Gli Angeli. Conoscerli, amarli, seguirli
del Dr. Mario Rizzi
< Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli >
(Parte quarta)
Brani scelti sull’argomento
Prima edizione, Natale 1999
GLI ARCANGELI
I più alti ranghi (Cherubini, Serafini, Troni), non ci aiutano nella lotta contro i vizi, ma stanno
al nostro fianco solo quando, al di sopra di ogni conflitto, siamo in pace con Dio, in
contemplazione e nell’amore perenne.
– Han Van Ruysbroeck (I sette gradini della Scala dell’amore spirituale) –
Gli Arcangeli filtrano la luce divina (1) (10)
Gli Arcangeli compaiono in tutte le religioni, Orien¬tali ed Occidentali, e nella maggioranza dei
sistemi teosofici ed esoterici come messia, messaggeri, semidei, deva e simili. Sono noti ai
Buddisti, Induisti, Aztechi, agli antichi Egizi, variando in forma e nome, ma i doveri, le
responsabilità e le forze sono universali ed identiche.
Essi sono in perenne contatto con la divinità, la rispecchiano costante¬mente. Queste Sante Creature
viventi formano una specie di filtro della luminosità Divina. Nessuno, nel pallido mondo della
nostra razza potrebbe mai contemplare, seppur filtrata, la potenza del volto di Dio. La Sua essenza
è talmente impen¬sabile per noi umani, che non esistono parametri su cui confrontarla.
Nessuno ha mai esposto in dettaglio il tipo di vibrazioni degli Arcangeli che appartengono ai più
alti scaglioni degli Ordini, in quanto pochi sono giunti abbastanza vicino a tali Ordini, con cui,
poi, sintonizzarsi.
Quando Mosè venne chiamato sulla montagna, per ricevere le Tavole della Legge, la divinità gli
apparve sotto forma di roveto ardente, circondata da una nube luminosa che squarciò il cielo. La
voce tuonante gli intimò. “Copri il tuo volto, perchè nessuno può guardare Me e sopravvivere” (Esodo
3:5). La folgorante presenza di Dio dunque, dev’essere protetta da molti e molti veli prima di
manifestarsi.
Il compito degli Arcangeli delle schiere superiori è proprio questo, specchiandosi nella luce
divina, filtrarla e farla discen¬dere nella giusta quantità di misura e conoscenza verso le schiere
delle Gerarchie inferiori.
C’è a questo proposito un importante punto da chiarire. Quando si parla di funzioni dell’Arcangelo
nell’ambito della vita quo¬tidiana degli esseri umani, è bene ricordare che non sarà l’Arcangelo “in
persona” ad intervenire. Ciascuno di questi Grandi Esseri ha alle sue “dipendenze” migliaia e
migliaia di “subalterni” che diventano gli esecutori materiali della sua volontà.
Ad esempio, Gabriel fra le altre incombenze, è anche l’Arcangelo Capo degli Angeli custodi. Non
significa che Egli personal¬mente si occupi della tutela dei singoli individui. Per ogni uo¬mo ci
sarà un Angelo delle sue schiere, che svolgerà la funzione di custode come la svolgerebbe Gabriel
stesso.
– Gli Arcangeli ed i colori (10) –
San Paolo, l’Apostolo mistico, ci ha detto: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli
Angeli, ma non avessi l’amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna” (Corinzi
13:1). Cosa significa questo, riferito alle lingue ? Che gli Arcangeli comunicano fra di loro, ma
con un linguaggio diverso dal nostro: la loro comunicazione avviene primariamente tramite l’amore.
Per l’umanità, invece, la comunicazione avviene per mezzo dei suoni. Tra gli esseri umani, i
problemi di comuni¬cazione avvengono a causa della grande varietà di parole, concetti, e lingue
differenti. Per gli Arcangeli, invece, le parole non hanno significato, poiché ogni comunicazione è
emessa ed assorbita a livello di forma pensiero universale.
La lingua degli Arcangeli copre un largo spettro di colori e suoni. I suoni emessi dagli Arcangeli
portano alla creazione degli universi. Usano la “sostanza” fornita dalla Mente di Dio in modo
perfetto e producono vibrazioni creative che plasmano la materia e la inseriscono nell’ordine e nel
luogo designato dal Grande Architetto. Quando un essere umano si sviluppa fino al punto di
comprendere tali vibrazioni, la cui produzione non necessita di lingua materiale, ma solo un cuore
in totale sintonia, allora egli è in grado di produrre gli stessi suoni e divenire così maestro
della materializzazione e smaterializzazione, oltre ad altre facoltà.
E’ notevole la difficoltà che l’essere umano incontra nel tentativo di trasmettere le sue
impressioni, utilizzando i pallidi colori a disposizione sulla terra. Per tale motivo, ciò che un
essere umano può comprendere e ricevere da questi insegnamenti, dipende interamente dal grado di
sviluppo psico mentale che ha raggiunto, attraverso le esperienze di vita, e non, quindi, dalla sua
comprensione teorica ed intellettuale.
I NOMI DEGLI ARCANGELI (8)
Ecco cosa dovete tenervi strette: la compagnia e la simpatia degli abitanti dei mondi invisibili.
Per noi è meglio che siano invisibili, non c’è dubbio; questo coltiva quell’alta percezione che
chiamiamo “fede”. Ma chissà che non venga il tempo, anche per coloro che vivono sulla terra, in cui
i Mondi invisibili non siano più invisibili?
– Phillis Brooks –
I nomi dei vari Arcangeli ha dei significati occulti assai interessanti, ad esempio, finiscono con
“El” che significa “Dio”.
Nel quarto o quinto secolo parecchi Arcangeli avevano un nome, e continuarono a saltarne fuori
sempre di nuovi, sia nel folklore giudaico che in quello cristiano, finché se ne contarono
addirittura a migliaia. Nella tradizione cattolica romana i nomi (e addirittura il numero) degli
Arcangeli era un po’ oscillante: tra quattro e sei, poi finalmente la Chiesa decise che solo sette
Arcangeli fossero noti con il loro nome.
A dire il vero, però, anche questi sette nomi variano a seconda del testo; sono solo i nomi di
quattro Arcangeli a rimanere costanti: Michael, Raphael, Gabriel e Uriel.
Gli Arcangeli Michael, Gabriel e Raphael, sono a capo delle Gerarchie creative e sono uniti con la
Mente Divina. Essi non solo incorporano il pensiero divino, ma sono quel Pensiero. Sono la Volontà
in azione e agiscono fa¬cendo risuonare la “Voce di Dio”, che trova poi manifestazione per mezzo
delle Intelligenze minori.
I rimanenti Arcangeli: Anael, Samael, Uriel e Sachiel vengono chiamati “i Reggenti della Terra”, in
quanto governano i 4 elementi: Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Il profeta Ezechiele, nella Bibbia, li
definisce “I Globi alati e Ruote Ardenti”.
Sono i Rettori del karma di ogni uomo mentre è ancora vivo. Quando, invece, un individuo passa
nell’aldilà, trova invece degli esseri assai evoluti, i Signori del Karma, che, dopo aver valutato
le sue azioni, lo aiutano a programmare la vita successiva. In questa programmazione viene compreso
tutto quanto gli potrà servire (patria, genitori, parenti, finanze, ecc.) affinché possa vivere la
nuova vita nel modo migliore per la sua evoluzione spirituale. Purtroppo, però, dopo la nascita, è
assai raro trovare qualcuno che ci sappia indicare ciò che è stato preparato apposta per noi.
PROFILO DEGLI ARCANGELI
Michael (1) (10).
E’ l’Arcangelo della luce e del fuoco, il suo nome, Michael, Ma Ha El, significa “Il Grande Dio” o
“Simile a Dio”. Infatti, in sanscrito, Maha significa “grande” e El sta per Dio (e così pure in
antico Egiziano ed Ebraico). Forte, giovane e bello, nei dipinti rinascimentali viene ritratto con
indosso un’armatura. E’ il principe e comandante supremo delle schiere celesti, pertanto viene
considerato il protettore della Chiesa Cattolica Romana, nonché santo patrono della nazione
ebraica.
In quanto alla predilezione degli umani nei confronti di Michael, divenuto familiarmente: San
Michele Arcangelo, è pro¬babilmente dovuta dal fatto che gli venne attribuito uno dei com¬piti più
importanti, quello della lotta contro le Forze del Male. Michael è colui che protegge i credenti,
libera le loro case, distrugge le opere di magia nera e sortilegio, chiaramente svol¬ge una funzione
insostituibile, quindi è un collaboratore amato e venerato, sia dagli umili che si sentono protetti,
che dai potenti che s’identificano con Lui.
Bellissimo, splendente di luce, circonfuso di vittoria, è “l’Arcangelo solare” per eccellenza.
Indossa la corazza e brandisce la spada con cui ha sconfitto l’eterno nemico: Satana, raffigu¬rato
quasi sempre come un serpe o un drago strisciante. Nella tradizione infatti, Michael il guerriero,
il protettore dalle insidie che provengono dalle forze Oscure, è la roccaforte della luce, il
baluardo nei confronti delle tenebre. La sua spada fiammeggiante, oltre a trafiggere il drago,
squarcia il buio, sconfigge le tenebre e riporta ai suoi protetti il con¬forto della Luce. Il suo è
il ruolo centrale di capo delle armate Celesti, il vinci¬tore della Bestia, il vincitore per
eccellenza di tutte le battaglie.
Questo suo aspetto di guerriero vittorioso ed invulnerabile gli assicurerà il grande favore da parte
di tutti gli eserciti, i soldati ed i regnanti di tutte le epoche.
Sul piano umano, l’Arcangelo Michael aiuta il raggiungimento del successo, l’affermazione, facilita
la lotta per il superamento degli ostacoli. La tradizione lo vede assimilato a tutto quan¬to
concerne al Potenza in tutti i suoi aspetti positivi. E’ invocato in centinaia di formule per la
protezione dai sortilegi e dalle opere di magia nera.
Come Angelo Solare, elemento Fuoco, domina la costellazione del Leone, dell’Ariete e del Sagittario.
Raphael (1) (10).
E’ una creatura molto affabile e il suo nome significa “Divino Guaritore”, o “Dio Guarisce”. Nel
suono nome, Ra fa el, Ra sta per Sole, e fa per vibrazione: Sole vibra azione-Dio.
E’ il capo degli Angeli custodi, l’Angelo della Provvidenza che veglia su tutta l’umanità. Viene
spesso raffigurato insieme al giovane Tobia e al suo cane, che accompagna fedelmente come la guida
sovrannaturale delle fiabe. E’ protettore dei pellegrini: più che dei viaggiatori in genere,
infatti, si prende cura di chi è impegnato in un pellegrinaggio verso Dio. Viaggia col bastone ed i
sandali, la borraccia dell’acqua e la bisaccia a tracolla.
E’ l’Arcangelo che dai tempi più antichi ha in custodia la fa¬coltà di guarire. In tempi più moderni
il suo dominio si è esteso sulla medicina, la farmacologia, la chimica. In pratica è l’Arcangelo
ispiratore della scienza applicata all’uomo, soprattutto la ricerca scientifica. Se ne parla
nell’antico Testamento, quando Raffaele, camuf¬fato come un qualunque essere umano appare al giovane
Tobia e lo accompagna e protegge in un viaggio lungo e pieno di pericoli. (Tb 6,4 e 8,3.)
La tradizione cabalistica ha abbinato Raphael al pianeta Mercurio di cui è l’Arcangelo dominatore.
Anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina, ma scopriremo che è un connubio che
affonda le sue radici nell’antichità più remota.
I nomi cambiano a seconda dei popoli e delle culture, ma la funzione della divinità rimane immutata.
