Guida alla spiritualità indiana 2
dagli Insegnamenti di Sai Baba (parte seconda)
GUIDA ALLA CULTURA E ALLA SPIRITUALITA’ INDIANA
BASATA SUGLI INSEGNAMENTI DI SRI SATHYA SAI BABA
(parte seconda)
(compilata da smt. Kausalyarani Rhagavan – 1980
51. Quanti sono gli Avatara menzionati nel Maha
Bhagavata?
Sono ventidue, ma i più importanti sono dieci.
52. Che cosa simboleggiano questi Avatara?
I diversi Avatar simboleggiano l’evoluzione graduale
della coscienza dal pesce all’animale e finalmente
all’uomo dotato di consapevolezza.
53. Perchè si presentano gli Avatara ?
Iddio si manifesta al fine di distruggere il male e
di ristabilire il Dharma. L’universo dev’essere
ripulito e rimaneggiato spesso affinchè sia un
” ksetra ” degno di Dio. E così vengono gli Avatara.
54. Quale degli Avatar è detto ” Purna Avatar” ?
( Avatar Totale)
Sri Krisna è detto Purna Avatar.
55. Qual’è la specie di Bhakti che le Gopi avevano per
Sri Krsna?
La Bhakti delle Gopi è detta ” Madhura Bhakti”
(” dolce Bahkti “). Non è amore ordinario
solamente, ma il profondo anelito dell’anima per
unirsi con Dio per mezzo dell’abbandono di se
stesse e di Prema.
56. Che cosa simbolizza la nota ” Brahamar Gita” ?
E’ il simbolo del perenne anelito dell’Amore Divino,
che è la Bhakti delle Gopi. Esse non riescono a
sopportare neppure per un attimo la separazione dal
loro Signore. Esse riversavano i loro aneliti alla
Bhramara ( l’ape ) perchè li portasse al loro,
Signore, a Krsna.
57. Quali sono le Upakhyana, le storie del Bhagavata ?
Sono le seguenti: 1. Il sacrificio di Daksa; 2. La
storia di Dhruva; 3. La storia di Ajamila; 4. La
Suyagnopakhyana e la storia del cacciatore e
dell’uccello Kulianga; 5. La Gajendra Moksa; 6. Le
storie di Yayathi e Ranti e 7. di Citraketu; e
inoltre, 8. Il Bhagavata parla di Sriman Narayana
Kavaca che protegge gli uomini dal peccato e dal
dolore.
58. Che intendiamo dire con ” Yaga”?
Si chiamano Yaga i sacrifici eseguiti in conformità
ai Veda.
59. Che cosa significa ” Yaga” ?
Significa abbandono di ciò che è materiale per ciò
che è Divino. Ciò facendo fiorisce il potere
interiore dell’uomo.
60. Quale specie di Yaga è quella di ordine più alto ?
La Gita suggerisce molte specie di sacrifici. Il più
alto è il Sathya Yajna. Dio elargisce la grazia a chi
compie Yaga, se chi lo compie non ha mire egoiche, il
sacrificio gioverà a tutto il mondo.
61. Che cos’è Yagna?
E’ lo scopo del Yaga; di far fiorire l’umanità
nell’uomo e aiutarlo a raggiungere il Divino.
62. Che cosa rivela il Yaga?
Il Yaga rivela il Yagjnesvara. Il Supremo Signore del
sacrificio. Per suo mezzo la Gayatri Dvei protegge il
mondo.
63. Che cos’è lo Yoga ?
E’ l’unione di Jivi con l’Atman.
64. Quali sono le diverse branche dello Yoga ?
Ci sono diverse branche di Yoga, come l’Hatha, il
Mantra, il Laya, il Raja, e il Sabda. Lo Yoga
fisico, quello della recitazione di un mantra, o
della dissoluzione ( della mente ), della
meditazione e del Suono ).
65. Chi scrisse ” Yoga Darsan ” ?
Fu Patanjali.
66. Come si deve praticare lo Yoga ?
Le cinque regole esterne da praticare sono Yama,
Niyama, Asana, Pranayama, Prathyahara. Le discipline
interne sonno Dharana, Dhyana e Samadhi. Il
procedimento dello Yoga implica il ritiro della mente
dagli oggetti esterni, e occorre arrestare certe
‘vrtti’, agitazioni mentali antagoniste della
meditazione. Per controllarle c’è anche l’Abhyasa
( costanza della pratica ) e Vairagya ( distacco ).
E’ anche importante la purificazione delle Nadi ( dei
nervi sottili ).
67. Come s’è sviluppato il Mimansa ?
I Veda insegnano il Dharma fondamentale per le
quattro ‘ Purusarta ‘ ( Dharma, Arta, Kama, Moksa ).
Il Mimansa è nato allo scopo di chiarire il Dharma; è
un’indagine nella natura del Dharma. Spiega che il
Dharma è il mezzo per avere gioia in questo e
nell’altro mondo. L’azione dev’essere accompagnata
dalla saggezza.
68. Chi scrisse le Mimansa Sutra ?
Le scrisse Jaimini.
