I benefici delle emozioni negative

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I benefici delle emozioni negative

Forse vi starete chiedendo quali possano essere i benefici delle emozioni negative. Non tutto è come
sembra: le emozioni non sono buone o cattive in assoluto, la valutazione dipende da molti fattori.

Pensiamo, ad esempio, alla paura. Tipicamente considerata un’emozione negativa è, allo stesso tempo,
un meccanismo utile alla sopravvivenza. Grazie alla paura, siamo prudenti e ci teniamo alla larga
dalle situazioni pericolose.

Le emozioni negative, con i loro benefici, ci permettono di crescere, diventare persone più
complete.

Benefici delle emozioni negative: esistono?

Clyde DeSouza dice che “quando la mente riesce a liberarsi dalla contaminazione delle emozioni, la
logica e la chiarezza emergono in modo sorprendente”. Questo significa che a essere obiettivi,
possiamo trovare del buono in quasi tutto quello che siamo e che ci circonda, anche negli aspetti
che consideriamo negativi.

Bisogna anche considerare che la società in cui viviamo classifica, ad esempio, la frustrazione e
l’ansia come eventi decisamente negativi. L’amore, al contrario, è sempre positivo. A una
riflessione più profonda, tuttavia, ci rendiamo conto che questa identificazione, pur nella sua
logica, ha qualcosa di sbagliato; è, infatti, una “realtà soggettiva, dai contorni sfumati.

Pensiamo, come sostiene anche la psicologa e sessuologa Isabel Rovira, che l’emozione negativa è
necessaria. Secondo la psicologa, possiamo raggiungere la pienezza e l’equilibrio mentale solo
sperimentando tutto lo spettro emotivo. Per raggiungere uno sviluppo completo, in qualche modo, la
nostra tavolozza deve contemplare tutte le emozioni. Non dimentichiamo, infatti, che sono le
esperienze, sia positive che negative, a impartirci le lezioni che ci aiutano a crescere in modo più
completo.

I benefici delle emozioni negative

Sì, i benefici delle emozioni negative esistono e sono molteplici, ma questo non significa che
bisogna abusarne. Vale a dire, accettarle, ascoltarle e lasciarle “respirare” non è negativo; è
molto meglio che incapsularle, negarle o reprimerle. È importante, però, impedire che assumano il
controllo o finiscano per contaminare tutti i pensieri. Bisogna tendere verso l’equilibrio: è qui
che, in genere, si trova la vera pienezza.

I benefici delle emozioni negative ci permettono di crescere e di conoscerci davvero.

Equilibrio emotivo

Come abbiamo detto, l’equilibrio emotivo e mentale si raggiunge solo sperimentando ogni tipo di
emozione. Vivere in uno stato di costante ottimismo è sbagliato quanto vivere nell’eterna
negatività.

Se vogliamo che il nostro equilibrio emotivo si ripercuota positivamente sul nostro benessere,
dobbiamo lasciare affiorare anche le emozioni negative. Naturalmente ognuno di noi è un caso a sé e
diverso; tuttavia, dobbiamo scegliere noi stessi il canale attraverso cui farle scorrere, e farlo in
modo intelligente.

Fonte di esperienza e stimolo per migliorare le proprie capacità

Anche le emozioni a valenza negativa (non, quindi, negative) sono una potenziale fonte di ricchezza.
Le vicende vissute ci offrono strumenti e conoscenza fruibili in futuro per affrontare ogni tipo di
situazione avversa.

Anche dalla frustrazione e dalla situazione che l’ha generata è possibile ricavare preziosi
insegnamenti su noi stessi e sulle persone che amiamo. Parliamo di quella conoscenza di sé
necessaria alla propria intelligenza emotiva, indispensabile per scegliere bene il canale a cui
abbiamo accennato prima.

“Capita così con le lezioni: c’è sempre da imparare, anche se non vogliamo”
-Cecelia Ahern-

Migliore risoluzione dei conflitti

Le esperienze negative sono utili per scoprire nuove tecniche di risoluzione dei conflitti. Sapere,
ad esempio, di essere facili all’ira o di avere uno scarso controllo su quanto si dice quando si è
arrabbiati farà sì che, nel momento in cui questa emozione travolge, ci si conceda del tempo prima
di esprimersi. In questo modo si facilita la risoluzione del conflitto. Ma questo avviene solo
sviluppando l’intelligenza emotiva.

D’altra parte, molte volte è proprio la rabbia, questa forte emozione, a informarci che qualcuno ci
sta ferendo. Questo qualcuno possono essere gli altri o noi stessi. In ogni caso, la rabbia ci
avvisa che ci troviamo in una situazione che merita la nostra attenzione.

“La volontà è l’intenzione favorita dalle emozioni”
-Raheel Farooq-

La rabbia è un motore di pensieri analitici

Diversi studi hanno dimostrato che la rabbia è un ottimo spunto e catalizzatore per il pensiero
analitico. Vale a dire, aiuta a distinguere in modo più razionale e obiettivo, purché non si esageri
e si trasformi in ira, dall’effetto diametralmente opposto.

La paura aumenta l’attenzione

Come abbiamo detto all’inizio, la paura è uno strumento di allerta in presenza di un pericolo. Anche
in questo caso, naturalmente, deve essere proporzionata e razionale.

Non tutto è come sembra e questo è valido anche nel campo delle emozioni, non siete d’accordo? Al
giorno d’oggi molti guru offrono le loro teorie sulla positività. Tuttavia, non dobbiamo perdere la
seguente prospettiva: se le cosiddette emozioni negative sono da sempre presenti nell’uomo, è perché
in qualche modo ne favoriscono la sopravvivenza. È bene, dunque, concedere esse il giusto spazio,
senza perdere il controllo, ma prestando esse ascolto.

anonimo

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