Fenomeni luminosi misteriosi – I Cristalli di Plasma – La vita come ancora non la conosciamo

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Fenomeni luminosi misteriosi – I Cristalli di Plasma – La vita come ancora non la conosciamo

Scienza e Fisica Quantistica

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Sul nostro pianeta e nell’atmosfera terrestre accadono fenomeni ancora misteriosi per la scienza.
Assistiamo a dinamiche di luce che ancora non riusciamo a comprendere nel loro aspetto più
intrinseco.

Redazione – Scienza e Conoscenza – 03/07/2022

Il dr. Massimo Teodorani nel libro Sfere di Luce ci svela alcuni dei fenomeni di luce ancora avvolti
nel mistero.

A cura della redazione della collana Scienza e Conoscenza.

Cosa sono le sfere di plasma?

Anche solo osservando un sasso nei suoi movimenti, noi osserviamo qualcosa che ricorda moltissimo la
moltiplicazione cellulare. Questa manifestazione è stata osservata anche in laboratorio da svariati
ricercatori, quando si è tentato di creare piccole sfere di plasma. Sembrano una forma di vita in
continua crescita. Allora pensare che una qualche forma di intelligenza vi possa albergare, non può
essere escluso, ma va dimostrato scientificamente. E le ragioni per farlo ci sono e tante. Non solo
queste ricerche ci permetterebbero di dischiudere le porte di un mondo di cui non avremmo mai
sospettato l’esistenza, ma ci consentirebbero di conoscere in maniera completamente interattiva il
funzionamento completo del nostro cervello e della nostra coscienza. Queste ricerche ci aiuterebbero
a conoscere in maniera completa come funziona esattamente il meccanismo della vita e come la
coscienza operi all’interno di strutture fatte di materia ed energia: potrebbe infatti essere che la
coscienza e l’intelligenza possano agganciarsi non solo a strutture biologiche, ma anche a strutture
puramente energetiche, e anche questa sarebbe una forma di esistenza chiamata “vita”.

A questo proposito non si può non ricordare le parole del geologo Egon Bach, il quale, dopo aver
osservato e studiato a lungo i misteriosi fenomeni di luce che si vedono nei pressi di alcuni
vulcani attivi, arriva ad affermare quanto segue:

Queste sfere di luce tendono a contrarsi quando sono soggette a sorgenti di calore, e per questa
ragione la sostanza di cui esse sono composte viene chiamata “anti-plasma”, il sesto stato della
materia. Esse sono soggette a pulsazione con i periodi più svariati, e possiedono proprietà
foto-cinetiche, nel senso che sono attratte da qualunque sorgente di luce. Il meccanismo funzionale
di questi oggetti richiede per forza la trasformazione di fotoni in elettroni, e gli elettroni
costituiscono l’immagazzinamento di energia interna di questi oggetti… Il moto molecolare e/o
atomico di questa sostanza è “auto-sincronizzato”, nella forma di un computer naturale in grado di
costituire un network atomico-molecolare di tipo neurale: questo network può adattarsi sia a sfere
di luce singole che a colonie o grappoli di oggetti che si fondono e si muovono a volte in
formazioni apparentemente geometriche; per questa ragione si suggerisce l’esistenza di una forma di
“intelligenza non-molecolare”.

Dalle parole di Bach sembra che si tratti di una forma di “bioenergia”, di cui, a quanto sembra, si
interessò per lungo tempo anche lo scienziato austriaco Wilhelm Reich, arrivando perfino a inventare
particolari macchine in grado di attrarre o respingere certe “forme energetiche”; non dimentichiamo
che Reich aveva una profondissima conoscenza del “fenomeno UFO” e della sua sospetta interazione con
l’uomo e il pianeta in cui vive. Solo la scienza potrà fornire la risposta a tutti questi
interrogativi che, tra l’altro, sono davvero gli interrogativi ultimi della scienza. E infatti una
parte degli scienziati si sta muovendo proprio in questa direzione.

I cristalli di plasma- una forma di Vita?