Nel volgere di qualche millennio, il Deva dominatore della Medicina, dell’Intelli¬genza e della
Conoscenza ha cambiato cinque volte nome, senza tener conto di alcuni secoli in cui venne anche
venerato come Asclepio o Esculapio…
Nelle raffigurazioni più antiche, anche quando il suo nome era diverso, Mercurio ha in mano una
verga sulla quale si at¬torcigliano due serpenti. Il suo tocco aveva un immediato ef¬fetto
risanante. Il significato occulto è molto interessante: la verga rappresenta la spina dorsale
dell’uomo. I due serpenti sono Ida e Pingala (per l’induismo) i due sistemi nervosi (oggi diremmo
Vago e simpatico).
Il punto da cui i serpenti partono, con le code che si toccano è Kundalini, nel coccige, la sede
dell’energia vitale. Attraverso sette spirali (i sette chakra) i due serpenti si fronteggiano in
al¬to, ma non si toccano.
Questo simbolo era così noto e venerato nell’antichità da giungere intatto fino ai nostri giorni ed
è tuttora lo stemma con cui si fregia l’Ordine dei Medici, quello dei Farmacisti ed anche lo
squinternato Servizio Sanitario Nazionale, (che necessita veramente di un intervento divino…).
Prima ancora di essere venerato dai romani come Mercurio, o dai greci come Hermes, era ben noto come
l’Ermete Trismegi¬sto (tre volte Grande) a sua volta ereditato dai culti egizi ove ebbe nome Thot.
Toth fu venerato per millenni in Egitto, come il Dio della saggezza, della conoscenza, colui che
insegnò agli uomini la scrit¬tura e tutte le scienze. E’ a lui che si attribuisce la redazione della
cosiddetta “Tavola Smeraldina” le leggi immutabili della Magia, tuttora insuperate.
Raphael è l’Arcangelo capo delle innumerevoli schiere di Angeli guaritori, forse i più vicini a noi,
quelli che potrebbero darci di più. Basterebbe soltanto avere l’umiltà di chiedere il loro
intervento, poiché il loro compito, o più rigidamente, la legge a cui obbediscono, è quella di
dispensare l’energia risanante. Gli uomini non lo hanno ancora capito, e la preziosa energia che
potrebbe aiutarli, rimane quasi inutilizzata, ristagna in vortici violetti fra le mani di queste
creature.
Raphael è inoltre il custode della ricerca scientifica, della co¬noscenza applicata alla materia.
Questo grande Essere conosce cose che agli uomini saranno ancora ignote per millenni. Quando
giungerà il momento, farà scendere attraverso le sue legioni, idee ed intuizioni nella mente degli
individui predisposti.
Se il cuore e la mente degli scienziati, dei medici, dei ricerca¬tori fossero aperti a questa
realtà, Raphael potrebbe far confluire su di loro quei doni di conoscenza che deve centellinare
lungamente. Se proprio è tanto difficile, per gli uomini di scienza, credere nell’esistenza
dell’Angelo, provino a lasciare aperto almeno un piccolo spiraglio alla possibilità, alla
trascendenza.
Provino almeno ad inviare un sorriso affettuoso, non sprezzante verso questa grande Energia di
potere e conoscenza. Provino nel segreto del loro cuore, dove nessuno viene a puntare l’indice o a
deriderli, provino a lasciare una piccola possibilità al meraviglioso e all’imponderabile che, come
ben sanno i ricercatori, aleggia sempre, inafferrabile, attorno ad ogni microscopio…
Appartiene all’Elemento Terra, domina la costellazione zodiacale della Vergine e quelle del Toro e
Capricorno. Secondo l’astrologia tradizionale, la Vergine è dominata da Mercurio, e sotto questo
segno abbiamo i migliori custodi della salute, infermieri, farmacisti, ricercatori scientifici. E’
anche il custode dell’intelligenza, della speculazione scientifica e dell’indagine. Mercurio, nella
sua totalità è all’interno del dominio di Rafael, che controlla l’energia elettromagnetica, detta
anche vitalità eterica o prana.
Le vibrazioni di Rafael hanno un colore violetto, in tutte le sue sfumature. Questo colore deriva
dalla mistura di rosso (Michael) e blu (Gabriel), e corrisponde al ruolo di Rafael quale
collaboratore di Michael e Gabriel nella creazione del sangue rosso all’in¬terno del corpo umano.
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