Smettere di fumare
9 metodi che funzionano
di Laura De Laurentis
– LE TECNICHE PIU EFFICACI
I metodi che aiutano a smettere di fumare sono diversi e ciascuno di essi
puo dare un buon risultato. A patto, pero, che vengano affrontati con la
convinzione profonda di dire veramente addio alla sigaretta. Nessuna
tecnica, cioe, e in grado da sola di compiere miracoli, mentre ogni
tecnica puo rappresentare un buon supporto per le persone mosse da una
reale volontà di dire basta al fumo.
Va, poi, sottolineato che la validità di una tecnica non va valutata solo
sul risultato che si ottiene nell’immediato, ma anche sulla percentuale di
ricadute. In pratica, un metodo può essere considerato davvero efficace se,
oltre ad aiutare a dire basta alle sigarette nell’arco di 3\7 settimane,
consente di tenere fede alla decisione nel tempo.
LE PROVE SCIENTIFICHE
– per quanto riguarda le prove di efficacia, gli unici due metodi sottoposti
a un controllo sufficientemente rigoroso dal punto di vista scientifico sono
la nuova pillola e la nicotina sostitutiva, disponibile in varie forme: pert
inalazione, a lento rilascio (cerotti), come gomme da masticare, in
compresse solubili, tavolette da masticare.
-Dagli studi condotti, e emerso che la nicotina da buoni risultati, almeno
nei primi tempi, in circa il 60-70 per cento di chi aveva smesso.
– La nuova pillola sembra sia buoni risultati su tutti, anche se dagli studi
condotti fino ad oggi e’ emerso che solo circa il 50 per cento delle persone
che ne hanno fatto uso non riprende a fumare nellarco di un anno (dopo
questo termine non ci sono studi). Lassociazione di pillola e nicotina
incrementa questa percentuale del 5 per cento.
LE GOMME DA MASTICARE,
Si tratta di nicotina pura disponibile in gomme da masticare, cerotti,
filtri da inalare, tavolette, compresse.
I cerotti vanno applicati sulla pelle al mattino e rilasciano lentamente
il loro contenuto di nicotina.
Gomme da masticare, filtri, tavolette (simili a caramelle) vanno invece
presi al bisogno, cioè tutte le volte che si sente il desiderio di fumare.
Non si devono, però, superare le dosi consigliate sul foglietto di
accompagnamento, che comunque coprono tranquillamente le necessità di chi ha
detto addio alle sigarette.
Perché si
Abitua in modo graduale al distacco dalla sigaretta, rendendolo così meno
traumatico. Riduce sensibilmente l’entità delle crisi d’astinenza, perché
riesce ad appagare anche dal punto di vista psicologico.
Perché no
Quando si inizia a prendere la nicotina è assolutamente vietato fumare.
Non si può, cioè, cedere alla tentazione di accendere una sigaretta.
Diversamente, si rischia un’intossicazione da nicotina, caratterizzata da
brusco innalzamento della pressione sanguigna e intensa accelerazione del
battito cardiaco.
Anche la nicotina prima, o poi, deve essere abbandonata e questa
ulteriore, successiva rinuncia può essere anch’essa fonte di problemi.
A chi sono sconsigliati
La nicotina non può essere presa in associazione a farmaci contro la
pressione alta o per il cuore.
È sconsigliata, inoltre, per tutta la durata della gravidanza, perché può
risultare tossica per il bambino.
Per chi vanno bene
Il metodo della nicotina è particolarmente indicato per i forti fumatori,
cioè che accendono più di 15\20 sigarette al giorno.
Quanto costano (prezzi vecchi di un paio di anni, in lire)
Cerotti: L. 42.000 (7 cerotti da 30 cmc); L. 40.000 (7 cerotti da 20 cm2).
Inhaler: L. 48.000 (42 unità). 0 Chewing?gum: L. 19.000 (30 pezzi).
Compresse solubili: L. 52.000 (105 pezzi).
Tavolette: L. 50.000 (105 pezzi).
Dove si trovano
In farmacia.
I RIMEDI OMEOPATICI
Il metodo omeopatico consiste nel consumo di sostanze che, con l’andare
del tempo, disabituano l’organismo al fumo.
Tra le più utilizzate, i granuli a base di Tabacum, o Nicotina, e la
tintura madre di Plantago major.
I granuli si mettono sotto la lingua, mentre la tintura madre è in gocce;
di conseguenza, deve essere inghiottita.
Perché sì
Vi può ricorrere chiunque, perché nessuno di questi preparati ha
controindicazioni. La tintura madre di Plantago aiuta anche a liberare i
bronchi dall’accumulo di catarro.
Perché no
Per dare i primi risultati richiede molto tempo, quindi può rivelarsi
scoraggiante.
A chi sono sconsigliati
Va bene per tutti, tuttavia non è il metodo ideale per i fumatori
accaniti.
Per chi vanno bene
È un metodo indicato alle persone che fumano saltuariamente, o comunque
non più di 10 sigarette al giorno.
Può essere consigliabile per chi è fortemente intenzionato a smettere e
non desidera ricorrere a metodi più drastici.
Quanto costano (prezzi vecchi, in lire)
I granuli costano circa L. 10.000\12.000 nella confezione da 90 unità.
La tintura madre di Plantago costa circa L. 16.000 (30 ml).
Dove si trovano
Nelle farmacie in cui sono in vendita i preparati omeopatici.
LAGOPUNTURA
La tecnica prevede l’inserimento di aghi sottili in alcuni punti del corpo
(in genere, padiglione dell’orecchio, caviglie, polsi, ginocchia). La
sollecitazione di questi punti chiave attenua sensibilmente il desiderio di
fumare e diminuisce i disturbi dovuti all’astinenza. È possibile che le
sedute siano associate all’inserimento provvisorio di una graffetta in un
punto particolare dell’orecchio.
La graffetta viene lasciata stabilmente sull’orecchio per circa 3
settimane. Si ipotizza che il suo uso prolunghi l’azione benefica del
trattamento.
Perché si
È un ottimo supporto nell’immediato. Alcuni dati statistici riportano che
smette di fumare circa il 70 per cento delle persone che ricorrono al metodo
dopo un modesto numero di sedute.
Perché no
Le ricadute sono molto frequenti. Si stima che ricominci a fumare entro un
anno circa il 60 per cento delle persone.
A chi è sconsigliata
Non ha controindicazioni per quanto riguarda la salute. Tuttavia, non è
particolarmente adatta per chi è poco convinto di smettere, o per i fumatori
accaniti (più di un pacchetto al giorno).
Per chi va bene
È un buon metodo per chi è fortemente motivato a smettere, in quanto aiuta
moltissimo nei primi giorni, che sono i più duri anche per chi è convinto.
Quanto costa
Tra le 120 e le 150 mila lire circa per ogni singola seduta. In genere
bastano 4\5 sedute.
Dove si pratica
Viene effettuata dai medici che praticano l’agopuntura.
Acudetox è un metodo ideato negli Stati Uniti, che associa l’agopuntura
alla terapia di gruppo.
L’agopuntura viene praticata nell’orecchio durante una seduta collettiva a
cui partecipano in media fino a dieci persone.
Perché si
Ha gli stessi vantaggi dell’agopuntura, con in più i benefici psicologici
che derivano dal confronto con altre persone che hanno deciso di smettere di
fumare.
Pare che produca buoni risultati nell’immediato in circa 1’80 per cento
dei casi. In genere, chi non riesce a smettere, ce la fa comunque a ridurre
drasticamente il numero quotidiano di sigarette.
Perché no
Il rischio di ricadute è alto, per cui può rivelarsi un fallimento da cui
può derivare frustrazione.
