Gesù parla dei chakras e della beatitudine

pubblicato in: AltroBlog 0

Gesù parla dei chakras e della beatitudine

Tratto da:

Il vangelo di Gesù secondo Paramhansa Yogananda.
Volume terzo.
Edizioni Vidyananda.

Traduzione e disposizione del testo originale inglese a cura delle edizioni
Vidyananda.

————

Rinuncia Interiore

È psicologicamente e metafisicamente impossibile liberarsi da una cattiva abitudine con la rinuncia
materiale. Le cattive abitudini se ne vanno solo quando sono respinte sia dal dominio del pensiero
che da quello delle azioni. Poiché il pensiero è la fonte dell’azione, pensare male può essere tanto
pericoloso quanto agire male.

Tutti i devoti devono capire che la rinuncia mentale è di primaria importanza per la realizzazione
di Dio. È meglio praticare la rinuncia interiore nel mondo piuttosto che, senza preparazione,
fuggire dal mondo e andare in una foresta, e vivere là rimuginando sulle gioie terrene abbandonate.
Il sentiero dello yoga – con delle tecniche spirituali – insegna a comunicare prima con Dio mentre
si vive nel mondo, e non a rinunciare solo esternamente ad esso e a diventare un parassita sociale,
dipendendo economicamente dai guadagni delle persone del mondo che lavorano duramente.

I grandi maestri che rinunciano al mondo, e offrono un grande servizio spirituale, sono
giustificati a rinunciare ai più piccoli doveri della vita familiare per il dovere superiore reso
alla più grande famiglia umana. Molte persone che hanno paura di lottare per vivere spesso cercano
di rinunciare alla vita del mondo per vivere sulle spalle altrui. Queste persone diventano
fisicamente, mentalmente e spiritualmente pigre e non ottengono mai la Coscienza Divina.

Solo quelli che lasciano tutto, spinti interiormente dall’amore sincero per Dio, sono giustificati
nella loro rinuncia. Questi rinuncianti non Si preoccupano se patiscono la fame o muoiono per amore
di Dio.

—————–

– Origine di Satana –

Qui Gesù descrive l’origine di Satana, che all’inizio era un arcangelo o una cosciente forza
celeste dotata d’energia cosmica per creare solo cose belle. A questo arcangelo di Dio fu dato il
potere e la libertà di creare tutto ciò che voleva, secondo la volontà di Dio.

Quando però tutte le cose create raggiunsero la perfezione e cominciarono a ritirarsi nuovamente in
Dio, l’arcangelo ebbe paura di perdere i1 suo potere creativo, se tutte le cose si fossero ritirate
in Dio dopo una perfetta esistenza materiale. Perciò egli si ribellò contro Dio e creò cattivi
modelli per annullare i buoni modelli creati secondo la volontà di Dio. Da allora Satana creò il
dolore, i desideri, la morte, la disarmonia e la guerra nella natura e negli uomini, perché essi
fossero legati al piano terreno dall’imperfezione e non potessero ritirarsi in Dio e fondersi in
Lui. Questo è ciò che Gesù intendeva dicendo che Satana cadeva dal cielo.

Con l’energia cosmica in sintonia col cielo, l’arcangelo creò perfette cose celesti; ma da quando
si ribellò contro Dio, l’arcangelo fu mutato in una forza decaduta dalla grazia divina e non guidata
dalle vibrazioni celesti di Dio.

L’Intelligente Energia Cosmica che opera in armonia con le vibrazioni della Coscienza Cosmica, o
Volontà di Dio, è chiamata energia che opera in armonia con la Coscienza Divina. Mentre ogni energia
controllata dalla cosciente forza cosmica di Satana è chiamata energia satanica caduta dal cielo.
Come la Coscienza Cosmica nello spazio rappresenta il cielo, così quella sfera dello spazio dove c’è
la creazione e la presenza dell’imperfetta creazione rappresenta il campo della malvagia forza
satanica che cerca d’operare imperfezioni in tutta la creazione.

Similmente, nel corpo umano ci sono due regioni distinte: la regione celeste e quella satanica. La
regione celeste nel corpo umano s’estende dal plesso dorsale e dal centro del cuore fino al plesso
cerebrale. La regione satanica e il ricettacolo degli istinti più bassi s’estendono dal cuore in
giù, attraverso i plessi lombare, sacrale e coccigeo.

Quando con la meditazione tutta l’energia viene concentrata dai sensi nel cervello, si dice che il
devoto ha ottenuto il cielo. Però molte persone che non meditano trovano che le loro coscienze
scendono in basso insieme alla folgore satanica, o forza vitale, che dalla regione celeste del
cervello cade giù fino alla regione dei sensi

———————

– Evitare l’Illusione dei Sensi –

La forza satanica dentro ogni essere umano fa cadere continuamente la forza vitale simile alla
folgore dalla regione celeste verso i sensi. Per questo i riflettori dei sensi ci rivelano soltanto
l’attrazione degli oggetti dei sensi.

Questo è ciò che anche Gesù trovò nei corpi dei suoi discepoli: la forza vitale cadeva dal cervello
verso il basso; ma Gesù insegnò loro a rivoltare la forza vitale verso il cervello con la
meditazione e la forza di volontà. Questo permise ai discepoli di godere della coscienza celeste nel
cervello e di liberarsi dalle torturanti forze sessuali.

