HELENA PETROVNA BLAVATSKY: LA SFINGE DEL XIX° SECOLO

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HELENA PETROVNA BLAVATSKY:
LA SFINGE DEL XIX° SECOLO – Tra New Age e Teosofia

di Giuseppe Bufalo
per Edicolaweb

Da ogni parte, ormai, si parla sempre più insistentemente di New Age o Nuova Era: sui giornali, in
televisione, nelle librerie, in convegni e seminari; inoltre sorgono quasi ogni giorno in tutto il
mondo nuovi movimenti spirituali che fanno riferimento alla filosofia New Age.

Gran parte della gente ha sentito parlare di questa nuova corrente che va espandendosi; l’Era
dell’Acquario (chiamata anche New Age) ha occupato il posto dell’Era dei Pesci intorno all’anno 1975
ed è proprio in quel periodo che sono iniziati i primi cambiamenti rilevanti a livello di “Ricerca
Interiore” che, con il passare del tempo, diventano maggiormente visibili; tutto questo coadiuvato
dalle energie planetarie altamente spirituali che continuano a riversarsi sul nostro pianeta, a
differenza di quelle precedenti che erano maggiormente materialistiche. Per l’evoluzione
dell’umanità è necessario che tutto questo avvenga in questo preciso periodo.
Ma più di un secolo fa, una donna ucraina di nome Helena Petrovna Blavatsky aveva precorso i tempi e
preparato l’avvento dell’apparizione di questi fenomeni: il 17 novembre 1875 fondava a New York la
Società Teosofica.

Sotto il potere dello Zar, H.P.Blavatsky venne alla luce il 31 luglio 1831 a Ekaterinoslav, in
Ucraina, da padre tedesco, il colonnello Van Hahn, discendente dall’antica nobiltà germanica e da
madre russa, Hélèn Fadeef, imparentata alla casa imperiale e anch’ella di antica e nobile
discendenza.

A diciassette anni, nel 1848, sposò il vecchio generale Blavatsky dal quale prese il cognome che
conservò fino alla morte. Il matrimonio, come tutti gli avvenimenti della sua vita, fu pieno di
colpi di scena, e dopo soli tre mesi le cose volsero al peggio; dopo l’ennesima lite, Helena lasciò
precipitosamente la casa del marito per non farvi più ritorno. Quando il suo proposito fu evidente e
la sua determinazione ancora di più, il padre l’aiutò ad intraprendere la vita di pellegrinaggio che
inizio a partire da quel periodo per poi far ritorno in Russia solo dopo 10 anni, nel 1858, da dove,
dopo una breve sosta riprese i suoi viaggi di ricerca.
Intraprese una serie interminabile di viaggi intorno alla terra che la portarono ad arricchire in
maniera unica il suo spirito ardente. Più di 20 anni di esperienze e ricerca interiore nel mondo fin
nei luoghi più reconditi dove vivono stregoni e sciamani, ma anche di incontri con autentici Maestri
Spirituali, determinarono il resto della sua vita.

La sua prima tappa fu Costantinopoli, ma fu in Egitto che si verificò l’incontro che cambiò la
direzione della sua vita: conobbe un vecchio Copto che le impartì l’iniziazione all’arte
magico/esoterica.
Consecutivamente, il suo pellegrinaggio la portò in America, in Canada, in Messico e poi in India,
per poi fare ritorno negli Stati Uniti nel 1853.
Quando nel 1858 ritornò a casa, i suoi familiari ed i numerosi conoscenti ed amici, furono testimoni
delle manifestazioni straordinarie dei suoi poteri che fino ad allora erano rimasti latenti. Ella
stessa riferì che quello fu per lei un periodo in cui lasciò libero corso alle sue forze psichiche e
imparò a comprenderle e controllarle perfettamente.
Ripartì poi, ripresa dal suo spirito avventuroso, per cercare e trovare uomini e donne che
condividessero con lei la fondazione di un nuovo grande movimento filosofico ed etico che intendeva
creare più avanti.

Finalmente, il 17 novembre 1875, fondò, insieme al colonnello Henry S.Olcott e a William Q.Judge, la
Società Teosofica con lo scopo dichiarato di formare un nucleo di Fratellanza Universale, di studio
delle religioni e scienze antiche e di investigare sulle leggi occulte della natura e sui poteri
latenti dell’uomo. Lo scopo della sua esistenza era anche quello di scuotere gli uomini e le donne e
cercare di liberarli dalle catene forgiate dal clero per asservirli, cercando di condividere la sua
conoscenza nella speranza che ognuno comprendesse di essere Dio interiormente senza continuare a
cercarlo fuori con dogmi e superstizioni. Spiegò che ogni uomo deve portare il peso delle sue azioni
e che nessuno può farlo al suo posto ed è proprio per questo che riportò dall’Oriente le antiche
dottrine del Karma e della Reincarnazione. Si scontrò per questo con la critica dei dogmi ortodossi
del XIX° secolo (sociali, scientifici e religiosi) che dividevano più che unire l’umanità, e forse
nessuna donna dell’epoca è stata più ostinatamente messa in cattiva luce, calunniata e diffamata
come H.P.Blavatsky. Ancora oggi, persone che non hanno mai letta una riga da lei scritta rimangono
fermamente convinti che quelle calunnie fossero appropriate. In ogni caso, bastano le sue idee e i
suoi propositi per smentire i suoi detrattori.

