Fumetto terapia: come Superman puo’ salvarci

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Fumetto terapia: come Superman puo’ salvarci

Batman, Superman, Wonderwoman, Spiderman… E una lunga lista di eroi può aiutarci a superare i
nostri problemi grazie alla cosiddetta fumetto terapia.

Fin dalla sua nascita, tra il Seicento e il Settecento, il fumetto fa parte della nostra cultura
popolare. Condiviso da diverse generazioni, abbiamo un immaginario comune di supereroi che
combattono per sopravvivere e creare un mondo migliore. Si tratta anche di una risorsa preziosa in
ambito psicologico, tanto da parlare di fumetto terapia.

Possiamo trovare romanzi a fumetti che illustrano le difficoltà delle persone con disturbo mentale,
per bambini sull’integrazione scolastica o storie più esplicite, marcatamente didattiche, che
insegnano tecniche in caso di attacchi di panico.

Grazie al loro successo, i loro benefici e le loro applicazioni terapeutiche, i fumetti vengono
utilizzati in diversi contesti.

L’identificazione con alcuni personaggi dei fumetti può essere molto preziosa.

Benefici del fumetto

Come altri generi letterari, il fumetto è molto utili per evadere dalla realtà. Entrare in un mondo
parallelo a volte è la migliore medicina per calmare lo stress, fermare i pensieri invadenti e
migliorare il benessere.

Allo stesso modo, incoraggia la creatività e la riflessione in quanto trasmettono nuovi modi per
esprimere sentimenti, pensieri o preoccupazioni. Il fumetto, inoltre, invita a rivedere alcune
condotte e sentimenti in determinate situazioni.

Come nella maggior parte delle storie che leggiamo o guardiamo sullo schermo, anche con i fumetti
possiamo immedesimarci con i personaggi.

Vedere come un personaggio può trovare le forze che sembravano esaurite e salvarsi può essere
stimolante per la persona che sta attraversando un brutto momento. Allo stesso modo, se il
protagonista della storia ha il nostro stesso problema, può offrirci alternative o risorse per
affrontarlo.

È quest’ultimo punto che rende particolarmente interessante l’uso del fumetto in terapia.
Identificarsi con un solo aspetto della storia è già un ottimo punto di partenza per promuovere
motivazione, introspezione e cambiamento.

Fumetto terapia

La terapia del fumetto rientra nell’arteterapia o biblioterapia. A volte viene confusa o inclusa nel
campo della medicina grafica, genere che unisce le arti visive con un discorso e un approccio
medico.

In altre parole, si usano le immagini per veicolare storie legate all’assistenza sanitaria o a
precise patologie. L’aspetto interessante di questa nuova terapia è la sua grande versatilità.

Può essere impiegata in diversi contesti (scuole, cliniche, ospedali, ecc.), in diverse fasce di età
e malattie o difficoltà della vita.

Oltre a ciò, si tratta di uno strumento molto utile nella terapia narrativa o cognitivo
comportamentale. Poiché questi approcci ricorrono con frequenza al materiale scritto, i fumetti
facilitano il percorso psicoterapeutico con pazienti che parlano un’altra lingua o che presentano
difficoltà di lettura e/o di apprendimento (come la dislessia).

Tipi di fumetto terapia

Ogni persona, ogni storia e modo di usarla possono variare considerevolmente. Tuttavia, in genere si
parla di due tipi di fumetto terapia a seconda del ruolo che i fumetti svolgono nel percorso
psicoterapeutico.

1. Colui che crea un fumetto

Il paziente lavora con il terapeuta, un membro della famiglia o un gruppo di supporto per creare una
vignetta, un fumetto o graphic novel. L’idea è quello di produrre, attraverso l’arte visiva e i
testi, una storia che favorisca la guarigione.

Si consiglia di iniziare dai personaggi, situandoli in relazione a quello che li circonda, al loro
passato e al loro presente. In base a questi elementi, la storia sarà un’autobiografia o
un’autofiction, ovvero una narrazione fittizia che imita la vita del paziente. In alternativa,
partendo da dettagli reali, la storia viene riscritta dandosi la possibilità di affrontare il
problema in modo diverso.

L’autofiction può essere molto utile in quanto fornisce una realtà amplificata o parallela. I
protagonisti, pertanto, possono prendere decisioni che non hanno preso in passato, mandare un
messaggio a persone che hanno perso o trovare modi alternativi di agire in determinati scenari.

2. Fumetto basato su storie già create

Un altro tipo di fumetto terapia, forse più semplice e conveniente, si basa sulla lettura. In altre
parole, le storie già pubblicate vengono letto e discusse in quanto a esperienze, diagnosi o storie
simili a quelle del paziente.

L’opzione migliore in questi casi è ricorrere ai fumetti classici. Molti supereroi classici soffrono
di disturbi di salute mentale e possono ispirare ad affrontare alcuni problemi.

Per esempio, dopo la morte dello zio, Spiderman mostra sintomi di disturbo ossessivo-compulsivo,
come il senso del dovere eccessivo. Iron Man ha un problema con l’alcol e altre sostanze. Batman
soffre di disturbo da stress post-traumatico. E Captain Marvel, oltre a questi ultimi due, soffre di
depressione. Ma si tratta al tempo stesso di esempi di responsabilità, impegno e giustizia.

Un’altra opzione è fare uso di storie esplicitamente legate a disturbi psicologici, medici o
sociali. Ad esempio, Marbles di Ellen Forney per curare il disturbo bipolare o Rughe di Paco Roca
che tratta dell’Alzheimer.

I fumetti possono aiutare a individuare abilità e risorse per affrontare determinati problemi.

Come godere dei vantaggi dei fumetti da casa?

Esistono molte storie e trovarne una simile alla propria esperienza reale è facile. Dopo averla
individuata, bisognerà immergersi nella lettura così da analizzare azioni e pensieri personali e dei
personaggi.

Cosa cambieremmo? Cosa consiglieremmo a quei protagonista? Quali conseguenze hanno i loro pensieri e
i nostri? Cosa ha fatto il personaggio per avanzare e come possiamo migliorare la nostra situazione?

I mantelli possono sembrare accessori di supereroi provenienti da pianeti lontani o che hanno
vissuto eventi straordinari, eppure tutti noi abbiamo la capacità di superarci, crescere e salvare
noi stessi e chi ci circonda. A volte abbiamo solo bisogno di vederci attraverso le vignette per
sapere di cosa abbiamo bisogno.

Nota editoriale: la terapia del fumetto non è una terapia in senso stretto, bensì va inquadrata in
un contesto da cui è possibile attingere risorse preziose per raggiungere un obiettivo terapeutico.

Prima di adottare qualsiasi misura proposta in un fumetto o simili, si consiglia di consultare il
terapeuta in modo da valutarne la validità con il professionista.

Bibliografia

Luque, F. R. (2016). El perfil psicológico de los grandes villanos del cómic de superhéroes. Boletín
Millares Carlo, (32), 86-104.

Moreno, R. B. (2021). Watchmen: héroes y terapia del shock. Un diálogo entre Damon Lindelof y Alan
Moore. Cuadernos del Centro de Estudios en Diseño y Comunicación. Ensayos, (125), 39-62.

Pomares Puig, M. P. (2015). Cómics para la Disfemia.

it.wikipedia.org/wiki/Rughe_(fumetto)

da lista mentem gg

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