La forza vitale ritirata nel cervello rivela la beatitudine celeste e le forze celesti, e impedisce
alle sensazioni inferiori che pervadono i plessi lombare, sacrale e coccigeo di raggiungere il
cervello. Per questo Gesù disse ai suoi discepoli che dovevano rallegrarsi non solo perché erano
liberi dai demoni o dalle cattive passioni alla base della spina dorsale, ma perché avevano il
potere di ritirare l’energia dall’attorcigliato passaggio serpentino alla base della spina dorsale e
potevano quindi stabilire le loro coscienze nella regione celeste nel cervello.

Quando Gesù disse ‘I vostri nomi sono scritti nei cieli’, voleva dire che con l’obbedienza e la
meditazione i discepoli avevano acquisito abbastanza spiritualità da poter essere richiamati nella
dimora del Padre Celeste.

“In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: ‘Ti rendo lode Padre, Signore
del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai
piccoli. Sì, Padre, perché così a Te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e
nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il
Figlio lo voglia rivelare'”. (Luca 10: 21-22).

“Ti ringrazio, Padre Celeste – che come Coscienza Cosmica permei la regione senza vibrazioni al di
là della creazione (cielo), e come Coscienza Cristica sei manifesto nella regione vibratoria (terra)
– perché hai nascosto la saggezza interiore agli individui egotisticamente saggi e teoricamente
prudenti, e hai rivelato il mistero della verità ai Tuoi figli semplici e innocenti, che in saggezza
sono solo dei piccoli paragonati alla Tua saggezza.

Sì, Padre Celeste, perché questo modo di rivelare Te stesso ai Tuoi figli pieni di semplicità e
sincerità spirituale è sembrato giusto al Tuo giudizio. “La verità e la saggezza della Coscienza
Cosmica sono trasmesse alla Coscienza Cristica perché la creazione sia intelligentemente governata
da essa. Nessun uomo materialista sa cos’è la Coscienza Cristica (Figlio) eccetto la Coscienza
Cosmica, che è il Padre della Coscienza Cristica; e nessuno può conoscere la Coscienza Cosmica se
non mediante la Coscienza Cristica (Figlio).

I devoti possono raggiungere la Coscienza Cosmica soltanto percependo prima la Coscienza Cristica in
meditazione”.

————————-

– Duplice Dovere dell’Uomo –

“Se puoi amare Dio con l’effettiva meditazione e comunione quotidiana, e mostrare con le tue azioni
che ami il tuo prossimo (il fratello divino) come ami te stesso, allora t’innalzerai sopra la
coscienza del mutamento illusorio e vedrai dappertutto lo Spirito immutabile”.

Una delle più ardenti preghiere contenute in Sussurri dall’Eternità dice: “Padre Celeste, possa il
Tuo amore splendere per sempre nel santuario della mia devozione e possa io riuscire a risvegliare
il Tuo amore in tutti i cuori”. Questa preghiera indica il supremo dovere dell’uomo: amare Dio e
dare lo stesso amore ai propri fratelli.

Uno dovrebbe dividere la propria realizzazione divina col suo prossimo, perché il prossimo è fuori
della propria famiglia e tuttavia più vicino del mondo in genere. Di solito le persone danno tutto
per istinto alle loro famiglie, ma non agli estranei. La gente non si cura del mondo, pensando che
sia lontano e distante.

Quando una persona vive solo per se stessa, dal punto di vista spirituale non vive affatto, perché
impedisce l’espansione della propria vita. Mentre quando uno estende la propria simpatia dalla sua
famiglia al prossimo e al mondo intero, espande la sua piccola vita nell’immensa vita di Dio; e
questo connette la vita dell’uomo alla sua sorgente, la Vita Eterna.

Molte persone vivono in una piccola pozzanghera d’egoismo, senza mai percepire l’immensa vita di
Dio. Chi vive senza sapere che la sua vita proviene dalla vita eterna, non vive affatto. Le anime di
coloro che conducono una vita materiale muoiono e si reincarnano, e dimenticano le loro vite
passate; e quindi si può dire che non vivono affatto.

Ogni devoto che grazie alla meditazione percepisce la vita eterna dietro la sua esistenza mortale,
vive per sempre – Cioé è cosciente della sua esistenza anche dopo la sua morte, o anche se dovesse
passare ancora attraverso parecchie incarnazioni sulla terra.

“Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: ‘E chi è il mio prossimo?’. Gesù rispose: ‘Un uomo
scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti, che lo spogliarono, lo percossero e poi se
ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

Per caso, un sacerdote scendeva per la medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra
parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era
in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione.

Gli si accostò e gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo
giumento, lo portò in una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo prese due denari e li diede
all’albergatore, dicendo:

Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti
sembra sia stato il prossimo di colui che s’imbatté nei briganti’. Quegli rispose: ‘Chi ha avuto
compassione di lui’. E Gesù gli disse: ‘Và e anche tu fà lo stesso'”. (Luca 10:
29-37).

Qui Gesù descrive meravigliosamente il significato di prossimo e il dovere di ogni uomo verso i
suoi simili. Gesù realizzò che nessun uomo si può occupare di tutti i suoi doveri e anche di quelli
delle persone afflitte del mondo. La vita umana è breve e si può fare solo fino a un certo punto.
Anche Gesù disse che era venuto principalmente per il bisogno di certe persone.

Anche se Gesù e i maestri programmano il loro tempo per aiutare i veri devoti, tuttavia i loro
insegnamenti possono essere seguiti universalmente in tutti i tempi. Con questo esempio Gesù vuol
dire che anche se uno non può occuparsi di tutte le persone sofferenti del mondo, dovrebbe però
aiutare quelle persone afflitte che capitano inequivocabilmente lungo il suo sentiero.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *