del dr. John Kabat Zinn
Tratto da:
“Dovunque tu vada, ci sei già”
(In cammino verso la consapevolezza)
– Fermarsi –
Generalmente si pensa alla meditazione come a un’attività speciale,
ma non è del tutto esatto in quanto è la semplicità stessa. A volte, ce-
liando, diciamo: « Non è necessario che tu faccia qualcosa, siediti e
basta ».
Ma meditazione non vuol nemmeno dire limitarsi a sedere.
Significa arrestarsi ed essere presenti a se stessi, questo è tutto. La
maggior parte del tempo è occupata dalle nostre attività. Sareste in
grado di fermarvi anche per un solo momento? Potrebbe essere questo
momento? Cosa accadrebbe se lo faceste?
Un buon modo di interrompere le nostre occupazioni è passare
per un momento alla « modalità dell’essere ». Consideratevi un te-
stimone eterno, al di fuori del tempo. Valutate semplicemente que-
sto momento, senza tentare affatto di cambiarlo. Cosa sta accaden-
do? Cosa provate? Cosa vedete? Cosa sentite?
Quando ci si ferma, l’aspetto curioso è che immediatamente si di-
venta se stessi. Tutto appare più semplice. In un certo senso è come
se foste morti e il mondo continuasse. Se moriste realmente, tutte
le vostre responsabilità e obblighi svanirebbero d’incanto. Le loro
conseguenze verrebbero gestite in qualche modo senza di voi.
Nessun altro può farsi carico dei vostri progetti specifici, che si
esaurirebbero e scomparirebbero con voi come è stato per tutti co-
loro che sono morti. Così non dovete preoccuparvi assolutamente.
Se questo è vero non è più necessario fare un’altra telefonata anche
se vi riesce difficile crederlo. Forse non è neppure il caso di legge-
re qualcosa in questo momento o di sbrigare un’altra faccenda. Ri-
servandovi alcuni attimi di « morte volontaria», arginando le pres-
sionidel tempo, finché vivete sarete liberi di ritagliarne una parte per
per il presente. « Morendo» ora, in questo modo, in realtà divenite
più vivi. Questo è il vantaggio di fermarsi. Non si tratta di un at-
teggiamento passivo e quando deciderete di riprendere sarà una
partenza diversa, poiché vi siete fermati. La pausa contribuisce a
rendere più vivaci, ricche e articolate le azioni successive, aiuta a
inquadrare nella giusta prospettiva tutte le preoccupazioni e insi-
curezze. Serve da guida.
***
PROVA: Più volte nel corso della giornata, fermatevi, sedetevi, e im-
medesimatevi nella vostra respirazione per cinque minuti o anche so-
lo per cinque secondi. Accettate senza riserve il presente, le vostre
sensazioni e come percepite la situazione. In questi momenti non cer-
cate di cambiare nulla, limitatevi a respirare e rilassarvi. Respirate, la-
lsciate correre; astenetevi dal voler produrre qualcosa di diverso in
questo momento; mentalmente ed emotivamente lasciate che questo
momento sia esattamente com’è e lasciate a voi stessi la libertà
di essere cosìcome siete. Poi, quando sarete pronti, muovetevi nella
direzione dettata dal vostro cuore, consapevoli e risoluti.
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