Gli Angeli. Conoscerli, amarli, seguirli – Sesta parte

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Gli Angeli. Conoscerli, amarli, seguirli

Dr. Mario Rizzi

(Parte sesta)

Brani scelti sull’argomento

Prima edizione, Natale 1999

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GLI ANGELI

Se non diventerete innocenti come fanciulli non entrerete nel Regno dei Cieli.
Gesù, nel Vangelo.
Il risveglio dell’interesse verso gli Angeli (8)

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In passato gli Angeli hanno goduto di enorme fortuna, che si è espressa non solo attraverso la
riflessione propriamente teologica, ma anche e soprattutto attraverso le leggende, la letteratura,
l’arte. Mentre nei tempi antichi, un Angelo era considerato l’incarnazione di Dio, la manifestazione
fisica della Sua parola, già nel diciassettesimo secolo, secondo la Chiesa, il ruolo degli Angeli
non era più primario per la salvezza dell’uomo, in quanto tale mediazione era stata ormai
definitivamente affidata a Cristo. L’unica funzione rimasta loro era quella di guidarci con la
volontà e l’intelletto, dirigendo in maniera invisibile le nostre azioni.

Negli ultimi decenni, invece, sono stati posti tra i ricordi, dolci e nostalgici, dell’infanzia.
Pare, quasi, che gli Angeli siano praticamente assenti nella teologia del nostro secolo, secondo la
quale essi sembrano far parte di quelle mitologie del cristianesimo che vanno eliminate. Per
fortuna, in questi ultimi anni si è manifestata una decisa controtendenza: gli Angeli stanno
ritornando “alla ribalta” suscitando un appassionato interesse in ogni parte del mondo.

Attualmente gli Angeli costituiscono una delle figure che più di sovente si incontrano allorché si
parla della dimensione divina. Essi, infatti sono gli abitanti del regno intermedio tra Dio e
l’uomo, e come tali colmano un vuoto. Va notato che l’esistenza degli Angeli è stata riconosciuta
come “articolo di fede” dal IV Concilio Lateranense del 1215.

Gli Angeli, sono comuni alle varie fedi; essi vengono chiamati spesso, anche in Occidente, col nome
di “Deva”. E’ questo un termine che, nella mitologia orientale e in particolare in quella vedica e
buddista, designa spiriti benigni, di natura Angelica; deriva dal sanscrito daiva, che significa
“risplendente”, “essere di luce” e indica la divinità.

Nella cultura orientale ogni cosa, dalla formica alla cascata, da un sasso ad un pianeta, è affidata
alla tutela di un Deva, che ne ha curato la costruzione e la mantiene nel tempo. Il termine “Angelo”
viene, invece, preferibilmente riservato agli esseri che si occupano dell’uomo. Il loro compito è
quello di manifestare, preservare e assecondare l’ordine e il progetto divino che pervadono
l’universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono, ci
custodiscono, ci aiutano.

L’IMPORTANZA DEGLI ANGELI

Un’anima non è mai senza la scorta degli Angeli, questi spiriti illuminati sanno benissimo che
l’anima nostra ha più valore che non tutto il mondo.
San Bernardo di Chiaravalle

Gli Angeli sono necessari? (11)

La mentalità moderna sembra incontrare una notevole difficoltà ad ammettere l’esistenza e la
missione degli Angeli. In genere è portata a vedere in essi la creazione di una mentalità religiosa
piuttosto primitiva, che sentì il bisogno di introdurre questa credenza per un senso esagerato della
trascendenza divina e per un bisogno di protezione di fronte a forze oscure (naturali, demoniache)
da cui l’uomo si sentiva minacciato.

Questa concezione mitica del mondo Angelico sembra esercitare un certo influsso anche sui credenti,
e ciò in due direzioni opposte. Talora essa alimenta una credenza eccessiva negli spiriti celesti
(specie per quello che riguarda i demoni), che tende a forme superstiziose o morbose. Altre volte
invece la mentalità moderna blocca ogni forma di credenza e, conseguentemente, di devozione. Nel
rapporto con Dio gli Angeli finiscono quindi con l’apparire del tutto superflui, se non addirittura
di ostacolo.

A ben vedere, quest’ultima è la medesima difficoltà che non raramente si osserva nei riguardi della
devozione per i santi. Essa può essere risolta appellandosi all’esperienza della natura sociale
dell’uomo. Questi sul piano puramente umano non nasce, non cresce, non matura se non è in
relazione con altri uomini, senza la dimensione sociale è impensabile quella umana.

