Ghiandola pineale e Stargate

pubblicato in: AltroBlog 0
Ghiandola pineale e Stargate

Un’utile premessa

L’ universo manifesto è basato su polarità opposte, sulla dualità. Se c’è il bene c’è anche il male,
se c’è la luce c’è anche l’oscurità, se c’è la nascita c’è anche la morte, e via dicendo. Non esiste
un elemento che non abbia il suo antagonista. Parimenti, l’ universo porta sempre con se la
soluzione per neutralizzare eventuali squilibri. Possiamo affermare che l’ economia dell’ universo
sia pari a zero per effetto di queste polarità contrastanti.

Il contrasto presuppone una parte manifesta e una immanifesta reciprocamete contrapposte. Se il
“male” è la parte manifesta (attaccamento alla forma e aumento dell’ego), il “bene” non manifesto
(riduzione dell’ego, del desiderio e di ciò che è formale) affiorerà naturalmente con impeto
proporzionale allo squilibrio. L’elemento positivo è indispensabile quanto quello negativo per
garantire l’armonia, tutti e due appartengono alla stessa totalità. Lo yin e lo yang per dirla
secondo la tradizione orientale. L’organismo possiede in se stesso tutti gli elementi adatti a
compensare gli squilibri che in esso si verificano, dagli anticorpi, agli ormoni, alle sostanze
psicotrope. Così anche la creazione della ghiandola pineale è una conseguenza di questo spirito.

Nel misticismo il concetto di Dio è diverso da quello sostenuto dalle religioni occidentali. Per il
mistico Dio è uno stato di coscienza, per il religioso è un’entità esterna con degli attributi. Nel
primo caso l’uomo che ne fa esperienza può identificarsi con Dio, nel secondo non lo raggiungerà né
conoscerà mai, in compenso, però, imparerà a sentirsi una vittima, un indegno. Il misticismo, in
tutte le sue espressioni, afferma che Dio alloggia nel sé interiore di ogni uomo ed è possibile
realizzarlo riconoscendolo con il giusto atteggiamento mentale, ovvero distaccandosi dai
condizionamenti prodotti dall’ego ipertrofico. Ora, se Dio è uno status, una consapevolezza, cosa
che può offuscarsi, va da se che uno “strumento” in grado di elevare lo stato di coscienza può
essere utile per ristabilire la situazione primordiale.

Ci sono buone ragioni per credere che questo strumento sia la ghiandola pineale. La scoperta degli
ormoni pineali e l’analisi approfondita del lobo temporale del cervello documentano l’origine divina
dell’uomo e la possibilità di tornare ad essere ciò che è sempre stato (ma che ha dimenticato di
essere). Non mi dilungherò in digressioni scientifiche o storico-religiose ma mi occuperò
soprattutto degli aspetti meno noti e dei miti sopravvissuti al tempo “riscoperti” di recente dalla
scienza ufficiale e non. Infine, delle pratiche conosciute con cui può essere evitata la progressiva
atrofia della ghiandola fino alla ripresa della piena attività, se non addiruttura oltre.

Caratteri generali

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel
nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più
grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla
luce. Cartesio la definì la “sede dell’ anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono
nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro
cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché
sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo
circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale).
Infatti l’ormone che secerne primariamente è la melatonina, sostanza nota perchè associata appunto
alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento. Della melatonina e
dei suoi effetti parlerò specificamente più avanti.

In genere la produzione ormonale è massima, sia pur ridotta rispetto al suo potenziale, nei primi
anni di vita per poi scemare gradualmente dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45, limitandosi
quasi esclusivamente alle funzioni sopra menzionate. Dopo il settimo anno di età vi si depositano
spesso dei minerali (calcificazione) che la rendono visibile ai raggi X. Riceve informazioni sul
mondo esterno dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi trasmessi dalla
retina ed elaborati dall’ipotalamo. Viene chiamata anche il “terzo occhio” poichè, secondo antiche
credenze, una volta attivata diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo la “vista
interiore”, cioè il dono di ripercorrere le precedenti esistenze e riepilogare il rapporto karmico
che conduce alla reincarnazione, oltre alla capacità di identificarsi con il Principio vitale
cosmico e di accedere ad una moltitudine di poteri psichici.

Per il suo fascino è da sempre oggetto di studi ma, anche per la sua complessità, le informazioni
messe a disposizione dalla scienza ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo
straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati dalle civiltà
più avanzate. Benefici oggi perduti assieme alla conoscenza di quei popoli. Tuttavia sono stati
rinvenuti numerosi manufatti che narrano dei poteri del terzo occhio in tutte le culture antiche
conosciute come, ad esempio, nella cultura egizia, nel buddismo e anche nel cristianesimo, dove
esistono citazioni di filosofi e nei vangeli ( apocrifi e non) sullo stato di illuminazione
derivante dalla sua apertura.

Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola
pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai
preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite. Anticamente si credeva che queste speciali
facoltà fossero riservate esclusivamente ad esseri superiori, illuminati, in contatto con Dio. Ma
non è così.

Non solo melatonina

La melatonina è un trasduttore neurochimico e fu scoperta e isolata nel 1956 da Aaron Lerner. La
sintesi della melatonina avviene nella ghiandola pineale, funzionalmente alla quantità di luce
rilevata (anche in caso di cecità) attraverso gli occhi, partendo da una sostanza che introduciamo
con l’alimentazione: il triptofano. Grazie a enzimi specifici, questo viene convertito prima in
serotonina poi in melatonina.

La produzione di melatonina viene influenzata da un neurotrasmettitore, la noradrenalina,
normalmente presente nel corpo in condizioni di luce e stress.Il noto effetto sedativo non è l’unico
da prendere in considerazione, infatti, la melatonina, regola la produzione di altri ormoni,
l’attività cellulare e la termoregolazione, stimola la produzione di anticorpi, combatte gli eccessi
di colesterolo dannoso ed è un potente antiossidante.

Oggi si trova facilmente in commercio sottoforma di integratore (con effetti collaterali
praticamente assenti) indicato soprattutto per contrastare l’invecchiamento oltre che a normalizzare
gli effetti del jet lag. Ma i prodigi della melatonina non si fermano qui. Oltre ad essere impiegata
nelle terapie di alcuni tumori, recenti studi scientifici sembrano dimostrare che determinate
concentrazioni di questo ormone possono portare nel tempo ad uno stato di coscienza più elevato. Gli
studi non sono ancora conclusi e potrebbe emergere molto altro ancora in futuro. Si può dire che,
per il marketing e la medicina ufficiale, la melatonina sia l’ormone della giovinezza e del buon
sonno, mentre, per il ricercatore spirituale, quello della consapevolezza.

Ovviamente è sempre stata vista come un ostacolo dalle aziende farmaceutiche produttrici di
psicofarmaci che, trovandosi di fronte ad una sostanza priva di effetti nocivi e impossibile da
brevettare perchè di origine naturale, hanno assistito, negli ultimi tempi, ad un notevole calo
delle vendite. Per salvaguardare i propri interessi economici e mantenere il dominio su un’insieme
di “automi malaticci”, non hanno quindi esitato a promuovere l’applicazione del Codex Alimentarius,
uno strumento coercitivo che entrerà in vigore dal 31 dicembre di quest’anno e che, tra le altre
cose, metterà progressivamente fuori legge gli odiati integratori.

Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà
illuminanti. Il DMT (dimetiltriptammina) e la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti.
Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli
effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma intensità elevata. Questo neurormone
permette il distacco dall’ego, l’espansione della coscienza e l’interazione con altre dimensioni.
Studi condotti negli anni ’50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono
state osservate concentrazioni pressochè costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone
comuni il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno. Attualmente è un composto
classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti.

Questa è la classificazione riservata alle sostanze prive di applicazioni mediche note, alla quale è
scampata anche la cocaina. Il DMT è stato inserito in questa categoria senza che venisse presentata
alcuna prova scientifica pro o contro il suo utilizzo.

La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre all’induzione della
fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In
sostanza, libera l’accesso alla coscienza mentre sognamo superando i filtri della mente. La nostra
necessità di “ricaricarci” in dimensioni più elevate durante il sonno profondo è quindi gestita da
specifici ormoni pineali. È dunque possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente
per interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri individui (si ricorda
l’esperimento di Aspect del 1982)?

