di Marco De Biagi
Quando parliamo dei benefici della meditazione non è facile trovare un
punto di inizio, la nostra vita oggi, per la maggioranza è talmente
fuori da un baricentro ‘umano’ che qualsiasi momento, usato per
tornare vicini a se stessi, può avere un impatto estremamente benefico
per il sé e per essere felici.
Meditare è un ottimo modo per ottenere ciò che desidero, ma bisogna
aggiungere a questa frase la parolina: realmente. Sono i capricci ciò
che mi ha fatto andare giù ed è ciò che realmente voglio che mi
riporti in pista; il difficile (o il bello) sta nello scoprire cosa
desidero,.
Ma, nel silenzio, nella quiete che deriva dal rallentare e concedermi
spazi di tempo per me, affiora gentilmente alla mia coscienza ciò che
sento veramente essere giusto per la mia vita; vivere la vita che
voglio, come si dice in giro, è possibile quando inizio a conoscermi,
altrimenti sono sfizi che mi sto togliendo più che reali necessità.
Quando inizio a realizzare il mio potenziale interiore, matura anche
la disponibilità verso gli altri, è come se fossi contento di
condividere ciò che ho dentro, ciò che ho realizzato nella terra della
mia coscienza.
La meditazione porta a stabilizzarsi, col tempo ovviamente; ma, giorno
dopo giorno imparo un ritmo intimo che mi conduce, volente o nolente!,
a prendere le cose con più calma, e il mio andamento rallenta perché
mi sto riavvicinando al cuore della mia consapevolezza,
il ritmo sfrenato della vita moderna non è naturale, altrimenti se
fosse un qualcosa di buono e corretto le persone sarebbero nella
maggior parte contente e serene, nessuna o quasi avrebbe problemi
mentali ed esistenziali, nessuno sarebbe insoddisfatto e/o depresso, e
ci vorremmo tutti un gran bene…
Meditare mi porta ad apprezzarmi, questo forse è uno dei più grandi
benefici della meditazione, mi porta nuovamente a stringere
un’amicizia verso un me stesso che stimo, e questo genera felicità
naturale, una contentezza spontanea ed autonoma rispetto a quello che
faccio.
Non devo poi dimenticare che questa disciplina aiuta fisicamente in
molti ambiti, nelle funzioni cardiache ad esempio:
– da uno studio di 5 anni condotto dal Dottor Schneider insieme al
Dottor Kotchen, endocrinologo del Medical College of Winsconsins di
Milwaukee, è emerso che chi si atteneva al suo quarto d’ora di
meditazione quotidiano ha avuto il 47% in meno di attacchi cardiaci,
ictus e morte rispetto agli altri pazienti (quasi la metà, quindi).
Praticare inoltre quieta l’attività cerebrale e porta quest’organo
alla generazione delle onde di norma emesse nel pre-sonno o
addirittura nel sonno profondo, in casi eccezionali; cosa vuol dire
questo?
Un senso di rilassamento generale e di vera piacevolezza inizia a
pervadermi ed ho bisogno di meno tempo da destinare al riposo, o
comunque sia non sono caffè-letto-poltrona dipendente.
In ultimo, ma non di minor valore, vi è la capacità di tornare ad
apprezzare le piccole cose che uno stile di vita meditativo mi regala;
questo non ha prezzo,aver sorriso semplicemente ad una persona, ma dal
cuore, non aver bisogno per forza di quello o di quell’altro per star
bene… potersi sedere, anche per pochi minuti, ed assaporare un piacere
di essere vivi che era da tanto che non provavo,
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