Questa considerazione, svela l’importanza della presenza di mediatori tra Dio e l’uomo, quali sono
appunto gli Angeli (e i santi). Essi costituiscono una dimensione sociale soprannaturale senza la
quale sarebbe impossibile la crescita armonica della personalità religiosa del credente. Infatti,
grazie ad essi, noi cresciamo con una coscienza viva della vicinanza di Dio, dell’efficacia della
Sua provvidenza, del nostro inserimento in un ordine di vita che non è pura¬mente umano.

Siamo convinti dell’importanza della devozione per gli Angeli. In essa ravvisiamo, come già
accennato, un potente stimolo capace di renderci familiari le realtà soprannaturali; ciò, in un
mondo come il nostro proteso soprattutto verso quanto è materiale o puramente umano, costituisce un
potente tonificante per la coscienza cristiana. Tale funzione viene poi esercitata sia perché questa
devozione coglie gli Angeli come strumenti di cui Dio si serve per realizzare i suoi disegni
salvifici, sia perché li mostra come perfetti adoratori di Dio.

Né è da credere che la devozione verso gli Angeli non sia in sintonia con la pietà cristiana nella
quale come è noto occupa posizione centrale Gesù, il Figlio di Dio incarnato. La prova più
convincente di tale sintonia è il fatto che Cristo stesso, nei momenti decisivi della vita terrena,
sperimentò la presenza soccorritrice degli Angeli e che questi furono gli annunciatori della sua
incarnazione e della sua risurrezione.

Gli Angeli sono messaggeri di un potere superiore (12)

Gli Angeli, sono messaggeri di un potere superiore. Anche se, fino a questo momento, non siamo stati
consapevoli della loro esistenza, del loro influsso benefico determinante sulla nostra vita, essi
hanno sempre cercato di aiutarci a trovare le soluzioni migliori ai vari problemi che abbiamo
incontrato. Gli Angeli non possono forzare la nostra volontà, possono soltanto suggerirci i
comportamenti da seguire.

Gli Angeli, quando prendiamo coscienza della loro presenza, pur lasciandoci liberi di agire,
intervengono nella nostra vita pratica quotidiana in modo evidente e reale. Taluni, attraverso
l’orazione e la meditazione, sono persino giunti a udire le loro voci o vederli sotto forma di
globi di cristallo che emanano un’intensa Luce Dorata, arricchita dalla sfumatura di colore
caratteristica di ognuno di Essi.

Quanti sono gli Angeli? (2)

Il numero degli Angeli è immenso. I testi sacri delle varie religioni, riferendosi a essi, parlano
di schiere, legioni, eserciti. Le cifre in proposito sono discordanti: si va da centomila fino ai
quarantanove milioni della Cabala ebraica.

L’evoluzione degli Angeli (10)

Un essere umano può cadere molto in basso e soffrire, come il Figliol Prodigo. Ma quando ritorna
alla casa del Padre, il suo guadagno è di gran lunga maggiore a quello di un Arcangelo. Poiché
l’Arcangelo possiede tutto, meno la facoltà di misurare e confrontare.

Nella parabola del Figliol Prodigo (Luca 15:11 32), il padre dà al figlio ritornato un anello. Tale
anello simboleggia il dominio sul tempo e sullo spazio, un cerchio senza inizio e senza fine
(l’eternità). Suo fratello (un Angelo) che mai lasciò la casa del padre, si lamenta che nulla a lui
viene offerto, a premio per la sua obbedienza. Ma il dono al Figliol Prodigo è ben meritato, per
quanto ha faticato, a lungo e duramente, nel Mondo della materia, dove vi è libertà di scelta e gli
errori si pagano in prima persona… magari dopo qualche vita.

IL COMPITO DEGLI ANGELI (2)

Pur essendo così grandi, gloriosi, puri, stupendi che la loro semplice vista (se ci fosse dato di
vederli) ci getterebbe a terra, come accadde al profeta Daniele, che pure era uomo santo e virtuoso,
essi sono i nostri compagni di servitù e di lavoro, i quali vegliano e difendono anche il più umile
tra noi.
John Henry Newman, cardinale inglese.

Compito degli Angeli è quello di manifestare, preservare e assecondare l’ordine e il progetto divino
che pervadono l’universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono,
ci custodiscono, ci aiutano.

San Tommaso d’Aquino, nella sua Summa Theologica, afferma che l’Angelo custode è sempre vicino
all’uomo, in vita e durante il passaggio nell’aldilà. Già in precedenza Tertulliano, apologeta
cristiano del III secolo, aveva sostenuto che l’anima, giunta nell’altro mondo,

“… trasale di gioia nel vedere il volto dei proprio Angelo, che si appresta a condurla nella
dimora che le è destinata”.

E’ singolare come queste affermazioni trovino riscontro nelle osservazioni fatte da numerosi
scienziati contemporanei impegnati nello studio di esperienze di pre morte.