La sua vita, dopo il 1875, trascorse in un infaticabile sforzo per coinvolgere nella Società
Teosofica tutti coloro che volevano lavorare con altruismo per la propagazione di un etica tendente
alla realizzazione della Fratellanza Umana cercando l’unità e non la separatività tra tutti gli
esseri. Tutto questo anche per dare ad ognuno la possibilità di sviluppare i poteri latenti
interiori e pervenire alla cooperazione con l’intera natura.
Ella, in ogni caso, si è sempre definita un tramite dei Grandi Maestri che si sono serviti di lei
per portare a conoscenza dell’umanità quell’antica Saggezza chiamata Teosofia, cercando di abbattere
tutte le barriere che limitano l’evoluzione umana.

H.P.Blavatsky passò al di là del velo il giorno 8 maggio 1891, lo stesso giorno che nel 487 a.C.
Gautama Buddha, l’Illuminato, fece la stessa esperienza. Quel giorno è festeggiato dai Buddhisti,
così come dai Teosofi ed è chiamato il “Giorno della Festa del Loto Bianco”.
Uno dei tre scopi fondamentali sul quale la Teosofia si basa è: “Incoraggiare lo studio comparato
delle religioni, filosofie e scienze”. Tutto questo perché il teosofo ritiene che ognuno abbia il
diritto di percorrere la strada a lui più congeniale e che in ogni via è nascosta l’Essenza
Originale Divina o Saggezza Divina, preferendo studiare le diverse religioni anziché condannarle,
praticarle anziché farne proselitismo. La loro meta è la Verità ed Essa non può essere ritenuta come
possesso esclusivo di nessuno.

Sulla Ricerca Interiore Olistica aperta verso tutte le direzioni e senza esclusione alcuna si fonda
il pensiero filosofico della New Age, la stessa idea possiamo riscontrarla in un altro punto
fondamentale della Teosofia, e cioè: “Formare un nucleo di Fratellanza Universale dell’umanità,
senza distinzioni di razze, credo, sesso, casta e colore”.

Promuovere uno spirito di unità ed armonia, malgrado tutte le diversità nelle credenze che alcune
volte si contrappongono, è la meta della Teosofia. Nella New Age, così come nella Teosofia, troviamo
l’Oriente e l’Occidente che si fondono in un incontro illuminante per entrambi. Dal messaggio del
Cristo a quello del Buddha incontriamo l’Amore per il prossimo, la Tolleranza, il Karma e la
reincarnazione, tanti tasselli che insieme con altri formano la Verità Unica.
Possiamo sicuramente affermare senza paura di smentite che nessuno abbia fatto più di H.P.Blavatsky
e dei suoi soci fondatori, per portare in occidente la Luce dei tesori del pensiero, della saggezza,
della filosofia e della spiritualità orientali, da sempre nascosti. Dopo aver letto le sue maggiori
opere, “La Dottrina Segreta”, “Iside Svelata”, “La chiave della Teosofia”, diventa evidente ad
ognuno la profonda conoscenza dell’esoterismo orientale, cosa che la portava spesso là dove solo
pochi Iniziati riuscivano a seguirla, ma nello stesso tempo riuscendo a comunicare le sue conoscenze
adattandole a tutti coloro che desideravano approfondirle.

La meditazione, lo yoga, il pranayama, il reiki, la pranoterapia, la cristalloterapia, i fiori di
Bach, l’aromaterapia, lo sciamanesimo, l’allineamento dei chakra e dei corpi sottili, i viaggi fuori
dal corpo, le energie, il rivedere le vite passate, ecc. non sono forse tutti argomenti che possiamo
annoverare nel terzo scopo della Teosofia? E cioè: “Investigare le Leggi inesplicate della natura e
dei poteri latenti dell’uomo”.
Madame Blavatsky, circa un secolo fa, affermò che i frutti più cospicui del suo lavoro si sarebbero
notati col tempo nel secolo successivo al suo. Che sia anche la New Age uno dei frutti cui lei si
riferiva?

Certamente l’enorme ventata di spiritualità e di ricerca interiore, che da un po’ di tempo sta
investendo il nostro pianeta, lo lascia supporre, facendo meravigliare tutti coloro che notano
questi fermenti senza darsene una spiegazione. Chi, però, ha avuto la “fortuna” di conoscere la
Teosofia e il messaggio di Helena Petrovna Blavatsky si aspettava tutto questo già da molto tempo.

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