanno influenze costruttive mentre
quelle causate da esperienze supercoscienti le hanno sempre e tendono ad
indebolire e neutralizzare le impressioni mentali distruttive. Questo è il
motivo grazie al quale abitudini e comportamenti di autodistruzione spesso
cessano dopo che si medita a cadenza regolare per alcune settimane o mesi.
Un’altra ragione per la quale si può più facilmente rinunciare a simili
abitudini e comportamenti una volta che un programma di crescita spirituale
sia stato intrapreso, è data dal fatto che, con una nuova risoluzione, una
persona è ispirata a fare scelte migliori. Quando lo scopo di raggiungimento
dell’illuminazione è il fattore decisivo, siamo inclini naturalmente a
dirigere le nostre energie e risorse verso scopi importanti. Le impressioni
mentali lasciate dalle percezioni supercoscienti sono alla fine dissolte
quando la piena illuminazione della mente e della coscienza viene
sperimentata. A quel punto non si è più influenzati dai condizionamenti
mentali; invece, la guida intuitiva diretta dall’innata intelligenza
determina le azioni.

L’approccio ideale alla crescita spirituale è di aspirare ad essa con
devozione dedicata, rimanendo interiormente centrati e pazienti nel mentre
che la crescita ha luogo durante il tempo. Indipendentemente da quale il tuo
attuale stato di comprensione spirituale possa essere, cioè che sia chiaro o
più annebbiato, tieniti stretta interiormente la conoscenza del fatto che tu
sei un essere spirituale dotato di tutti gli attributi e le capacità comuni
a qualsiasi altra anima nell’universo. Questa è la verità assoluta.

Dio è il solo essere esistente. Tu sei un raggio individualizzato – o
unità – della coscienza di Dio. Questo fatto non può essere cambiato,
perciò, tu sei dotato dell’innata conoscenza che deve essere solamente
risvegliata e riattivata. Non dire o pensare mai di essere qualcosa di
inferiore rispetto ad un essere spirituale immortale. Le abitudini, i punti
di vista, i sentimenti, i desideri e qualsiasi altra cosa che possa essere
attualmente influente nella tua condizione autocosciente – sono temporanei.
Essi sono imposti alla tua consapevolezza, ma non sono il ” Te ” reale. Essi
non sono la circostanza finale e determinante della tua vita; sono
impermanenti – perciò temporanei – e tu sei superiore ad essi. Ogni cosa che
deve essere cambiata sarà trasformata man mano che ti risveglierai
continuativamente attraverso stadi progressivi di crescita spirituale.

Mentre sei sul percorso del risveglio, ricorda che il percorso non è la
destinazione: è solamente la via. Non attardarti in esso, quando non è
necessario. Guarda fino all’ultimo risultato; a quello che sarà vero per te
quando il tuo risveglio sarà completo. Ricorda inoltre che benché la
crescita spirituale sia solitamente progressiva, c’è sempre la possibilità
di improvvise e impreviste intuizioni – occasioni dove percezioni chiare e
conoscenza fioriscono e vaste regioni della mente e della coscienza vengono
rivelate.

La tua attiva partecipazione e l’aderire alle routine del ben vivere sono
solo una preparazione. Quando il momento è giusto e tu sei preparato e
ricettivo alla grazia, la sua azione redimente rimuoverà la nuvola dell’
ignoranza dalla tua mente e la luce della comprensione splenderà
brillantemente.

La grazia è lo spirito di Dio che sviluppa e che supporta e trasforma la
creazione. Si esprime per tutto il campo della natura e da ogni anima.
Dirige il corso dell’evoluzione e risveglia le anime stesse dal loro ” sonno
” di mortalità. Quando siamo meno centrati nel nostro piccolo sé e più
centrati nell’anima; meno attaccati a prendere e più disposti a dare; la
grazia si esprime con maggiore ovvietà per ordinare le nostre vite e le
nostre circostanze.

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