Parlando della potenza propria degli Angeli, vale la pena di citare un’affermazione di Emanuele
Swedenborg, grande uomo di cultura e scienziato del Settecento, che afferma:

“Talmente grande è il potere degli Angeli nel mondo spirituale che, se io dovessi rendere noto tutto
ciò di cui sono stato testimone al riguardo, si stenterebbe a credermi. Qualsiasi ostacolo debba
essere rimosso perché contrario all’ordine divino, gli Angeli lo abbattono o lo tolgono di mezzo
mediante un semplice moto di volontà” (da Cielo e Inferno).

Noi viviamo in un campo di battaglia (13)

Satana e suoi demoni sono riconoscibili dalla discordia che suscitano, dalle guerre che iniziano,
dall’odio che causano, dagli omicidi cui danno luogo, dall’opposizione a Dio e ai Suoi
comanda¬menti; essi si sono consacrati allo spirito di distruzione.

Noi siamo costantemente partecipi della battaglia tra le forze della luce e quelle delle tenebre, ed
attualmente essa coivolge più che mai il popolo di Dio. In confronto alla violenza della lotta che
si svolge nel mondo spirituale invisibile e che si agita incessantemente senza tregua intorno a noi,
le guerre fra le nazioni sulla terra sono cose da poco. Dove il Signore lavora le forze di Satana
contrastano, dove gli Angeli eseguono le direttive divine il diavolo infuria. E tutto questo perché
le potenze delle tenebre spingono il loro contrattacco per riprendere le posizioni mantenute per la
gloria di Dio.

Se non fosse per le schiere Angeliche, autorizzate da Dio a resistere ai demoni di Satana, chi
potrebbe mai sperare di avanzare attraverso le linee di difesa dei malvagi delle tenebre verso il
Signore della libertà e della salvezza eterna? Quando afferma che le forze delle tenebre sono
inespugnabili, Paolo dice il vero. Ma appena le schiere degli Angeli incalzano per ottenerci la
vittoria, le forze delle tenebre si arrendono alla guerra della fede e della luce (2 Cor. 10:4,5).

Gli Angeli ci proteggono e ci liberano (13)

Se ci fossimo aggrappati alla promessa di Dio che i Suoi potenti Angeli sono sempre vicini e pronti
ad aiutare, molti degli attacchi che costantemente ci vengono dai nemici di Cristo sarebbero stati
resi innocui. Purtroppo invece, la maggior parte dei cristiani trascura di accettare questo fatto
che tanto frequentemente viene espresso nella Bibbia. Nei miei viaggi ho notato che più i credenti
sono vicini ai principi della fede, più hanno fede negli Angeli. Centinaia di storie ogni anno
documentano straordinari interventi divini, Dio usa i Suoi Angeli quali spiriti ministratori.
Gli Angeli di Dio sovente proteggono i Suoi servitori da potenziali nemici.

Consideriamo ora un passo biblico. “Il Re di Siria aveva inviato le sue truppe a Dothan per sapere
se il profeta Eliseo si trovasse là. All’alba, quando il servitore di questi, tutto eccitato. gridò
al suo padrone che tutt’attorno alla città si vedevano punte acuminate di armi, Eliseo lo rassicurò
dicendo: Non temere perché quelli che son con noi son più numerosi di quelli che son con loro;
quindi pregò Iddio che aprisse gli occhi del suo servo perché potesse vedere le schiere degli Angeli
pronti a proteggerli.

Appena Dio l’ebbe esaudito, il giovane “poté vedere sulle alture che circondavano la città cavalli e
carri di fuoco”. Questo è uno dei passi che mi ha maggiormente incoraggiato e mi ha dato grande
sicurezza nel mio ministero” (2 Re 6:14 17).

Taluni credono fermamente che ogni credente abbia il suo Angelo custode, il cui compito è di
vegliare su di lui. Può darsi che questa protezione cominci fin dall’infanzia. Infatti Gesù disse:

“Guardatevi dal disprezzare alcuni di questi piccoli; perché io vi dico che gli Angeli loro, ne’
cieli, vedono del continuo la faccia del Padre mio che è ne’ cieli” (Matteo 18:10).

La caratteristica piu importante degli Angeli non è il potere di esercitare il controllo sulla
nostra vita o di rendersi belli, ma quella di operare a nostro vantaggio la motivazione è il loro
inesauribile amore per Dio e di essere zelanti nell’assicurarsi che la Sua volontà per mezzo di
Gesù Cristo, si compia in noi.

Davide dice degli Angeli: “Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo alberga all’ombra dell’Onnipotente
… Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di guardarti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno in
palma di mano, che talora il tuo piè non urti in alcuna pietra” (Salmo 91:11-12).

La sorveglianza divina (13)

Gli Angeli non ministrano mai egoisticamente: essi operano in modo che i credenti vengano
fortificati e tutta la gloria vada a Dio.

