Guarisci il tuo punto debole

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Guarisci il tuo punto debole

(di Aruna Ladva)

Il mitico eroe greco Achille era ritenuto immortale. Vinse molte
grandi battaglie nella guerra di Troia, ma fu sconfitto a causa di un
punto di vulnerabilità: il suo tallone. Era stata fatta una profezia
che Achille sarebbe morto giovane, e perciò sua madre Teti immerse il
suo piccolo nel fiume Stige al fine di renderlo immortale. Lo sostenne
per il tallone sinistro, e perciò questa zona non toccò l’acqua.
Pertanto fu ucciso sul campo di battaglia dal suo nemico Paride,
grazie a una freccia ben mirata al tallone, l’unica sua parte che non
era immortale.

Per quanto possente fosse Achille, egli fu comunque abbattuto da un
piccolissimo difetto. Alla stessa maniera, ciascuno di noi ha un punto
debole nell’anima, il nostro tallone di Achille personale che un
giorno potrebbe portarci alla sconfitta.

Ognuno, in una forma o in un’altra, reca in sé una traccia di tutti i
vizi – rabbia, avidità, attaccamento, ego, lussuria – nell’anima.
Possiamo essere riluttanti ad ammetterlo, o possiamo persino non
vederli, ma sono lì, e ad un dato momento possono essere causa del
nostro crollo.
Di solito ne abbiamo uno di ‘prevalente’. Ci sarà un vizio
predominante che diventa causa dell’insorgenza degli altri. Potremmo
persino mettere in atto quella tendenza in opposizione alla nostra
volontà cosciente, un po’ come un ospite indesiderato che fa i suoi
comodi in casa nostra e detta le regole della casa.

Alcuni credono che se non urlano o non alzano la voce, significa che
non c’è rabbia in loro, eppure la rabbia ha molti tentacoli che
controllano la nostra vita e disturbano la nostra pace. Fare
confronti, irritarsi o seccarsi, paragonarsi agli altri, nutrire
gelosia e criticare sono tutti germogli della rabbia.

La rabbia furiosa è ovvia e brutta, ma alla rabbia nascosta manca solo
una lettera perché si trasformi in danno (in inglese: anger = rabbia,
danger = pericolo/danno) e può fare molto male agli altri e a noi
stessi. Ma, usata nel modo giusto, questa energia passionale può far
realizzare grandi cose. Abbiamo bisogno di rigirarla in modo da farla
diventare una forza e non il nostro tallone di Achille.

Ma forse il nostro tallone di Achille è l’attaccamento. Quando siamo
eccessivamente attaccati a persone, cose e luoghi, ciò ci causerà
inevitabilmente una sofferenza a un dato momento. E’ molto facile
confondere l’attaccamento con l’amore. Quando si ama non dovrebbe
esserci sofferenza. L’attaccamento non è amore, è egoismo, e alla base
dell’attaccamento c’è la paura di perdere. Ci attacchiamo alle persone
e alle cose per sentirci sicuri, tuttavia esse ci danno solo un falso
senso di sicurezza. La nostra capacità di amare, quando viene usata in
maniera sbagliata ci rende deboli, può diventare sentimentalismo ed
emotività, invece se padroneggiamo questa grande forza che è l’amore,
essa può diventare così positiva da risanare e cambiare il mondo.

Egoismo, avidità e lussuria non sono da meno. Questi dominano la
nostra vita a talpunto che vediamo tutto attraverso le lenti di queste
tendenze che colorano la nostra prospettiva e giudizio.
Molte volte crediamo che se c’è un vizio che ci sta causando una
devastazione nella nostra vita, allora dobbiamo cambiare il nostro
comportamento. Possiamo cercare di non arrabbiarci, possiamo reprimere
la nostra avidità, ma è molto difficile da fare. Invece abbiamo
bisogno di un antidoto: dobbiamo renderci conto che la radice della
nostra rabbia deriva dalla mancanza di pace nella nostra anima.
L’avidità, ad esempio, deriva dal sentirci insoddisfatti a livello di
anima.

E’ a questo punto che la meditazione ed una profonda connessione con
la Sorgente di tutti i poteri – l’Onnipotente, è la vera risposta al
vuoto nell’anima.

Quando riconosciamo di appartenere veramente a Colui che è l’Oceano di
Pace, l’Oceano di Amore, allora ci sentiamo pieni, e i vizi si
smorzeranno automaticamente per aprire le porte alle virtù – amore,
pace, purezza, potere e verità.
Se non cerchiamo di scoprire, capire e rimuovere il nostro tallone di
Achille dell’anima, non guariremo mai… rimarremo sempre vulnerabili
alle forze negative, che troveranno il modo di abbatterci. Non saremo
in grado di trovare appagamento, felicità o armonia durevoli nelle
nostre relazioni.
In un’altra versione della storia di Achille, nell’Iliade, si dice che
fosse stato l’orgoglio la causa della sua sconfitta. Assicurati che
non sia anche la tua.

E’ Ora… di scoprire e rimuovere il nostro tallone di Achille,
immergendoci completamente nell’Oceano di Pace, Amore, Purezza,
Verità, la Sorgente di tutti i Poteri e tornare a sentire il nostro Sé
Vero e Immortale.

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