L’utilizzo di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono un’iperattività pinealinica,
ha da sempre interessato l’uomo e influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di
evasione, ma soprattutto per l’alterazione di coscienza che procuravano, una sorta di scorciatoia
per congiungersi con il piano divino onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi
vedici, a cui si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente
della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri.

Pinolina e Ghiandola Pineale

Scienza e potere

Va compreso che la scienza, intesa come istituzione che ha il compito di capire, dimostrare e
applicare le scoperte, non ha sempre scopi filantropici anche perchè molto del vero sapere
scientifico è nelle mani di “persone” prive di scrupoli. Molti progetti sono stati condotti in
segreto da scienziati al soldo dei controllori del pianeta: corporations industriali, lobbies e
società segrete che costituiscono un Elite tentacolare che opera con il solo fine di esercitare e
incrementare il proprio potere sul genere umano e sulla natura.

In un simile scenario, gestito a monte da una potente sinarchia che si è impadronita di tutti i
settori strategici, è difficile capire quale sia il reale livello scientifico raggiunto e cosa, fino
ad ora, ci sia stato concesso utilizzare. La CIA, in quanto apparato paragovernativo (e
paramilitare), è da sempre coinvolta nel progetto finalizzato al “controllo mentale” e in
quest’ambito ha sviluppato già diverse tecnologie, ne è un esempio il famigerato MK Ultra impiegato
durante la guarra fredda. Lo studio della mente e delle potenzialità extrasensoriali umane sono
oggetto di numerose sperimentazioni fin dai primi anni ’40, esperimenti da cui derivano anche le
Psy-ops (operazioni psicologiche) tanto care agli strateghi militari e ormai abbondantemente
applicate dai governi per influenzare l’opinione pubblica.

Con l’intenzione di investigare il potenziale militare di fenomeni psichici, Il Governo degli Stati
Uniti, proseguì le sue ricerche e diede il via nel 1970 al Progetto Stargate riferendosi, in
particolare, alla possibilità di osservare a distanza (remote viewing) le mosse del nemico senza
spostarsi dal proprio territorio. Tale progetto durò oltre 25 anni e finanziò ricerche alla Stanford
e all’American Society for Psychical Research per sviluppare potenziali tecniche di spionaggio a
“distanza”. Dopo il celeberrimo caso Roswell del 1947 e il presunto ritrovamento di un misterioso
congegno (detto Orion Cube), si assiste invece alla nascita di un altro tipo di operazioni segrete,
le Black-ops (operazioni occulte), in cui rientrano l’appropriazione e lo studio di tecnologia
aliena per scopi militari e governativi.

Argomenti che la maggioranza delle persone ignora o associa a storie di “fantascienza” grazie
soprattutto alla sofisticata propaganda mediatica a cui sono costantemente sottoposte. Infatti, se
da una parte numerosi film e serie televisive contenenti brandelli di verità vengono programmati con
lo scopo di testare e pilotare culturalmente gli spettatori proiettandoli in realtà fituribili,
dall’altra, forniscono gli elementi per poter screditare facilmente eventuali fughe di notizie e
proteggere le operazioni in corso.

Ovviamente, in quanto strumenti fondamentali per la manipolazione, la “macchina” di Hollywood e
tutti i media mainstram che diffondono informazioni sono sempre stati al servizio dell’Elite. Elite
dall’antica discendenza che, grazie alla conoscenza della cultura esoterica e al genio di numerosi
scienziati (non sempre consenzienti), ha distrutto, cancellato, rimodellato, corrotto, ucciso,
perseguitato, inquinato, ingannato, sfruttato e perpetrato ogni sorta di abominio. Questa politica
di accentramento del potere basata sulla distorsione della verità e sulla violenza (fisica e
psicologica), continua imperterrita ed è oggi alle sue battute finali.

