Portiamo a vostra conoscenza i principi di ricarica energetica che
Paramahansa Yogananda scopri’ nel 1916, ed il cui programma di attuazione
inseri’ nella sua Scuola “Yogoda Satsanga Society”, di Ranchi, in India.
Gli esercizi di ricarica energetica sono, oggi, eseguiti da migliaia e
migliaia di persone (iscritti, oppure no alla SRF), e producono delle
incredibili rigenerazioni, nel fisico e nello spirito, in ognuno di coloro
che li pratica.
Evidentemente, essi non vanno confusi con la tecnica del Kriya Yoga; ne’,
sono coperti da alcun segreto di
Prova ne e’ il fatto che – come scrive lo stesso Yoganandaji piu’ avanti –
furono inseriti da Lui nel programma della Scuola Yogoda Satsanga Society,
di Ranchi, frequentata da adulti e bambini, anche oggidi’.
E’ per questa ragione che abbiamo deciso di mettere a disposizione questo
meraviglioso metodo a tutti.
In tal modo, molti di voi potranno usufruire di un’insperata fonte di
ricarica e di energia psichica, che probabilmente non immaginavate potesse
esistere.
Accludiamo, qui, la parte
introdotta dallo stesso Maestro.
Ripetiamo ancora – a costo di tediarvi – che tali esercizi (anche se
proposti nelle prime Lezioni della SRF) non sono vincolati dal segreto di
discrezione iniziatica, visto che vengono – contemporaneamente – utilizzati
dalla scuola di Ranchi (aperta a tutti coloro che vi si vogliano iscrivere).
Speriamo vivamente di avere arricchito la vostra vita di una
apparsi sulla terra nell’ultimo secolo.
Le illustrazioni e la teoria di questi esercizi possono venire consultati e
prelevati sul nostro sito www.guruji.it
(Guido)
(Scrive Paramahansa Yogananda)
Nel 1916 ho scoperto i principi su cui si basano gli Esercizi di ricarica.
Ho inserito la serie completa degli Esercizi, la cui esecuzione favorisce il
benessere completo dell’organismo, nel programma della mia scuola Yogoda
Satsanga Society di Ranci, in India. Tutti gli allievi della
Self-Realization Fellowship dovrebbero eseguire regolarmente gli Esercizi
mattina e sera, quale parte della loro regolare routine spirituale. Lo scopo
principale degli Esercizi consiste nel ricaricare la batteria corporea con
l’energia cosmica per vivificare il corpo, rafforzare i muscoli e purificare
il sangue. Non si tratta di comuni esercizi fisici, ma di una tecnica
spirituale, una forma di pranayama o controllo dell’energia vitale.
* L’arte di ricaricare il corpo di energia *
Esercizi di ricarica:
Una tecnica base della Self-Realization Fellowship
IL CORPO FISICO E’ POTENZIALMENTE ILLIMITATO E ONNIPRESENTE
I miliardi di minuscole cellule che costituiscono il nostro corpo fisico
sono pieni di vita e di attività. Il corpo umano, che appare così solido e
compatto, in realtà è soltanto un insieme di forze in movimento che girano
vorticosamente a velocità ultrarapida.
Il corpo fisico è una combinazione di cellule formate di molecole in
movimento che, a loro volta, sono costituite da atomi in continua rotazione.
Queste minuscole forme semi-intelligenti sono composte di elettroni, protoni
e neutroni, manifestazioni delle forze vitali vibratorie. Le forze vitali
sono scintille dei pensieri creativi dell’Intelligenza Infinita, o Dio.
Il movimento chimico delle cellule agita la superficie del ‘mare’
dell’attività corporea; sotto la superficie danzano le onde del movimento
molecolare, sotto il quale si muovono le onde del moto atomico. Si succedono
rispettivamente le onde del moto elettro-protonico e le onde di scintille
danzanti: le energie vitali.
Seguono le onde dei vari livelli di coscienza; le onde delle sensazioni e,
ancora più in profondità, le onde del pensiero, del sentimento e della
volontà. Alla base di tutti questi strati, costituiti dai diversi moti
ondulatori di vita, si nasconde l’io o ego. Perciò, sebbene il corpo sembri
una massa solida di proporzioni limitate che occupa soltanto un piccolo
spazio, le cellule di cui si compone sono in realtà la manifestazione di un
vasto mare di onde molecolari che, a loro volta, sono la manifestazione di
un mare più grande di onde atomiche.
