Gli esercizi mentali che alleviano lo stress

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Gli esercizi mentali che alleviano lo stress

05 ottobre 2017

Una nuova sperimentazione condotta in Germania ha dimostrato che alcuni specifici esercizi mentali
possono migliorare varie facoltà cognitive e la risposta allo stress. Il risultato è accompagnato
anche da un ispessimento della materia grigia, in cui si trova la maggior parte dei neuroni del
cervello (red)

da lescienze.it

Una serie di esercizi mentali protratti per lungo tempo può indurre una ristrutturazione nel
cervello che migliora alcune capacità cognitive e riduce alcuni indicatori di stress. Il risultato è
stato descritto in due articoli pubblicati sulla rivista “Science Advances” da ricercatori del
Max-Planck-Institut per le neuroscienze e le scienze cognitive umane di Leipzig, in Germania.

Recenti ricerche hanno analizzato le variazioni di volume della materia grigia cerebrale, che
contiene la maggior parte dei neuroni nel cervello, in seguito a esercizi di meditazione. Questi
studi però in genere si sono focalizzati su praticanti abituali, mentre mancano dati riguardanti
persone che da poco si dedicano a queste pratiche. Inoltre i pochi studi longitudinali condotti
finora hanno considerato gruppi piccoli e senza un controllo rigoroso.

Ma l’esercizio può effettivamente cambiare la morfologia del cervello? Per rispondere a questa
domanda, i ricercatori tedeschi hanno condotto due diverse sperimentazioni.

Nel primo studio, Sofie Valk e colleghi hanno analizzato le scansioni di risonanza magnetica
cerebrale di soggetti di età tra 20 e 55 anni per tutta la durata di un periodo di training mentale.
Si trattava di tre tipi di esercizi ripartiti in moduli di tre mesi, che prevedevano sessioni di
gruppo una volta a settimana ed esercizi individuali quotidiani da completare via smartphone oppure
online.

Dall’analisi dei dati è risultato un ispessimento della materia grigia, correlata in modo
significativo sia agli specifici moduli e sia ai miglioramenti dimostrati dai soggetti in diverse
facoltà mentali, come l’attenzione, la compassione o il perspective-taking, cioè la capacità di
percepire una situazione o comprendere un concetto da un punto di vista alternativo, come quello di
un’altra persona.

Nel secondo articolo, a prima firma Veronika Engert, gli autori hanno valutato se i differenti tipi
di esercizio mentale fossero efficaci nel ridurre lo stress psicosociale. A questo fine hanno
analizzato le risposte di alcuni volontari al Social Stress Test, in cui viene proposto un compito
che riproduce il tipo di esperienze quotidiane che, accumulandosi, possono produrre stress cronico.

Oltre a ciò, hanno misurato negli stessi soggetti i livelli di cortisolo, un ormone secreto dalle
ghiandole surrenali in situazioni di stress psicofisico, il battito cardiaco e altri marcatori di
un’alterazione del sistema immunitario sempre dovuta allo stress.

Risultato: rispetto al gruppo di controllo, tutti e tre i moduli di esercizio hanno ridotto la
reattività allo stress dei soggetti. Tuttavia solo l’esercizio delle capacità intersoggettive ha
abbassato la risposta allo stress dell’organismo, e nello specifico della secrezione del cortisolo.
Contrariamente a studi condotti in passato, i ricercatori non hanno invece riscontrato effetti
dell’addestramento mentale sui marker immunitari.

Gli studiosi ritengono che i risultati possano promuovere lo sviluppo di interventi di training
mentale in diversi contesti, considerando che si tratta di un approccio a basso costo in grado di
prevenire malattie correlate allo stress.

advances.sciencemag.org/content/3/10/e1700489

advances.sciencemag.org/content/3/10/e1700495

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