69. Che cos’è il Purva Mimansa ?
E’ un testo che insegna come procedere per eliminare
le divergenze e stabilire l’unità.
70. Quali sono le azioni previste dai Veda ?
Le azioni che prevedono i Veda sono di tre tipi. Sono
Nitya, Kamya e Visuddha: obbligatorie, finalizzate o
pure.
71. Che cos’ Moksa ?
E’ il ‘moha ksaya’, cioè distacco totale dai
desideri e dagli interessi terreni.
72. Che cosa sono le ‘ Mahavakya ‘?
Le Mahavakya sono le grandi sentenze delle Upanisad.
Contengono l’essenza dei Vedanta e la Verità Ultima.
73. Qual’è la Mahavakya del Rg Veda, e che significa ?
La Mahavakya del Rg Veda è ” Prajnanam Brahma “, e
significa che la Realtà Suprema è la Consapevolezza
Divina, il Parabrahman.
74. Qual’è la Mahavakya del Yajur Veda, e che significa ?
La Mahavakya del Yajur Veda è ” Aham Brahmasmi”, e
significa ” Io sono il Brahman “. Ossia, ognuno,
ogni Io è il Brahman.
75. Qual’è la Mahavakya del Sama Veda e che significa ?
La Mahavakya del Sama Veda è ” Tat tvam asi “, e
significa ” Tu sei Quello “.
76. Qual’è la Mahavakya dell’Atharvana Veda, e che
significa ?
La Mahavakya dell’Atharvana Veda è ” Ayam Atma
Brahma” e significa ” l’Atman è Brahman”.
77. Quali sono i tre Mantra dell’Isavasya Upanisad?
Spiegami in dettaglio il loro significato.
In tre Mantra dell’Isavasyopanisad è contenuta
l’essenza di tutte le Upanisad. Il primo Mantra
dice.” Isavasyam Idam Sarvam Yat Kincya Jagatyam
Jagat” che significa:” tutto in questo mondo è
ravvolto da Dio “, e ci insegna che la gioia più
grande si raggiunge col Thyaga, sacrificandoci per il
bene altrui.
Il secondo Mantra ci dice di operare nel mondo e di
compiere i nostri doveri in ispirito di rinuncia. Il
terzo Mantra dice che chi vede Dio dovunque e in
tutto e dentro di sè non conosce tristezza.
78. Qual’è il significato della Kena Upanisad ? Che dice,
in sostanza ?
Il vocabolo ” kena ” sta per ” da che cosa ?”, ” per
effetto di che cosa?”, ossia, per quale potere tutti
ci muove nell’universo? La risposta è ” Dio”, o “
Brahman”.
.i.b1:;
79. Qual’è la storia che racconta la Katopanisad ?
La Katha narra la storia del piccolo principe
Naciketas, che chiese a Yama, Dio della Morte, il
solo dono dell’Atma Vidya.
80. Che cos’è ” Sreyas” e che cos’è ” Preyas ” ?
” Sreyas ” significa il Bene Eterno, e ” Preyas”
significa “piacevole “. Il Naciketas della
Katoupanisad credeva fermamente che il “bene eterno”
sia meglio del “piacevole”, e preferì Sreyas a
Preyas.
81. Che cosa significa la frase ” Avastha Traiya Vicara”?
La Mandukya Upanisad è un’analisi dettagliata della
natura dell’Atman e della sua manifestazione
nell’Omkar ( o Pranava) . Quest’analisi è detta nella
Upanisad ” Avastha Traiya Vicara “.
82. Quali sono i tre stati di esperienza che generalmente
si conoscono ?
I tre stati di esperienza della vita comune sono:
1. Jagrat; 2. Svapna e 3. Susupti.
83. Che cosa significa il termine ” Jagrat”?
E’ lo stato che si sperimenta da svegli, e di tutte
le cose che accadono nel periodo di veglia. Nello
stato Jagrat l’osservatore funziona tanto con la mente
quanto con i sensi; ci troviamo perciò in contatto
immediato con mondo che ci circonda, con altre persone
e con le qualità degli oggetti esterni.
84. Spiegami i termini ” Visva” e ” Sthula Bhuk”.
( Bhukti godimento, possesso )
Nello stato di veglia o Jagrat, l’individuo è detto
‘Visva’, ossia colui il quale sperimenta oggetti
materiali, grossolani, dotati di peso e di
dimensioni. Ciò che fa di noi dei fruitori di entità
materiali, e l’individuo detto essere uno ” Sthula
Bhuk ” ( fruitore grossolano )
85. Che cos’è lo stato di ” Svapna” ? Spiegamelo in
dettaglio.
E’ lo stato di chi sta sognando. Nello stato di
Svapna, nel sonno con sogni gli organi di senso
cessano di funzionare. Non abbiamo contatto con gli
oggetti del mondo esterno, ma solo con le idee
sottili e gli impulsi della mente.
86. Spiegami i termini ” Tejasa ” e ” Pradiviktha Bhuk “
che appaiono nella Mandukya Upanisad.