Le onde atomiche sono la manifestazione dell’immenso mare formato dalle onde
elettro-protoniche che emergono dall’oceano cosmico dell’energia vitale.
L’energia vitale è una manifestazione del potere inesauribile della
coscienza in tutte le sue forme: coscienza dello stato di veglia,
subcoscienza, supercoscienza, Coscienza Cristica e Coscienza Cosmica.
Nell’uomo, come è stato già accennato, la coscienza si manifesta anche come
sensazione, pensiero, sentimento, volontà ed ego.
Il corpo, in quanto manifestazione del movimento chimico, sembra piccolo;
ma, poiché i mutamenti chimici delle cellule sono in realtà onde
‘rnaterializzate’ di Coscienza Cosmica, potenzialmente è illimitato e
onnipresente.
Gli insegnamenti della Self-Realization Fellowship consentono allo studente
di comprendere sia la vera natura del corpo fisico – di percepirlo cioè come
un riflesso dello Spirito – sia di raggiungere la consapevolezza di essere
la coscienza e la divina energia vitale che sostengono il corpo, e non il
corpo stesso il quale è solo un veicolo fisico fatto di muscoli e ossa,
contraddistinto da un volume e un peso specifico.
LA DINAMO INTERIORE DELLA VITA
Un fattore necessario a mantenere attive le cellule fisiche del corpo è
l’assimilazione di particolari elementi esterni: cibo nutriente, bevande
naturali (acqua, succhi di frutta, ecc), ossigeno, e i raggi ultravioletti
del sole.
E’ molto importante, inoltre, tenere presente che le cellule vitali del
corpo sono create e vivificate dall’energia interna, dai pensieri e dalle
forze biologiche. Ma ancora più importante è ricordare che le differenti
reazioni chimiche, molecolari, atomiche, nonché i vari movimenti delle
cellule corporee, sono costantemente inondate dalle forze rigeneranti più
sottili che scaturiscono dalla sorgente spirituale interiore, ossia dalle
vibrazioni della coscienza, della subcoscienza, della supercoscienza, della
Coscienza Cristica e della Coscienza Cosmica.
Le scintille vitali dell’energia intelligente che costituiscono la vita sono
pensieri ‘materializzati’ di Dio. Senza queste scintille vitali, le sorgenti
esterne dell’energia fisica non servirebbero a mantenere in vita il corpo.
Le Scritture induiste si riferiscono alle scintille vitali di energia
intelligente, o forza vitale, con il nome collettivo di prana. Esistono due
tipi di prana:
1. L’energia vibratoria cosmica, onnipresente nell’universo, che struttura e
sostiene tutte le cose;
2. L’energia che compenetra e sostiene ogni corpo umano grazie a cinque
correnti specifiche (i cinque prana), le cui funzioni specifiche sono
classificate sotto nomi diversi.
La corrente Prana presiede alla funzione della cristallizzazione (la
solidificazione di nuovi tessuti corporei); essa opera anche nel cuore e nei
nervi senso-motori, e provoca l’inspirazione.
La corrente Vyana presiede alla funzione della circolazione;
la corrente Samana, a quella dell’assimilazione;
la corrente Udana, a quella del metabolismo (la differenziazione e la
formazione, per sintesi, dei tessuti e delle cellule del corpo, in
particolare le ossa, le articolazioni, i muscoli, i tendini, i vasi
sanguigni e gli organi corporei).
La corrente Apana presiede alla funzione dell’eliminazione (cioè della
rimozione delle impurità dal corpo) e provoca l’espirazione. Il prana, che
opera grazie a queste cinque correnti, deve essere presente nel corpo in
misura sufficiente e funzionare correttamente per mantenervi la salute e la
vitalità: la vita stessa!
Di solito, gli esseri umani ricorrono soltanto al cibo, all’aria e al sole
per mantenere il corpo in buona salute; ma può venire il momento in cui la
salute si indebolisce malgrado l’assunzione di questi elementi fondamentali.
Il Cristo ha detto: “Sta scritto:”Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni
parola che esce dalla bocca di Dio’
Il ‘pane’ (cioè il cibo, l’ossigeno, i liquidi e i raggi solari) non è
sufficiente a mantenere in vita l’essere umano. Se così fosse, si potrebbero
introdurre degli alimenti nel corpo di un morto, distenderlo al sole e
aspettare che ritorni in vita. Per mantenere in vita il corpo dell’uomo è
necessaria anche la ‘parola’ (l’energia creativa cosmica) di Dio.
La ‘parola’ è la diretta sorgente interiore della vita, il potere che crea
la vita e che permette al corpo di convertire il cibo e l’aria in energia.
Si può illustrare meglio questo concetto paragonando il corpo umano alla
batterla di un’automobile. La durata di una batteria dipende solo
parzialmente dall’acqua distillata immessa dall’esterno. La sua potenza è
alimentata e ricaricata soprattutto dalla corrente elettrica vibratoria
interna che scorre nella batteria attraverso la ‘bocca’ dei fili elettrici
collegati alla dinamo.
Allo stesso modo, la vita nel corpo umano non viene alimentata soltanto da
fonti di sostentamento esterne e indirette (cibo, liquidi, ossigeno, raggi
solari), ma direttamente dalla sorgente interiore della corrente vibratoria
della vita, la ‘parola’ di Dio. La forza di volontà dell’uomo attinge questa
forza vitale, la ‘parola’, dal generatore invisibile dell’energia cosmica e
la fa confluire nel corpo attraverso il midollo allungato, o ‘bocca di Dio’.
Quindi essa “esce dalla bocca di Dio”, il centro del midollo allungato, e si
diffonde in ogni parte del corpo.
L’elettricità che proviene dalla dinamo ricarica la batteria dell’automobile
e ne rigenera il potere di produrre un maggiore quantitativo di elettricità
per mezzo degli elementi chimici e dell’acqua distillata che contiene.
L’energia vitale, o prana (che agisce attraverso le cinque correnti di cui
si è parlato) converte i solidi, i liquidi, l’ossigeno e i raggi solari
nella forza che mantiene in vita il corpo umano.
L’energia vitale stessa, nella sua funzione creativa del cosmo, ha creato i
solidi e i liquidi; quando noi li ingeriamo sotto forma di cibi e bevande,
l’energia creativa deve riconvertirli in energia pura prima che essi possano
essere utilizzati dal corpo. Quando il loro potere energetico viene
assorbito e utilizzato dal corpo, l’energia vitale ne espelle le scorie
principalmente attraverso gli intestini, i reni, i polmoni e i pori.
Sappiamo che gli elementi chimici e l’acqua distillata (le fonti di
rifornimento esterne) non possono mantenere in vita o rigenerare una
batterla ormai esaurita; così il cibo, i liquidi, l’ossigeno e la luce non
sono sufficienti a mantenere in vita un corpo umano, o a riportare alla vita
un corpo morto. Esso ha bisogno anche dell’energia vitale interiore che
costituisce la sorgente e il potere della vita.
DIO E’ LA SORGENTE PRIMARIA DI TUTTA L’ENERGIA
Ogni cosa creata è fatta e sostenuta dalla cosciente energia cosmica, o
vibrazione, il ‘Verbo’ di Dio: “In principio era il Verbo e il Verbo era
presso Dio e il Verbo era Dio”
L’energia cosmica, che proviene direttamente da Dio, entra nel corpo umano
attraverso il midollo allungato. Il midollo allungato (la ‘bocca’ di Dio
dalla quale Egli ‘alita’ la Sua energia vitale nel corpo umano) ha origine
nella prima cellula formata dall’unione fra lo spermatozoo e l’ovulo.
L’anima entra nell’embrione umano quando lo spermatozoo e l’ovulo si fondono
e i due rispettivi nuclei si uniscono per dare forma alla prima cellula del
corpo.
Da questa originaria sede midollare della vita, l’energia vitale creativa
stimola la divisione e la crescita delle cellule che daranno forma al corpo
umano.
Perciò il midollo allungato è la parte più vitale dell’organismo, è la sede
della vita, è l’ingresso principale attraverso il quale l’energia cosmica di
Dio – che sostiene la vita stessa – fluisce nel corpo. La minima lesione che
si dovesse produrre nella zona vitale del midollo allungato arresterebbe
tutte le funzioni fisiche. Il midollo allungato quindi è il fulcro di tutti
i centri vitali nel cervello e nella spina dorsale.
I cinque centri situati nella spina dorsale (cervicale, dorsale, lombare,
sacrale e coccigeo), coadiuvati dal cuore e dal cervello, agiscono
unicamente come diffusori dell’energia vitale – che ricevono dal sesto
cen-tro cerebrospinale – situato nel midollo allungato. Il settimo centro,
che ha la sua sede nel cervello, è il serbatoio in cui si raccoglie e da cui
viene attinta l’energia vitale cosmica per sostenere e rendere attivo il
corpo a seconda delle necessità.
Quando si urta violentemente la testa si ‘vedono le stelle’, o si percepisce
un bagliore luminoso in quanto l’energia è stata spostata violentemente. Le
‘stelle’ sono gli sprazzi dell’energia vitale accumulata nel cervello.
L’ONNIPRESENTE RISERVA DI ENERGIA
La scienza ha dimostrato che tutte le cose sono costituite e circondate
dall’energia cosmica. L’energia cosmica è irradiata dalla Coscienza Cosmica
e, come un alone, avvolge costantemente il corpo umano.
La volontà, cioè l’operatore radio del corpo, assorbe l’energia che viene
irradiata attraverso il midollo allungato, ossia l’antenna ella stazione
ricevente corporea. Il midollo allungato è diametralmente opposto e
collegato al centro della Coscienza Cristica fra le sopracciglia, la sede
della forza di volontà nell’uomo.
Così come è possibile usare le onde invisibili della radio per comunicare a
distanza con le navi, allo stesso modo Dio usa le invisibili vibrazioni
della Sua energia cosmica intelligente per vivificare i nostri corpi con
l’energia vitale. Dio ha creato l’originaria vibrazione cosmica, o energia
(il ‘Verbo’) che, una volta generata, si è perpetuata; e noi, mediante la
forza ‘senza fili’ della volontà, possiamo attingere ad essa e immetterla
nel corpo attraverso il midollo allungato.
Ricordate: l’energia cosmica, la stessa energia dalla quale tutti gli esseri
umani e tutte le cose sono stati creati nell’universo, circonda e pervade
costantemente la creazione intera. Entra nel corpo attraverso la ‘bocca’ di
Dio (il midollo allungato) ed è il ‘Verbo’ invisibile che sostiene ogni
forma di vita.
Possiamo imparare a vivere attingendo sempre di più all’inesauribile riserva
dell’energia cosmica – dalla quale siamo costantemente circondati – e che è
sempre a disposizione quando vogliamo ricaricare il corpo di vitalità.
Possiamo servirci della conoscenza acquisita con lo studio delle Lezioni
della Self-Realization Fellowship per rendere il corpo efficiente sotto ogni
aspetto. Un corpo libero da malattie e debolezze si adatta meglio ai metodi
di meditazione in virtù dei quali si può conseguire la realizzazione del Sé
e rendere instancabili la coscienza umana e il corpo.
L’ENERGIA PROVIENE DALLA SORGENTE INTERIORE
Il cibo contiene una quantità limitata di energia vitale dalla quale
possiamo attingere una certa forza. Ma quando la riserva corporea dì energia
vitale si esaurisce, il cibo diventa inutile. Il rifornimento di energia
nelle varie parti del corpo dipende dai raggi solari, dall’ossigeno, dalle
sostanze chimiche contenute nel ciboma anche dalla quantità di energia
immessa nel corpo attraverso il midollo allungato.
Una certa quantità di energia è immagazzinata nei muscoli, nelle ossa, nel
midollo, nel sangue e nel tessuti del corpo come in un accumulatore; ma ogni
processo mentale, emotivo o fisico comporta un consumo di energia vitale. Le
tecniche della Self-Realizatìon Fellowship, messe in pratica correttamente,
permettono di ricostituire l’energia attingendo direttamente alla sua
sorgente nel corpo, ossia il midollo allungato. L’energia vitale può
rifornire continuamente l’organismo se il centro midollare è coscientemente
stimolato dalla volontà.
Dovremmo quindi mettere in pratica ogni giorno i metodi scientifici per
ricaricare il corpo di energia, attingendo direttamente all’inesauribile
sorgente interiore. Il metodo per ricaricare tutte le cellule del corpo
attingendo alla sorgente interiore è spiegato in questa Lezione.Vi verrà
dimostrato che, grazie alla forza di volontà, l’energia può permeare il
corpo per mezzo della contrazione muscolare ³ e può essere ritirata dai
muscoli mediante il rilassamento.
CREARE LA SALUTE E LA VITALITA’ CON LA FORZA DI VOLONTA’
Gli insegnamenti della Self-Realization Fellowship uniscono le leggi
fondamentali del benessere fisico, scoperte In tempi remoti dagli yogi
dell’India, al concetti della fisiologia moderna.
In occidente, alcuni atleti hanno imparato a sviluppare e a controllare
determinati muscoli servendosi di esercizi meccanici, senza comprendere né
utilizzare consciamente il nesso scientifico che esiste fra la forza di
volontà e lo sviluppo fisico. La volontà può essere impiegata per sviluppare
Il corpo, ed essa stessa, a sua volta, si sviluppa con l’esercizio, come
dimostrano gli Hatha yogi dell’India che praticano numerose posizioni, o
asana, per sviluppare e rafforzare la propria volontà. Come viene insegnato
in questa Lezione, la forza di volontà e lo sviluppo fisico sono in rapporto
reciproco e si aiutano a vicenda.
La tecnica della Self-Realization Fellowship per ricaricare il corpo si
distingue da tutti gli altri metodi perché insegna il modo di concentrare
l’attenzione sull’energia interiore – la sorgente diretta della forza e
della vitalità – per inviarla a tutti i tessuti del corpo per mezzo della
forza di volontà. Lo studente coscienzioso constaterà che, mediante questa
tecnica, può sviluppare coscientemente sia la forza di volontà sia la forza
fisica.
LA FORZA DI VOLONTA’ E’ IL FATTORE CHE CONTROLLA L’ENERGIA
Le membra e i muscoli si muovono per mezzo della volontà e dell’energia
vitale. Potete dimostrarlo voi stessi. Alzate il braccio destro. Quali forze
avete usato per sollevare il braccio? Potreste rispondere: “La volontà”. Ma
supponiamo che il braccio sia paralizzato; la vostra volontà di alzare il
braccio sussisterebbe ancora, eppure sareste incapaci di farlo.
Perché? Perché in questo caso l’energia non potrebbe scorrere liberamente
lungo i nervi nei muscoli del braccio, trasformando il comando della volontà
in azione.
Lasciate ora ricadere il braccio destro lungo il fianco. Sentitelo vibrare
di energia. Potreste forse risollevarlo senza usare la volontà? No! Da
questo semplice esperimento emerge chiaramente che per muovere una parte
qualsiasi del corpo sono necessarie tanto l’energia quanto la volontà.
Il flusso dell’energia vitale nei nervi sensori è provocato sia dalla
volontà divina sia dalla volontà umana. Il flusso dell’energia vitale nel
nervi motori invece è determinato unicamente dalla volontà umana. Quanto più
forte è la volontà, tanto maggiore è il flusso di energia che raggiunge una
data parte del corpo.
Quando gli uomini e gli animali sono sotto l’influsso dell’ira sprigionano
una forza abnorme, non perché i loro muscoli sono diventati improvvisamente
più forti durante gli attacchi d’ira, né perché proprio in quei momenti la
natura scarica una quantità maggiore di adrenalina nel corpo. L’ira stimola
la volontà, facendo aumentare così l’afflusso di energia vitale, o forza,
nei muscoli e in altre parti del corpo.
Generalmente gli esercizi ginnici sono meccanicí e non tengono conto di
quanto è stato illustrato finora. Gli esercizi che si basano soltanto sulla
volontà inconscia e meccanica non fanno altro che ‘gonfiare’ i muscoli e
stimolano l’energia vitale a fluire nei muscoli e nei tessuti in modo appena
sufficiente a garantire un beneficio temporaneo. Accrescono la massa
muscolare senza che la vitalità delle cellule aumenti proporzionalmente.
Seguendo gli insegnamenti della Self-Realization Fellowship si può imparare
a vivificare ogni cellula del corpo, coscientemente e volontariamente.
Contrarre i muscoli per mezzo della forza di volontà
Confronto tra il movimento meccanico e il movimento volontario dei muscoli
Esempio A
l. Portare il braccio destro in avanti.
2. Appoggiare la mano sinistra sul bicipite destro.
3. Flettere l’avambraccio e osservare che, per effetto di questo movimento
meccanico, il bicipite si contrae automaticamente. Notare che la volontà era
rivolta a piegare il braccio e non a contrarre il bicipite.
Esempio B
1. Abbandonare il braccio destro lungo il fianco, completamente rilassato e
inerte.
2. Con la mano sinistra stringere leggermente il bicipite destro.
3. Chiudere gli occhi.
4. Quindi, senza flettere l’avambraccio, contrarre lentamente il bicipite al
massimo, per mezzo della volontà.
5. Notare che la contrazione del bicipite è determinata dalla volontà;
evitare che il braccio compia movimenti spontanei.
6. Rilassare lentamente Il braccio.
La contrazione del bicipite, se eseguita correttamente, è il risultato
dell’azione della volontà sul muscolo. Se vi riesce difficile contrarre il
bicipite, provate con i muscoli dell’avambraccio che alcuni riescono a
contrarre con maggiore facilità).
RICARICARE DI ENERGIA IL CORPO MEDIANTE LA CONTRAZIONE E IL RILASSAMENTO
Contrarre usando la volontà, rilassare e percepire. La contrazione si
produce quando l’energia è trasmessa volontariamente a uno qualsiasi dei
muscoli. Esistono vari gradi di contrazione, a seconda della quantità di
energia che viene inviata al muscolo. Per poter spiegare la tecnica di
ricarica della Self-Realization Fellowship accennerò a tre gradi di
contrazione: leggera, media ed elevata.
Leggera: indica una modesta quantità di energia;
Media: indica una quantità maggiore di energia;
Elevata: indica la massima energia possibile.
Nella contrazione elevata si determina una lieve vibrazione nel corpo o
nella parte del corpo che si sta contraendo. Si avverte una sensazione
piacevole e corroborante. Non contrarre mai fino al punto di provare un
senso di sforzo o di disagio.
L’allontanamento dell’energia dai muscoli corrisponde al rilassamento. Anche
nel rilassamento si possono distinguere tre stadi o gradi progressivi:
rilassamento leggero, parziale e completo.
Esperimenti:
1. Effettuando il seguente esercizio è possibile individuare i tre gradi di
contrazione e di rilassamento. Portare il braccio destro in avanti,
parallelo al suolo. Con le dita della mano sinistra stringere delicatamente
l’avambraccio destro sotto il gomito. Quindi contrarre e rilassare
leggermente l’avambraccio destro, aprendo e chiudendo a pugno le dita della
mano destra. Ora, tenendo fermo l’avambraccio destro, rilassare la mano e le
dita e percepire i seguenti gradi della contrazione:
a) Leggera: chiudere delicatamente le dita della mano destra, formando un
pugno semichiuso e rilassato. Notare che i muscoli dell’avambraccio sono
contratti solo leggermente.
b) Media: stringere il pugno con forza come se doveste sostenere e sollevare
un oggetto pesante. Questo movimento determina una contrazione media.
c) Elevata: stringere più forte le dita, finché il braccio non vibri
lievemente, come se steste effettivamente sollevando un oggetto pesante.
Questo movimento determina una contrazione elevata. Ora rilassare il braccio
destro, abbandonandolo lungo il fianco.
Nella seconda parte di questo esperimento si potranno percepire tre gradi di
rilassamento che terminano con il rilassamento completo dei muscoli del
braccio.
Abbandonare il braccio destro lungo il fianco. Tenendo gli occhi chiusi,
contrarre l’avambraccio fino a raggiungere il grado di contrazione elevata
(come illustrato al punto ‘c’). Notare che l’avambraccio vibra per effetto
della contrazione.
a) Rilassamento leggero: rilassare leggermente le dita percependo
nell’avambraccio un grado minimo di contrazione.
b) Rilassamento parziale: rilassare ulteriormente le dita percependo
nell’avambraccio soltanto una leggera contrazione.
c) Rilassamento completo: rilassare completamente le dita, abbandonando il
braccio, la mano e le dita lungo il fianco.
Nel corso della fase di rilassamento cercate di rendervi conto che la
volontà diminuisce, l’energia si ritira dall’avambraccio, e i muscoli si
rilassano gradualmente.
Quando rilassate completamente l’avambraccio, accertatevi che il braccio sia
abbandonato lungo il fianco. Se rimane sollevato anche solo di poco,
significa che nel braccio permane ancora una certa contrazione che vi
impedisce di ottenere un rilassamento muscolare completo.
Questo esercizio può essere eseguito con qualsiasi parte del corpo, sdraiati
su un letto rigido o su una coperta stesa per terra.
2. Portare il braccio destro in avanti (con il palmo della mano rivolto
verso l’alto) fino all’altezza della spalla, parallelamente al suolo.
Appoggiare la mano sinistra chiusa a pugno sul palmo della mano destra e
spingerla verso il basso come se la mano sinistra pesasse oltre due chili.
Resistere a questa pressione contraendo il braccio destro. Aumentare la
pressione della mano sinistra come se pesasse cinque chili. Per mezzo della
volontà, sostenere questa pressione con la mano destra e contrarre
maggiormente il braccio destro, immettendovi più energia con la volontà.
Aumentare ancora la pressione della mano sinistra come se pesasse oltre
sette chili. Resistere alla pressione aumentando con la volontà la
contrazione e l’energia nel braccio destro. Rilassare, lasciando cadere le
braccia lungo i fianchi.
3. Eseguire ora l’esercizio di ‘sollevamento pesi’ senza esercitare alcuna
pressione con la mano. Portare il braccio destro in avanti (con il palmo
della mano rivolto verso l’alto), parallelamente al suolo, come
nell’esperimento precedente. Mantenere il braccio in questa posizione
cercando di comprendere che il braccio è mantenuto nella posizione suddetta
da una certa quantità di volontà e di energia.
Se la volontà venisse ritirata dal braccio destro, esso ricadrebbe lungo il
fianco attratto dalla forza di gravità. La stessa cosa accadrebbe se i nervi
dei braccio si paralizzassero improvvisamente o venissero recisi, o se
l’energia fosse ritirata dal braccio in qualche altro modo. Contrarre ora il
braccio steso in avanti come se si dovesse sollevare un peso immaginario di
oltre due
chili. Contrarre ulteriormente, come se si dovesse sollevare prima cinque e
poi sette chili. Rilassare il braccio e lasciarlo ricadere lungo il fianco.
E’ necessaria la volonta’ per sollevare un peso, reale o immaginario. La
quantita’ di energia necessaria a sollevare un peso cresce in rapporto all’
aumento del peso stesso. La forza di volonta’ e l’energia che vengono
trasmesse al braccio aumentano automaticamnete quando si solleva un peso
maggiore.
Se tocchiamo entrambi i poli di una batteria elettrica, percepiamo nelle
mani energia e tensione. Se beviamo un bicchiere di latte o mangiamo quando
siamo stanchi, ci rendiamo conto che ne corpo affluisce una certa quantita’
di energia. In entrambi i casi l’energia e’ stata prodotta da un’agente
esterno introdotto nel corpo.
Ma quando contraiamo o ricarichiamo volontariamente il braccio, o qualsiasi
altra parte del corpo (come negli esperimenti precedenti), l’energia si
produce esclusivamente grazie al potere della coscienza che si esprime
tramite la volontà. Se ci limitiamo a immaginare di tra- smettere l’energia
al braccio destro, forse riusciremo ad inviarne solo una quantità minima;
ma, ricorrendo coscientemente alla forza di volontà, riusciremo invece ad
inviare nel braccio una quantità percettibile di energia. Se ricaricheremo
il corpo contraendolo per mezzo della volontà, scopriremo lo straordinario
legame che esiste fra la coscienza e il corpo.
Ad esempio, se inviamo l’energia al braccio destro per mezzo della volontà:
1) produciamo l’energia che percepiamo come forza;
2) determiniamo la contrazione dei muscoli. Questo esperimento sta a
dimostrare che la coscienza sotto forma di forza di volontà è il fattore
primario che modifica l’afflusso dell’energia nel muscoli o in qualsiasi
parte del corpo. Inoltre, ‘sollevando i pesi’ con la volontà si scopre il
legame essenziale fra la volontà e l’energia: quanto più grande è la
volontà, tanto maggiore è l’affiusso di energia in qualsiasi parte del
corpo.
Contrarre usando la volontà. Fare fluire con la volontà l’energia vitale
(per mezzo della contrazione) in tutto il corpo o in una parte qualsiasi di
esso. Sentire che l’energia vibra in tutto il corpo o in quella specifica
parte, apportando forza e vitalità.
Rilassare e percepire. Rilassare la contrazione e cercare di percepire nella
parte ricaricata la piacevole ed elettrizzante sensazione di nuova vitalità
e di nuova forza. Cercare di sentire di non essere il corpo, ma la vita che
sostiene il corpo. Percepire la pace, la libertà e la maggiore
consapevolezza che si accompagnano alla calma procurata dalla pratica di
questa tecnica.
PERFEZIONATE L’ARTE DI RICARICARE IL CORPO DI ENERGIA
Per infondere l’energia nel corpo, risulta ora evidente quanto sia
importante affidarsi sempre di più alla riserva illimi-tata di energia
vitale – che si può attingere alla sorgente interiore della Coscienza
Cosmica – e sempre meno alle fonti esterne.
Rendetevi padroni di questa utilissima tecnica di ricarica mettendola in
pratica con costanza e regolarità.
Se sarete metodici, fedeli, attenti e costanti nella pratica, ciascun passo
delle istruzioni della Self-Realization Fellowship produrrà risultati
soddisfacenti e ben precisi – e tali da rafforzare il corpo e la mente – e
vi concederà una crescente realizzazione spirituale.