A chi é sconsigliato
Non ha alcuna controindicazione per quanto riguarda la salute. Non viene,
comunque, consigliato a chi non è veramente deciso a dire addio al fumo.
Per chi va bene
È consigliato per chi, pur essendo un fumatore accanito, desidera
veramente dire basta al fumo.
Quanto costa
Il costo del ticket è di L. 32.000 (vecchi prezzi, in lire)per la prima
visita e di L. 100.000 (vecchi prezzi di due anni, in lire)per due mesi di
trattamento.
Dove si pratica
È un metodo adottato all’interno del Servizio sanitario nazionale.
È utilizzato nei Sert (Servizio per le dipendenze). Chi desidera
sottoporsi al trattamento deve chiamare la sede del Sert della propria
città.
LA PILLOLA
La pillola per smettere di fumare è un farmaco che viene utilizzato già da
diversi anni per la cura delle depressioni lievi.
Il principio attivo che la costituisce è il bupropione; una sostanza che
agisce sui neurotrasmettitori del cervello, tra cui la dopamina, che è
implicata nel meccanismo della dipendenza dal fumo.
Una volta presa, riduce la richiesta di nicotina da parte del cervello,
attenuando così il desiderio di fumare. L’effetto del bupropione è stato
scoperto in modo del tutto casuale, osservando che i fumatori in cura con il
farmaco per problemi depressivi riducevano sensibilmente il numero di
sigarette giornaliero. Da qui, la sperimentazione a scopo di conferma, da
cui è emerso che il farmaco può veramente supportare chi decide di smettere
di fumare. Il successo è superiore se al suo consumo si associa l’utilizzo
di un cerotto a rilascio graduale di nicotina.
La durata della cura va da un minimo di 7 settimane a un massimo di 12.
Durante la prima settimana si può continuare a fumare (salvo il caso in cui
si stia utilizzando il cerotto con nicotina in associazione); perché ci
vogliono almeno sette giorni prima che il bupropione agisca sul cervello.
Dopodiché bisogna fissare una data in cui ci si impegna a non accendere
più sigarette o comunque a ridurne gradualmente il numero giornaliero fino
ad arrivare a zero.
La cura non dovrebbe protrarsi per più di sette settimane: se oltre questo
termine si continua a fumare significa che il metodo ha fallito.
Perché si
Può realmente aiutare chi vive la rinuncia al fumo come una vera e propria
perdita, o una reale minaccia per la propria identità.
È perfetta anche per chi ha un temperamento incline alla tristezza e al
cattivo umore e, quindi, potrebbe risentire psicologicamente più di altri
del sacrificio iniziale.
Perché no
È un farmaco vero e proprio e, come tutti gli altri, può dare luogo a
effetti indesiderati. Tra questi sono da segnalare secchezza della bocca,
orticaria, perdita dell’appetito.
E possibile che si verifichino episodi d’insonnia, per cui è consigliabile
non prendere la pillola dopo le tre del pomeriggio, per evitare di non
riuscire ad addormentarsi di sera.
Per finire, il bupropione può interferire sulla capacità di concentrazione
per cui non lo si dovrebbe ingerire prima di mettersi alla guida dell’auto o
prima di effettuare attività che richiedano prontezza di riflessi e
attenzione.
Inoltre, poiché durante la cura si può continuare a fumare, in quanto il
bupropione non potenzia gli effetti dannosi del fumo e viceversa, può
risultare più difficile mantenere fede all’impegno di smettere.
A chi é sconsigliata
È controindicata ai diabetici (può alterare la trasformazione degli
zuccheri), ai malati di cuore (può provocare tachicardia) in gravidanza, in
allattamento e in caso di anoressia (fa diminuire l’appetito e, quindi, può
peggiorare il problema), o epilessia (perché agisce sul cervello e, quindi,
può accentuare la condizione).
È sconsigliata alle persone anziane e a chi sta già prendendo altri tipi di
antidepressivi.
