I cicli della vita e della morte – 1

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I cicli della vita e della morte – parte 1

Cicli di sette anni

Ogni sette anni, nella nostra vita si verifica un processo di morte e rinascita. Grazie a ognuno di
questi cicli noi ci muoviamo in nuove direzioni e acquisiamo nuove lezioni.

Prima di incarnarci, abbiamo scelto i primi quattro cicli di sette anni: ci trovavamo ancora
nell’aldilà quando abbiamo discusso con i nostri maestri, selezionando con la massima cura le
lezioni, le situazioni e i rapporti interpersonali più importanti che sono poi serviti alla nostra
evoluzione nel corso dei primi ventotto anni. Dal ventottesimo anno in poi siamo liberi, e
raccogliamo solo quello che abbiamo seminato in questa incarnazione. Non più vincolati da scelte
predeterminate, siamo liberi di creare nella nostra esistenza tutto ciò che vogliamo.

I primi sette anni di vita danno inizio alla transizione dall’infanzia alla fanciullezza e
determinano l’orientamento di base per ciò che riguarda il sé. In questo periodo siamo tutti molto
intuitivi perché l’emisfero destro del cervello è più attivo del sinistro. Sviluppiamo la
creatività, l’immaginazione, le capacità psichiche e usiamo queste doti intuitive per determinare
come ottenere dai nostri modelli ciò che vogliamo, proprio quando lo vogliamo. In questo periodo
usiamo l’intuito con grande abilità.

Dai sette ai quattordici anni cominciamo a sviluppare maggiormente le capacità logiche e
intellettuali, caratteristiche della parte sinistra del cervello. Nell’ambito della scuola questa
fase tende a mettere in risalto la ragione e il pensiero analitico, le funzioni tipiche di tale
emisfero. Quasi sempre interrompiamo il processo di nutrimento e sviluppo delle capacità intuitive.
In teoria dovremmo introdurre le funzioni analitiche, molto importanti per l’adattamento alla realtà
pratica, e incoraggiare al tempo stesso lo sviluppo intuitivo.

In questo arco di tempo un bambino cambia spesso il punto focale, che passa dalla consapevolezza
interiore alla realtà esterna. In genere si cerca, purtroppo, di scoraggiare la creatività
individuale e lo sviluppo dell’immaginazione, che in questo periodo rappresentano il nostro legame
con la forza divina. Spesso diciamo ai bambini: “E solo la tua immaginazione”. Dobbiamo invece
favorire la loro creatività e le capacità intuitive, e introdurli alla meditazione che può
facilitare il passaggio alla pubertà.

E proprio durante la pubertà, che va dai quattordici ai ventun anni, completiamo la crescita fisica,
diventando adulti e arrivando alla realizzazione della nostra specifica vibrazione fisica. La
chimica stessa del corpo entra in sintonia con tale vibrazione unica. Questo potente e intenso
impeto di energia deve essere lasciato andare; di conseguenza, è molto importante incoraggiare gli
adolescenti a incanalare tale forza in comportamenti creativi, sport, arte, musica e attività
fisiche. Per aiutarli ad affrontarla e gestirla, dobbiamo inoltre discutere apertamente l’energia
sessuale e i cambiamenti a essa legati.

Mentre le ragazze continuano a esprimere emozioni e sentimenti, i ragazzi vengono in genere spinti a
soffocare ciò che provano. Io credo che sia per questo motivo che le donne vivono più a lungo degli
uomini: comunicare e condividere le proprie emozioni ed esperienze aiuta a tenere in equilibrio e
lasciar andare la tensione e lo stress della vita quotidiana, creando uno stile di vita più sano.

Dai ventuno ai ventotto anni si verifica un ‘incredibile crescita emozionale: sperimentiamo infatti
la nostra libertà di adulti, e stabiliamo situazioni durevoli di vita legate ai rapporti
sentimentali e alla carriera. È il periodo in cui cominciamo a sviluppare il senso di indipendenza.
In questi anni la nostra evoluzione è così rapida che esigenze e desideri mutano in continuazione. È
molto importante continuare a comunicare a livello verbale con gli altri a proposito della crescita
e dei cambiamenti che si verificano.