Un team internazionale di fisici ha dimostrato che proprio i plasmi possono auto-organizzarsi in
maniera naturale in strutture elicoidali stabili, che esibiscono le caratteristiche normalmente
attribuite alla materia organica vivente, inclusa quella di autoreplicarsi. Fenomeni del genere
possono essere incontrati in qualunque ambiente adatto: dalla Terra agli ambienti cosmici, dove il
plasma è lo stato della materia largamente più diffuso. In particolare, si è dimostrato che quando
la polvere interstellare entra a contatto con un plasma, vengono a crearsi delle formazioni
particolari, battezzate con il nome di “cristalli di plasma”. Simulazioni di laboratorio dimostrano
in maniera inequivocabile che questi “cristalli” mostrano alcune delle caratteristiche più
elementari della Vita e in particolare: una struttura elicoidale simile al DNA, un comportamento
autonomo e auto-organizzato, la capacità di riprodursi e di evolvere.

Quando un plasma entra in contatto con una nube di polvere (come avviene spesso nello spazio
interstellare) le particelle di polvere acquistano una carica elettrica “succhiando” letteralmente
gli elettroni dal plasma circostante. A sua volta questo nucleo di elettroni si riduce in ioni
positivamente carichi, che formano cristalli di plasma dalla forma elicoidale, che assume una
capacità di auto-organizzazione, la quale, tramite un meccanismo che assomiglia in tutto a una
riproduzione cellulare, porta di volta in volta a strutture sempre più evolute. Il confronto tra
questi fenomeni di interazione tra plasmi e polvere interstellare e l’interazione tra plasmi e
aerosol atmosferici (vedasi teoria di Turner) in aree come Hessdalen è immediato. Anche nelle sfere
di luce di Hessdalen – e probabilmente qualcosa di simile avviene in tantissimi altri luoghi al
mondo, dove si rilevano fenomeni anomali di luce sono stati rilevati fenomeni di sdoppiamento,
espulsione e formazione a grappolo, che ricordano davvero il meccanismo di “riproduzione cellulare”.
È chiaro allora che la domanda ultima qui è se, oltre ad essere capaci di riprodursi e di evolversi,
questi plasmi possano evolvere al punto tale da diventare organismi intelligenti e dotati di
coscienza, oppure se le loro caratteristiche riscontrate, di coerenza e di auto-organizzazione,
possano essere “agganciate”, a certi livelli, da coscienze provenienti dall’esterno.

Tanti misteri ancora da scoprire!

Questi argomenti sono solo il preludio a qualcosa che è in preparazione, e che si è deciso di
realizzare proprio dopo aver osservato a fondo e studiato il problema nella sua interezza. Sono i
veri punti oscuri quelli che adesso dobbiamo studiare scientificamente, e su cui dobbiamo costruire
un’architettura matematica completa, perché la matematica è il linguaggio con cui funzionano le
leggi della fisica e le leggi della fisica devono per forza adattarsi anche a quella strana entità
indefinita (e di cui si sono appropriate le religioni) denominata “spirito”. È la meccanica
quantistica stessa a dirci che la materia e lo spirito devono per forza interagire tra loro, ma al
contempo è la stessa fisica dei plasmi a dirci che in particolari condizioni i plasmi stessi possono
comportarsi come delle cellule viventi capaci di riprodursi e di organizzarsi. Fino ad ora riguardo
ai fantomatici fenomeni di luce, che continuiamo ancora immaturamente e vagamente a chiamare
“earthlights”, abbiamo solo “sollevato la buccia dell’arancia”, ma non abbiamo studiato il suo
interno e il suo succo: è a quello che dobbiamo tendere, cioè al vero nucleo del problema.

Scopri l’affascinante mondo dei fenomeni di Luce!

Sfere di Luce — Libro >> bit.ly/3P1iwF8

Grande mistero del pianeta e nuova frontiera della fisica

Massimo Teodorani

www.macrolibrarsi.it/libri/__sfere-di-luce.php?pn=1567
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