Lo stato di Svapna è altrettanto ricco, reale e
concreto quanto il mondo delle esperienze di veglia.
Qui è attiva solo la mente, e perciò quest’esperienza
è chiamata ” Tejasa” , la parola che in sanscrito
significa ” luce”. Sicchè nel sogno la mente dipende
solo dalla propria sola luce; è una luce Atmica
autogenerantesi che mostra gli oggetti sottili, e tale
esperienza vien detta ” Pradiviktha Bhuk “.
87. Parlami in dettaglio dello stato di ” Susupti “.
Lo stato del sonno profondo, senza sogni, di
” Asvapna Nidra ” è chiamato Susupti. Qui non
funziona neanche la mente, oltre ai sensi. Funziona
solo l’Atman, che assiste a questo stato di Ananda;
perciò diciamo che solo l’Atman, l’Anima è
onnipresente.
88. Spiega i termini ” Prajna” e ” Ananda Bhuk “.
L’esperienza dello stato di profondo sonno senza
sogni è detta ” Prajna “; ma, benchè abbiamo cessato
di funzionare la mente e i sensi, la persona continua
a sperimentare lo stato di Ananda, ed è perciò detta
Ananda Bhuk.
89. A che cosa si riferisce con il termine ” Saksi ” la
Mandukya Upanisad?
Quel testimone tacito che è il Sè, che osserva
imparzialmente sia la presenza, sia l’assenza di
oggetti esterni ed è presente in tutti e tre gli
stati d’esperienza – Jagrat, Svapna, e Susupti,-
nella Mandukya Upanisad è chiamato ” Saksi ” ossia
Testimone.
90. Che cosa c’è di reale e di permanente ?
Mentre la mente e i sensi variano e cambiano
attività, solo la luce del Sè rimane costante e
immutabile. Essa è la Realtà, il ” Sat”, l’Atman ed è
l’unico punto di immobilità, lampada passiva e
illuminatrice. Poichè tutti gli altri tre stati di
esperienza sono temporanei e irreali, l’Atman il
Testimone è la sola forza reale in noi, il Saksi.
91. Che cos’è ciò che ha nome ” Visvavirat ” ?
La Visva obiettiva ( l’esperienza del mondo
materiale ) corrisponde obiettivamente al mondo
della materia chiamato ” Virat “, e quindi lo stato
Jagrat si chiama ” Visvavirat “.
92. Che cos’è il ” Taijasa Hiranya Garbha?
Il Taijasa corrisponde alla mente del mondo. Lo
Hiranya Garbha è noto come Taijasa Hiranya Garbha
( stato di sogno, ” svapna ” )
93. A che individuo corrisponde il termine ” Prajna ” ?
L’individuo ” prajna “( che è sonno profondo senza
sogni ) corrisponde a Isvara, a Dio, da cui procede e
in cui deve tornare.
94. Chi è Brahman ?
L’Atman è Brahman. L’Atman soggettivo, o Turya
corrisponde al Brahman in cui si fondono l’oggettivo
e il soggettivo.
95. Che significa ” Om Iti Ek Aksaram ” ? ( Aksara=
sillaba, unità indivisibile )
L’Aksaram ” Om ” è il Brahman Stesso e contiene la
Verità ultima. E’ presente in tutti e tre gli stati
d’esperienza come Atman o Brahman. Quindi è l’eterno
testimone.
96. Qual’è la Verità proclamata dalla Taitirya Upanisad ?
La Taitirya Upanisad insegna che nell’essere esistono
cinque involucri che possono essere raggruppati in
tre corpi.
97. Quali sono questi cinque involucri che la Taitirya
Upanisad dice che ci siano in ogni essere ?
Sono: 1. Annamaya Kosa; 2. il Pranamaya Kosa; 3. Il
Manomaya Kosa; 4. Il Vijnanamaya Kosa; 5.
l’Anandamaya Kosa.
98. Che è lo ” Stula Sarira ” ?
Lo ” Stula Sarira “, o ‘corpo grossolano’, è
l’Annamaya Kosa, ossia il corpo fisico denso, che
subisce cambiamenti ed è soggetto alla morte fisica.
99. E il ” Suksma Sarira ” ?
E’ il corpo sottile, formato dal Pranamaya, dal
Manomaya e dal Vijnanamaya, corpo energetico, corpo
mentale e corpo di saggezza. Esso è il corpo sottile
che costituisce il personaggio ” jivi “.
100. Dove risiede l’Atman, o il Brahman, in un essere ?
Risiede nel ” Karana Sarira o ” corpo causale ” ,
che è anche il corpo d’ignoranza, in quanto non è
conscio di se stesso. A causa di questa ” Avidya “,
o ” ignoranza ” è soggetto a rinascere.
101. Che cos’è ” l’Atmavidya ” ?
E’ la Conoscenza ( ” vidya ” ) dell’Atman, della
Realtà Assoluta. L’individuo si fa assoluto e libero
solo quando riconosce il Sè come propria realtà. E’
anche Brahmavidya.
102. Che significano ” Purusa ” e ” Prakrti ” ?
L’universo intero consta di due entità fondamentali,
Purusa e Prakrti. La Prakrti è la materia
primordiale, il materiale dell’universo, a dirla
breve. Il Purusa è la consapevolezza individuale,
l’intelligenza, sempre a dirla breve.
103. Come si evolve l’universo ?
Per effetto dell’interazione fra Purusa e Prakrti
( v. Samkhya Darsana di Kapila )
104. Quali sono i tre Guna, le tre Qualità di Prakrti ?
Le tre qualità fondamentali della Prakrti sono
” Sattva”, ” Rajas ” e ” Tamas “. Sattva è la
qualità della luminosità, Rajas quella dell’attività
e Tamas è la qualità dell’inerzia.
105. Come fu messa in moto l’evoluzione cosmica nel
creato ?
Sul principio le tre qualità di Sattva, Rajas e
Tamas sono in equilibrio. Se questo equilibrio viene
rotto dalla strumentalità del Purusa, si mette in
marcia l’evoluzione cosmica. ” Mahat ” e
” Ahamakara” sono due prodotti dell’evoluzione, di
” Parinama “.
106. Che significano ” Mahat” e ” Ahamakara ” ?
” Mahat ” può essere definito come ” Buddhi “,
l’intelligenza cosmica, la mente universale.
” Ahamakara ” si differenzia tra Ahamkara Sattvico,
l’Ahamakara Rajasico e l’Ahamakara Tamasico, a
seconda del Guna che predomina. L’Ahamakara Sattvico
va verso un’evoluzione psichica dalla quale risulta
l’emergere di Manas ( delle Mente ), dei 5 sensi di
percezione e dei 5 sensi d’azione. L’Ahamkara
Rajasico si evolve nel mondo della materia percepito
dai 5 elementi sottili Sabda, Sparsa, Rupa, Rasa, e
Gandha ( suono-udito, tatto, vista, sapore e odore),
le cui controparti sul piano rajasico ( materiale )
sono Cielo ( ” akasa” = spazio ), Aria ( stato
gassoso) Fuoco ( ” Agni “, stato igneo ) Acqua
( “Ap” o “Jala”, stato liquido ) e Terra
( ” Prittivi “, stato solido);
107.a Che differenza c’è tra mente e materia ?
La mente è Prakrti sottile, e la materia e Prakrti
grossolana.
107.b Che differenza c’è tra Purusa e Prakrti ?
Purusa è passivo, prakrti è attiva. Il purusa è
l’intelligenza conscia; la Prakrti è attività
materiale.
108. Chi è il vero Purusa ?
Il solo vero Purusa è Dio, il Brahman. Ciò che è
limpido, puro, indistruttibile e splendente di luce
propria è solo Uno, ed è lo Spirito, il Purusa.
* * *
CAPITOLO SECONDO
I SISTEMI DELLA FILOSOFIA INDIANA
109. Che significa il vocabolo ” Darsana” ?
Significa Visione Suprema vista dall’occhio
interiore.
110. Che cosa sono gli ” Astika ” e i ” Nastika ” ?
Gli Astika sono coloro che credono nell’esistenza
di Dio, nel Karma e nella Reincarnazione.
I Nastika non credono nell’esistenza di Dio, del
Cielo, dell’Inferno e nella reincarnazione.
111. Quanti sistemi filosofici esistono in India ?
Ce ne sono sei, e cadono in due grandi categorie;
gli Advatistici e i Dvaitistici. Tra i sistemi
Dvaitistici si trovano veri Darsana Asthika come
pure una corrente Nastika.
112. Spiegami in breve la filosofia del ” Carvaka
Darsana “.
La filosofia Carvaka non ammette l’esistenza di Dio,
e ritiene perituri tanto il corpo quanto l’anima.
Non crede in un Paradiso e in un Inferno, e ritiene
che lo scopo della vita sia solo ilgodimento
materiale.
Secondo questa filosofia la causa della creazione è
solo il caso e la natura delle cose. Non ammette che
esista altra entità oltre il corpo, e per essi la
coscienza è una facoltà fisica del corpo.
Appartengono ai Nastika e non hanno il concetto di
Dio.
113. Mi puoi spiegare il sistema filosofico Samkhya ?
I Samkhya credono che la materia, la Prakrti e lo
spirito, il Purusa coesistano. La creazione e
l’evoluzione camminano quando il Purusa viene in
contatto con la Prakrti. Il Sè consiste nella
combinazione di ” Caitanya ” e di ” Antahkarana ” .
Il sistema di evoluzione è scientifico, ma non
ammette Dio.
114. Illustra ora il sistema ” Yoga ” dell’India antica.
Nel sistema Yoga Dio è riconosciuto perchè Egli E’
il ” Purusa ” o ” Cetana “.Lo Yoga è teistico
( Asthika).
Nello Yoga la disciplina fondamentale è il giusto
controllo della mente. Patanjali definisce
correttamente lo Yoga come ” Citta Vrtti Nirodhah “.
La purezza della mente e del corpo sono i requisiti
essenziali perchè lo Yoghi possa meditare su Dio.
per praticarlo è assolutamente necessario avere un
Guru competente. Il sistema Yoga accetta pienamente
l’esistenza di Dio che è L’Essere di suprema
eccellenza e perfezione.
115. Qual’è la fonte principale riguardante il sistema
della filosofia Yoga ?
Sono gli ” Yoga Sutra ” di Patanjali.
116. Quante Pada o parti ci sono negli Yoga Sutra di
Patanjali e quali sono ?
Consistono di quattro Pada: Samadhi Pada, Sadhana
Pada, Vibhuti Pada, e Kaivalya Pada.
Il Samadhi Pada tratta della pura consapevolezza, il
Sadhana Pada tratta dei metodi e delle tecniche
Yoga; il Vibhuti Pada tratta del risveglio dei
poteri spirituali e il Kaivalya Pada riguarda Moksa
che è la liberazione spirituale.
117. Quali sono i cinque difetti che ha l’individuo
secondo gli Yoga Sutra ?
Essi sono: 1. Avidya ( ignoranza ), 2. Asmiti
( egoismo ), 3. Raga ( ira ), 4. Dvesa ( odio ),
e 5. Abhinivesa.
118. Che cosa significa la frase ” Astanga Yoga ” ?
Gli Yoga Sutra descrivono otto passi importanti
nella pratica della disciplina volta alla
realizzazione di Dio e sono:
1. Yama ( divieti, buona condotta ); 2. Niyama
( precetti, purezza d’animo ); 3. Asana
( posizioni ); 4. Pranayama ( controllo del
respiro); 5. Prathyahara ( controllo della mente );
6. Dharana ( concentrazione focalizzata ); 7. Dhyana
( contemplazione ininterrotta dell’oggetto );
8. Samadhi ( Dhyana senza coscienza di se stessi ).
L’Astanga ( composto di otto anga o membra ) Yoga è
composto di queste otto pratiche; le prime cinque
sono esterne e le ultime tre sono interiori.
119. Come si pratica il primo passo chiamato ” Yama ” ?
Yama si compone di cinque ‘ divieti ‘, che sono:
1. Ahimsa ( non-violenza); 2. Satya ( veracità,
non-menzogna ); 3. Astheya ( non esser rubare );
4. Brahmacarya ( non fornicare ); 5. Aparigraha
( non esser malcontento ).
120. Com’è il secondo passo, chiamato ” Niyama ” ?
Niyama si compone cinque pratiche:
1. Saucha ( pulizia interiore ed esteriore );
2. Santosa ( letizia ); 3. Tapas ( penitenza,
austerità ); 4. Svadhyaya ( studio dei testi sacri);
e 5. Isvara Pranidhana ( arrendersi a Dio ).
121. Qual’è l’aspetto più importante dello Yoga ?
La cosa più importante è la ” citta vritti
Nirodha “. Il completo controllo della mente e dei
sensi, e la purezza della mente e del corpo sono
molto importanti. Lo Yoga risveglia la ” Kundalini
Sakti ” che si trova appena dietro ai nervi e passa
attraverso i sei centri spirituali, dal Muladhara
fino all’Ajina, e giunge al Sahasrara, il Loto dai
Mille Petali, e gode la Beatitudine dell’unione con
Dio.
122. Mi vuoi spiegare i sistemi della filosofia Nyaya e
del Vaisesika ?
I sistemi Nyaya e Vaisesika si studiano assieme a
causa delle loro somiglianze sotto molti aspetti.
Entrambi affermano che il Sè o Atman è una sostanza
indipendente dal corpo; è eterno e onnipervadente.
La conoscenza, la volontà e la gioia, sono solo
proprietà esteriori del Sè e non quello stesso. Il
Nyaya Vaisesika crede nella creazione e non
nell’evoluzione. L’agente è Isvara. I due sistemi,
il Nyaya e il Vaisesika si basano sulla ragione.
123. Quali sono le quattro vie che indica il Nyaya
Vaisesika al fine di conoscere il vero ?
I modi di ottenere conoscenza, sia spirituale o
mondana, sono quattro:
1. l’esperienza diretta; 2. il ragionamento e
l’inferenza; 3. l’analogia; 4. e i Veda.
124. Spiegami i Purva Mimansa.
Esso è un’indagine sui Mantra Vedici, o una loro
interpretazione. Si basa sull’eternità del Suono,
identificato col Brahman. Il Purva Mimansa
differisce in qualche aspetto importante dal Nyaya e
dal Vaisesika. Per i seguaci del Purva Mimansa il
” Sè ” è una sostanza, ma la conoscenza non gli è
esterna. E’ un modo, o un ” Kriya ” ( atto )
dell’Atman o Sè. Il Sè non è del tutto inerte
( Jada ) e neppure è ” caitanya ” ( coscienza).
125. Che cos’è l’Uttara Mimansa e che cosa contiene ?
E’ la corrente di pensiero più recente, e contiene
il Vedanta. Si è divisa in tre scuole, che sono
l’Advaita, il Visista Advaita e il Dvaita.
126. Che cosa afferma l’Advaita Dharsana ?
L’Advaita è il non dualismo; afferma che il Brahman
è Uno, e non due. Dei sei Darsana l’Advaita è il
solo sistema filosofico che ritiene che l’Atman e il
Paramatman sono come una sola cosa, e come la stessa
Realtà Suprema. L’Advaita è basato sull’esperienza
diretta; e per esso il mondo percepito dai sensi è
” mihtya ” ossia nè ” sathya ” nè ” asathya “; è
illusorio, e l’unica sola Realtà è l’Atman
invisibile. Gli Advaitisti ritengono che l’ “io” sia
una combinazione di ” Suddha Caitanya” ( pura
coscienza ) e di ” Antahkarana” ( l’ego ) che
comprende ” Buddhi ” ( l’intelletto intuitivo ),
Manas ( mente), Citta ( Coscienza ) e l’Ahamkara
( il senso di essere un’entità staccata ). Qui il
Caintanya sottostà tanto al lato soggettivo quanto a
quello oggettivo. In questo Darsana sono esaminati i
concetti dei ” Panca Kosa “, dei tre stati
d’esperienza ( Jagrat, Svapna, Susupti ), dei tre
corpi Sthua, Suksma e Karana. Il Brahman ( o Brahma)
è una combinazione di Suddha Caitanya ( di coscienza
pura ) e di Maya; quest’ultima, coi suoi poteri di
” Avarana” ( illimitatezza ) e di ” Viksepa “
( espansività ) può proiettare l’universo, il
” Jagat “. ” Brahma Sathya, Jagat Mithya” ( Brahma è
reale, e il mondo è irreale ) dice l’Advaita.
127. Quali sono i tre principi essenziali della filosofia
Advaita ?
I tre principi essenziali sono:
1. ” Solo il Brahman è reale “; 2. ” Il mondo è
illusorio “; 3. ” L’anima non è null’altro che
Brahman “.
128. Spiegami che cosa vuol dire ” Mithya “.
Mithya vuol dire illusione; qualcosa che non è nè
reale nè irreale. Nella sua ” Filosofia Advaita “
Adi Sankaracarya dice che il mondo è ” mithya “.
Noi, quando diciamo Realtà, intendiamo riferirci a
ciò che non è soggetto a cambiamento nè a
contraddizione. Questo mondo sempre cangiante non
può essere accettato come reale, ma al tempo stesso
non è ‘irreale’, vuoto. Non è nè reale nè irreale
( ma ha lo stesso grado di realtà di colui che si
pone questa domanda, dice Bhagavan Ramana Maharsi )
Perciò è indefinibile; è solo apparenza, come la si
vede in ” Vivarta ” o trasfigurazione.
129. Parlami del termine Maya.
Maya è la causa della percezione del mondo come lo
vediamo, in molte forme. Maya opera con due
poteri: uno di essi è quello di nascondere il Vero,
e l’altro è proteggere l’immagine illusoria. La Maya
non può ingannare il Brahman ma causa nell’uomo
l’ ” Avidya ” ( la nescienza, l’ignoranza ).
130. Quali sono i tre livelli di realtà riconosciuti
nell’Advaita Darsana ?
1. La Realtà Pura, superiore, Unica che è Brahman;
2. La verità relativa, o ” Vyavaharika Sathya “; e
3. l’apparenza, o ” Pratibhasika Sathya “; ma a dire
il vero la Realtà è una sola, il Brahman.
131. Qual’è il modo di realizzare il Vero, indicato
dall’Advaita ?
Questo modo è la ” Jnana “. Nessuna somma di azione
o di preghiera può servire a dissipare l’ignoranza.
Il Karma ( azione) e la Bhakti ( devozione ) giovano
a purificare la mente, ma solo la ” Jnana”
( Conoscenza diretta ) dà la presa di coscienza
della Verità, dice la filosofia Advaita.
132. Quali sono i modi per acquisire ” Jnana ” ?
I modi sono quattro: lo studio delle scritture, la
riflessione su ciò che si studia, la contemplazione
e, finalemente l’esperienza diretta, la visione
( Sravana, Manana, Nididyasana e Saksatkara ).
133. Quali sono le credenze degli Advaisti sulla
‘ Liberazione’ ?
Essi ritengono che la liberazione si può avere in
questa vita o per subita rivelazione, o con uno
sviluppo graduale, con le buone azioni e la
preghiera. Parlano anche di salvezza individuale e
della salvazione di tutti perchè finchè tutte le
anime non saranno liberate nessuna sarà salvata del
tutto. L’anima deve tornare al luogo donde è
venuta.
134. Chi fu il propagatore della filosofia Advaita ?
L’essenza dell’Advaita Darsana è quella dei Veda; fu
dapprima sistematizzata da Gaudapada e più tardi da
Adi Shankara, che la fece conoscere al mondo.
135. Quali sono le fonti dell’Advaita Darsana ?
Sono: 1. la ” Sruti “; 2. ” Yukti ” e 3.” Anubhava “
( la Tradizione , la Comunione con il Maestro , e
l’esperienza personale ) Samkara pone al primo posto
l’Anubhava, e ritiene che la Sruti sia solo una
guida.
136. Spiegami che cos’è la filosofia ” Dvaita ” ?
Essa crede nel dualismo, e che il Sè sia differente
dal Brahman. I Sè sarebbero dei prototipi del
Brahman, ma non uguali. E’ una filosofia suppergiù
simile alla Samkhya ed alla Nyaya Vaisesika. Per i
” dvaitisti ” ( dualisti ) la causa materiale è la
Prakrti, mentre il ” Karta “, il Creatore è il
Purusa. Essi dicono che il ” Jivi ” la Prakrti sono
sempre esistiti, ma che non divengono mai Uno.
137. Chi fu il propugnatore della filosofia Dvaita ?
Fu Sri Madhvacarya.
138. Chi propugnò la filosofia Visistadvaita ? com’è tale
filosofia ?
Il campione di questa filosofia fu Sri Ramanuja.
Essa ammette che i fenomeni sono apparenze,
illusioni, e parla di ” cit” e di ” acit ” nel mondo
fenomenico, ed afferma che sono ambedue validi. Il
Visistadvaita ha anche affermato l’unità del Jagat
che è ” jada ” o inerte, e di ” jivi ” che è pieno
di consapevolezza. Il Visistadvaita dice anche che
Jada e Caitanya, ossia l’inerzia e la coscienza sono
entrambe manifestazioni del Divino e perciò
ugualmente valide. Jagat, l’universo, Jivi, la
coscienza ( individuale ) e il Purusa, il Supremo,
non sono tre, entità, ma una sola dal punto di vista
ultimo. Benchè in apparenza possano differire, lo
spirito unificante è lo stesso. Per esempio, benchè
i gioielli siano diversi, l’oro è lo stesso. Così le
forme sono differenti, ma c’è solo un Purusa, che è
l’unità nella diversità e nella molteplicità.
139. Quali sono i due aspetti dell’illusione, Maya ?
Uno è l’evoluzione, ” Parinama “, e l’altro è
” Vivarta “.
140. Spiega in dettaglio che cosa sono Parinama e
Vivarta.
” Vivarta” è quella proprietà che ci fa credere che
ci sia un cambiamento benchè la sostanza rimanga la
stessa, come l’illusione che ci fa scambiare una
fune per un serpente. Nè è sparita la fune, nè è
arrivato il serpente. Questo è Vivarta, o illusione.
E’ quella proprietà di Maya che ci fa dimenticare la
cosa vera e ci sovrappone qualcosa che non c’era.
” Parinama ” è la proprietà di evolvere, di
cambiare, come il latte ch si trasforma in cagliata.
Se non c’è latte non c’è cagliata. Ciò che cambia è
Parinama. Maya è presente tanto in Vivarta quanto
in Parinama.
141. Noi siamo sotto l’influenza di Vivarta. Spiegaci
quest’affermazione e dicci ” come”.
Benchè noi siamo ” Atmasvarupa” , dimentichiamo la
Realtà Suprema e viviamo nella ” Dehabhranti “,
nell’illusione di essere corpo. Non ci spaventa la
fune, ma ci spaventa il serpente. Allo stesso modo
non ci spaventa l'” Atman “, ma ci fa paura la
” Vita”.
Benchè noi siamo ” Atmasvarupa ” e dovremmo esser
esenti dalla paura, siamo purtroppo sperduti
nell’illusione e nei timori. Questo è effetto di
Vivarata e quindi è giusto dire che viviamo sotto
l’influenza di Vivarta.
142. ” Advaita, Visistadvaista e Dvaita “. Benchè siano
sistemi filosofici diversi, in essi c’è unità di
fondo. Qual’è ?
Nonstante le loro differenze, questi tre sistemi
parlano tutti dell'” Atamatattva “. Questo
” Tattva”, o elemento, è l’unica cosa
permanente, immutabile ed eterna. Nel Dvaita
rimane sempre la dualità. Il Visistadvaita insegna
che possono esistere diffrenze di Nama e Rupa, ma
che Purusa sta dietro a tutto è Unico; ammette la
permanenza tanto di Jada quanto di Caitanya, e
l’uno è vero, quanto l’altro. Siccome abbiamo un
punto di vista unilaterale, non ci è dato di vedere
l’altra faccia del quadro. Quando poi siamo in
grado di vederli entrambi potremo finalmente
renderci conto dell’Unità. Dobbiamo cercare di
raggiungere l’unità attraverso la dualità.
Se vogliamo raggiungere lo stato di Advaita
dobbiamo passare per lo stato di Dvaita.
(GIUNTO QUI, IL 28/01/1000)
III. Gli INSEGNAMENTI DIVINI DI BHAGAVAN BABA
RIGUARDO ALLA SPIRITUALITA’
ED ALLA CULTURA INDIANA
durante il corso estivo 1972
143. Si dice che ‘Jana’ ( ” Sgana “, Vera Conoscenza ) è
l’Advaita Darsana; perchè ?