Il progetto Looking Glass

Uno dei più sconcertanti esperimenti segreti dopo il Philadelphia Experiment (avvenuto nel 1943) è
sicuramente il progetto Looking Glass, un programma appartenente alle Black-ops, che ha permesso di
creare un’immenso stargate (apertura nel tessuto spazio-temporale) retroingenerizzando il
funzionamento della ghiandola pineale. Effettivamente la scienza ha scoperto che la retina presenta
gli stessi fotorecettori presenti anche nella pineale. Quest’ultima è di fatto una ghiandola
sensibile ai campi elettromagnetici ed ha ancora adesso, per certi versi, un retaggio chimico e
funzionale similare agli occhi. La ghiandola, in buone condizioni di salute, conterrebbe al suo
interno uno speciale fluido e, una volta avvenuto il rilascio di DMT e Pinolina, sarebbe in grado di
isolarsi da qualsiasi stimolo elettromagnetico esterno proiettando la consapevolezza dell’individuo
nei reami superiori della coscienza. Il liquido schermato all’interno della ghiandola agirebbe come
una sorta di monitor permettendo di “osservare” il piano dimensionale su cui ci si focalizza.

Certe percezioni extrasensoriali (ESP) come precognizione, chiaroveggenza e telepatia, sono sempre
state prerogative di individui che hanno imparato ad utilizzare le potenzialità della pineale.
Visioni nitide di altre dimensioni e spostamenti extracorporei lungo la linea temporale possono
quindi essere indotti dal nostro personale “stargate” naturale. Ma, se tutto questo fosse
artificialmente replicabile, un simile potere necessiterebbe di un adeguato senso di responsabilità:
viaggiare nel tempo così come prevedere e modificare il futuro, sono doni che nelle mani sbagliate
potrebbero diventare pericolosi. Per quanto rischiose possano essere, i “corpi speciali” che si
occupano di queste sperimantazioni non sono nuovi a questo genere di sfide e pare che, allettati
dalle potenzialità operative del progetto, vi abbiano speso particolari risorse.

David Wilcock, ricercatore sensitivo, autore di The Divine Cosmos ed esperto di geometria sacra, ha
recentemente parlato del fenomeno e di come sia già stata utilizzata la tecnologia Looking Glass in
una non precisata base sotteranea. Per il genere di informazioni che rilascia al pubblico molti
considerano Wilcock un visionario ma le sue affascinanti indagini, che spesso coinvolgono
personalità di elevato calibro scentifico, offrono ugualmente numerosi spunti di riflessione.
Propongo uno stralcio di una sua recente conferenza dove si esprime sull’importanza della ghiandola
pineale e sul controverso progetto:

Il risveglio

Migliaia di anni fa, probabilmente all’epoca dell’evoluta civiltà di Atlantide, i poteri supremi
dell’uomo subirono un forte ridimensionamento. Responsabili di questo declassamento intellettivo
potrebbero essere stati più fattori, molti dei quali ancora poco chiari. Alcune delle ipotesi
avanzate sono decisamente ardite e spaziano dagli interventi di ingegneria genetica da parte di
razze aliene ostili, all’ibridazione dei superstiti atlantidei con specie contigue ma geneticamente
meno evolute. Grazie al contributo di scienze d’avanguardia come l’epigenetica, che dimostra
ampiamente come sia l’interpretazione dell’ambiente a stimolare le caratteristiche del DNA invece
che un ferreo e competitivo determinismo genetico, oggi sappiamo che è possibile modificare persino
ciò che biologicamente si credeva immutabile o congenito. Questo vale anche per l’invecchiamento e
le gravi patologie. Un’altra teoria afferma infatti che potrebbe essere stato un remoto cataclisma a
cambiare in modo significativo le condizioni ambientali del pianeta e di riflesso la funzionalità
della ghiandola pineale nelle generazioni successive.

Oggi sappiamo che la ghiandola pineale viene fortemente influenzata dalla quantità di luce e dai
campi elettromagnetici e possiamo facilmente dedurre come la vita moderna (telefonini,
elettrodomestici, luce artificiale, ecc.) abbia determinato grandi cambiamenti nell’organismo. La
fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in rapporto a questi mutamenti
ambientali e questa alterazione potrebbe aver contribuito ad un più rapido deperimento fisico, così
come all’insorgenza di nuove patologie.

Dal punto di vista alimentare, una dieta povera di ferro, calcio, fosforo e triptofano inibiscono il
buon funzionamento della pineale così come l’assunzione di farmaci betabloccanti, benzodiazepine,
calcio-antagonisti, clonidina, alchool, caffeina, soprattutto nelle ore che precedono il sonno. Uno
stile di vita sano, basato sull’attività fisica mattutina, una buona alimentazione, l’assenza di
inquinamento e molto sonno, incide positivamente sulle secrezioni di serotonina e melatonina ma ciò
non basta a produrre l’illuminazione.

