di Roberto Amerio e Liselotte Binder
da auraweb.it
Bert Hellinger, da tempo assai noto nei paesi del Nord-Europa e ora anche nel resto del mondo, ha
perfezionato un sistema semplice e lineare, detto delle Costellazioni Familiari, che permette di
mettere in evidenza conflitti, tensioni e legami carichi di malessere, presenti all’interno di una
famiglia, per poi arrivare ad una soluzione positiva.
Attraverso le Costellazioni Familiari possiamo infatti capire che la nostra vita spesso viene
condizionata da sentimenti e comportamenti che non sono nostri, ma che appartengono ad altri membri
della famiglia, magari scomparsi da tempo.
Per esempio, se un membro di una famiglia è stato escluso o dimenticato, a causa di un tragico
destino (una donna morta di parto, un bimbo deceduto in tenera età, un disperso di guerra), succede
che un altro membro delle famiglia, della generazione seguente sostituisca inconsciamente l’escluso
e ne imiti la sorte con azioni e sentimenti simili o cercando di seguirlo nella morte.
ALLA SCOPERTA DEI “LEGAMI INVISIBILI”
Il lavoro con le Rappresentazioni Familiari mostra chiaramente che esiste un vincolo particolare,
come un legame biologico, con tutti i membri della nostra famiglia, mentre in genere pensiamo che
solo i parenti conosciuti personalmente siano importanti per noi, nel bene e nel male e ci abbiano
dato la loro impronta.
Al di là di questo esistono legami invisibili e non percepibili anche con quei membri che non
abbiamo mai conosciuto e di cui non abbiamo mai sentito parlare.
Si è scoperto che una famiglia è un sistema o campo energetico in relazione in cui governano
determinate leggi. Una famiglia, attraverso parecchie generazioni, può essere paragonata ad un
“mobile” appeso dove, ad una disarmonia sorta in un punto qualsiasi, segue subito una reazione in un
altro punto.
I figli sono destinati al servizio dell’equilibrio poiché prendono su di sé tutte le energie
presenti nel sistema per far sì che la famiglia, come sistema globale, sia di nuovo in ordine.
Dunque ciò che viene represso nella famiglia non svanisce nel nulla ma si aggira come uno spettro
nel sistema e di questo fanno parte sentimenti non espressi, componenti della famiglia esclusi,
colpe che qualcuno si è addossato. I nuovi arrivati, i figli, sentono l’energia, l’accolgono e la
vivono; a quel punto sono “irretiti”, per amore, con i loro antenati, ne assumono cioè sentimenti e
destini. Che cosa avviene quando per esempio qualcuno muore da piccolo, adolescente o giovane?
Questa morte ha conseguenze assai profonde per i sopravvissuti, poiché in essi si sviluppa una
specie di senso di colpa per essere ancora in vita mentre il fratello o sorella hanno dovuto morire.
E’ assai frequente allora che subentri un’attrazione per la morte e “Ti seguo” rappresenta la frase
interiorizzata di cui tuttavia non sono consapevoli. Sovente le malattie gravi in giovane età hanno
cause di questo tipo e la volontà di vivere risulta indebolita e il corpo reagisce con la malattia.
Altri vanno verso la morte dandosi agli eccessi e alla droga.
Quando uno dei genitori è morto, nelle Costellazioni si vede la stessa attrazione che uno o più
figli manifestano: “Ti seguo cara mamma , caro papà”. Se la madre è malata, anche il figlio può star
male perché nel suo intimo agisce di nascosto la convinzione: “Se anche io mi ammalo, posso liberare
mamma dalla malattia, se muoio per lei, lei potrà vivere”.
Anche i destini di chi è stato escluso si ripetono, nessun membro familiare può essere dimenticato
perché non viene permesso dall’istanza interiore della famiglia che possiamo anche chiamare
coscienza della famiglia e allora chi viene escluso di regola viene rappresentato da un membro nato
successivamente e che si impone un destino simile. Questo amore inconscio e arcaico, è cieco ; si
manifesta nella convinzione magica che sia possibile prendere su di sé il destino di un’altra
persona, si realizza pienamente quando un figlio ha lo stesso destino dei genitori.
COME SI SVOLGONO LE “COSTELLAZIONI FAMILIARI” IN UN SEMINARIO
Tramite rappresentanti maschili e femminili, la famiglia dell’interessato è posta in modo vivente
davanti ai suoi occhi. C’è bisogno di una Domanda da cui partire, ad esempio un figlio continua a
provare colpa e desiderio di morte(la madre è morta nel darlo alla luce), nella Costellazione
cercherà la Soluzione a questo problema. Deve allora esporre brevemente i fatti essenziali della sua
famiglia senza commenti o interpretazioni. Sceglierà poi, tra i partecipanti al seminario, un
rappresentante per sé e per gli altri membri della famiglia che il conduttore gli avrà indicato,
dando a ciascuno un posto e una direzione, nel massimo silenzio.
Terminata questa prima parte si siede e osserva l’insieme, fino alla fine sarà un osservatore che
lascerà agire su di sé ciò che il conduttore e i rappresentanti dicono e fanno, avendo
straordinariamente accesso ai sentimenti e ai rapporti del membro familiare corrispondente. Si
tratta di un fenomeno per ora inspiegabile, anche se lo si può riportare al processo noto come
“campo morfogenetico”, elaborato dal biologo R. Sheldrake.
I rappresentanti hanno dunque accesso ad una coscienza che appartiene alle persone di cui occupano
il posto, arrivando anche ad esprimere sintomi e reazioni corporee della persona in questione, di
cui ignorano tutto. Sulla base di quanto espresso dai rappresentanti, il conduttore procede per
gradi, spostando i vari attori nello spazio, affinché spariscano le tensioni e nel sistema torni la
pace, assecondando quindi i movimenti dell’anima che ci portano verso la riconciliazione e l’amore
maturo, reintegrando anche eventuali esclusi o dimenticati. A questo punto, l’interessato riprende
il suo posto nella rappresentazione.
LA SOLUZIONE
Il figlio sta ad una certa distanza dalla madre e non osa guardarla: quando il conduttore lo
avvicina alla madre, non riesce quasi a guardarla negli occhi perché si sente colpevole della sua
morte. La madre guarda invece il figlio con amore.
Il cambiamento e la trasformazione avvengono quando il figlio va davanti alla madre, si inchina
profondamente e dice:”Tu sei morta quando sono nato. Ti ringrazio per la vita che mi hai dato e la
accetto anche al prezzo che ti è costata”. Allora la madre:”E’ il rischio che corro come madre e me
lo assumo in pieno. Fa’ della tua vita qualcosa di buono affinché la mia morte non sia invano”.
Improvvisamente il figlio può alzare lo sguardo, sentendo e accogliendo l’amore della madre.
Se il figlio non vuole vivere, il sacrificio della madre è stato vano, lei vuole che suo figlio
conduca una vita piena e felice. Se il figlio rispetta la madre e il suo destino, scopre l’amore
della madre e accetta con gratitudine il sacrificio di lei e in sua memoria vive al meglio.
L’amore cieco e infantile si trasforma in una forma più adulta e consapevole. L’amore adulto ci fa
vedere l’altro e il suo destino e ce li fa rispettare entrambi.
Per ulteriori informazioni sull’argomento trattato in questo articolo, potete leggere il libro
“Senza radici non si vola”, di Bertold Ulsamer, Ediz.Crisalide
PER INFORMAZIONI
Istituto Internazionale Costellazioni Familiari Via C.Tartufari, 161
00128 Roma
tel/fax: 0039 06 5071261
e-mail: amerob@inwind.it
Lascia un commento