Gioia è guarigione

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Gioia è guarigione

del Torkom Saraydarian

traduzione di Clara Erede

Edizioni Amrita

Grazie ad un karma favorevole, nella mia vita ho incontrato molte persone gioiose, che irradiavano gioia nei loro pensieri, nelle loro emozioni e azioni, nei loro rapporti, e fin da piccolo mi sono sentito attratto verso le persone gioiose. Ho sempre nutrito un profondo desiderio di sapere che cos’e’ la gioia, cio’ che essa puo’ fare e quali sono i mezzi per svilupparla ed essere gioiosi.

Fin da bambino ho notato che le persone gioiose hanno magnetismo e successo, sono felici, creative, sane e oneste: a scuola cercavo sempre la compagnia di ragazze e ragazzi gioiosi. Avevo la strana sensazione che le persone prive di gioia fossero malaticce, traviate o pericolose e questa osservazione divenne piu’ convincente con il passare degli anni.

Notai pure che studenti, insegnanti e la gente in generale, se erano privi di gioia, erano come pesi sulle mie spalle, e sempre mi toglievano energia ed entusiasmo. Con il passare degli anni cercai di ampliare le mie osservazioni relative alla gioia e di essere piu’ informato sull’argomento.

Ad esempio, notai gli effetti della gioia sul corpo fisico, sulle emozioni e sul pensiero, e vidi che l’assenza di gioia faceva diventare le persone pigre e non disposte a sforzarsi e a lottare. L’assenza di gioia ci rende arroganti, insensibili, non disposti a collaborare e testardi, la mente diviene chiusa, limitata, lenta e infida. La maggior parte delle persone senza gioia che ho conosciuto sono bisbetiche e capaci di calunnia, malignita’ e perfino tradimento.

La mia ricerca era molto informale: cercavo si’ di annotare le mie osservazioni e scoperte, ma durante i miei viaggi ho continuato a lasciare le mie note qua e la’. Quando potevo far uso di una biblioteca, cercavo di reperire libri sull’essenza, la sostanza, la chimica o l’anatomia della gioia, ma trovai soltanto osservazioni superficiali. Non trovai ne’ un libro sulla gioia, ne’ una persona specializzata sull’argomento; incontrai piuttosto alcuni psicologi che mi risero in faccia e pensarono che fossi un sognatore, dato che mi interessavo tanto alla psicologia della gioia.

Uno dei miei insegnanti una volta disse che essa e’condizionata dall’ambiente e dal benessere fisico ed economico della persona. Al sentire queste parole, pensai subito che c’era qualcosa che non andava, e le mie successive osservazioni mostrarono che la gioia non e’ il risultato di condizioni fisiche, emotive o mentali, ma uno stato di coscienza che va al di la’ di tutte queste condizioni, ed e’ piuttosto un fattore condizionante, ovvero una causa delle condizioni. Passavano gli anni e continuavo la mia ricerca. Recentemente ho letto alcuni libri che parlavano molto superficialmente della gioia, e mi sono convinto che il miglior modo di sapere qualcosa sull’argomento e’di trovare ed osservare quelle persone che la possiedono.

[…]

La beatitudine e’ come un raggio che fa parte del tuo Vero Se’, e sgorga da Esso se si creano le condizioni giuste o capaci di evocarla. Ma una volta che il flusso della gioia comincia a scorrere, assolutamente nessuna condizione puo’ fermare il suo irradiare.

Il deposito della gioia consiste nel nostro Guardiano Interiore, l’anima umana, e nella Triade Spirituale. Se contattiamo con la nostra coscienza questi centri, il flusso della gioia inizia a scorrere ed aumenta. Quando una persona comunica con la propria anima, sente la gioia che esiste nel cuore umano; quando entra in contatto con il proprio Guardiano Interiore, sente la gioia dei Grandi Esseri; quando e’ in contatto con la Triade Spirituale, si riversa nel suo cuore la gioia della Guida di questo pianeta. Si dice che piu’ ampie aree di gioia esistano nello Spazio… ma al momento presente sono lontane dalla nostra portata.
Quanto piu’ sei il tuo Vero Se’, tanto piu’ gioia possiederai. Quanto piu’ sei controllato dai veicoli della tua triplice personalita’ e identificato con i loro problemi, tanto meno gioia e tanto piu’ sofferenza avrai.

La beatitudine si raggiunge attraverso la contemplazione, il samadhi, l’estasi e con il ritirarsi entro piu’ alti livelli di consapevolezza. Coloro che imparano la meditazione e alla fine raggiungono la contemplazione possono gradualmente toccare le sfere della beatitudine e caricare la loro vita di profonda gioia.

C’era una volta un Maestro che entro’ in samadhi, o contemplazione profonda, mentre i suoi discepoli erano seduti intorno a lui. Improvvisamente volo’ una freccia e si conficco’ nella sua spalla; i discepoli non sapevano che fare, ma pensarono che, se non era stato disturbato, non toccava a loro riportarlo alla coscienza, ma dovevano lasciare che il Maestro lo facesse spontaneamente. Quando questo avvenne, egli si stupi’ alla vista della freccia e chiese che cosa fosse successo. I discepoli gli dissero:

“Maestro, uno dei tuoi nemici ti ha lanciato una freccia. Togliamola.”

Quindi, con un particolare intervento chirurgico, estrassero la freccia dal braccio.

Quanto piu’ ti allontani dal tuo corpo fisico, tanto meno lo percepisci. Quanto piu’ profondamente ti immergi nel tuo Se’, tanto maggiore e’ la tua gioia, tanto piu’ inclusivo e’ il tuo amore, e la tua mente funziona con la visione di unita’ e di sintesi. Quanto piu’ ti allontani dal tuo Vero Se’, tanto piu’ i tuoi pensieri, le tue emozioni e le tue azioni saranno separative.

La gioia solitamente tocca la tua personalita’ come una gradevole scossa e scompare, ma se ti concedi il tempo di sperimentarla e di lasciarla fluire il piu’ a lungo possibile, puoi avere l’opportunita’ di osservare che cosa essa faccia per te, per il tuo corpo e il tuo ambiente.

Le persone bevono una coppa di vino o fanno altre cose piacevoli con tale fretta che ne’ le osservano ne’ le gustano. Inoltre ci sono molti fattori in te e nel tuo ambiente che sono pronti a spegnere la fiamma o a buttare acqua fredda sulla tua gioia e ad incapsularla nella tua aura. Vi sono centinaia di capsule che vagano nella tua aura, contenenti una grande quantita’ di energia di gioia che potrebbe essere usata per l’edificazione, la guarigione.] .
Vedi un fiore, provi gioia e dici:

“Com’e’ bello!”

E poi ti giri dall’altra parte per fare qualcos’altro, ma se ti soffermi a guardare e osservi la forma dei petali e il colore del fiore, se senti la sua fragranza… puoi aver la possibilita’, allo stesso tempo, di sperimentare l’effetto della gioia su di te.

Ci sono due tipi di osservazione: una che si identifica con la personalita’ e l’altra con il flusso della gioia. Ce n’e’ tanta nella nostra natura, ma non la godiamo perche’ abbiamo premura. Qualsiasi gioia che non sia assimilata e goduta, qualsiasi gioia colpita da certi pensieri o attaccata dall’ambiente o da certe persone, si cristallizza e diventa un blocco nella nostra aura.

L’aumentare di questi blocchi fa si’ che evitiamo di richiamarla dal nostro Nucleo.

La gioia dev’essere un flusso attivo o un’onda circolatoria nella tua aura, in quanto tale onda crea salute, felicita’, energia, ottimismo ed entusiasmo. Ma se essa e’ bloccata e cristallizzata puo’ causare diversi disturbi: ad esempio tristezza, dolore e depressione sono spesso il risultato di gioia bloccata o imprigionata nell’organismo.

Conosco una ragazza che rimase in uno stato di profonda depressione e apatia per molti anni in seguito all’improvvisa morte del fidanzato, ucciso in Vietnam. Gli psicologi hanno molti modi per analizzare avvenimenti del genere, ma in realta’ quando la gioia e’ congelata, spesso si congelano anche il cuore e la coscienza. Naturalmente si puo’ trovare il modo di lottare contro quei momenti in cui la gioia ci “e’sottratta”.

Quando la provi, non lasciartela sfuggire: assaporala, inalala e cerca di farla fluire nella tua aura e nei tuoi nervi con la forza della tua coscienza, come se guidassi il flusso dell’acqua nei solchi di un orto.

Ho visto un uomo contemplare il tramonto: era pieno di gioia, era in preghiera, era lui stesso i raggi del sole, la
sinfonia dei colori… Lo vidi immobile per mezz’ora dopo che il sole era scomparso.

Ho visto le lacrime negli occhi di uno dei miei Maestri mentre guardava un enorme albero in fiore. Ho visto un mio amico in estasi durante la recitazione di una poesia. Una volta mia madre non riprese coscienza per un’ora dopo aver ascoltato musica per flauto.

Quando provi gioia, cerca di mantenere quel sentimento almeno per alcune ore, restando nella sua onda. Un minuto di gioia puo’ accendere in te tutte le luci e farti diventare una persona piena di successo, bella ed attraente, perfino per molti mesi.

Ci sono persone che mangiano come i cani: non masticano affatto il cibo, ma lo inghiottiscono molto rapidamente. Se lo masticassero, avrebbero la gioia di sentirne il gusto, potrebbero assimilarlo e usarlo per il loro benessere.

Questo vale anche per tutto cio’ di cui vogliamo godere: prenditi il tempo che ci vuole, non aver fretta… Il momento della gioia e’ un momento sacro per la trasformazione.

3. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui si da’ energia a tutto cio’ che e’ bello, buono e retto nel proprio ambiente. Essa accresce tutto cio’ che vi e’ di bello nella vita: incoraggia le persone che si adoperano per la trasformazione dell’umanita’, o che cercano di alleviare il dolore e la sofferenza nel mondo.

Ogni volta che ti trovi in presenza di una persona gioiosa senti accendersi il tuo potenziale creativo; senti il rafforzarsi del potere nella tua aspirazione alla perfezione; senti entusiasmo nel lavoro e vedi uno scopo nella vita: tutti questi doni vengono dall’alto, dalla sorgente della gioia, attraverso di essa. Ma se sei senza gioia, pieno di amarezza, odio e collera, tu dai nutrimento alla cattiveria, alla malvagita’ e all’odio negli altri. E’ molto interessante notare che le spine della vita non possono resistere ad un’atmosfera di vera gioia.

Quanto piu’ tu ne dai, tanto maggiormente fai crescere la bonta’, la creativita’ e la nobilta’ nel mondo. La maggior parte dei criminali, dei carcerati e dei malati di mente provengono da famiglie piene di afflizione, irritazione, collera, odio, cupidigia e vanita’. Sii gioioso quando sei con tua moglie e i tuoi figli, e farai aumentare il potenziale del loro successo e della loro vita.

La tua gioia attrae a te l’amore degli altri, poiche’ nutre le loro anime. Se insegni con gioia, chi ti ascolta comprendera’ il tuo insegnamento, lo ricordera’ e cerchera’ di vivere in conformita’.

Quando imponi la tua volonta’ con odio, irritazione e collera, le persone potranno obbedirti per un po’, ma appena saranno libere dalla tua pressione diventeranno i tuoi peggiori nemici. Perfino i tuoi figli si ribelleranno contro di te e ti abbandoneranno quando meno te lo aspetterai.

La vera gioia fertilizza e nutre il giardino del tuo cuore e il campo della tua laboriosita’.

4. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui si attraggono a se’ le forze dell’ispirazione, dell’abbondanza, dell’armonia e della vitalita’. Essa crea un particolare stato chimico nella tua aura e nei tuoi corpi (mentale, astrale ed eterico) che esercita un’attrazione magnetica sulle correnti dell’ispirazione superiore che viene dalla tua Anima, dai tuoi Maestri, e dalle sorgenti superiori o centri di saggezza. Inoltre quest’atmosfera magnetica ti rende capace di trasformare le correnti d’ispirazione in modo corretto e creativo.

Le forze dell’abbondanza sono quelle che fanno scorrere le cose nella tua direzione. Una persona gioiosa vedra’ venire nella sua direzione denaro, libri e molto altri oggetti di cui ha bisogno, perche’ le forze dell’abbondanza sanno che verranno usati per il Bene Comune, al servizio dell’umanita’. L’abbondanza e la gioia sono in stretto rapporto fra di loro. La persona gioiosa gode delle cose che ha, ma per la persona senza gioia tutto cio’ che possiede e’ come una prigione e diventa una sorgente d’infelicita’, o, peggio ancora, la causa della sua distruzione spirituale e morale.

La gente collabora spontaneamente con chi e’ gioioso poiche’ la gioia attrae le forze dell’armonia che danno non soltanto un corpo sano, ma anche emozioni, pensieri, progetti e mete armoniose; creano condizioni in cui la vita di una persona e’ in armonia con il ritmo della sua Anima, del suo paese e dell’umanita’. Infatti la persona gioiosa non pensa, non sente, non parla e non si comporta mai in un modo che non sia in armonia con le massime aspirazioni dell’uomo.

La gioia risveglia in te un senso nascosto, la cui eco e’ la capacita’ delle tue orecchie di riconoscere l’armonia nel suono. Il risveglio di questo senso ti include nella sinfonia della vita e ti fa vivere una vita armoniosa.

La gioia porta vitalita’ non soltanto al tuo corpo, ma anche ai tuoi pensieri, alle tue emozioni, azioni ed espressioni: ti riempi di vitalita’ e ne diventi fonte per il tuo ambiente, trasmettendo energie che nutrono, edificano, guariscono e rinforzano le persone che ti circondano. Persino gli alberi, i cespugli, i fiori e gli animali risentono e godono della tua vitalita’. La gioia e’ la sorgente della vitalita’ e la maggior fonte di forza per il tuo sistema immunitario.

5. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui la coscienza si espande sia verso i regni piu’ alti sia verso quelli piu’ bassi e si stabilisce con loro una comunicazione costruttiva e creativa. La tua coscienza non puo’ espandersi se sei in uno stato d’animo malinconico. Per una persona e’ possibile acquisire informazioni, imparare formule, o fare progetti mentre la sua coscienza rimane la stessa.

Tra coscienza e mente esiste una grande differenza: la seconda puo’ crescere a spese della prima, ma puo’ usare tutti i suoi strumenti contro la sua stessa sopravvivenza. Quando invece si espande la coscienza, si puo’ pensare dalla causa all’effetto e dall’effetto alla causa: si pensa in modo inclusivo, da tutti i possibili punti di vista, tenendo presente il bene di tutti.

La mente puo’ diventare uno strumento separativo, che opera a favore di un gruppo ma contro un altro gruppo, mentre la coscienza non opera a favore di interessi separativi; una coscienza in espansione non permette alla mente di lavorare per un regno e trascurare il resto, in quanto sa che tutti i vari regni sono parte di un grande tutto, e non mobilita un gruppo contro un altro.

La persona che possiede una coscienza espansa ha un campo d’azione che comprende l’alto e il basso come parti di un’unica realta’: il suo rapporto con i regni superiori e’ altrettanto creativo di quello con i regni inferiori. La sua creativita’ e’ messa al servizio della costruzione di rapporti piu’ armoniosi fra tali regni e serve a rendere possibile alle vite dei regni inferiori il salire verso i regni superiori.

6. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui non esiste alcun sentimento di separazione, nessun pensiero che possa creare spaccature, e nessuna consapevolezza della solitudine. La vera gioia annulla tutte le separazioni, le scissioni e la solitudine. La separazione e’ il risultato di un’anima infelice: infatti, la persona infelice e triste vive lontana dal proprio Nucleo, che e’ il punto focale di unita’ e sintesi; lontana dalla sua Casa, si aggira nelle valli della solitudine, della sfasatura e della separazione, vivendo, pensando e lavorando in funzione dei suoi interessi separativi. Per mantenere vivi questi ultimi, crea sfasature in chi va contro i suoi interessi.

Alla fine, quanti le stanno intorno scoprono i suoi motivi, vedono i suoi inganni e i suoi complotti, e si allontanano, abbandonandola alla sua adorazione di se stessa a spese degli altri.

La persona solitaria e priva di gioia alla fine perde tutto cio’ che ha accumulato e vive una vita di tristezza. Chi e’ gioioso emana energia coesiva e non si sente mai solo; non commette mai il delitto di creare spaccature e separazione fra le persone.

Ha molti amici che sono pronti a dare la loro vita per lui perche’ sentono che la gioia e’ il vero messaggio di unita’ e di sintesi.

Tutto cio’ lo provi in un momento di gioia quando la tua essenza e’ esaltata, ma un attimo dopo le nubi del dubbio, dell’egoismo, dell’avidita’ e della gelosia offuscano i raggi della tua gioia e ricadi nuovamente nell’oscurita’ dei tuoi pregiudizi, delle tue abitudini, superstizioni e vanita’.

7. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui ci si sente uno con il Se’, che si manifesta in tutte le varie forme di vita nell’Universo. Tu senti che i tuoi poteri creativi non sono limitati in alcun modo, sono bensi’ capaci di farti raggiungere le stelle.

La gioia ti fa sentire parte dell’Universo, parte del Potere Creatore Onnipotente, e capisci di non essere limitato nel tuo stadio attuale di sviluppo, ma senti di poterti schiudere, espandere e di poter raggiungere la perfezione “come quella del Padre tuo che e’nei cieli.”

Il sentiero che conduce l’uomo a Dio e’ il sentiero della gioia. E’ a causa della presenza di un’infinita gioia nei loro cuori che tutti i martiri, consciamente e volontariamente, hanno sacrificato le loro vite per aiutare l’umanita’, mentre i parassiti dell’umanita’ si sono dati da fare per intaccarne l’albero alle radici.

8. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui si sviluppano pazienza, perseveranza, sopportazione e immutabilita’ di spirito. Dove c’e’ vera gioia non vi sono oscillazioni.

Senza di essa la pazienza non puo’ resistere, poiche’ in tale situazione brucia tutti i tuoi centri e crea irritazione; ma la gioia e’ paziente.

La perseveranza e’ la conseguenza della gioia, in quanto quest’ultima mantiene vitale il tuo spirito e chiaro il tuo cammino. La perseveranza unita alla gioia e’ come un falo’ in una fredda giornata nel deserto, e’ una freccia che vola verso il bersaglio, e’ un processo di trasformazione di te stesso in quell’immagine che ti sei posto davanti.

La sopportazione e’ dolore e sofferenza se non e’ sostenuta dalla gioia, la quale ti permette di reggere le difficolta’ e le prove della vita, ti dimostra che tu puoi fare e puoi essere, e galvanizza i tuoi veicoli a un punto tale che essi possono respingere qualsiasi attacco e sopportare fatica e pressione, finche’ non hai raggiunto la tua meta.

La gioia ti da’ un assaggio di cio’ che non cambia: l’Immutabile e’ la beatitudine dentro di te. Nei momenti di gioia, tu provi un senso di assenza di tempo, spazio e cambiamento: puo’ durare soltanto un attimo, ma quale splendore e’ contenuto in quel momento, se i tuoi occhi e le tue orecchie sono abbastanza pronti a far tesoro della immensa intensita’ di bellezza che quell’attimo contiene!

Le oscillazioni sono i segni dell’infelicita’ che e’ propria di chi non e’ ancora stato toccato dal fuoco della gioia. La persona infelice non ha una direzione precisa, e ogni volta che cambia direzione pensa che sia quella che vuol seguire; e non soltanto cambia direzioni e mete; ma, peggio ancora, vi oscilla in mezzo.

D’altra parte, per la persona gioiosa, qualsiasi direzione che conduca verso bellezza, bonta’, rettitudine, gioia e liberta’ e’ parte di una sola stessa direzione, poiche’ la gioia fa si’ che tutte le varie strade conducano alla sua Fonte prima.

9. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui si sviluppa un crescente senso di responsabilita’, di rettitudine e di impegno pratico nella vita in generale. Il senso di responsabilita’ si trasforma in un pesante fardello sulle tue spalle e diviene fonte di risentimento, se non e’ il risultato di una vera gioia. Quest’ultima genera il senso di responsabilita’, lo sviluppa e lo rende uno strumento di grande servizio.

Il senso di rettitudine e’ frutto della gioia; ma, senza di essa, diventa paura, e poi genera un tiranno, qualcuno che si sente moralmente superiore e usa impropriamente il suo senso di rettitudine per distruggere le persone e impedire la loro crescita e la loro realizzazione. Il senso di rettitudine e’ un senso molto avanzato che rende la persona capace di percepire che il seme e’ in procinto di crescere e sbocciare: e’ la capacita’ di mantenere nella mente l’immagine del fiore ed incoraggiare il seme a raggiungere la perfezione. Soltanto nella gioia si puo’ comprendere il senso della rettitudine.

La gioia non ti conduce nel deserto, ma ti fa lavorare e vivere in un mondo irto di problemi, difficolta’ e pericoli; fa si’ che tu ti coinvolga nel travaglio che conduce alla redenzione dell’umanita’. Essa ti attrae verso il tuo dovere e ti fa lavorare ovunque sia possibile distribuire la gioia, allo stesso modo in cui distribuiresti cibo agli affamati ed acqua agli assetati.

10. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui i nostri Tesori aprono le loro porte, e talenti nascosti, ricordi preziosi, saggezza e realizzazioni del passato fluiscono nella mente conscia.

La gioia viene liberata gradualmente, e lentamente apre le porte del tuo Tesoro, del tuo Calice. Da esso, i talenti che hai sviluppato e custodito sgorgano in modo da far fruttare altri talenti; sgorgano ricordi preziosi che adesso puoi usare per creare i tuoi palazzi di luce; sgorga la saggezza del passato che ora ti e’ utile nella fatica in cui sei impegnato.

Cosi’ ti trovi circondato dai tesori del tuo passato, e con essi puoi servire in campi piu’ vasti e piu’ alti, con lo stesso spirito di benevolenza.

Se puoi permanere nella tua gioia, sarai in grado di vedere come molti gioielli, perduti nelle vite passate, cadono ai tuoi piedi nei momenti di grande bisogno. La vita accumula tutti i tuoi diamanti per renderteli quando puoi usarli costruttivamente, senza egoismo, ma per il bene di tutti gli esseri viventi. La gioia e’la chiave di molti tesori piu’ grandi.

11. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui la nostra natura, fisica, emotiva e mentale, passa attraverso un processo d’integrazione e di allineamento. La gioia e’ il “fluido di comunicazione” fra le diverse parti della “macchina”.

Per mezzo della gioia la tua natura, fisica, emotiva e mentale funziona come un’unita’, che a sua volta si allinea con l’unita’ della consapevolezza, l’anima umana. In tal modo, mentre integrazione ed allineamento continuano, viene raccolta ed usata una grande quantita’ di gioia.

Gli esseri umani integrati e allineati non cercano mai di causare dolore e sofferenza ad altri esseri umani: chi fa del male agli altri non ha bisogno di lezioni o di psicoanalisi, ma di integrazione e di allineamento.

In questo momento la gioia non e’ considerata come fattore di guarigione nelle cure psicologiche e psichiatriche, ma ben presto verra’ accettata, e il potenziale della gioia sara’ usato per spazzar via i mali dell’umanita’. Questa non e’ una profezia di rovina, ma una profezia di gioia.

12. La gioia e’ uno stato dell’essere in cui si fermano tutte le correnti malvagie, si ricacciano tutti gli attacchi delle forze del male, si erge intorno a noi una protezione, il nostro Guardiano e’ vigile. Lascio questa definizione al lettore per interpretarla come meglio e’capace.

Tutti noi abbiamo momenti di gioia nella nostra vita, ma essi sono stati sepolti sotto il dolore e la sofferenza, e sta a noi raggiungerli, trovarli e portarli alla superficie. Non ci sono grandi e piccole gioie: tutte fanno parte della stessa gioia, ma sono diverse l’intensita’ del sentimento e la profondita’ con cui esso si imprime in noi.

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