Per chi va bene
È un metodo indicato per i fumatori accaniti, soprattutto se in
sovrappeso. La pillola aiuta, infatti, a limitare l’introduzione di cibo
perché attenua l’appetito.
Questo effetto è particolarmente importante per chi ha già qualche chilo
di troppo, in quanto riduce il rischio di un ulteriore aumento di peso,
legato al fatto che la rinuncia al fumo può indurre a mangiare più di prima.
Quanto costa
La confezione da 100 compresse L. 320.000 (prezzi di due anni fa); quella
da 50 compresse L. 185.000.
Il farmaco è in fascia C, cioè a totale carico dell’utente, e la ricetta
medica è obbligatoria.
Dove si trova
In farmacia.
I GRUPPI DI AUTO-AIUTO
Organizzati dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, i gruppi
anti-fumo sono momenti di incontro che vedono riunite da 12 a 14 persone,
tutte intenzionate a smettere di fumare.
Sotto la guida di uno psicologo, ciascuna persona racconta alle altre la
propria esperienza di fumatore e della sua decisione di smettere: dal
confronto tra le varie situazioni personali nasce un percorso che, spesso,
porta al traguardo desiderato.
Gli incontri si svolgono generalmente due sere alla settimana, per circa
due mesi di seguito, e l’obiettivo è fare abbandonare l’abitudine al fumo,
nonché proporre un modo migliore di avere cura della propria salute,
attraverso uno stile di vita e comportamenti adeguati.
Non vengono utilizzate medicine, né altre sostanze farmacologiche, così
come non vengono impiegati aghi o graffette.
Il presupposto di partenza, infatti, è quello che il fumatore è legato
alla sigaretta per una dipendenza di tipo psicologico più che fisico.
Perché sì
La partecipazione ai gruppi di auto-aiuto si rivela molto appagante sotto
il profilo psicologico, tant’è che nell’immediato la metodica risulta
vincente in circa il 90 per cento dei casi.
Perché no
La percentuale di ricaduta è molto alta, per cui è possibile che dopo
qualche mese lo sforzo iniziale non continui a essere premiato.
A chi sono sconsigliati
È un metodo privo di controindicazioni per la salute, tuttavia è
sconsigliabile per chi è poco motivato a smettere.
Per chi vanno bene
Qualsiasi tipo di fumatore veramente deciso a smettere può trovare un
ottimo supporto nel gruppo.
Quanto costano
In alcune sedi la partecipazione è gratuita, mentre in altre viene
richiesta un’offerta a sostegno delle attività svolte dalla Lega per le
lotte contro il tabagismo.
Dove si praticano
Per avere informazioni sulla sede più vicina alla propria abitazione, si
possono chiamare le due sedi provinciali della Lega italiana per la lotta
contro il tumore. Numeri di telefono: Milano, 02.70603263; Roma,
06.4.4.25971 ? 06.3701200.
IL PROGETTO ANTIFUMO
Hanno chiamato “Progetto antifumo” un’iniziativa promossa dall’Aipo
(Associazione italiana pneumológi ospedalieri), Federfarma (Federazione
nazionale unitaria dei titolari di farmacie italiani) e Fimmg (Federazione
italiana medici di medicina generale), grazie a cui si sono attivati vari
centri antifumo in grado di fornire un trattamento completo nell’ambito del
Servizio sanitario nazionale, cioè negli ospedali o nei servizi pneumologici
territoriali.
Questi centri, oggi già attivi in molte città italiane (vedi riquadro “A
chi rivolgersi” a pag.77) offrono un trattamento antifumo personalizzato, di
cui fanno parte fra l’altro l’anamnesi (raccolta dei dati relativi alla
persona e alla sua famiglia), il test per valutare il grado di dipendenza
dalla nicotina (consiste nella compilazione di un questionario), la visita
specialistica, comprensiva di esami per la valutazione della funzionalità
polmonare (spirometria) ed, eventualmente, la prescrizione della pillola
(bupropione) o della nicotina sostitutiva. In più, viene proposta la
partecipazione a gruppi di auto aiuto.