Come abbiamo visto, la chimica del cervello, solo in determinate condizioni, ha la capacità innata
di facilitare l’incontro con la divinità e questa ricerca è l’obiettivo che l’umanità continuerà a
seguire fino alla fine dei tempi. Questa comunione e la conseguente illuminazione avviene in modo
naturale e graduale con un’intensa e continua pratica meditativa, cioè quando l’attenzione per le
percezioni sensoriali viene meno per consentire la focalizzazione interiore, o rapido e non sempre
consapevole per effetto di stimoli esterni (droghe, shock emotivi, campi energetici).

L’esperienza dei mistici induce a ritenere che qualunque strada porti alla verità suprema è la
benvenuta, sia essa chimica come il soma o naturale come la meditazione, e in effetti entrambe
agiscono attraverso gli stessi mediatori chimici cerebrali. Comunque sia, la realizzazione
spirituale, non è qualcosa che compare senza seguire un preciso processo fisiologico.

Se le sostanze catalizzatrici dello stato di illuminazione non sono reperibili in natura o non si ha
la consapevolezza per farne un uso appropriato, meditare è senza dubbio il modo migliore per
favorire l’apertura del terzo occhio. Questo non significa che con un po’ di meditazione tutti
possano raggiungere il nirvana. Potrebbero volerci anni di lavoro su se stessi e una buona dose di
autodisciplina per ottenere risultati apprezzabili. Con l’intento di attivarne velocemente i poteri,
alcuni popoli antichi seguivano speciali rituali che includevano l’incisione del cranio
dell’iniziato e il buio forzato.

Ghiandola pineale e 2012

Non dimentichiamo che, a prescindere dagli accorgimenti materiali che decidiamo di prendere,
l’illuminazione è principalmente un fatto spirituale e quindi legato all’espressione di energie
sottili. Inoltre, se un organismo biologico nasce in un determinato universo è obbligatoriamente
soggetto alle sue influenze astrali. Tali modificazioni si ripercuotono sull’individuo attraverso la
ghiandola pineale che fa da tramite tra l’esterno e l’interno, tra il mondo fisico e quello sottile.
Possiamo dire, come suggerisce la teoria dell’ universo olografico di Bohm, che la materia che ci
costituisce è la stessa di cui è fatto il nostro universo e che, nell’infinitamente piccolo come
nell’infinitamente grande, tutto è interconnesso.

Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla
distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un’illusione. Egli era convinto
che, ad un livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità individuali, ma
estensioni di uno stesso “organismo” fondamentale. Pertanto se l’ universo tende all’evoluzione noi
evolviamo con esso.

Per chi ricerca già da tempo lo stato di illuminazione, quest’ultimo caso, è oggi più che mai da
tenere in considerazione poichè ci stiamo approssimando alla data profetica del 2012, data che
simboleggia il termine di un’era in cui il materialismo ha dominato l’uomo. Molti ricercatori
sostengono che nel 2012, il cambiamento vibrazionale dovuto all’ energia che investirà questa parte
del cosmo, sarà qualcosa a cui non potremo sottrarci e che produrrà il tanto agoniato risveglio
della coscienza collettiva. L’ energia rinnovatrice proveniente dal centro della galassia porterà
con se le condizioni ottimali per l’apertura del nostro terzo occhio e ne potranno approfittare solo
quelle persone che con impegno e fiducia avranno creato in loro stessi il terreno fertile per
accogliere e sostenere lo stato di illuminazione.

Chi è già sufficientemente preparato all’evento o è sulla buona strada per diventarlo, a prescindere
dalla posizione sociale raggiunta, non teme alcuna catastrofe ed è ormai conscio dell’importanza del
proprio contributo alla manifestazione di questo grande cambiamento. Cogliere questa occasione per
elevarsi vibrazionalmente significherà vivere in uno stato di lucida presenza, trasmutare il dolore
passato in saggezza per costruire un mondo nuovo con la consapevolezza del proprio sé divino,
finalmente padroni e responsabili di quei poteri che ritorneranno così a far parte di noi per il
bene di tutti, poiché tutti siamo inevitabilmente UNO.

Fonte: coscienzaevoluta.blogspot.com/2009/10/ghiandola-pineale-e-stargate.html

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *