Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli 2

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Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli

del Dr. Mario Rizzi

(parte seconda)

(Brani scelti sull’argomento)

Prima edizione, Natale 1999

***

GLI ANGELI

Se non diventerete innocenti come fanciulli non entrerete nel Regno dei Cieli.
Gesù, nel Vangelo.

Il risveglio dell’interesse verso gli Angeli (8)

In passato gli Angeli hanno goduto di enorme fortuna, che si è
espressa non solo attraverso la riflessione propriamente teologica, ma
anche e soprattutto attraverso le leggende, la letteratura, l’arte.
Mentre nei tempi antichi, un Angelo era considerato l’incarnazio¬ne di
Dio, la manifestazione fisica della Sua parola, già nel
diciassettesimo secolo, secondo la Chiesa, il ruolo degli Angeli non
era più primario per la salvezza dell’uomo, in quanto tale me¬diazione
era stata ormai definitivamente affidata a Cristo. L’unica funzione
rimasta loro era quella di guidarci con la volontà e l’intelletto,
dirigendo in maniera invisibile le nostre azioni.
Negli ultimi decenni, invece, sono stati posti tra i ricordi, dolci e
nostalgici, dell’infanzia. Pare, quasi, che gli Angeli siano
pratica¬mente assenti nella teologia del nostro secolo, secondo la
quale essi sembrano far parte di quelle mitologie del cristianesimo
che vanno eliminate. Per fortuna, in questi ultimi anni si è
manifestata una decisa controtendenza: gli Angeli stanno ritornando
“alla ribalta” suscitando un appassionato interesse in ogni parte del
mondo.
Attualmente gli Angeli costituiscono una delle figure che più di
sovente si incontra¬no allorché si parla della dimensione divina.
Essi, infatti sono gli abitanti del regno intermedio tra Dio e l’uomo,
e come tali colmano un vuoto. Va notato che l’esistenza degli Angeli è
stata riconosciuta come “articolo di fede” dal IV Concilio Lateranense
del 1215.

Gli Angeli, sono comuni alle varie fedi; essi vengono chiamati spesso,
anche in Occidente, col nome di “Deva”. E’ questo un termine che,
nella mitologia orientale e in particolare in quella vedica e
buddista, designa spiriti benigni, di natura Angelica; deriva dal
sanscrito daiva, che significa “risplendente”, “essere di luce” e
indica la divinità.

Nella cultura orientale ogni cosa, dalla formica alla cascata, da un
sasso ad un pianeta, è affidata alla tutela di un Deva, che ne ha
curato la costruzione e la mantiene nel tempo. Il termine “Angelo”
viene, invece, preferibilmente riservato agli esseri che si occupano
dell’uomo. Il loro compito è quello di manifestare, preservare e
assecondare l’ordine e il progetto divino che pervadono l’universo:
essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci
seguono, ci custodiscono, ci aiutano.

L’IMPORTANZA DEGLI ANGELI

Un’anima non è mai senza la scorta degli Angeli, questi spiriti
illuminati sanno benissimo che l’anima nostra ha più valore che non
tutto il mondo.
San Bernardo di Chiaravalle

Gli Angeli sono necessari? (11)

La mentalità moderna sembra incontrare una notevole difficoltà ad
ammettere l’esistenza e la missione degli Angeli. In genere è portata
a vedere in essi la creazione di una mentalità religiosa piuttosto
primitiva, che sentì il bisogno di introdurre questa credenza per un
senso esagerato della trascendenza divina e per un bisogno di
protezione di fronte a forze oscure (naturali, demoniache) da cui
l’uomo si sentiva minacciato.
Questa concezione mitica del mondo Angelico sembra esercitare un certo
influsso anche sui credenti, e ciò in due direzioni opposte. Talora
essa alimenta una credenza eccessiva negli spiriti celesti (specie per
quello che riguarda i demoni), che tende a forme superstiziose o
morbose. Altre volte invece la mentali¬tà moderna blocca ogni forma di
credenza e, conseguentemente, di devozione. Nel rapporto con Dio gli
Angeli finiscono quindi con l’apparire del tutto su¬perflui, se non
addirittura di ostacolo.

A ben vedere, quest’ultima è la medesima difficoltà che non raramente
si osserva nei riguardi della devozione per i santi. Essa può essere
risolta appellandosi all’esperienza della natura sociale dell’uomo.
Questi sul piano puramente umano non nasce, non cresce, non matura
se non è in relazione con altri uomini, senza la dimensione so¬ciale è
impensabile quella umana.

Questa considerazione, svela l’importanza della presenza di mediatori
tra Dio e l’uomo, quali so¬no appunto gli Angeli (e i santi). Essi
costituiscono una dimensione sociale soprannaturale senza la quale
sarebbe impossibile la crescita armonica della personalità religiosa
del credente. Infatti, grazie ad essi, noi cresciamo con una coscienza
viva della vicinanza di Dio, dell’efficacia della Sua provvidenza, del
no¬stro inserimento in un ordine di vita che non è pura¬mente umano.

Siamo convinti dell’importanza della devozione per gli Angeli. In essa
ravvisiamo, come già accennato, un potente stimolo capace di renderci
fa¬miliari le realtà soprannaturali; ciò, in un mondo come il nostro
proteso soprattutto verso quanto è ma¬teriale o puramente umano,
costituisce un potente tonificante per la coscienza cristiana. Tale
funzione viene poi esercitata sia perché questa devozione co¬glie gli
Angeli come strumenti di cui Dio si serve per realizzare i suoi
disegni salvifici, sia perché li mostra come perfetti adoratori di
Dio.

Né è da credere che la devozione verso gli Angeli non sia in sintonia
con la pietà cristiana nella quale come è noto occupa posizione
centrale Gesù, il Figlio di Dio incarnato. La prova più convincente di
tale sintonia è il fatto che Cristo stesso, nei momenti decisivi della
vita terrena, sperimentò la presenza soc¬corritrice degli Angeli e che
questi furono gli annun¬ciatori della sua incarnazione e della sua
risurrezione.

Gli Angeli sono messaggeri di un potere superiore (12)

Gli Angeli, sono messaggeri di un potere superiore. Anche se, fino a
questo momento, non siamo stati consapevoli della loro esistenza, del
loro influsso benefico determinante sulla nostra vita, essi hanno
sempre cercato di aiutarci a trovare le soluzioni migliori ai vari
problemi che abbiamo incontrato. Gli Angeli non pos¬sono forzare la
nostra volontà, possono soltanto suggerirci i comportamenti da
seguire.
Gli Angeli, quando prendiamo coscienza della loro presenza, pur
lasciandoci liberi di agire, intervengono nella nostra vita pratica
quotidiana in modo evidente e reale. Taluni, attraverso l’orazione e
la meditazione, sono persino giunti a udire le loro voci o vederli
sotto forma di globi di cristallo che emanano un’intensa Luce Dorata,
arricchita dalla sfumatura di colore caratteristica di ognuno di Essi.

Quanti sono gli Angeli? (2)

Il numero degli Angeli è immenso. I testi sacri delle varie religioni,
riferendosi a essi, parlano di schiere, legioni, eserciti. Le cifre in
proposito sono discordanti: si va da centomila fino ai quarantanove
milioni della Cabala ebraica.

L’evoluzione degli Angeli (10)

Un essere umano può cadere molto in basso e soffrire, come il Figliol
Prodigo. Ma quando ritorna alla casa del Padre, il suo guadagno è di
gran lunga maggiore a quello di un Arcangelo. Poiché l’Arcangelo
possiede tutto, meno la facoltà di misurare e confrontare.
Nella parabola del Figliol Prodigo (Luca 15:11 32), il padre dà al
figlio ritornato un anello. Tale anello simboleggia il dominio sul
tempo e sullo spazio, un cerchio senza inizio e senza fine
(l’eternità). Suo fratello (un Angelo) che mai lasciò la casa del
padre, si lamenta che nulla a lui viene offerto, a premio per la sua
obbedienza. Ma il dono al Figliol Prodigo è ben meritato, per quanto
ha faticato, a lungo e duramente, nel Mondo della materia, dove vi è
libertà di scelta e gli errori si pagano in prima persona… magari
dopo qualche vita.

IL COMPITO DEGLI ANGELI (2)

Pur essendo così grandi, gloriosi, puri, stupendi che la loro semplice
vista (se ci fosse dato di vederli) ci getterebbe a ter¬ra, come
accadde al profeta Daniele, che pure era uomo santo e virtuoso, essi
sono i nostri compagni di servitù e di lavoro, i quali vegliano e
difendono anche il più umile tra noi.
John Henry Newman, cardinale inglese.

Compito degli Angeli è quello di manifestare, preservare e assecondare
l’ordine e il progetto divino che pervadono l’universo: essi sono
anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono, ci
custodiscono, ci aiutano.

San Tommaso d’Aquino, nella sua Summa Theologica, afferma che l’Angelo
custode è sempre vicino all’uomo, in vita e durante il passaggio
nell’aldilà. Già in precedenza Tertulliano, apologeta cristiano del
III secolo, aveva sostenuto che l’anima, giunta nell’altro mondo, “…
trasale di gioia nel vedere il volto dei proprio Angelo, che si
appresta a condurla nel¬la dimora che le è destinata”. E’ singolare
come queste affermazioni trovino riscontro nelle osservazioni fatte da
numerosi scienziati contemporanei impegnati nello studio di esperienze
di pre morte.

Parlando della potenza propria degli Angeli, vale la pena di ci¬tare
un’affermazione di Emanuele Swedenborg, grande uomo di cultura e
scienziato del Settecento, che afferma: “Talmente grande è il potere
degli Angeli nel mondo spirituale che, se io dovessi rendere noto
tutto ciò di cui sono stato testimone al riguardo, si stenterebbe a
credermi. Qualsiasi ostacolo debba essere rimosso perché contrario
all’ordine divino, gli Angeli lo abbattono o lo tolgono di mezzo
mediante un semplice moto di volontà” (da Cielo e Inferno).

Noi viviamo in un campo di battaglia (13)

Satana e suoi demoni sono riconoscibili dalla discordia che suscitano,
dalle guerre che iniziano, dall’odio che causano, dagli omicidi cui
danno luogo, dall’opposizione a Dio e ai Suoi comanda¬menti; essi si
sono consacrati allo spirito di distruzione.

Noi siamo costantemente partecipi della battaglia tra le forze della
luce e quelle delle tenebre, ed attualmente essa coivolge più che mai
il popolo di Dio. In confronto alla violenza della lotta che si svolge
nel mondo spirituale invisibile e che si agita incessante¬mente senza
tregua intorno a noi, le guerre fra le nazioni sulla terra sono cose
da poco. Dove il Signore lavora le forze di Satana contrastano, dove
gli Angeli eseguono le direttive divine il diavolo infuria. E tutto
questo perché le potenze delle tenebre spingono il loro contrattacco
per riprendere le posizioni mantenute per la gloria di Dio.

Se non fosse per le schiere Angeliche, autorizzate da Dio a resistere
ai demoni di Satana, chi potrebbe mai sperare di avanzare attraverso
le linee di difesa dei malvagi delle tenebre verso il Signore della
libertà e della salvezza eterna? Quando afferma che le forze delle
tenebre sono inespugnabili, Paolo dice il vero. Ma appena le schiere
degli Angeli incalzano per ottenerci la vittoria, le forze delle
tenebre si arrendono alla guerra della fede e della luce (2 Cor.
10:4,5).
Gli Angeli ci proteggono e ci liberano (13)

Se ci fossimo aggrappati alla promessa di Dio che i Suoi potenti
Angeli sono sempre vicini e pronti ad aiutare, molti degli attacchi
che costantemente ci vengono dai nemici di Cristo sarebbero stati resi
innocui. Purtroppo invece, la maggior parte dei cristiani trascura di
accettare questo fatto che tanto frequentemente viene espresso nella
Bibbia. Nei miei viaggi ho notato che più i credenti sono vicini ai
principi della fede, più hanno fede negli Angeli. Centinaia di storie
ogni anno documentano straordinari interventi divini, Dio usa i Suoi
Angeli quali spiriti ministratori.

Gli Angeli di Dio sovente proteggono i Suoi servitori da potenziali
nemici. Consideriamo ora un passo biblico. “Il Re di Siria aveva
inviato le sue truppe a Dothan per sapere se il profeta Eliseo si
trovasse là. All’alba, quando il servitore di questi, tutto eccitato.
gridò al suo padrone che tutt’attorno alla città si vedevano punte
acuminate di armi, Eliseo lo rassicurò dicendo: Non temere perché
quelli che son con noi son più numerosi di quelli che son con loro;
quindi pregò Iddio che aprisse gli occhi del suo servo perché potesse
vedere le schiere degli Angeli pronti a proteggerli.

Appena Dio l’ebbe esaudito, il giovane “poté vedere sulle alture che
circondavano la città cavalli e carri di fuoco”. Questo è uno dei
passi che mi ha maggiormente incoraggiato e mi ha dato grande
sicurezza nel mio ministero” (2 Re 6:14 17).

Taluni credono fermamente che ogni credente abbia il suo Angelo
custode, il cui compito è di vegliare su di lui. Può darsi che questa
protezione cominci fin dall’infanzia. Infatti Gesù disse: “Guardatevi
dal disprezzare alcuni di questi piccoli; perché io vi dico che gli
Angeli loro, ne’ cieli, vedono del continuo la faccia del Padre mio
che è ne’ cieli” (Matteo 18:10).

La caratteristica piu importante degli Angeli non è il potere di
esercitare il controllo sulla nostra vita o di rendersi belli, ma
quella di operare a nostro vantaggio la motivazione è il loro
inesauribile amore per Dio e di essere zelanti nell’assicurarsi che
la Sua volontà per mezzo di Gesù Cristo, si compia in noi.
Davide dice degli Angeli: “Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo
alberga all’ombra dell’Onnipotente … Poiché egli comanderà ai suoi
Angeli di guardarti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno in palma
di mano, che talora il tuo piè non urti in alcuna pietra” (Salmo
91:11-12).

La sorveglianza divina (13)

Gli Angeli non ministrano mai egoisticamente: essi operano in modo che
i credenti vengano fortificati e tutta la gloria vada a Dio.
Ogni vero credente in Cristo si dovrebbe sentire incoraggiato e
fortificato dal fatto che gli Angeli vigilano e ci indicano la via.
Essi sovrintendono agli eventi della nostra vita, tutelano gli
interessi del Signore Iddio, operando sempre per dare impulso al Suo
piano e per portare ad effetto il Suo sommo volere per voi. Sono
spettatori interessati, dovendo controllare tutto ciò che facciamo,
“poiché siamo divenuti uno spettacolo al mondo, e agli Angeli, e agli
uomini” (1 Cor. 4:9). Alle potenze Angeliche, Dio ha assegnato il
compito di vegliare su di noi.

Il Salmo 34:7 mette in risalto l’insegnamento che gli Angeli ci
proteggono e ci liberano: “L’Angelo dell’Eterno s’accampa intorno a
quelli che lo temono e li libera”. E la stessa idea troviamo riflessa
in un canto di Carlo Wesley:

Dovunque andiamo,
gli Angeli, con vigile cura,
accompagnano i nostri passi e,
qualunque cosa accada,
attendono al loro incarico
e respingono il male.

La grande maggioranza dei credenti può certo ricordare un qualche
incidente nel quale ebbero miracolosamente risparmiata la vita, un
evitato disastro aereo, un mancato incidente di macchina,
un’irreprimibile tentazione. Anche se non furono visti Angeli, la loro
presenza potrebbe spiegare la ragione della scongiurata tragedia.
Dovremmo essere continuamente grati alla bontà di Dio che, per
proteggerci usa questi meravigliosi amici chiamati Angeli.
Nelle Scritture, troviamo molte evidenze che mostrano la sollecitudine
protettiva che gli Angeli prodigano nel loro servizio terreno a favore
del popolo di Dio. Paolo ammonisce tutti i cristiani a rivestire
l’armatura di Dio così da poter star saldi contro il male (Ef. 6:10
12). La nostra lotta principale non avviene contro carne e sangue
(potenze soltanto fisiche), ma contro le forze spirituali (sovrumane)
della malvagità dei mondi invisibili.

Attualmente Satana, il principe delle forze delle tenebre, fornisce
l’impulso a molte sette, ma non alla vera fede, e nel contempo fa
sorgere falsi profeti. Pertanto le potenze della luce e delle tenebre
sono serrate in un aspro conflitto. Ringraziamo Dio che le forze
Angeliche sono sempre in grado di respingere le opere delle tenebre!

Sia dal Vecchio che dal Nuovo Testamento emergono molte esperienze di
santi che, stando in prigione, chiesero di essere liberati
direttamente da Dio o tramite Angeli che agissero in Suo nome. Tutti
coloro che oggi sono prigionieri della depressione possono trovare
coraggio nella prospettiva di una pronta liberazio¬ne: Dio non fa
favoritismi e dichiara che gli Angeli ministreranno per tutti coloro
che sono eredi della fede.

Se noi, figli di Dio, riuscissimo solo a realizzare come ci sono
vicini i Suoi Angeli, quanta tranquillità e quanta sicurezza avremmo
nell’affrontare i cataclismi della vita. E se non abbiamo fede negli
Angeli, abbiamone in Dio che li governa, ed allora avremo la pace.
A volte gli Angeli non rispondono… (13)

Noi possiamo anche non essere fedeli a Dio, ma Lui lo è sempre nei
nostri confronti.

Una volta, quando ero in un periodo molto nero, pregavo e pregavo, ma
sembrava che il cielo non ascoltasse. Avevo la sensazione che Dio
fosse scomparso ed io fossi tutto solo con la mia prova e col mio peso
era un momento proprio buio per la mia anima. Scrissi a mia madre; non
dimenticherò mai la sua risposta: “Figlio mio, in molti momenti Dio si
ritira per mettere alla prova la tua fede. Egli vuole che
nell’oscurità tu abbia fiducia in Lui. In questa nebbia dunque,
appoggiati alla fede e vedrai che la mano di Dio sarà là”.

Fra le lacrime m’inginocchiai ai piedi del letto e sperimentai la
travolgente presenza di Dio. Comunque, che intuiamo o sentiamo o meno
la presenza dello Spirito Santo o di uno dei santi Angeli, noi
dobbiamo sempre essere certi, “per fede”, che Dio non ci abbandonerà
mai e mai si disinteresserà di noi.
Messaggio di tenerezza

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita,
proiettati nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia ed una del
Signore.

Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era
una sola orma… Questi posti coincidevano con i giorni più difficili
della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di
maggior dolore…

Ho domandato allora: “Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te. Ma
perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia
vita?”.

Ed il Signore rispose: “Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei
stato con te tutta la vita, e che non ti avrei lasciato solo neppure
per un attimo, e non ti ho lasciato… I giorni in cui hai visto solo
un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in
braccio”. (Anonimo Brasiliano)

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