Perché si
È possibile trovare la soluzione più adatta al proprio caso, poiché
l’obiettivo perseguito da questi centri è proprio quello di individuare la
cura migliore per la singola persona.
Perché no
Non esistono motivi che sconsigliano il ricorso ai Centri antifumo, anche
perché nel loro ambito vengono impiegate le metodiche più efficaci.
A chi é sconsigliato
Le controindicazioni riguardano solo l’uso di bupropione e nicotina (vedi
i paragrafi precedenti).
Per chi va bene
Tutti i fumatori, accaniti o modesti che siano, possono ottenere buoni
risultati con l’aiuto degli specialisti che operano all’interno dei Centri
antifumo.
Quanto costa
La partecipazione ai gruppi di autoaiuto è gratuita. Si paga invece il
ticket per la visita e la spirometria, al massimo di L. 70.000 (prezzi di
due anni fa).
Dove si partecipa
I Centri antifumo sono attivi in molte strutture ospedaliere. I numeri di
telefono di alcuni di essi sono riportati al termine del libretto.
Per ulteriori informazioni o per conoscere il nome del Centro più vicino
alla propria abitazione (eventualmente non riportato nell’elenco), si può
chiamare il Centro antifumo Asl 1, Servizio pneumologico-tisiologico di
Mesagne (Br) al numero: 0831.771070, chiedendo del dottor Eugenio Sabato,
coordinatore Aipo Gruppo Fimo.
LIPNOSI
Da alcuni anni l’ipnosi viene ampiamente utilizzata per la cura di vari
problemi della sfera psicoemotiva, tra cui appunto quelli relativi alle
dipendenze da sostanze d’abuso.
L’ipnosi agisce sull’emisfero destro del cervello, dove hanno sede l
emotività, la fantasia e linconscio, aiutando la persona a trovare nella
propria mente le risorse per affrancarsi dal fumo.
Nel corso delle sedute, il terapeuta (psicologo o psichiatra con
formazione in terapia ipnotica) induce la persona a rilassarsi
profondamente, dopodiché la accompagna, con le parole, lungo percorsi
immaginari (detti metafore), grazie a cui è possibile recuperare la forza e
la volontà necessarie per dire definitivamente basta al fumo.
Perché sì
L’esperienza dell’ipnosi può risultare molto gratificante, perché mettendo
in condizione di sfruttare le proprie risorse mentali, incrementa la fiducia
in se stessi.
L’aumento dellautostima, oltre a rendere psicologicamente più sereni,
rappresenta un requisito importante per affrancarsi dalla schiavitù del
fumo.
Perché no
È un trattamento molto particolare, che non è assolutamente adatto per gli
scettici.
In pratica, è importante ai fini del risultato, avere fiducia nel
trattamento e nel proprio terapeuta. Diversamente, il metodo è destinato al
fallimento.
A chi è sconsigliata
Non ha controindicazioni per quanto riguarda la salute fisica. È tuttavia
sconsigliabile (in quanto si rivelerebbe una pura perdita di tempo e di
denaro) per le persone diffidenti nei confronti della metodica, o con
mentalità molto rigida.
Per chi va bene
Può essere perfetta per le persone creative o che i credono fortemente nella
propria capacità individuale di risolvere i problemi più spinosi.
È consigliabile per i fumatori medie forti, in possesso di questi
requisiti.
Quanto costa
Il costo di ogni seduta varia dalle 100 alle 150 mila lire circa (prezzi
di due anni fa). Mediamente sono necessarie dalle 4 alle 10 sedute, a
seconda della risposta individuale.
Dove si pratica
Per avere informazioni sui centri più vicini alla propria abitazione in
cui viene effettuata l’ipnosi, si può chiamare il Centro italiano ipnosi
clinica , sperimentale, tel. 011.5683534.
“Tratto dalla mailing list Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana
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