Frattali e sezione aurea: l’alfabeto della natura
di Stefano Barone
Frattali e sezione aurea: l’alfabeto della natura
Sin dall’Ottocento la progressiva diffusione anche fra i non addetti ai lavori del microscopio e
delle fotografie dell’invisibile ha riaperto il dibattito (tanto caro a scienziati, filosofi e
religiosi di tutti i tempi) sui rapporti tra Macrocosmo e Microcosmo: grazie a questo strumento
abbiamo avuto la conferma che ogni elemento micro può contenere aspetti del tutto, a cominciare da alcune formule matematiche universali.
Ad esempio, la sensazione quasi ipnotica che sperimentiamo osservando la struttura incantevole delle
galassie, le corna a spirale di molti mammiferi o il guscio sezionato di un nautilus, è in realtà
riconducibile alla sezione aurea, che indica il rapporto fra due lunghezze diseguali, delle quali la
maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due. Il rapporto aureo si rinviene
anche in moltissimi soggetti microscopici, per esempio nella struttura a doppia elica del DNA, in
diverse specie di Diatomee (alghe unicellulari) come nei gusci di molti Foraminiferi (protozoi marini).
Invece nelle nubi, nel profilo geomorfologico delle montagne, negli abeti come nei cristalli di
ghiaccio assistiamo a forme molto simili ai Frattali, oggetti geometrici che si ripetono nella loro
forma, allo stesso modo, ma su scale diverse (omotetia interna): in parole più semplici, essi non
cambiano di aspetto anche se vengono man mano ingranditi e con grande stupore rinveniamo esempi di
Frattali anche sotto le lenti del microscopio, per esempio nei delicatissimi fiocchi di neve come in diverse formazioni microcristalline.
Micro e macro: due realtà che si rispecchiano
Le forme naturali fin qui elencate sono esempi di bellezza ed armonia che stimolano la nostra
sensibilità, il senso per l’arte, gli aspetti tutt’altro che razionali della nostra psiche: eppure
come abbiamo visto alla base di tanto splendore vi sono alcuni fondamenti numerici! Non a caso
Galileo Galilei sosteneva che la matematica è l’alfabeto con il quale Dio ha scritto l’universo:
fu proprio questo scienziato a inventare uno dei primi microscopi della storia, che definì sinteticamente un occhialino per vedere le cose minime.
Forse egli non era del tutto consapevole che la vita materiale si sviluppa proprio a partire da
queste ultime: non solo atomi e molecole compongono ciò che vediamo, ma la nostra stessa vita non
sarebbe possibile senza i mediatori invisibili che compongono il nostro sistema immunitario. Inoltre
se non esistessero i batteri decompositori presenti nel terreno e nelle acque il nostro pianeta
sarebbe un cumulo di residui organici maleodoranti. E siamo ancora in pochi a sapere che l’ossigeno
che respiriamo è fornito per almeno il 50% dal minuscolo fitoplancton (e non solo dalle piante
superiori come spesso si crede), che è composto da organismi in grado di sintetizzare la sostanza
organica a partire dalle sostanze inorganiche disciolte nelle acque, beneficiando della radiazione
solare come fonte di energia. Il fitoplancton gioca anche un ruolo essenziale nella regolazione
dell’anidride carbonica. Esso è parte di una moltitudine più ampia di organismi fluttuanti chiamata
plancton, che comprende anche lo zooplancton (costituito per esempio da Radiolari e da alcune specie di Foraminiferi).
Ancora, non tutti sanno che il 98% della biomassa presente negli oceani non è costituita da pesci,
ma è sotto forma invisibile. Purtroppo uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista Nature da Daniel
Boyce della Dalhousie University of Halifax (Canada) ha rivelato che il fitoplancton marino è diminuito del 40% dal 1950 e continua calare dell’1% ogni anno.
Mandala – L’Energia dei Frattali – Libro >> https://goo.gl/ujKMMk Autori vari
>> https://www.macrolibrarsi.it/libri/__mandala-l-energia-dei-frattali-libro.php?pn=1567
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