Ogni vero credente in Cristo si dovrebbe sentire incoraggiato e fortificato dal fatto che gli Angeli
vigilano e ci indicano la via. Essi sovrintendono agli eventi della nostra vita, tutelano gli
interessi del Signore Iddio, operando sempre per dare impulso al Suo piano e per portare ad effetto
il Suo sommo volere per voi. Sono spettatori interessati, dovendo controllare tutto ciò che
facciamo, “poiché siamo divenuti uno spettacolo al mondo, e agli Angeli, e agli uomini” (1 Cor.
4:9). Alle potenze Angeliche, Dio ha assegnato il compito di vegliare su di noi.

Il Salmo 34:7 mette in risalto l’insegnamento che gli Angeli ci proteggono e ci liberano: “L’Angelo
dell’Eterno s’accampa intorno a quelli che lo temono e li libera”. E la stessa idea troviamo
riflessa in un canto di Carlo Wesley:

Dovunque andiamo,
gli Angeli, con vigile cura,
accompagnano i nostri passi e,
qualunque cosa accada,
attendono al loro incarico
e respingono il male.

La grande maggioranza dei credenti può certo ricordare un qualche incidente nel quale ebbero
miracolosamente risparmiata la vita, un evitato disastro aereo, un mancato incidente di macchina,
un’irreprimibile tentazione. Anche se non furono visti Angeli, la loro presenza potrebbe spiegare la
ragione della scongiurata tragedia. Dovremmo essere continuamente grati alla bontà di Dio che, per
proteggerci usa questi meravigliosi amici chiamati Angeli.

Nelle Scritture, troviamo molte evidenze che mostrano la sollecitudine protettiva che gli Angeli
prodigano nel loro servizio terreno a favore del popolo di Dio. Paolo ammonisce tutti i cristiani a
rivestire l’armatura di Dio così da poter star saldi contro il male (Ef. 6:10 12). La nostra lotta
principale non avviene contro carne e sangue (potenze soltanto fisiche), ma contro le forze
spirituali (sovrumane) della malvagità dei mondi invisibili.

Attualmente Satana, il principe delle forze delle tenebre, fornisce l’impulso a molte sette, ma non
alla vera fede, e nel contempo fa sorgere falsi profeti. Pertanto le potenze della luce e delle
tenebre sono serrate in un aspro conflitto. Ringraziamo Dio che le forze Angeliche sono sempre in
grado di respingere le opere delle tenebre!

Sia dal Vecchio che dal Nuovo Testamento emergono molte esperienze di santi che, stando in prigione,
chiesero di essere liberati direttamente da Dio o tramite Angeli che agissero in Suo nome. Tutti
coloro che oggi sono prigionieri della depressione possono trovare coraggio nella prospettiva di una
pronta liberazione: Dio non fa favoritismi e dichiara che gli Angeli ministreranno per tutti coloro
che sono eredi della fede.

Se noi, figli di Dio, riuscissimo solo a realizzare come ci sono vicini i Suoi Angeli, quanta
tranquillità e quanta sicurezza avremmo nell’affrontare i cataclismi della vita. E se non abbiamo
fede negli Angeli, abbiamone in Dio che li governa, ed allora avremo la pace.

A volte gli Angeli non rispondono… (13)

Noi possiamo anche non essere fedeli a Dio, ma Lui lo è sempre nei nostri confronti.

Una volta, quando ero in un periodo molto nero, pregavo e pregavo, ma sembrava che il cielo non
ascoltasse. Avevo la sensazione che Dio fosse scomparso ed io fossi tutto solo con la mia prova e
col mio peso era un momento proprio buio per la mia anima. Scrissi a mia madre; non dimenticherò mai
la sua risposta:

“Figlio mio, in molti momenti Dio si ritira per mettere alla prova la tua fede. Egli vuole che
nell’oscurità tu abbia fiducia in Lui. In questa nebbia dunque, appoggiati alla fede e vedrai che la
mano di Dio sarà là”.

Fra le lacrime m’inginocchiai ai piedi del letto e sperimentai la travolgente presenza di Dio.
Comunque, che intuiamo o sentiamo o meno la presenza dello Spirito Santo o di uno dei santi Angeli,
noi dobbiamo sempre essere certi, “per fede”, che Dio non ci abbandonerà mai e mai si disinteresserà
di noi.

Messaggio di tenerezza

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e
sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film, apparivano
orme sulla sabbia: una mia ed una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando
indietro, notando che in certi posti c’era una sola orma… Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di maggior dolore…
Ho domandato allora: “Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia
vita, ed io ho accettato di vivere con te. Ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?”.
Ed il Signore rispose: “Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te tutta la vita, e che
non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato… I giorni in cui hai visto
solo un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.
(Anonimo Brasiliano)

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