L’Advaiata lo si può paragonare al latte, il
” Visistadvaiata ” al burro e il ” Dvaiat ” al
siero. Il burro e il siero si ricavano dal latte. Il
latte è la sostanza unificante degli altri due,
com’è l’Advaita, dalla quale derivano gli altri due
Darsana.
144. Spiega il detto ” Sathyam Jnanam Anantam Brahman “
( letteralemente ” vera Sapienza Eterno Brahman” ).
L’Atmattatva ( l’elemento Atman, identico col
Brahman ), che è Jnana, è permanente. Anche se non
lo vogliamo riconoscere, esiste. E’ al di sopra di
ogni sentimento di perdita e di guadagno; nulla lo
può turbare. E’ la personificazione della Verità, ed
anche della gioia. : è ” Ananda Svarupa “. Nella
Gita Sri Krsna dice ad Arjuna :” Io, che sono
Isvara; tu il Jivi, e il mondo, che è Jagat, siamo
esistiti, in tutti i tempi. ” Esistevano ancor prima
della creazione continueranno ad esserci. Benchè i
corpi fisici subiscano trasformazioni, quest’
Atmatattva rimane eterno e immutabile. Così questo
Brahman è il vero ( Sathya), l’Eterno ( Anantman) e
l’Onniscente ( Jnanam ): tutto è Brahman.
145. Che cosa significa il vocabolo ” Brahaman ” ?
Deriva dalla radice ” brhvast ” che significa
l’immutabilità. E’ detto il Brahmatattva perchè non
cambia ed è eterno ( Altrove il Bhagavan ha anche
detto che deriva da una radice “brh” che corrisponde
al concetto di ” immensità ” )
146. Come si può giungere a questo ” Brahamattatva ” ?
A questo scopo ci dobbiamo rifare alla teoria di
” Rasovai Saha ” . Tutto l’universo è nato da
” Rasa “, e Dio stesso è ” Rasasvarupa ” ( ” Rasa” =
amore, sentimento, passione ) Ciò che è nato da Rasa
non può essere ” nirasa “, ossia privo di Rasa,
privo di emozione.
147. Quante categorie di Rasa si annoverano ?
Si contano nove categorie di Rasa, stando ai Pandit,
ma secondo Sai Baba non occorre tale classificazione
in Navarasa. Lo Swami dice che ci sono solo due
Rasa: Karuna Rasa e Sringara Rasa. ( ” karuna “=
misericordia, benevolenza).
Le condizioni di Daya Rasa Prema e Anugraha si
fondono tutte in Karuna Rasa. In Sringara Rasa
invece si fondono le emozioni di Kama, Krodha e
Loba; Sringara ci porta all’errore mentre invece
Karuna ci guida al vero.
Solo Karuna Rasa ci fa vedere il nostro dovere e ci
porta vicino al Signore. Questa è la vera letizia, e
Karuna Rasa ci offre amore puro e privo di egoismo.
Invece l’amore egoistico ci porta a Moha ( errore )
Invece l’amore senza egoismo ci porta a Moksa, che
è Moha-Kasma, distruzione dell’errore, di Moha, e
quindi è Liberazione.
148. A che servono tutte le gioie e i dolori ?
Si devono ad ” abhiamana ” e ” Mamakara ” ( ego e
attaccamenti ); e tutto ciò che è il risultato
dell’illusione, di Maya.
149. Che cos’è il Samadhi ?
E’ il raggiungimento della perfetta serenità della
mente; di quella imperturbabilità che ci permette di
non essere esultanti o per la gioia o abbattuti dal
dolore. Questa imperturbabilità è al di sopra
dell’esperienza della gioia e del dolore. La parola
Samadhi è spesso interpretata male. Il suo vero
significato è dato dalle due sillabe che la
compomngono : ” sama” e ” dhi” . ” Sama” significa
uguale, e ” dhi” viene da ” Bhuddi”, coscinenza.
Così, essere inattaccabile dalla gioia e dal dolore,
prendere entrambi allo stesso modo è Samadhi.
150. Dammi due esempi per spiegare che cos’è il Samadhi.
Sri Rama e Sri Krsna, quali Avatar, hanno dimostrato
lo stato di Samadhi in questi due casi:
Sri Rama, che alle 7 del mattino era pronto per la
cerimonia dell’incoronazione quale Principe
ereditario, poco dopo prese la decisione opposta e
se ne andò nella foresta. Nè lo faceva gioire il
pensiero di essere il futuro re, nè lo depresse o
lo disilluse l’ordine che ricevette di andare in
esilio.
Sri Krsna sorrideva allo stesso modo, sia che si
trovasse sul ” Rudrabhumi” ( il luogo delle
cerimonie sacrificali ) o sul ” Yuddhabhumi “, sul
campo di battaglia. Egli diede la Sua Gita ( il Suo
Canto ) sul campo di battaglia. Ciò dimostra che
Egli può cantare anche nel mezzo della mischia e che
la vera natura degli Avatara è che essi sono sempre
traboccanti di gioia e di ananda.
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