ALLEVIATE DISTURBI SPECIFICI CON GLI ESERCIZI DI RICARICA
La tecnica degli Esercizi di ricarica deve essere eseguita mat- tina e sera.
Inoltre, i suoi princìpi si possono applicare anche per alleviare specifici
disturbi. Ad esempio, quando vi sentite stanchi o nervosi, contraete
dolcemente tutto il corpo, contando mentalmente fino a tre. Poi espirate
rapidamente e rilassate; ossia ritirate l’energia, la coscienza e la volontà
dal corpo.
Rimanete immobili, assaporando la calma che pervade l’organismo. Ripetete
varie volte. Per guarire qualsiasi parte del corpo, contraete e rilassate
leggermente la parte stessa. Poi contraete leggermente, mentre contate
mentalmente fino a dieci, così da distruggere la malattia ricaricando la
parte malata del corpo con l’energia risanante; quindi rilassatela. Ripetete
dieci volte, tre volte al giorno o più spesso. Potete curare qualsiasi parte
del corpo, anche rimanendo sdraiati.
Mentre eseguite questo esercizio mantenete collegati la volontà e il flusso
dell’energia tenendo gli occhi chiusi e focalizzati nel centro della
Coscienza Cristica fra le sopracciglia (ossia il centro della volontà).
Visualizzate l’energia cosmica che viene indirizzata dalla forza di volontà
attraverso il midollo allungato (la sorgente dell’energia cosmica nel corpo)
alla parte del corpo che state contraendo e rilassando.
Conservate il corpo nel suo pieno vigore unendo la vostra coscienza umana
alla Coscienza Cosmica sia per mezzo degli Esercizi di ricarica sia
soprattutto per mezzo della meditazione. Evitate di suggestionare la mente
con le limitazioni umane: malattia, vecchiaia o morte. Imprimete invece
nella mente questa verità: “lo sono l’Infinito che è divenuto il corpo. Il
corpo, in quanto manifestazione dello Spirito, è Spirito, eternamente
giovane e perfetto”.
Sintesi dei benefici procurati dagli Esercizi di ricarica.
La tecnica:
– Spiritualizza il corpo e la coscienza. L’uomo, imparando a vivere sempre
di più in virtù della Coscienza Cosmica e a dipendere sempre meno dalle
fonti esteriori di sostentamento, si avvicina maggiormente alla
realizzazione di non essere il corpo, ma l’anìma immortale, creata a
immagine di Dio. Dopo aver conseguito tale consapevolezza, anche il corpo si
spiritualizza, ossia comincia a perdere la sua densità materiale.
– Insegna il pranayama. La capacità di controllare l’energia vitale è
essenziale per riuscire a meditare profondamente. . Sviluppa la forza di
volontà. Una volontà forte ottiene alla fine il controllo cosciente sulla
vita stessa. .
– Ricarica il corpo di energia. Attingendo all’illimitata fonte interiore
della vita cosmica, il corpo diventa instancabile.
– Cura le malattie e il nervosismo. La guarigione si ottiene bombardando le
imperfezioni del corpo con la perfetta energia creativa di Dio che sostiene
la vita stessa.
– Aiuta a prevenire le malattie. La giovinezza e la salute del corpo possono
essere conservate ricaricando le cinque correnti praniche (nel corpo) che
presiedono alle varie funzioni di cristallizzazione, circolazione,
assimilazione, metabolismo ed eliminazione, e alle cui disfunzioni sono
dovute le malattie.
L’importanza spirituale degli Esercizi di ricarica
Gli Esercizi di ricarica SRF non sono comuni esercizi ginnici, ma una
tecnica spirituale, cioè una forma di pranayama, ossia il controllo
cosciente del prana (o energia vitale) nel corpo. Questi esercizi hanno una
grande importanza nella vostra regolare routine spirituale di meditazione;
infatti, non solo contribuiscono a mantenere il corpo in uno stato di salute
e di calma che favorisce la meditazione, ma aiutano anche a controllare
coscientemente l’energia vitale.
L’irrequietezza e le percezioni sensorie del corpo non costituiranno più un
ostacolo al conseguimento degli stati meditativi superiori quando avrete
imparato a controllare perfettamente e coscientemente l’energia vitale.
La serie completa dei 38 Esercizi di ricarica costituisce la tecnica di
ricarica, una delle Tecniche base della SRF. Gli esercizi vanno eseguiti
mattina e sera, possibilmente prima della meditazione
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