I ventotto anni rappresentano spesso un importante punto di svolta nella consapevolezza
dell’individuo. Dopo esserci comportati come gli altri si aspettavano da noi, iniziamo, ribellandoci
magari alle loro aspettative, a intuire la possibilità di essere liberi e ci chiediamo che cosa
desideriamo davvero. Abbiamo terminato tutte le lezioni che avevamo scelto prima di incarnarci,
sviluppando così una notevole forza interiore. E in questo periodo che diventiamo noi stessi, senza
curarci di quanto ci hanno insegnato i genitori, la scuola, la società.

A trentacinque anni inizia il ciclo che porta allo sviluppo dei processi spirituali. Di solito è il
momento in cui Dio ci invia un segnale di risveglio per essere certo che non restiamo bloccati nei
vecchi paradigmi. Il risveglio spirituale avviene spesso grazie a un avvenimento drammatico o
comunque di grande impatto che riguarda la vita sentimentale, il lavoro o la salute, o implica
magari la morte di una persona cara. È il periodo in cui ci chiediamo lo scopo del nostro viaggio
terreno:

ci troviamo su questo pianeta per una finalità ben precisa, che dobbiamo ora scoprire e realizzare.

Arrivati a quarantadue anni, riceviamo un’altra carica di energia spirituale. Il ciclo che porta al
quarantanovesimo anno di età si rivela più facile, a meno che finora non abbiamo evitato le nostre
lezioni. È il momento di concentrarci sul successo, apprezzare le relazioni che stiamo vivendo e
ampliare la consapevolezza spirituale.

A quarantanove anni riceviamo un impulso di energia vitale uguale a quello avuto nella pubertà,
siamo attraversati da una sorta di corrente elettrica. Ciò accade sia agli uomini sia alle donne. E
un’altra opportunità di percepire e usare la forza vitale per rinnovare l’organismo, la mente, lo
spirito. È un’epoca di rinnovamento, e i nostri centri spirituali forniscono gli ormoni e il vigore
di cui abbiamo bisogno per mantenere forza, giovinezza, agilità. È ora di mettere i centri creativi
più elevati nelle condizioni adatte per funzionare. E possibile che l’aumento di energia provochi
nelle donne l’insorgere delle vampe di calore. Stiamo imparando a elaborare una quantità sempre
maggiore di energia. Possiamo utilizzare la menopausa, rendendola un’esperienza molto positiva: se
in questo periodo ricorriamo alla meditazione. riusciremo a tenere meglio sotto controllo l’energia.

A partire dai quarantanove anni possiamo ottenere i più grandi risultati dal punto di vista
creativo, legati all’arte, alla scrittura, alla musica e a qualunque espressione della creatività. È
a questa età che siamo in grado di raggiungere anche la maggiore consapevolezza spirituale unita
all’accelerazione del processo di crescita, soprattutto se pratichiamo la meditazione. I cicli di
sette aiim continuano a verificarsi per il resto dei nostri giorni.

Comprendere i cicli della morte

Nell’ambito di un ciclo di sette anni, il sesto è sempre un anno di morte, durante il quale si
purificano e lasciano andare atteggiamenti, credenze e paradigmi che non producono alcuna crescita..
Può essere un momento difficile in cui si abbandonano i vecchi programmi. Se conoscete qualcuno che
sta vivendo un ciclo di morte, siate calmi e pazienti, ricordatevi che ha bisogno di una quantità
maggiore di supporto e amore. Un ciclo di morte si verifica a: 13,20,27,34,41,48,55,62… anni. Gli
antichi paradigmi devono morire per lasciare il posto alle nuove lezioni in arrivo.

Esaminando gli avvenimenti che si verificano nel corso dell’esistenza, notiamo che spesso le persone
si sposano, divorziano, hanno figli, cambiano lavoro e vivono altri grossi rinnovamenti nel settimo
anno di ciascun ciclo. Prendiamo in considerazione il nostro ultimo ciclo: quali cambiamenti si sono
verificati? A volte le persone modificano il proprio stile di vita senza rendersi conto del motivo
ditale comportamento. Due anni prima di intraprendere il cambiamento, o nel quinto anno di ogni
ciclo, cominciamo ad analizzare il tipo di cambiamenti che nel frattempo si sono resi necessari. Se
iniziamo subito il lavoro di purificazione, il ciclo di morte sarà più facile. Se invece non
interveniamo nemmeno entro l’anno successivo al settimo, si verificano spesso situazioni che ci
costringono a rivedere i nostri vecchi programmi e realizzare le trasformazioni richieste. Anche se
non siamo pronti, è ora di cambiare. Scoprire che sono in arrivo nuove lezioni è un’esperienza molto
eccitante.

Alfasette77

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